INDICE
1
- PREMESSA
2
- RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO
3
- COME ENTRARE NEL MONDO LIFE-120
4
- L’ALIMENTAZIONE
a)
carboidrati
b)
grassi
c)
proteine
d)
fibre
5
- LA DIETA ANCESTRALE
6
- I DISTRUTTORI DEL NOSTRO CORPO
a)
i radicali liberi
b)
le glicotossine
c)
le ammine biogene
d)
le nitrosammine
7
- L’INTEGRAZIONE
8
- ALCUNE MALATTIE COMUNI
acidosi
tissutale e metabolica, AIDS, algodistrofia, allergia e intolleranze
alimentari, alopecia androgenetica, anemia, arteriosclerosi e aterosclerosi,
artrite, artrite psoriasica, artrosi, attacchi di panico, autismo
basalioma,
calcoli
renali, calvizie, irsutismo e canizie, candida albicans, carie, celiachia o
morbo celiaco, cellulite, cistite batterica, colesterolo e trigliceridi alti,
depressione,
dermatite atopica dermatite seborroica, diabete, dito a scatto o morbo di
Notta,
epilessia,
fibrillazione atriale, fibromialgia,
gastrite e ulcera gastrica e reflusso gastroesofageo, gotta e
insufficienza renale,
ictus, impotenza,
infarto cardiaco, infiammazione cronica, insonnia, iperplasia prostatica,
malattie autoimmuni, malattie
infettive e influenza, malattie intestinali, mal di testa o di schiena o
discopatia, mal di testa, MCS e inquinamento magnetico, morbo di Alzheimer,
morbo di Notta: vedi Dito a scatto, morbo
di Parkinson, morbo di Raynaud,
obesità, osteoporosi,
papilloma virus. pressione alta, psoriasi,
rendimento atleti, rettocolite ulcerosa,
sarcopenia, sclerosi multipla, spondilartrosi, stitichezza ed emorroidi, steatosi epatica,
tiroide, tumori,
vaccini, vegetalismo e veganismo.
9
- APPENDICE
1 - PREMESSA
Non
esiste solo la medicina tradizionale (o ufficiale) che tutti conoscono, ma
anche altre scuole mediche che insegnano modi differenti di prevenire le
malattie e di affrontarle, ad esempio l’igienismo, la macrobiotica, l’omeopatia
e la naturopatia (vedere l’Appendice).
Solo
dal 2014 si è aggiunta a esse quella che si potrebbe chiamare Scuola della
dieta ancestrale o Medicina verace, ed è presentata nel libro "Vivere 120
anni", scritto da Adriano Panzironi e pubblicato da WTE Editore s.r.l.
Il
presente mio libretto ne è il riassunto, con eventuali aggiunte ricavate dalle
trasmissioni televisive che vedo attraverso il canale 61 o magari dopo averle
registrate, come faccio per quelle replicate ogni giorno poco dopo mezzanotte
sul canale 17.
Panzironi
è un giornalista de "Il Messaggero". All’età di quarant’anni,
soffriva di mal di testa e di gravi allergie, ma i medici non erano capaci di
guarirlo. Pertanto, decise di studiare medicina lui stesso, scoprì che era la
sua alimentazione la causa de suoi mali, la corresse e guarì.
Continuando
a studiare, insieme al fratello Roberto, medicina, biologia, biochimica e i
risultati delle ricerche di grandi scienziati, tra i quali i vincitori di premi
Nobel, è giunto alla conclusione che tante malattie moderne sono dovute
soprattutto alla decantata dieta mediterranea, inadatta al nostro corpo.
Panzironi
afferma che una volta gli uomini vivevano sani e a lungo, mangiando carne,
pesce, uova, molta verdura e poca frutta.
Così
ingerivano adeguate quantità di proteine e quantità di carboidrati non
eccessive, a differenza di ciò che avviene da quando cominciarono a coltivare i
cereali, i legumi e, recentemente, le patate.
Inoltre,
una volta gli esseri umani mangiavano quasi tutto crudo e comprese le
frattaglie degli animali; inoltre gli ortaggi erano molto più ricchi di
vitamine, minerali e antiossidanti, mentre oggi lo sono di sostanze tossiche,
nitriti e nitrati.
Infine,
la vita moderna è diventata troppo competitiva e stressante - a discapito della
serenità - e troppo sedentaria. L’attività fisica in molti soggetti è mancante,
in altri è eccessiva e usurante.
In
America prima, e ora anche da noi, la gente sta sempre più in sovrappeso e
nell’obesità; e tuttavia si ritiene normale.
(Se
alcune malattie sono meno diffuse tra gli Italiani rispetto agli Americani - i
quali pure sono stati incoraggiati da decenni a imitare la dieta mediterranea -
è solamente perché noi facciamo meno eccessi a tavola e siamo meno sedentari e
non perché tale dieta sia la migliore).
Quando
compriamo un elettrodomestico ne leggiamo il libretto di istruzioni. Invece per
il nostro corpo non ci curiamo di fare altrettanto finché non compaiono i
problemi di salute e anche allora preferiamo delegare al medico il compito di
occuparsene.
In
realtà, c’è molta gente che specula sulle malattie e ha interesse a mantenere
il popolo nell’ignoranza. Per i medici, l’industria farmaceutica e i suoi
grandi scienziati la buona salute dell’umanità sarebbe la rovina. è necessario,
perciò, che ce ne interessiamo noi stessi. (Rivisto: 15/2/2018)
2 - RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO FUTURO
Sta
a noi decidere se essere finalmente i protagonisti della nostra salute,
mettendo alla prova le idee trasmesse con questo libro per un mese e poi
decidere se proseguire o no, e magari proseguire per altre vie la ricerca,
senza delegarla ad altri.
A
chi afferma che "i medici hanno studiato …" bisognerebbe domandare:
"Che cosa hanno studiato? Esclusivamente ciò che conviene ai malati o
anche e soprattutto ciò che conviene al conto in banca degli industriali
farmaceutici, dei loro "grandi scienziati" e della stessa classe
medica?
Agli
studenti di medicina si fanno studiare le scienze pure, ma non come applicarle
debitamente nelle cure dei malati, per le quali si insegna loro a usare le
medicine per bloccare le funzioni del corpo o per frustarlo e accelerare il suo
lavoro, a rischio di causare più danni che benefici alla salute dei
malcapitati, ma con grande beneficio per la lobby medico - farmaceutica.
