IL CERCA SALUTE 2017:
IN QUESTA PAGINA WEB LE TRASMISSIONI DA 7 A 12
TRASM. 7:
IN QUESTA PAGINA WEB LE TRASMISSIONI DA 7 A 12
TRASM. 7:
SI PUO’ GUARIRE DA ARTROSI E ARTRITE?
https://www.youtube.com/watch?v=09jWrxz3F9g&t=2055s
ARTROSI
L’artrosi è una patologia degenerativa che può colpire tutte le articolazioni, da quelle della spina dorsale a quelle degli arti, comprese le mani e i piedi. (In particolare è detta rizoartrosi l’artrosi del trapezio; e coxoartrosi quella dell’anca)
Affligge dall’83% (uomini) all’87% (donne) della popolazione italiana oltre i 65 anni con un costo sanitario di 6,5 mld di euro. Inoltre, causa rilevanti costi per interventi di applicazione di protesi in numero di 100.000 l’anno; e costi sociali consistenti nelle ore di lavoro perse.
Giustamente i medici parlano della correlazione dell’artrosi con il diabete, ma non giungono a concludere che il problema è lo zucchero, ossia gli alimenti ricchi di carboidrati, e danno la colpa dell’artrosi all’obesità, all’usura e all’età anziché agli zuccheri che dovrebbero essere tolti dall’alimentazione.
In realtà è un problema metabolico e non di peso: il grasso e l’acidosi producono l’interleuchina 6 che causa infiammazione. Inoltre si verifica disbiosi che attiva il sistema immunitario contro i batteri accresciuti. L’IL6 ha un effetto benefico finché è in giusta quantità, ma se è eccessiva (è prodotta in quantità maggiore quando c’è molto grasso, cioè dagli adipociti e in caso di acidosi) ostacola la guarigione. Gli adipociti producono l’IL6 che a sua volta produce le metalloproteasi che peggiorano le condizioni del liquido sinoviale e carenza di ossigeno.
Al tempo stesso viene prodotto più osso che prende il posto delle cartilagini che sono state demolite.
Ne derivano difficoltà di movimento e dolore nelle articolazioni.
La disbiosi fa aumentare i Th2 e questi l’interleuchina 1 che causa infiammazione delle cartilagini.
Panzironi consiglia soprattutto di abolire gli zuccheri ossia il pane, pasta, riso, ecc. e di usare anzitutto gli integratori di vitamina C, D, e di spezie.
Più precisamente nel suo primo libro suggerisce, per l’artrosi: omega3, metionina, curcuma, pepe nero, taurina, origano, cannella, zenzero, chiodi di garofano, vitamina D, calcio, potassio, lisina, ornitina, prolina, glutammina, arginina,N-acetil cisteina, molibdeno, selenio, cromo, coenzimaQ10, acido alfalipoico, vitamina E, A, tirosina, vitamina C, melatonina, multi vitamineral, radical killer.
In pratica gli integratori della life-120 che contengono tali sostanze sono: Orac spice, Radical Killer, AminoDay life, Omega3 life, Vitalife D, Multivitamineral, Vitalife C, Melatonin complex, salvo l’ornitina che non è prevista in nessuno degli integratori life 120.
ARTRITE REUMATOIDE
Essa è una malattia infiammatoria autoimmune.
Quattrocentomila Italiani soffrono di artrite reumatoide. Il 70% di loro ne è colpito tra i 40 e i 60 anni.
L’artrite aumenta del 200% il rischio di morire di malattie respiratorie e del 100% di malattie cardiovascolari.
La spesa sanitaria è pari a 2,3 miliardi di euro, oltre a 1,058 di perdita di produttività.
E’ presente un eccesso di interleuchina 1 (prodotta dai macrofagi) la quale stimola i sinoviociti A (producono molecole infiammatorie), i condrociti (demoliscono la matrice cartilaginea) e gli osteoblasti (producono osso, che sostituisce la cartilagine).
Il cortisone mette a tacere il sistema immunitario ma non rimuove la causa dell’artrite.
Secondo Panzironi gli alimenti della dieta mediterranea favoriscono la disbiosi intestinale. Ciò attira i macrofagi che producono l’interleuchina 1 e ne deriva un’infiammazione diffusa che conduce alla distruzione della cartilagine presente nelle articolazioni colpite.
Nelle donne tale malattia è più diffusa poiché esse sono più sensibili allo stress, producono pertanto più cortisolo il quale riduce il Th1 e aumenta il Th2.
Testimonianza: Silvia Olivieri 80 anni, prov. Roma.