Il
libro "Vivere 120 anni", invece, insegna a fornire all’organismo le
sostanze naturali di cui ha bisogno per funzionare bene.
Nessuno
è così pazzo da fare il pieno col gasolio in un’automobile a benzina. Eppure
molti lo fanno col loro corpo, illudendosi che qualsiasi cosa mangino andrà
ugualmente bene e la stessa classe medica fa finta che l’alimentazione non
c’entri nulla, o quasi, con le malattie o consiglia la dieta mediterranea, la
quale con la sua alta percentuale di carboidrati è la causa principale di molte
malattie.
3 - COME ENTRARE NEL MONDO LIFE 120
Ora
la domenica sera alle 21 sul canale nazionale 61 della TV si può ascoltare una
nuova serie di trasmissioni, mentre quasi di continuo è replicata l’una o
dell’altra delle 36 trasmissioni IL CERCA SALUTE in cui Panzironi rispondeva
alle domande del conduttore su come prevenire o curare una data patologia.
Anche canali locali collaborano all’informazione del pubblico.
Inoltre,
al momento, almeno su Gold TV del Lazio, ogni giorno circa 10 minuti dopo la
mezzanotte, va in onda la replica dell’una o dell’altra trasmissione della
vecchia serie de IL CERCA SALUTE.
Infine,
sul sito internet www.life120.it o su YouTube.it oltre ai pulsanti
INTEGRAZIONE, RICETTE, CONTATTI (per essere ricontattati o per telefonare),
VIDEO INTERVISTE, si trovano quelli destinati all’informazione:
nel
BLOG SALUTE sono riportati dei testi da leggere sulle malattie;
nel
CERCA SALUTE si potranno ascoltare e vedere, oltre alle interviste a Panzironi,
anche le testimonianze di persone che sono guarite da svariatissime patologie
con la dieta descritta in questo libretto, eventualmente arricchita con
integratori alimentari senza procurarsi effetti indesiderati anche gravi - come
succede ad esempio con le statine che salvano una parte dei malati dall’infarto
e li fanno morire di insufficienza cardiaca;
in
TESTIMONIANZE si potranno vedere le sole testimonianze di guarigione da acne,
acufene, allergie, alopecia, Alzheimer, anemia, aritmie, artrite, artrite
gottosa, artrosi, blefarite, caldane, candidosi, cardiopatia dilatativa,
celiachia, cervicale, cistite, colesterolo alto, colite, colon irritabile,
crampi, depressione, dito a scatto, dermatite seborroica, diabete tipo 1,
diabete tipo 2, disbiosi, dislessia, dolori addominali o articolari o mestruali
e tanti altri, emorroidi, ernia del disco, ernie, extrasistole, fegato
ingrossato, fibromialgia, flebite con trombosi, gastrite con ulcera, glicemia
alta, ictus, impotenza, ittiosi, linfocitopenia, lupus, mal di testa,
orticaria, pressione alta, problemi di tiroide, problemi intestinali,
prostatite, prurito ricorrente, psa alto, psoriasi, raffreddori ricorrenti,
reflusso gastroesofageo. rettocolite ulcerosa, sindrome di Raynaud, sindrome di
Rett, stanchezza cronica, stipsi, stress, tachicardia, trigliceridi alti, vene
varicose.
Alcune
trasmissioni a volte non partono dall’inizio, quando si va a vederle, però si
può costringerle a tornare all’inizio, cliccando, diciamo, al centro della
schermata, e poi usando la freccia verso sinistra (della tastiera del computer)
- tenendola premuta fissa per tornare indietro velocemente. Poi cliccare di
nuovo al centro, se necessario, per far partire la riproduzione.
Il
volume dell’altoparlante si alza premendo la freccia verso l’alto.
Tramite
internet possiamo scegliere la trasmissione sulla malattia o sull’argomento che
ci interessa tra le 36 della prima serie. Eccole:
1)
La carne fa bene o male?.......................2) I grassi fanno bene o male?
3)
I carboidrati fanno bene o male?..........4) le vere cause dell’obesità
5)
le vere cause del diabete.......................6) le vere cause del tumore
7)
guarire artrosi e artrite?........................8) le malattie intestinali
9)
vere cause dell’infarto...........................10) morbo di Alzheimer
11)
gastrite, reflusso, ulcera……………………12) per vivere 120 anni
13)
la dieta perfetta..................................14) si può guarire dal
tumore?
15)
cereali e legumi fanno bene?...............16) malattie renali/gotta
17)
l’integrazione fa bene?........................18) osteoporosi/sarcopenia
19)
fibromialgia......................................20) mal di testa
21)
sport elisir di lunga vita…………..…..…...22) ictus/morbo di Raynaud
23)
insonnia.... ………………………….………….24) MCS/inquinam. magnetico
25)
vegani contro carnivori……………….....26) vita da stress
27)
autismo..../ vaccini……….………………..28) anemia
29)
alimentazione per 120 anni…...…......30) depressione/attacchi panico
31)
la salute passa dalla bocca…… .….…...32) iperplasia prost. /impotenza
33)
psoriasi/sclerosi multipla……..….….....34) allergia
35)
malattie della tiroide……………………..36) tradimento di Ippocrate
Serie 2018: ....non hanno un nome al
momento. Esso potrebbe essere:
1)
Diabete di tipo 1 .......2) Dito a scatto.......3) Rettocolite ulcerosa
4)
Rendimento atleti…....5) Dermatite atopica 6) Attacchi di panico
7) Basalioma
...................8) AIDS ...............9) Steatosi epatica
10) Obesità
bariatrica ....11) Ma di testa/schiena ... 12) Artrite psoriasica
13) Calcoli
renali ... 14) Cistite batterica .......15)
Algodistrofia
4 - L’ALIMENTAZIONE
Gli
alimenti sono costituiti da:
1)
macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine),
2)
e micronutrienti (vitamine, sali minerali, oligoelementi).
Essi,
solitamente, sono mescolati insieme in un alimento in proporzioni variabili. Ad
esempio, un tipo di spaghetti crudi contiene circa il 71% di carboidrati, 13%
di proteine e 2% di grassi.
a)....I CARBOIDRATI
I
carboidrati sono distinti in semplici e complessi. Sono semplici il glucosio,
il fruttosio, il miele e il saccarosio - che dalla digestione è scisso in glucosio
e fruttosio.