Con l’alimentazione life120 (alcuni integratori, tra cui Stress killer e vitamina C) la sua glicemia da 107 è scesa a 80 senza medicinali, il colesterolo da 247 a 190. la pressione da 200/110 a 130/75, i trigliceridi da 130 a 75, l’occlusione carotidi da 28% al 19%, il gonfiore alle mani, il mal di schiena, le cistiti, l’insonnia, l’agitazione, i dolori artrosici e i gonfiori alle mani e caviglie, il mal di schiena, la depressione sono finiti e ha anche perso 7 chili in 3-4 mesi.
Integratori per artrite: vitamina D, omega 3, B3, rame, calcio, picnogenolo, zenzero, chiodi di garofano, B9, altre spezie, radical killer, alcuni aminoacidi e minerali, vitamine.
TRASM. 8:
LE VERE CAUSE DELLE MALATTIE INTESTINALI
https://www.youtube.com/watch?v=5IPQbGvU1g8&t=208s
Nutella: ha il 57% di zuccheri.
Si parla di eubiosi quando la flora batterica è in equilibrio. Di disbiosi quando non lo è. Il cibo che noi mangiamo nutre anche la flora batterica. Secondo ciò che mangiamo facciamo sviluppare certi batteri piuttosto che altri.
Sono batteri buoni quelli eterofermentanti che producono l’acido acetico, propionico e butirrico che servono di alimento agli enterociti. Essi hanno bisogno di un ambiente pH neutro, mentre le altre specie sono omofermentanti e producono l’acido lattico che acidifica l’ambiente intestinale e causa la morte dei batteri buoni.
Probiotici:
Panzironi afferma che non sappiamo cosa succede al nostro microbiota a lungo termine con i probiotici. Inoltre, una ditta francese ha messo un batterio che induceva obesità nei bambini, secondo un ricercatore. Pertanto, consiglia di ricorrere piuttosto ai prebiotici per alimentare i batteri buoni: fibre solubili, pectine, gomme, mucillagini, verdure, latte e derivati.
Secondo un medico, Gasbarrini, l’alimentazione può alterare il microbiota e bisogna seguire la corretta alimentazione a vita, ricca di fibre, moderare i cereali, evitare quelli raffinati e usare poca carne.
Secondo Panzironi i cibi abituali, ricchi di carboidrati, creano la disbiosi che danneggia il nostro apparato digerente. Nello stomaco ostacola la secrezione di acido cloridrico e di pepsina. Nell’intestino l’acidità prodotta dai batteri riduce l’efficienza dell’amilasi pancreatica e quindi peggiora la digestione e fa arrivare nutrienti nel colon che sviluppano anche la flora proteolitica.
Un’alimentazione non corretta può portare:
a) cattiva digestione,
b) far sviluppare o morire questa o quella colonia di batteri intestinali
c) alterare il sistema immunitario in risposta allo sviluppo di batteri o funghi ecc. indesiderabili.
d) Distrugge il muco protettivo
e) Fa mancare gli acidi acetico, ecc. gli enterociti.
f) Malattie metaboliche
Eubiosi = equilibrio dei vari tipi di batteri
Disbiosi =sviluppo eccessivo di alcune specie
Ciò si manifesta con gonfiori, meteorismo, flatulenza, candidosi, diarrea, stipsi o loro alternanza, dermatite, allergie, colon irritabile, morbo di Chron, colite ulcerosa.
L’intestino tenue è lungo 6 metri e il crasso 1,5 m.
E’ la migrazione di batteri nell’intestino tenue (attraverso la valvola ileocecale) che dovrebbe esserne quasi privo.
La buona flora batterica è presente quando ci si nutre alla maniera di una volta, prima dell’invenzione dell’agricoltura
Invece gli alimenti ricchi di carboidrati disturbano la digestione dello stomaco, poiché ostacolano la secrezione dell’acido cloridrico e della pepsina.
Anche nell’intestino tenue essi nutrono la flora batterica saccarolitica e ne permettono la moltiplicazione; è il risultato di una flora cattiva che produce acido lattico, mentre la flora giusta produce acido butirrico, propionico e acetico con cui si nutrono le cellule intestinali.
L’acidità dell’acido lattico diminuisce l’efficienza dell’amilasi pancreatica, sicché sono digeriti meno bene sia i carboidrati che le proteine e i grassi. Inoltre fa morire i batteri eterofermentanti, i quali dovrebbero invece digerire le fibre solubili e produrre i suddetti acidi. Ciò comporta un ridotto assorbimento dei nutrienti e la loro successiva fermentazione o putrefazione, ne deriva un stato infiammatorio che porta alla generazione di ammine biogene come l’istamina, a danni alle pareti intestinali, che diventano permeabili e ne deriva l’assorbimento nel sangue di molecole non ben digerite che scatenano la reazione del sistema immunitario e così si diventa intolleranti ad alcuni alimenti.
I cereali integrali consigliati dai medici ostacolano la digestione delle loro proteine a causa dell’alto contenuto di fibre.
Una volta caduti nella disbiosi, la soluzione non sta nei probiotici, tipo Actimel o Activia, che Panzironi e un esperto di questi argomenti (Gasbarrini?) considerano pericolosi poiché il microbiota non è ben conosciuto e non si possono sapere le conseguenze di questi probiotici, specialmente nel lungo periodo. Ad esempio l’L-casei ? se protegge dai virus dell’influenza, potrebbe forse aggravare una malattia autoimmune attraverso la sovraespressione del sistema Th1.
Alcuni batteri messi nei probiotici possono causare l’obesità e sarebbero stati usati per i maiali e anche i bambini. Oppure i batteri presenti sono diversi da quelli dichiarati nell’etichetta.
Ricorrere piuttosto ai prebiotici utili ai batteri eterofermentanti:
Alimenti che - nel giro di mesi - possono riportare all’eubiosi: sono:
pectine, gomme, mucillagini, emicellulose solubili, fruttani cioè i fos e i sos
Essi sono presenti nelle verdure, frutta e nel latte e derivati e sono digeriti dai batteri con produzione di acido acetico, propionico e butirrico. E’ utile anche l’inulina che è contenuta in topinambur, cicoria, asparagi, cipolla, aglio, banana.
Tutto questo, ovviamente, in aggiunta all’abbandono dei cibi ricchi di carboidrati.
Invece ritiene pericoloso ricorrere agli antibiotici contro i cattivi batteri, poiché potrebbero favorire la resistenza agli antibiotici e la candida.
Le malattie che qui non sono state riportate sono la disbiosi, la Sibo e la permeabilità intestinale.
La Sibo secondo Maria Immacolata Costanzo è tradotta in italiano con sindrome di sovraccrescita batterica nell’intestino tenue: essa si manifesta con sintomi come meteorismo, gonfiori, stipsi, diarrea e porta alle malattie dell’intestino.
La Leak gut syndrome
Se non eliminiamo gli zuccheri dalla nostra alimentazione non potremo guarire dalle malattie intestinali.
MICI = MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE DELL’INTESTINO
Sono patologie autoimmunitarie da eccesso di Th1.
Il morbo di Crohn (ok, secondo Le scienze delle Garzantine) e Retto-colite ulcerosa (che riguarda selettivamente il retto).
Il MORBO DI CROHN: comporta infiammazione un’infiammazione che piò iniziare dalla bocca fino all’ano, e conduce a un ispessimento della parete intestinale, edema, ulcera, ascessi, fistole, emorragia, perforazione.
Secondo Panzironi c’è un collegamento con la candida che fa produrre le metalloproteasi le quali distruggono l’intestino a causa dei soliti cibi ricchi di carboidrati. Si aiuta la guarigione con la dieta paleolitica.
La RETTOCOLITE ULCEROSA comporta un peggioramento generale: anemia, perforazione del colon, colon tossico, aumentato rischio di tumore al colon. Anch’essa è collegata alla candida.
Panzironi: Il megacolon tossico può portare alla setticemia.
M.I. Costanzo afferma che è una malattia autoimmunitaria per eccesso di Th1 (?)
Panzironi afferma che c’è un eccesso di candida. Si sviluppano le metalloproteasi che distruggono la matrice extracellulare. Tutto ciò è a causa dei cibi ricchi di zucchero.
Le malattie dell’intestino sono:
LA SINDROME DEL COLON IRRITABILE (precedentemente detta colite) o IBS che la medicina cura con antidiarroici, lassativi e antispastici.
Ne soffre il 15% degli Italiani. Sono state inventate molte medicine, ma è pericoloso usarle perché fanno rischiare la cronicizzazione e il rischio di malattie più gravi: malattia di Chron, colite ulcerosa, stipsi, diarrea, tenesmo (sensazione di non avere svuotato bene l’intestino). Deriva da cibi digeriti male o da fattori stressanti.
Secondo Panzironi deriva dalla disbiosi intestinale e occorre abbandonare i carboidrati insulinici e usare le spezie (antibatteriche e antiinfiammatorie) ossia Orac spice. Per guarire spesso non bastano settimane, ma occorrono mesi, se non anni.
Luca Speciani afferma che bisogna mangiare la farina integrali, poiché quella raffinata contiene quasi solo carboidrati e solo il 2-3 % di proteine. Panzironi afferma invece che anche la farina bianca contiene il 10% di proteine e che la medicina ufficiale si preoccupa solo dell’indice glicemico, non degli antinutrienti contenuti nei cereali integrali.
Testimonianza di Simona Cardi (?) di Roma.
Soffriva di rinite allergica, allergia al nichel, candidosi, stipsi, forte mal di testa, eruzioni cutanee del decolleté. Mangiava esclusivamente carboidrati, come cornetti, ecc. Una volta con gli stravizi delle feste finì al pronto soccorso, ma la dimisero senza darle alcun consiglio alimentare e senza una diagnosi. Uno specialista le consigliò di astenersi dal glutine per tre mesi. I miglioramenti con l’alimentazione life-120 si sono fatti attendere ma poi sono stati eclatanti. L’allergia al nichel è sparita. E così tutto il resto.