I
carboidrati complessi sono rappresentati principalmente dagli amidi, contenuti
soprattutto nei cereali (come frumento o grano, mais, riso, orzo, avena,
miglio, farro, grano saraceno, ecc.), nelle patate e nei semi dei legumi e per
mezzo della digestione sono trasformati in glucosio, il quale entra
direttamente nel sangue e fa aumentare la glicemia. Glucosio, saccarosio e
amidi sono chiamati da Panzironi carboidrati insulinici perché appena la
glicemia supera 140 microgrammi su 100 millilitri di sangue fanno entrare in
azione l’ormone insulina che provvede a farli entrare a forza nei tessuti
dell’organismo o a trasformarli in grassi saturi che sono stipati negli
adipociti dell’addome, dei glutei e delle gambe.
Il
fruttosio, invece, è contenuto nella frutta e in piccole quantità nella
verdura; è assorbito dal fegato e reimmesso in circolazione quando occorre,
previa trasformazione in glucosio. Bisogna precisare, però, che ciò avviene a
condizione che il fegato non sia già pieno di fruttosio, altrimenti questo è
trasformato in trigliceridi e può essere causa di steatosi epatica, cioè di
"fegato grasso". Per maggiore esattezza, anche la frutta contiene una
parte di saccarosio, specialmente se è molto matura. Per questo, Panzironi
consiglia di consumarla nei pasti con i grassi e le proteine e non in spuntini
a parte e di evitare di ridurla in succhi e soprattutto di non toglierle le
fibre.
b)....I GRASSI
Si
distinguono in:
1)....
grassi saturi che sono solidi a temperatura ambiente, ad esempio il burro e lo
strutto.
2)....Grassi
monoinsaturi, che sono contenuti soprattutto nell’olio di oliva e in quello di
arachide.
3)....Grassi
polinsaturi, ne sono molto ricchi gli oli di semi in genere. Tra essi sono
presenti i grassi omega 3 e i grassi omega 6, che non sono trasformati in
energia ma servono a costituire le membrane cellulari e a produrre alcuni
ormoni detti eicosanoidi, necessari per la trasmissione di segnali tra le
cellule. I principali tipi di grassi omega 3 sono: ALA (acido alfa-linolenico),
EPA e DHA.
Gli
Omega 3 abbassano la pressione, prevengono l’aggregazione piastrinica,
contrastano l’aterosclerosi e l’infiammazione, migliorano il funzionamento
dell’insulina, contrastano l’osteoporosi, migliorano l’efficienza del cervello,
diminuiscono il cortisolo. Inoltre, mantengono basso il livello del colesterolo
LDL e dei trigliceridi e alto il livello dell’HDL. Tra gli Eschimesi si
riscontra una mortalità bassissima per malattie cardiocircolatorie, malgrado
l’alto consumo di grassi animali che però contengono molti omega 3 a differenza
dei Danesi che consumano pochi grassi ma ricchi di grassi omega 6. (Veramente,
durante una trasmissione de IL CERCA SALUTE, rispondendo al telefono a una
signora, Panzironi ha affermato che sono i grassi saturi, più che i grassi
omega 3, a proteggere gli Eschimesi dalle malattie circolatorie. Inoltre, nella
trasmissione numero 2, che riguarda i grassi, afferma che finché sono
utilizzati come fonte di energia non ha importanza che i grassi siano saturi o
no; a tale condizione quelli saturi sono anche migliori degli altri poiché sono
meno soggetti ad alterarsi.
Gli
acidi grassi omega 3 (EPA e DHA) si trovano soprattutto in: salmone, sgombro,
tonno, sardine, acciughe, nella carne e nelle uova di galline allevate allo
strato brado.
L’ALA
si trova nella frutta secca, nei semi di lino, soia e colza, ma deve essere
trasformato in EPA o DHA per entrare nelle membrane cellulari. Questa
trasformazione può essere resa difficile dagli zuccheri poiché essi inibiscono
l’enzima delta-5-desaturasi, (ecco un’altra conseguenza di un elevato consumo
di carboidrati) e dagli omega 6.
Riguardo
alla frutta secca, bisogna precisare che solo le noci contengono gli omega 3
nel rapporto ancora accettabile di almeno 1 a 4 rispetto agli omega 6.
Nelle
altre il rapporto è molto più basso (addirittura 1 a 2000 nelle mandorle), però
va detto che esse contengono meno omega 6 delle noci, solo che hanno pochissimi
omega 3 e per questo motivo il rapporto suddetto è basso o bassissimo e
basterebbe mangiare due parti di noci e una di un altro tipo di frutta secca
per far scendere tale rapporto a meno di 1 a 6.
Per
la verità, migliori anche delle noci normali dovrebbero essere le noci di
macadamia se è vero che esse contengono il 75% di grassi, tra cui il 58% di
grassi monoinsaturi, il 12-13% di grassi saturi, l’1,3% di omega3. A questo
punto gli omega 6 possono al massimo essere pari al 3,7%.
Gli
omega 6 hanno effetti opposti agli omega 3.
Per
avere abbastanza Omega 3, pur continuando l’alimentazione attuale, cioè ricca
di carboidrati, occorre ricorrere agli integratori.
(Oppure,
direi di usare molto di più lo strutto, il lardo, il burro, la pancetta, ecc. e
tenersi alla larga dagli oli di seme, salvo al più quelli di palma -
preferibilmente bifrazionato - o di arachide, che contengono meno acidi grassi
polinsaturi).
c)....LE PROTEINE
Le
proteine sono molecole molto complesse, composte da atomi di azoto, carbonio,
ossigeno e idrogeno. Esse sono composte da molecole più piccole, chiamate
aminoacidi, dei quali si contano 20 tipi diversi. Otto di essi sono detti
essenziali perché occorre assumerli con l’alimentazione. Quanto agli altri
dodici, l’organismo può fabbricarli da sé, a condizione che abbia il materiale
necessario, che è costituito da altri aminoacidi e vitamine.