La causa della reazione allergica al nichel era la permeabilità intestinale, secondo Panzironi.
L’erborista: fa una bevanda con latte di cocco alla cannella e ai chiodi di garofano, (è un antidolorifico e antibatterico, antivirus, antimicotico, antiputrefattivo: era usato per mummificare In Egitto).
Il cuoco: salmone marinato in crema di zucca.
Si mette olio, zucca a pezzetti a cuocere per 20-25 con poca acqua.
Poi sarà frullata e si userà nel piatto sotto il salmone.
Il salmone sarà messo in un sacchetto con cannella in polvere, zenzero, aglio schiacciato. Da lasciare in frigo per 5-6 ore. Si fa poi rosolare in padella il salmone. Vedere ancora.
Panzironi: è importante usare queste spezie antiossidanti col salmone che essendo ricco di grassi polinsaturi rischierebbe di perossidarsi. Le spezie son utili anche durante la digestione, forse per uccidere i batteri nocivi.
TRASM. 9:
LE VERE CAUSE DELL’INFARTO
https://www.youtube.com/watch?v=-ZreSMShhh4
L’infarto è la prima causa di morte in Italia: 38% con 200000 casi l’anno (e sembra che ce ne siano altri 20.000 di ictus). Ne muore subito il 60%. Dal 2003 al 2009 sono aumentati del 27% (17% tenendo conto dell’aumento della popolazione).
Si spendono 14 mld di euro l’anno nel 2011 spesi. Il 90% della spesa è impiegata per la prevenzione terziaria. Bisognerebbe piuttosto partire dalla prevenzione primaria.
La dottoressa Costanzo afferma che deriva da ostruzione delle coronarie che chiude la circolazione.
Va distinta dall’ischemia che è transitoria e reversibile.
I sintomi sono tra gli altri: dolore toracico, o anche posteriore, sudorazione profusa, nausea, vomito, ecc.
Le cause dell’infarto sono:
ateromi, pressione sanguigna alta, coagulazione del sangue.
La causa dell’ipertensione primitiva nel 95% dei casi è ignota.
Secondo Panzironi sarebbe meglio cambiare alimentazione e stile di vita piuttosto che ricorrere alle medicine che si limitano a tenere sotto controllo i sintomi: è l’alimentazione a base di carboidrati insulinici la causa della ritenzione idrica previa ritenzione renale del sodio, stimolata dall’insulina. L’alto rischio di infarto nei diabetici mostra che è il glucosio il maggiore responsabile.
E’ l’infiammazione dell’endotelio che causa la produzione del fibrinogeno. Esso è necessario per riparare i vasi ma causa anche la coagulazione del sangue.
Ateromi, ossidazione LDL, disbiosi (dovuta agli zuccheri produce l’interleuchina1 e questa l’infiammazione, che aumenta anche i Th2 che l’aumentano ancora.
Con pochi giorni di dieta paleolitica diminuiscono la pressione e le LDL. Per il ritorno alla fluidità normale occorre più tempo.
Si dovrebbe pensare a tenere il colesterolo LDL=HDL.
E’ soprattutto l’ossidazione della LDL a causare l’infarto, poiché essa impedisce che il fegato distrugga il colesterolo. Sarebbe meglio esaminare il diametro delle LDL. Se è sotto (?) 268 Armstrong non c’è rischio. Se è più piccolo c’è più rischio.
La pressione sanguigna può causare la rottura degli ateromi e ciò può avvenire per aumento dei liquidi o per l’indurimento delle arterie.
La terza causa dell’infarto: coagulazione del sangue, le proteine VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vasale): si produce fibrinogeno nell’infiammazione dell’endotelio dei vasi. Tale infiammazione può provenire da invasioni batteriche -> mastociti -> interleuchine1 -> infiammazione per la guarigione. Risentire la trasm.
Testimonianza del dottor Antonio Fusco cardiologo.
Afferma che la fibrillazione atriale consiste in battiti irregolari, accelerati. Si distingue in parossistica (il tessuto non è rovinato), persistente (occorre andare in ospedale per le terapie), permanente (in questa non c’è possibilità di guarire).
La fibrillazione è un’aritmia disordinata, in cui gli atri non riescono più contrarsi e a espellere il sangue. Si possono formare dei trombi e quando il cuore riprende a funzionare i trombi sono immessi nella circolazione e possono andare a occludere qualche arteria, causando ictus.
La fibrillazione può anche essere asintomatica.
La cura è fatta con farmaci antiaritmici o con l’ablazione della vena femorale (?) per bloccare l’impulso affinché non arrivi all’atrio.