(Probabilmente,
non può fabbricare nemmeno un buon DNA per le nuove cellule se non ha a
disposizione tutti gli aminoacidi necessari. E poi gli "scienziati"
ci raccontano che la colpa delle malattie è dell’ereditarietà).
Le
proteine forniscono all’organismo gli aminoacidi necessari per costruire o
rinnovare la maggior parte dei suoi tessuti e per fabbricare ormoni ed enzimi.
Esse sono contenute soprattutto negli alimenti di origine animale - in
percentuali molto varie dal 10 al 25% - come la carne, il pesce, le uova e il
formaggio, di solito insieme a parecchi grassi e in alcuni alimenti vegetali,
come i legumi secchi, la frutta secca e i cereali.
Secondo
Panzironi, però, le proteine vegetali sono meno utilizzabili a fini plastici
poiché non contengono tutti gli aminoacidi essenziali e finiscono con l’essere
utilizzate in buona parte dall’organismo come fonte di energia, dopo essere
state trasformate in glucosio.
Il
preteso pericolo di causare il cancro attribuito agli alimenti animali, secondo
Panzironi deriva piuttosto dalla cottura a temperature oltre i 200°C o per
oltre 20 minuti (alla brace o con la frittura: preferire la cottura a vapore o
con la bollitura; inoltre marinare il cibo per 6 ore nel succo di limone o
nell’olio d’oliva o nel vino). Infine sono i carboidrati consumati con la carne
a ostacolare la buona digestione e assimilazione facendo mancare il giusto
grado di acidità del succo gastrico.
Inoltre,
i vegetariani soffrono di carenza di varie sostanze: ferro, omega 3, carnitina,
prolina, lisina (quella dei legumi è difficile da estrarre), vitamina B12 - che
porta a un aumento dell’omocisteina, responsabile di malattie cardiache e
renali, Alzheimer, Parkinson, fratture ossee, vasocostrizione -. Peggio ancora
per i fruttariani i quali dispongono dell’1-2% di proteine in confronto a un
15% di zuccheri. Pertanto, a chi non mangia carne, Panzironi consiglia di
ricorrere agl’integratori.
Tuttavia,
i vegetariani affermano che è sufficiente usare insieme diversi tipi di
vegetali - ad esempio la pasta con i legumi - per avere tutti gli aminoacidi
essenziali.
Panzironi
risponde che comunque in tal modo si ha un consumo eccessivo di carboidrati,
essendone ricchi sia i cereali che i legumi.
(Sarebbe,
forse, desiderabile che le industrie alimentari togliessero dai legumi, oltre
alle fibre indigeste, anche l’amido, magari per lasciarlo alla produzione di
combustibili puliti, come si usa già negli Stati Uniti a partire dai cereali.
In questo modo forse si avrebbe cibo sano a costo minore e in maggiore quantità
a parità di superficie coltivata).
d)....LE FIBRE
Sono
sostanze che il nostro organismo non è in grado di digerire e sono distinte in
solubili (nell’acqua) e fibre insolubili. Le prime rallentano il movimento del
bolo alimentare e migliorano la digestione e l’assimilazione di vitamine e
minerali, ostacolano l’assorbimento dei grassi, riducendo così il colesterolo
nel sangue. Inoltre, favoriscono lo sviluppo della flora intestinale benefica.
Invece, le fibre insolubili aumentano la velocità di transito del bolo
alimentare e sono utili in caso di stitichezza. Riporto dal libro di Panzironi
i dati arrotondati relativi agli ortaggi che hanno parecchie fibre e si
avvicinano alla percentuale desiderata di fibre solubili (40%) e insolubili
(60%).
Nome
ortaggio /grammi di fibre su 100 / percentuale di fibre solubili:
Asparagi
6..24,4……..Bieta….....4,4 13…………….Broccoletti testa 6,5 26
Carciofi
..5…....61………....Cardi….....4,9 18…………….Carote 3,7 13
Cavoli
di Bruxelles 5,70 24,5……………………….....Cavolfiore 7,1 29,9
Cavolo
capp. verde 2,50 46……………..………….....Cetrioli 1,75 28
Cicoria
di campo 4,6 48……………………………….....Cipolle 1,3 15,6
Fagiolini
10,6 29,4….....Finocchi 2,7 28,4…………....Fragole 8,3 39,8
Funghi
colt. 3,3 9,1...Indivia 5,2 10,8…………......Lattuga 5,8 8,9
Mele
(s. buccia) 1,8 27,4……………………………......Peperoni gialli 7,6 61,3
Pere
3,1 17,4…………....Pesche 2,4 55………………Pomodori maturi 1,2 76,7
Porri
4,3 29,7…………....Radicchio rosso 3 23,3 .. Sedano 1,6 42,5
5 - LA DIETA ANCESTRALE
Coloro
che si occupano di nutrizione fanno riferimento alle calorie contenute nel
cibo. Ogni grammo di carboidrati o di proteine corrisponde a circa 4 calorie e
ogni grammo di grasso a 9.
La
medicina ufficiale afferma che l’uomo medio ha bisogno di 2000 calorie al
giorno e che dal 50 al 65 per cento delle calorie (per le persone snelle, per
coloro che svolgono lavori pesanti e per gli sportivi) deve provenire dai
carboidrati, il 22 per cento dalle proteine e il resto dai grassi. Inoltre,
scoraggia il consumo di grassi di origine animale, dichiarandoli responsabili
di molti guai di salute.
La
"dieta della zona" di Barry Sears prevede le quote 40 - 30 - 30
rispettivamente per carboidrati, proteine e grassi.
Adriano
Panzironi scrive che la percentuale delle calorie da carboidrati andrebbe
ridotta a 12 - 15, quindi 240 - 300 calorie, perciò 60 - 75 grammi di
carboidrati.
Secondo
lui non ha senso usare i cereali integrali poiché la quantità di carboidrati
contenuti in essi è di poco più bassa che in quelli raffinati e d’altra parte
essi contengono antinutrienti che ostacolano l’assorbimento delle sostanze
nutritive, come l’acido fitico, l’acido ossalico e la cellulosa e, inoltre,
irritano gli intestini.
In
luogo dei cereali Panzironi suggerisce, al più, altre farine con assai meno
carboidrati: mandorle (preferibilmente in parte o del tutto deoleate), canapa,
cocco, lino, soia (quest’ultima, però, contiene estrogeni).