E’ possibile in tutte le patologie infiammatorie
Il dottor Fusco afferma che le tesi di Panzironi corrispondono con gli insegnamenti della biologia, biochimica, fisiologia…e che vari suoi clienti sono guariti dalla fibrillazione parossistica abbandonando i carboidrati (?) e che altri due invece le hanno avute mangiando la pizza.
Una sua paziente (con fibrillazione o infarto?) aveva la proteina C reattiva altissima, mentre le LDL e i lipidi erano normali.
Aggiunge che gli omega 3 gestiscono la porta del sodio, la carenza produce aritmia.
Panzironi afferma che le fibrillazioni sono dovute agli zuccheri -> insulina -> aldosterone -> ritenzione idrica -> uscita del potassio dalle cellule che disturba il potenziale elettrico. Zucchero -> disbiosi -> citochine infiammatorie -> interleuchine1 e cortisolo -> vasocostrizione.
La dieta paleolitica porta a una diminuzione della pressione e delle LDL.
In carenza di Omega 3 si possono avere aritmie.
Altro testimone è Alberto Alfano da Buccino (Salerno) che è approdato alla dieta paleolitica 18 mesi fa.
Trigliceridi da 525 a 45, creatinina alta, ora nei limiti.
(Panzironi commenta affermando che non è vero che la creatinina è causata dalle proteine) glicemia da 90 - 100 a?), dolori articolari forti che lo costringevano spesso a camminare di fianco nel fare le scale, crampi ai polpacci, gonfiori alle caviglie (?) problemi cardiaci, tachicardia di 4-5 secondi. Prurito fin da ragazzo poi aumentati intorno i 40 anni, poi mal di denti, ittiosi (malattia con secchezza e desquamazione della pelle; considerata genetica dai medici) migliorata (a me sembra normale). Peso da 80 a 65.
Grande miglioramento generale, non ha più bisogno di un sonnellino dopo pranzo, scomparsi i dolori, la ritenzione idrica, il gonfiore alle caviglie, il sangue è fluido, il prurito non c’è più. La miopia si è ridotta di un punto e a 50 anni si è bloccata (i medici gli avevano detto che sarebbe scomparsa a 20 anni.
Ha detto che lui mangia dalle due alle 5 uova al giorno.
Afferma di aver preso Orac spice.
Sua moglie aveva la gastrite cronica e altri disturbi ed è migliorata molto anche lei.
L’erborista fa un infuso col tribulus terrestris.
Sembra che sia utile l’integrazione di vitamina C (azione antinfiammatoria e dà più fluidità del sangue) e D, Stress killer e Omega 3 (secondo il dottor Fusco gestiscono i canali del sodio prevenendo così l’aritmia) contro le prostaglandine infiammatorie.
TRASM. 10:
SI PUO’ GUARIRE DALL’ALZHEIMER
https://www.youtube.com/watch?v=vg6afRbBsPY
Questa è la seconda parte della trasmissione 10
Bio-marcatori, si cerca anche la beta amiloide
In Francia si è condannato l’uso dei farmaci contro l’Alzheimer per la loro inefficacia, gli effetti collaterali e per i costi.
La medicina attribuisce il morbo di A. all’accumulo di proteine beta amiloide nel cervello, ma Panzironi afferma che tale proteine sono la conseguenza e non la causa dell’A.
Essa comincia ad accumularsi nel cervello già a 40 anni e ad avere problemi di memoria.
C’è una forte relazione tra stress, il diabete e l’Alzheimer.
Il cortisolo, ormone dello stress causa meno melatonina (la quale è necessaria per avere un buon sonno compresa la fase REM durante la quale le cellule triali si rimpiccoliscono e consentono il passaggio e l’eliminazione delle scorie beta amiloidi del cervello), meno Th1, + Th2, +interleuchina 1, responsabile dell’iperattività degli astrociti e delle microglia.
Il dormire meno di otto ore per notte favorisce l’Alzheimer. Ciò è dovuto al cortisolo e alla carenza di melatonina.
Con la giusta alimentazione, e integrazione e l’esercizio cognitivo si può sperare nella possibilità di fermare la malattia e di farla regredire.
Il dottor Perfetti ha dimostrato che è possibile fare sia la riabilitazione motoria che quella cognitiva.
Panzironi afferma che quando i tessuti sono infiammati non è possibile la riparazione. Quindi bisogna eliminare anzitutto l’infiammazione eliminando gli alimenti ricchi di zuccheri e anche fare esercizi appropriati.
Integratori: Stress killer, Melatonin complex, vitamina C (per ricostruire l’endotelio arterioso), vitamina D, Omega 3 (per impedire la prevalenza degli omega 6 che causano le citochine infiammatorie, curcumina e resveratrolo (- > Radical killer) che possono attraversare la barriera ematoencefalica. Ridurre inoltre il consumo deli omega 6.