Come
acqua da bere ritiene preferibile quella con residuo fisso elevato e
preferibilmente effervescente naturale con calcio e bicarbonato ma in genere va
bene anche quella del rubinetto, purché non contenga arsenico.
Per
quanto riguarda la colazione, invece dei soliti alimenti dolci, lui consiglia
due uova, magari con la pancetta - oppure 50 grammi di salumi - e poi,
eventualmente, un frutto medio (ad esempio, di due etti). Ciò consentirà di
arrivare all’ora di pranzo senza bisogno di spuntini. Caso mai aumentare le dosi
per la colazione.
Per
il pranzo (e lo stesso a cena), Panzironi suggerisce di mangiare una porzione
di oltre 200 grammi di cibo proteico (carne o pesce), tenuto conto che esso
contiene soprattutto acqua, seguito da ortaggi a sazietà (escludendo però le
patate e i legumi), conditi con olio e. v. di oliva, a volontà.
(Ovviamente,
se si mangiano alimenti stagionati come il prosciutto, i quali contengono una
percentuale più alta di proteine, ad esempio il trenta per cento, ne basterà un
etto per raggiungere i 30 grammi di proteine).
Riguardo
al colesterolo e ai trigliceridi, sono i carboidrati che li aumentano perché
l’eccesso di glucosio che deriva da essi è trasformato dall’organismo in grassi
saturi, trigliceridi e colesterolo cattivo, ossia LDL.
Al
contrario, se mangiamo i grassi, il fegato produce colesterolo buono (HDL) e
con esso requisisce i grassi e il colesterolo LDL in circolazione nel sangue
per fabbricare gli acidi biliari con cui digerire i grassi ingeriti.
In
aggiunta, con riferimento alla longevità, Panzironi riferisce che:
i
ricercatori hanno fatto esperimenti somministrando a un gruppo di topi una
certa quantità di cibo e a un secondo gruppo una razione ridotta del 30 - 40% e
che questi ultimi vivevano il 50% più a lungo e, inoltre, all’autopsia non si
riscontravano malattie degenerative nei loro tessuti;
che
l’aumento della durata della vita dei topi del secondo gruppo è stato
attribuito alla sostituzione dei mitocondri cellulari malfunzionanti (ciò non
avviene se si mangia molto) la quale ha consentito di ritardare
l’invecchiamento delle cellule.
Pertanto,
Panzironi suggerisce di diminuire il consumo di calorie a 1200, senza contare,
però, quelle delle proteine, che non servono per produrre energia ma per
rinnovare i tessuti del corpo. Conseguentemente, l’uomo medio desideroso di
vivere a lungo, oltre ai cibi proteici, alle verdure a sazietà e a poca frutta,
dovrebbe consumare circa 100 - 107 grammi di grassi.
Il
consumo delle proteine dovrebbe essere commisurato ad almeno un grammo per ogni
chilo di peso corporeo ideale - da aumentare fino a 2,2 grammi per bambini,
ragazzi, atleti e per chi fa lavori molto usuranti.
Si
ritiene che il peso ideale in chilogrammi dovrebbe approssimativamente essere
pari all’altezza in centimetri meno 110 (per le donne togliere 113), cioè 65
chili per un uomo alto 1 metro e 75.
Per
svolgere le loro attività, le cellule del nostro organismo hanno bisogno di
energia. Solo le cellule del cervello, le fibre muscolari bianche e i globuli
rossi hanno bisogno di zuccheri. Le altre cellule, che rappresentano la grande
maggioranza, funzionano meglio con i grassi.
Infatti,
quando l’energia è fornita dagli zuccheri:
-....sono
prodotti molti più radicali liberi, i quali danneggiano i tessuti
dell’organismo;
-....si
riduce la capacità dell’organismo di neutralizzare i radicali liberi. Infatti,
il glutatione - che è l’antiossidante naturale a disposizione del nostro corpo
- si ossida quando rende inerte un radicale e ha bisogno di essere riattivato
per mezzo dell’enzima NADPH, che però viene prodotto in misura minore in caso
di utilizzo forzato degli zuccheri e proprio questo succede con una dieta ricca
di amidi.
-....la
flora batterica saccarolitica che alloggia nell’intestino tenue si sviluppa in
misura esagerata. Allora, produce molto acido lattico e tale acidità riduce
l’efficacia degli enzimi digestivi. Il risultato è una cattiva digestione; di
conseguenza gli alimenti non sono assorbiti (o sono assorbiti senza essere
stati prima ben suddivisi nei loro componenti e allora provocano intolleranze
alimentari) e arrivano al colon; pertanto, anche la flora proteolitica del
colon si sviluppa troppo.
Il
risultato di ciò è la disbiosi intestinale che produce conseguenze sul nostro
sistema immunitario: si sviluppano troppo i linfociti Th2 - che ci proteggono
dai batteri - e corrispondentemente diminuiscono i linfociti di tipo Th1 (che
ci difendono da virus, funghi e cellule tumorali). Conseguentemente diventiamo
più soggetti a numerose malattie, come quelle autoimmuni, la candida e perfino
i tumori. Inoltre, si formano istamina e altre ammine biogene che causano
infiammazioni e altri guai. In particolare l’istamina, se da un lato favorisce
la riparazione dei tessuti, dall’altro stimola la produzione dei linfociti Th2
ed è causa di iperattività di bambini e di adulti - generando alterazioni del
ciclo sonno-veglia -, di alterazione delle funzioni del corpo, di reazioni
esagerate del sistema immunitario e di danni ai tessuti dell’organismo che
possono portare anche alla morte;
-....nell’organismo
si forma molta più acidità, con la conseguenza che per preservare il pH del
sangue a 7,35 circa, viene prelevato calcio dalle ossa e dai denti per formare
il bicarbonato. In questo modo le ossa sono colpite dall’osteoporosi e i denti
dalla carie. In aggiunta, la presenza del bicarbonato di calcio nel sangue
induce l’organismo a eliminare la vitamina D col risultato di ridurre
l’assorbimento di calcio dall’intestino; un’altra conseguenza dell’acidosi
tissutale è, oltre all’accorciamento della vita del soggetto, l’accelerazione
della morte delle cellule col risultato che le purine del loro nucleo sono
riversate nel sangue e favoriscono la gotta.
-....l’insulina
- fatta secernere dal consumo esagerato di carboidrati - fa trattenere il sodio
da parte dei reni per utilizzarlo nella pompa sodio-potassio la quale fa uscire
il potassio dalla cellula per farvi entrare il glucosio. Così il potassio viene
eliminato dai reni. Oltre alla pressione alta, ne deriva una cronica carenza di
potassio nell’organismo e le conseguenze sono crampi, affaticamento,
stanchezza, aritmia cardiaca, fibrillazione atriale o blocco dell’atrio
ventricolare e stitichezza.
-....il
cervello può essere colpito dal morbo di Alzheimer per la ridotta capacità di
neutralizzare i radicali liberi, come si è detto sopra.
Le
malattie favorite dalla dieta mediterranea che immette nell’organismo un
eccesso di carboidrati sono soprattutto l’obesità, l’eccesso di cortisolo,
l’arteriosclerosi, l’artrosi e l’artrite, il diabete, la pressione alta, i
tumori, la gastrite, l’ulcera gastrica, il reflusso gastroesofageo, la
disbiosi, la SIBO, la permeabilità intestinale, la candida, le allergie e
intolleranze alimentari, altri problemi intestinali, come la diarrea, la
stitichezza e le emorroidi, la gotta, i problemi della tiroide, l’insonnia, la
fibromialgia, l’osteoporosi, l’acidosi tissutale, l’infiammazione cronica,
l’iperplasia prostatica, l’impotenza, l’Alzheimer, la MCS, la psoriasi, la
depressione e gli attacchi di panico, il mal di testa e tanti altri dolori, le
malattie dentarie, la calvizie e l’irsutismo, la cellulite e la sarcopenia.
Disgraziatamente,
la dieta ancestrale è più costosa. Chi non può permettersela, può limitare i
danni, specialmente se svolge lavori pesanti, usando di più i grassi al posto
dei carboidrati e le uova come principale fonte di proteine. Per il resto, potrà
tenere presente che la sobrietà è la prima regola della longevità, cioè mangi
pure gli alimenti tradizionali ma moderando le quantità e magari facendo spesso
qualche digiuno breve.
Inoltre,
per la longevità, tenere bassi: lo stress, il livello delle LDL nel sangue, la
pressione, il grasso corporeo (10% del peso), fare costantemente attività
sportiva di basso livello e niente malattie croniche degenerative. Al medesimo
fine è utile anche fare saltuari digiuni ad esempio di cinque giorni. come è
riconosciuto dalla scienza a proposito dell’enzima AMPK.
Quanto
all’attività sportiva, Panzironi consiglia di iscriversi a una palestra per il
tempo necessario a imparare il modo corretto di sollevare i pesi.
Precisa
però che non si deve seguire la moda di sollevare pesi medi, poiché quelli
grossi sviluppano più rapidamente i muscoli ma si causa acido lattico che
comporta indolenzimenti muscolari. Inoltre i muscoli si riducono altrettanto
rapidamente quando si interrompe l’attività.
Solo
due esercizi sono stati mostrati nella trasmissione n. 21.
Nel
primo di essi un giovane, stando in piedi, solleva in un solo colpo un
bilanciere di pochi chili piegando il gomito, poi riporta giù il peso,
interrompendo il movimento di discesa 5 volte. Ripete questo esercizio 15
volte. Fa, poi, altre due serie di questo esercizio frapponendo una pausa di
3-4 secondi. Si riposa alcuni minuti e poi ripete il tutto altre due volte.
Panzironi afferma che poi bisogna proseguire fino a spossatezza.
Nel
secondo esercizio il giovane poggia il peso del corpo su una gamba e protende
indietro l’altra. A questo punto piega la prima gamba con 5 interruzioni,
finché l’altra non tocca terra col ginocchio. Poi si rialza d’un colpo e ripete
15 volte, e procede analogamente come nel precedente esercizio.
Per
sviluppare la muscolatura occorre, però, aumentare gradualmente lo sforzo.
6 - I DISTRUTTORI DEL NOSTRO CORPO
Il
nostro corpo è ben organizzato per difendersi dagli attacchi esterni, ma sono
presenti anche fattori che possono distruggere il nostro equilibrio e farci
ammalare o addirittura morire. Si tratta dei radicali liberi, delle
glicotossine, delle ammine biogene e delle nitrosammine.
a) I RADICALI LIBERI
I
radicali liberi sono atomi (solitamente di ossigeno, azoto o carbonio) ai quali
è stato sottratto un elettrone e che cercano di recuperarlo da un altro atomo.
Essi sono una causa di malattia e di invecchiamento. Sono prodotti durante la
respirazione cellulare, nelle reazioni enzimatiche e per difesa da batteri e
virus, ma derivano anche da inquinamento, luce solare, alimentazione e fumo,
infine dall’ attività fisica quando essa è eccessiva.
Sono
combattuti dall’organismo purché non siano in quantità eccessiva.
Finché
non sono resi inerti, con la cessione di un elettrone da parte di un
antiossidante, i radicali liberi continuano il loro danneggiamento in tutto il
corpo, dalla matrice extracellulare alla cellula stessa, a partire dalla
membrana rendendola meno permeabile ai nutrienti, e arrivano fino al DNA alterandolo
- ne rompono i filamenti o creano nuovi legami - o ai mitocondri.
Le
armi endogene per contrastare i radicali liberi sono:
A)....La
superossidodismutasi o SOD che trasforma il radicale in un atomo di ossigeno e
in una molecola di acqua ossigenata.
B)....L’enzima
catalasi che elimina l’acqua ossigenata e anche la formaldeide e l’acido
formico.
C)....Il
glutatione che è il più importante antiossidante prodotto dal nostro corpo
affinché ceda un elettrone al radicale libero ed è costituito da tre aminoacidi
(acido glutammico, glicina e cisteina, la quale spesso è scarsa) diventando
inattivo. Potrà essere poi riattivato dal NADPH, il quale è prodotto da un
processo parallelo alla glicolisi, per cui quando è prodotto molto Atp la
glicolisi si interrompe e con essa anche la formazione di NADPH. Può essere
prodotto anche tramite il metabolismo dei lipidi, se l’alimentazione non è
ricca di carboidrati.