Le cellule Microglia rappresentano il sistema immunitario e costituiscono il 10% dei neuroni: esse distruggono batteri, virus, e cellule morte.
Testimonianza: Nome testimone Vertigini in seguito a un incidente stradale, gastroprotettori per gastrite, dolori ossei ed articolazioni, stitichezza, gonfiori alle caviglie e mani, ansia, depressione: la seconda gastroscopia rivela che la gastrite è diventata cronica, poi si è trasformata in un’ulcera.
Prova a mangiare carne di pollo, senza condimento in attesa della rettoscopia e si è subito sentita bene, non più nausea, mentre prima non mangiava perché le venivano subito i dolori.
In seguito l’ulcera è sparita. La stessa cosa per le altre patologie. La ragione è che sono i carboidrati a causare gastrite e ulcera.
Era salita da 71 a 78 chili, attualmente 54. Racconta anche che la madre ha potuto fare a meno delle medicine per il diabete.
TRASM. 11:
LE VERE CAUSE DELLA GASTRITE E DEL REFLUSSO GASTROESOFAGEO
https://www.youtube.com/watch?v=ADA3KZmc7gM&t=42s
La metà degli Italiani soffre di gastrite.
Le medicine si occupano solo dei sintomi con antiacidi e inibitori di pompa.
I sintomi sono dolori, fitte, nausea, vomito, gonfiori, inappetenza, ma a volte è asintomatica.
Se non è curata produce ulcerazioni e perfino il tumore dello stomaco.
I tre fattori principali della gastrite secondo la medicina sono
1) Causa infettiva: l’helicobacter pylori
2) Agenti chimici, ad esempio i farmaci antinfiammatori, come l’aspirina.
3) Malattie autoimmune.
Panzironi afferma che i medici dimenticano la causa più comune: l’alimentazione (e lo stress) e mandano in galera un innocente (il batterio) che ha una funzione utile all’organismo (molte persone nei Paesi non civilizzati hanno il batterio senza soffrire di gastrite).
Secondo la medicina l’helicobacter pylori è un batterio gram - positivo che tramite l’enzima ureasi trasforma l’urea in bicarbonato. Ciò gli permette di colonizzare vaste aree della superficie dello stomaco.
Quando le barriere dello stomaco si assottigliano, il batterio colonizza anche l’endotelio.
Panzironi ribatte che il 90% della popolazione ha l’helicobacter senza avere la gastrite e che la causa è un’eccessiva produzione di acido cloridrico che danneggia la mucosa dello stomaco: il batterio si infiltra nella mucosa e allora interviene il sistema immunitario. L’helicobacter è un nostro simbionte che trasforma l’urea in bicarbonato il quale protegge le pareti dello stomaco dall’acidità.
Dovremmo ricostruire il muco basico che protegge lo stomaco.
Troppe persone hanno troppi linfociti Th2 e allora diminuisce il Th1.
I fans (farmaci antinfiammatori non steroidei?) sono a base di acido acetil salicilico come Vivin C, diclofenac, ibuprofene (Aulin), nimesulide (cardioaspirina).
Essi bloccano l’enzima ciclossigenasi in due forme?
Tali farmaci distruggono la mucosa dello stomaco.
Sono cellule (?) che impediscono la produzione di acido cloridrico.
Un medico suggerisce:
a) di non mangiare alimenti che aumentano l’acido cloridrico, come la menta e la cioccolata.
b) Le proteine grasse, poiché esse possono essere scisse solo con l’acido cloridrico e pertanto finiscono col causare disbiosi fermentativa e putrefattiva nell’intestino.
Panzironi afferma che riducendo l’acido cloridrico i farmaci impediscono anche che esso scinda funghi, batteri, allergeni ed essi entrano in contatto col sistema immunitario nell’intestino alterandolo e favorendo problemi come la candidosi.
L’acidosi è la causa diretta della gastrite: l’organismo produce normalmente sia l’acido cloridrico per digerire che il bicarbonato per proteggere le sue pareti. Il bicarbonato serve anche a conservare il giusto pH del sangue e stimola la secrezione dell’acido cloridrico. Siccome lo zucchero produce acidosi, l’organismo reagisce producendo bicarbonato e questo induce la secrezione di acido cloridrico anche a stomaco vuoto e ciò lede la mucosa dello stomaco.
Anche lo stress producendo il cortisolo di notte, genera glicemia e ciò porta all’acidosi tissutale che ha per effetto la produzione di acido cloridrico nello stomaco (contemporaneamente alla produzione di bicarbonato mirata a neutralizzare l’acidità del sangue).
La gastrite si risolve con l’alimentazione life-120 e combattendo lo stress - che causa il cortisolo e questo la glicemia, --.> quindi l’acidosi, ’ il bicarbonato e l’acido cloridrico.