Le
armi esogene per contrastare i radicali liberi
Le
sostanze antiossidanti sono vitamine A, C, E, coenzima Q10 e sostanze naturali
come i carotenoidi cioè licopene, betacarotene, alfacarotene, fitoene, fitofluene,
luteina; flavonoidi, antocianidine, quercetina, miricetina, catechina,
epigallocatechina gallato, resveratrolo, flavoni, fenolici.
Vi
sono anche le capacità antiossidanti degli alimenti, misurabili in ORAC
(capacità di assorbimento dei radicali dell’ossigeno).
La
dieta moderna a mala pena riesce a fornirci 1.500 ORAC al giorno, mentre ne
occorrerebbero 5000.
b) LE GLICOTOSSINE
Sono
le Ages e Ales che rappresentano il prodotto finale dell’ossidazione delle
proteine e dei grassi ad opera del glucosio (anch’esso oggetto di ossidazione).
I
danni causati da Ages ed Ales: i danni dell’ossidazione sono maggiori quando
essa colpisce tessuti a vita più lunga come il collagene dell’epidermide, la
cartilagine, il cristallino e l’endotelio arterioso.
Gli
AGES sono i primi responsabili dell’inibizione del processo della matrice di
rinnovarsi e ripararsi.
Le
glicotossine esogene
Si
formano glicotossine da proteine e grassi anche col metodo di cottura dei cibi,
quanto più alta è la temperatura: 225°C griglia, 177° frittura e forno, 100
bollitura (reazione di Maillard). Uno dei prodotti più pericolosi è
l’acrilammide, presente soprattutto in pane, biscotti, patatine fritte e caffè:
il 90% delle tossine è eliminato attraverso i reni, ma lo è sempre meno con
l’avanzare dell’età.
c) LE AMMINE BIOGENE
Se
prima che vengano digerite le proteine sono aggredite da funghi o batteri e
decarbossilate possono generare ammine biogene, che alterano il sistema
immunitario e promuovono i tumori.
Le
ammine biogene più attive sono istamina, putrescina, cadaverina, spermidina,
spermina.
L’istamina
permette la vasodilatazione che prepara i tessuti alla riparazione, stimola la
produzione dei linfociti Th2 e dei mastociti, aumenta la conduttività dei
neuroni, causa iperattività e altera l’omeostasi.
I
danni dell’istamina sono costituiti dalle risposte allergiche e intolleranze
alimentari, mal di testa, acidità di stomaco, diarrea, infiammazioni, tumori,
malattie autoimmuni, Alzheimer, Parkinson. acidosi. Tuttavia, esistono due
autodifese dall’istamina: gli enzimi Dao (nell’intestino, degradandolo o
inibendo la sua produzione o espellendo il cibo guasto) e Hnmt (nella pelle,
nel cervello, regola la produzione dell’istamina).
Le
armi esogene contro le ammine biogene sono la buona salute dell’intestino per
mezzo di vitamina C, B6, quercetina.
Le
armi endogene contro le altre ammine sono la Mao (monoamino ossidasi) e la Pao
(poliamino ossidasi) che sono attive contro putrescina, cadaverina, spermidina
e spermina. Inoltre i villi intestinali possono assorbire le proteine prima che
siano raggiunte dai batteri putrefattivi e fermentativi.
Le
ammine esogene, ossia di origine esterna, sono quelle contenute nei cibi
animali fermentati o stagionati, ma anche in quelli vegetali, quantunque in
quantità inferiore (es. frutta troppo matura),
oppure
che ne fanno liberare di più all’organismo,
o
che ne aumentano l’assorbimento dal cibo (amidi, nitriti e bibite irritanti,
acido acetilsalicilico, antibiotici).
d) LE NITROSAMMINE
Non
è la carne in sé a essere cancerogena, ma l’eventuale sua trasformazione in
ammine biogene e poi in nitrosammine per l’effetto dei nitriti in ambiente
acido. Nitriti e nitrati sono necessari alla crescita delle piante con l’aiuto
del sole. I primi sono più pericolosi dei nitrati e sono usati dall’industria
conserviera per prolungare la scadenza delle carni e dei salumi.
I
nitrati sono consentiti dalla legge vigente nella misura di 3,7 mgr per
chilogrammo di peso corporeo; i nitriti 0,06 mgr.
Sono
presenti nitrati soprattutto in questi vegetali (mgr per kg )
Bietola
2760, melone 4932, sedano 2340, spinaci 1860, rape 1369, prosciutto cotto 1295,
broccoli 1014, lattuga 850, cavoli 635, zucca 550, zucchina 412
I
nitriti nuocciono specialmente in questi due modi:
concorrono
alla formazione delle nitrosammine insieme alle ammine biogene;
o
legandosi ai globuli rossi formando Ferro3+ - che non trasporta l’ossigeno -
anziché Ferro2+.
Ciò
è pericoloso soprattutto nei neonati.
Agenti
che promuovono i nitriti
La
trasformazione dei nitrati in nitriti è agevolata dalla cattiva igiene orale -
che favorisce la presenza dei batteri in bocca - e dalla disbiosi intestinale.
La
verdura contiene i nitrati e i nitriti, ma anche antiossidanti capaci di
trasformare l’NO2 (biossido di azoto, che può produrre i nitriti) in NO
(monossido di azoto, che invece è un benefico vasodilatatore).
(Verrebbe
quindi da pensare che ci dovrebbe essere fornito piuttosto il rapporto tra
quantità dei nitrati (e nitriti) e quantità degli antiossidanti di ciascuna
verdura (magari quanta ne resta di quelli dopo la cottura) per valutare il
rischio di danni nel consumarla).
7 - L’INTEGRAZIONE
Il
corpo umano è una macchina perfetta, ma ha bisogno di moltissimi fattori che
purtroppo scarseggiano negli alimenti attuali e anche il nostro ambiente è
cambiato. Perciò è opportuno, o addirittura necessario, ricorrere
all’integrazione. La life-120 fornisce integratori contenenti gran parte dei
micronutrienti necessari all’organismo. Infatti, di quelli raccomandati da
Panzironi nel suo libro forse ne mancano solo tre: l’ornitina, l’ornitina alfa
chetoglutarato e la vitamina B4 (adenina).