Pertanto si risolve il problema con l’alimentazione e combattendo il cortisolo con Stress killer, che stimola la via del GABA (che è in concorrenza col cortisolo), e con la melatonina. Inoltre vitamina C (che riattiva gli enzimi Mao, Pao, Dao), vitamina D, calcio, B9, Orac spice.
REFLUSSO GASTROESOFAGEO:
Ne soffre il 20% degli Italiani. La medicina usa solo farmaci: antiacidi, antagonisti dell’istamina, inibitori di pompa protonica, stimolatori della mobilità gastrica e dello svuotamento dello stomaco.
Il reflusso può portare anche al tumore. I medicinali non eliminano la causa e il male si cronicizza.
Un medico suggerisce:
c) di non mangiare alimenti che aumentano l’acido cloridrico, come la cioccolata.
d) Le proteine grasse, poiché esse possono essere scisse solo con l’acido cloridrico e pertanto finiscono col causare disbiosi fermentativa e putrefattiva nell’intestino.
Panzironi afferma che gli zuccheri permettono che si riempia lo stomaco ed è questo che favorisce il reflusso. Invece con l’alimentazione di grassi lo stomaco produce la colecistochinina che già al 70% di riempimento dello stomaco dà senso di sazietà.
Il reflusso può portare all’esofago di Barrett che consiste nel trasferimento di cellule dello stomaco nell’esofago. Esse però hanno un’emivita molto breve e favoriscono la degenerazione tumorale. Esso è più frequente negli obesi.
Il tumore dell’esofago comporta una sopravvivenza del 20%
Panzironi non indica integratori per il reflusso, critica, invece, la medicina ufficiale che da un lato consiglia di evitare menta, cioccolato, ecc. che favoriscono la secrezione di acido cloridrico, ma poi consiglia la dieta mediterranea che è la causa dell’acidosi.
Testimonianza: Claudio Fossacieca, un ragazzo che mangiava in abbondanza carboidrati (anzi, quasi esclusivamente: biscotti e fette biscottate a colazione, più tardi un panino, a pranzo e a cena due o tre etti di pasta e a merenda una scatola di biscotti) si è sentito diagnosticare il diabete di tipo 1: Il padre scoprì il programma di Panzironi mentre parlava proprio di diabete e allora ha cominciato subito il cambio di dieta per il figlio che poche settimane dopo ha potuto smettere l’insulina, Panzironi afferma che il ragazzo ha avuto fortuna a scoprire tempestivamente di essere diabetico e questo ha permesso di avere ancora delle cellule beta funzionanti, che riproducendosi hanno permesso al pancreas di tornare a produrre l’insulina. I medici gli avevano consigliato di ridurre la pasta a 70 grammi (e il pane a 30 gr.?) e questo gli aveva consentito di ridurre l’insulina da 44 Unità a 10 il giorno.
Al padre avevano detto che se avesse fatto a meno dell’insulina il ragazzo sarebbe finito in ipoglicemia. Panzironi afferma invece che è l’insulina a causare l’ipoglicemia.
Il ragazzo una volta smessi i carboidrati ha potuto fare a meno dell’insulina e avere 70 - 80 di glicemia anche dopo pranzo e cena. Inoltre non ha sofferto più di crampi durante l’attività sportiva.
TRASM. 12:
I SEGRETI PER VIVERE 120 ANNI
https://www.youtube.com/watch?v=1FPvEPGXDzI&t=422s
Le malattie cardiovascolari secondo una meta analisi non sono causate dai grassi saturi come il burro e la panna, ma ciò sta scritto anche sui libri di biologia, poiché nelle nostre cellule sono presenti degli organelli chiamati perossisomi capaci di spezzare le molecole di grassi saturi in acidi grassi e utilizzarli per la produzione di calore con una minore produzione di radicali liberi e di infiammazione. Quando noi mangiamo grassi saturi dei recettori PPAR alfa stimolano la produzione di più perossisomi.
I segreti sono questi:
1) Bisogna allungare la vita delle singole cellule. Esse vanno incontro all’autoptosi quando non sono più abbastanza efficienti i loro mitocondri. Invece le cellule tumorali hanno la telomerasi che consente loro di replicarsi all’infinito. La morte delle cellule deriva anche dalle radiazioni, raffreddori ma soprattutto dai radicali liberi, i quali sono insieme di atomi o atomi isolati che hanno un elettrone in meno. Essi si formano nei mitocondri con la respirazione cellulare che produce energia, CO2.e radicali liberi. Contrastando la formazione dei radicali liberi o inertizzandoli si rinvia la morte cellulare.
La restrizione calorica nella misura del 30% secondo gli esperimenti fatti su animali produce un allungamento della vita del 30% secondo un tale della medicina. Anche il digiuno intermittente, fatto cioè ogni tanto, consente di ottenere tali benefici secondo Panzironi, anche se ritiene errato pensare che il digiuno guarisca, visto che esso realizza una situazione di carenza proteica, però è utile a togliere le infiammazioni e mette l’organismo in condizione di farlo dopo la fine del digiuno (lui parla di un reset).
L’AMPK che stimola le sirtuine a produrre nuovi mitocondri al posto di quelli danneggiati e inefficienti) è attivato dalla Restrizione Calorica, dal digiuno, dal consumo di pochi zuccheri, dall’attività fisica.
Al contrario l’eccesso di energia prodotto dalla glicolisi impedisce la sostituzione dei mitocondri malfunzionanti e ciò porta all’apoptosi (o suicidio) della cellula ormai troppo inefficiente. Ne consegue la duplicazione della cellula accanto e l’accelerazione della senescenza e morte di essa. Le cellule funzionano in gran parte a grassi e non a zucchero. I grassi non impediscono l’attivazione dell’AMPK. Le cellule possono duplicarsi un numero limitato di volte (numero di Flick) poiché a ogni duplicazione i telomeri presenti all’estremità dei filamenti del DNA si dimezzano fino a non potersi duplicare più.
I radicali liberi rubano elettroni ad altri atomi vicini e questi si trasformano a loro vota in radicali liberi.
Nella produzione di energia da parte dei mitocondri sono utilizzati ossigeno, grassi e Acetil-CoA ed escono energia e radicali liberi.
Nella glicolisi da ogni molecola di glucosio si ottiene 2 molecole di ATP e due molecole di acido piruvico. Invece nel ciclo di Krebs si ottengono 35 TP da una molecola di grasso. Però nel tempo in cui questo ciclo produce una molecola di ATP, la glicolisi ne produce 5. Per questo motivo la glicolisi è necessaria a quelle cellule che hanno bisogno di molta energia (neuroni del cervello, fibre muscolari bianche e i globuli rossi (questi perché non hanno i mitocondri).
Pertanto, si allunga la vita delle cellule quando si evita la formazione dei radicali liberi o che ne sia prodotta una quantità eccessiva.
2) Il digiuno ogni parecchi mesi può portare anch’esso all’efficienza mitocondriale; esso spegne l’infiammazione, rimette al posto il sistema immunitario.
3) L’attività fisica evita che la muscolatura diminuisca e faccia cadere l’anziano con rischio di fratture e di infermità che lo portano facilmente alla morte oltre che alla perdita dell’autonomia. E’ stato sperimentato sui bovini che inibendo la miostatina si ottiene nei bovini un grosso sviluppo muscolare. Essa è inibita anche dall’attività fisica. Lo stesso si ottiene prendendo il sole.
4) E’ necessario consumare un’adeguata quantità di proteine per poter mantenere la muscolatura, cioè 1-1,2 grammi di proteine al giorno per ogni chilo di peso corporeo. Solo un anziano su 10 sta al di sopra di 0,8 grammi. Gli anziani devono recuperare il deficit di proteine del passato. Bisogna poi tenere presente che soprattutto le proteine vegetali sono utilizzate ai fini plastici solo in piccola parte, cioè per meno della metà, mentre quelle dell’uovo lo sono al 100%, il latte all’88%, il pesce all’82 e la carne al 78% e quelle vegetali lo fanno al massimo al 40% circa (cereali 39%, i fagioli al 37%, mais 28%, farina 15%).
5) L’integrazione è straordinaria per inertizzare i radicali liberi con gli antiossidanti (i quali hanno più elettroni che possono cedere ai radicali). La dieta media contiene 2500 ORAC al giorno mentre ne occorrerebbero almeno 5000.
Un buon antiossidante è il cioccolato fondente al 70% che contiene 15000? ORAC in 100 grammi. Vino rosso un bicchiere contiene 2800 ORAC, Il resveratrolo inertizza i radicali liberi e al contempo stimola i mitocondri a produrre le sirtuine, ossia nuovi mitocondri.
E’ impossibile assumere tanti antiossidanti col cibo, mentre le pillole consentono di farlo.
La quercetina è antiossidante, blocca la replicazione delle cellule tumorali e le induce all’apoptosi. No istamina: impedisce la produzione di questa ammina e migliora il microcircolo?
Testimone del giorno è Jessica Di Marino di 28 anni che aveva avuto alquanti problemi durante la gravidanza, gonfiori alla pancia dopo i pasti e candidosi, ansia, tachicardia, dopo i pasti principali, stanchezza cronica e sonno scarso, dolori cervicali, omocisteina a 14,5, HDL a 40. Scoperto il metodo life-120 ha avuto subito benefici. L’omocisteina è diminuita a 8,20 (il massimo per la donna è 10). l’HDL a 59. Il suo peso d 52 è sceso a 44.
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