Queste
ornitine si possono acquistare in farmacia ad esempio chiedendo i prodotti
seguenti:
Per
l’ornitina:
L-ornitina
1000 mg 60 capsule 8,99 € della Prozis.
Quanto
all’ornitina alfa chetoglutarato:
OKG
90 cpr 19,60 € del Vitamin Center
I
consulenti della life120 possono suggerirci gli integratori - di vitamine, sali
minerali, aminoacidi, estratti di erbe medicinali, di spezie, ecc.- da
utilizzare secondo le nostre patologie, o darci consigli per l’alimentazione,
telefonando al numero
06-92014502
oppure 06-94845839
dal
lunedì al venerdì tra le 9 e le 18.
Ovviamente,
al momento di telefonare, tenere pronto un elenco scritto dei disturbi di cui
si soffre per non rischiare di dimenticarne qualcuno, magari di quelli più
importanti.
Ecco
l’elenco degli integratori della life-120 col loro prezzo nelle farmacie
seguito dallo sconto se si acquista direttamente dalla life-120. Nel secondo
caso all’importo complessivo si dovranno aggiungere 5 euro fissi in più per
ogni spedizione tramite corriere.
Vitalife
C (240 compresse da 1 grammo a euro 39,90 - 10,00)
(ossia
il prezzo in farmacia è 39,90. Invece dalla Life 120 è 29,90).
Consigliate
2 compresse a colazione, 3 a pranzo e 3 a cena.
L’essere
umano è uno dei pochi animali che non sono capaci di produrre da loro stessi la
vitamina C e per averne quanta ne produce il suo cane, in proporzione al peso,
l’uomo dovrebbe ingerirne almeno otto grammi il giorno. Pertanto, le dosi di
decimi o centesimi di grammo prescritte dai medici sono ridicole. è, inoltre,
inevitabile ricorrere agli integratori poiché per assumere 8 grammi di vitamina
C occorrerebbe mangiare 28 chili di arance il giorno ingerendo al tempo stesso
4 chili di zuccheri! Secondo GUARIRE CON LA VITAMINA C di Stefano Pravato con
alte dosi si può salvare la vita a chi ha consumato funghi amanita phalloydes,
o è intossicato dal monossido di carbonio o è affetto dall’ebola o (da IL LIBRO
COMPLETO DELLE VITAMINE) prevenire l’epatite virale che segue di solito le
trasfusioni di sangue.
Melatonin
complex (180 compresse da 1 mg di melatonina a euro 19,90 - 5,00). Contiene
l’ormone melatonina, lo zinco, il selenio e la vitamina B6.
Almeno
tre compresse 30 minuti prima di andare a letto. Secondo un esperto la dose per
un individuo di 70 chili è 8 mg, cioè 70:10=7. 7 +1 =8.
Multi
vitamineral (45 compresse a euro 24,90 - 7,00). Consigliata una compressa al
mattino. Contiene manganese, magnesio, cromo, ferro, fosforo, potassio, rame,
selenio, zinco, molibdeno, boro, iodio, calcio, acido l-glutammico, vitamina A
come betacarotene, vitamina B1, B2, B3, B5, B6, B7, B8, B9, B12, acido
para-aminobenzoico e il coenzima Q10.
Radical
Killer (90 compresse a euro 49,90 - 10,00. 1 cpr ai 3 pasti).
È
un integratore per neutralizzare i radicali liberi. Contiene epigallocatechina
gallato, resveratrolo, quercetina, picnogenolo (OPC), piperina, esperidina, curcumina.
Stress
killer (90 compresse a euro 49,90 - 10,00. 1 cpr ai 3 pasti).
Contiene
estratto di magnolia, tribulus terrestris, ginseng, cordyceps sinensis, rosa
rodiola, teanina, schisandra chinensis, fosfatidilserina, tirosina.
Orac
spice (240 compresse. Euro 49,90 - 10,00. 2 a colazione, 3 a pranzo, 3 a cena).
Contiene le seguenti spezie: curcuma, pepe nero, cannella, zenzero, origano,
chiodi di garofano.
Aminoday
(90 compresse a euro 34,90 - 5,00: 2 cpr. ai 3 pasti).
Contiene
gli aminoacidi: lisina, prolina, arginina, taurina, cisteina, glutammina,
L-acetil-carnitina, glicina, metionina-L, colina, cistina e l’acido
alfa-lipoico.
Omega
3 (100 perle da 180 mg di EPA, 450 mg. di DHA e 630 mg. di altri omega 3 a euro
49,90 - 10). Due cpr. a pranzo e due a cena.
Vitalife
D (100 perle da 2000 UI a euro 19,90 - 5,00)
Sono
consigliate 5 perle la mattina (cioè 10.000 UI).
La
vitamina D costa di meno in farmacia (DBASE 10000 euro 5,39, 100.000 UI a
flacone). Assumerne 5.000-10.000 UI al giorno: 20 - 40 gocce.
La
medicina ufficiale considera normale nel sangue un dosaggio di 30-70 nanogrammi
di vitamina D. Panzironi ritiene opportuno averlo di 80 e consiglia 10.000 UI
il giorno fino a raggiungere tale livello, poi 5.000 UI per mantenimento,
specialmente nei mesi in cui si prende poco sole. La paura che ciò produca
danni secondo lui è infondata poiché la vitamina D ingerita è inattiva finché
l’organismo non la rende attiva, quando ne ha bisogno, secernendo il
paratormone. La vitamina D riequilibra i linfociti Th1 e Th2 e restituisce alle
cellule tumorali la capacità di autodistruggersi.
Calcio:
(latte, latticini), formaggi a lunga fermentazione, cavoli, broccolo, verza,
asparagi, nocciole, mandorle, prugne, sardine, salmone, tofu.
Fanno
perdere calcio il fumo, caffeina, alcool, sale da cucina e il consumo eccessivo
di cibi contenenti ossalato (spinaci, crescione, pomodori, ecc.) o acido fitico
(cereali)
Iodio:
frutti di mare, alghe marine, aglio, fagioli di soia, zucchine bianche, cime di
rapa, cipolla, sale iodato
Potassio:
verdure soprattutto a foglia verde, semi di girasole, (patate), aglio, datteri,
fichi, frutta secca, albicocche e banane. Fanno perdere potassio: alcol, caffè,
zuccheri anche complessi, i lassativi e i diuretici.
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