la-salute-19-36




17/04/18

     Avviso


      Affinché la gente possa scoprire l'igienismo, scomodo ma validissimo ed economico metodo di cura, ho trascritto in apposite pagine di questo blog la mia traduzione di quattro della ventina di libri scritti dell’eminente igienista francese Albert Mosséri, il quale non era solo un teorico, ma metteva in pratica nella sua casa di cura il risultato dei suoi studi restituendo la salute a migliaia di malati, magari considerati incurabili dalla fanfarona medicina ufficiale.

      Avevo messo i link per saltare ai vari capitoli e paragrafi di ciascuna pagina e funzionavano, ma ben presto ho dovuto toglierli, probabilmente perché questo blog dà fastidio alla lobby medico - farmaceutica e, allora, qualche suo compare ha fatto in modo che i miei link fossero alterati al momento del salvataggio, affinché, oltre a non funzionare più, producessero anche l’errore 404, NOT FOUND, causando così l’uscita dal blog.

      Pertanto, sarà necessario trascinare col mouse la barra laterale di scorrimento o usare il tasto Pagina Giù magari dopo aver cliccato su un punto qualsiasi del testo da leggere. Per andare alle altre pagine si dovranno usare i link di Google presenti sulla colonna di destra o in fondo a questa pagina web. Ecco qui di seguito i nomi delle varie pagine:

      Digiunare-1-18 che riporta i primi 18 capitoli del libro DIGIUNARE PER RIVIVERE

      Digiunare-19-33

      Digiunare-34-35

      Alla-ricerca-1-18 che riporta i primi 18 capitoli del libro ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA

      Alla-ricerca-19-39

      Alla-ricerca-40-59

      Gulag-dell-aids che riporta l’intero libro IL GULAG DELL’AIDS

      Salute-radiosa-1-10 che riporta i primi 10 capitoli del libro SALUTE RADIOSA COL DIGIUNO

      Salute-radiosa-11-20

      Salute-radiosa-21-30

      La-salute-con che riporta i primi 18 capitoli del libro LA SALUTE CON GLI ALIMENTI COMPATIBILI

      e La-salute-19-36 che riporta i successivi 18 capitoli.




O O O
    

      CAPITOLO 19: LA CARNE, IL PESCE E IL PANE
      MALATTIE PROVOCATE DALLA CARNE
      MALATTIE PROVOCATE DAL PANE E DAI CEREALI
      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      CAPITOLO 20: GLI ORTAGGI E LE RADICI SEMI - COTTE
      LISTA DEGLI ORTAGGI . . . . . . . . .LISTA DELLE RADICI
      GLI ORTAGGI COTTI E LE PATATE
      COMPATIBILI CON: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INCOMPATIBILI CON
      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      CAPITOLO 21: METODO DI COTTURA
      LE FRITTURE
      ORTAGGI CORIACEI . . . . . . . . . . ORTAGGI TENERI

      CAPITOLO 22: QUALE PENTOLA USARE
      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      CAPITOLO 23: LE NOCI VARIE
      NOIE PROVOCATE DALLE NOCI VARIE

      CAPITOLO 24: I FORMAGGI
      FORMAGGI
      FERMENTATI……………...A PASTA COTTA…………………BIANCO FRESCO

      CAPITOLO 25: LA SEPARAZIONE DEGLI ALIMENTI NELLO STOMACO
      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      CAPITOLO 26: LA FRUTTA SECCA DOLCE
      LISTA DELLA FRUTTA SECCA DOLCE
      I DATTERI
      L'UVA SECCA
      LE BANANE ESSICCATE
      I FICHI SECCHI E LE ALBICOCCHE SECCHE
      QUANDO MANGIARE I FICHI SECCHI DOLCI
      IL PIATTO DI CRUDEZZE DISSEMINATO DI FRUTTA SECCA
      DESSERT, MA DOPO UN INTERVALLO
      PER I BAMBINI
      I FRUTTI SECCHI DOLCI
      COMPATIBILI CON:…… INCOMPATIBILI CON:
      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      CAPITOLO 27: IL LATTE
      IL LATTE
      COMPATIBILE CON:……INCOMPATIBILE CON:

      CAPITOLO 28: IL MELONE E IL COCOMERO

      CAPITOLO 29: LE SCAPPATELLE FATIDICHE E INCOMPATIBILI
      IL VINO LA BIRRA ECC.
      IL CAFFÈ, IL TÈ, IL CACAO
      LE TORTE, IL CIOCCOLATO, I DOLCIUMI
      LE VIVANDE CONSERVATE SOTTO SALE, LE SOSTANZE SPEZIATE
      I FORMAGGI, LA CARNE, IL PESCE, LE UOVA, I LEGUMI
      IL PANE, IL RISO, LE PASTE
      TABELLA DELLE SCAPPATELLE INCOMPATIBILI

      CAPITOLO 30: L'IMPORTANTE E L'ACCESSORIO

      CAPITOLO 31: GLI ALIMENTI CHIMICI
      ANZITUTTO, VERIFICATE SE L'ALIMENTO È SPECIFICO

      CAPITOLO 32: L'INTERPRETAZIONE DEI SINTOMI QUANDO SI CAMBIA REGIME
      BUONO O CATTIVO?

      CAPITOLO 33: IL SISTEMA IGIENISTA
      LA NOSTRA APPARTENENZA BIOLOGICA
      LE MALATTIE ACUTE
      LA SCIENZA IGIENISTA

      CAPITOLO 34: I VELENI NEGLI ALIMENTI NATURALI

      CAPITOLO 35: LE NOCI VARIE

      CAPITOLO 36: QUALI ALIMENTI PER I MUSCOLI
      LA DISTRUZIONE CELLULARE NEGLI ATLETI
      DA DOVE TRARRE LE PROTEINE
      GLI ALIMENTI AZOTATI UTILI
      LA FORZA DELL'ORANGO
      LA PERCENTUALE DELLE PROTEINE
      LEGGIAMO TRA LE RIGHE …
      TAVOLA DELLA COMPOSIZIONE PROTEICA DEGLI ALIMENTI FRESCHI E SECCHI
      ORTAGGI, VERDURE E CRUDITÀ
      VARIE
      TAVOLA GENERALE DEGLI ALIMENTI COMPATIBILI SPECIFICI
      IL REGIME IDEALE CONFORME ALLE LEGGI DELLA NATURA
      IL GIORNO:
      VERSO LE 18:
      LA SERA:
      RICETTE - CONSIGLI

   POST-FAZIONE



CAPITOLO 19: LA CARNE, IL PESCE E IL PANE

"In presenza di una pressione economica, è ingenuo attendersi che l’insegnamento medico, come pure la pratica medica, possano essere minimamente scientifici. - Bernard Shaw.



      I grandi biologi francesi e tedeschi hanno studiato l’anatomia e la fisiologia comparata, di tutte le specie viventi. Hanno formulato una tabella, che si troverà in un altro dei miei scritti, secondo i quali l’uomo non è un carnivoro, né un granivoro ma un vegetariano non granivoro.

      Infatti, l’uomo non ha l’equipaggiamento necessario per uccidere una preda e divorarla seduta stante. Egli non ha artigli né canini taglienti, né i succhi digestivi necessari alla digestione della carne.

      L’uomo non ha, nemmeno, un ventriglio trituratore nel suo stomaco, come l’hanno tutti gli uccelli, per macinare i cereali che essi becchettano. Egli non ha nemmeno ghiandole che secernano una quantità sufficiente di ptialina, necessaria alla digestione di questi farinacei. Del resto, egli è obbligato a cuocere questi cereali al forno, mentre la cottura non è naturale. Nessun animale, eccetto l’uomo, mangia i suoi alimenti cotti.

      La carne ripugna all’istinto normale, ma il nostro istinto è depravato, pervertito, di modo che noi non gustiamo più niente. Gli istinctos, che contano sul loro istinto, sul loro odorato per nutrirsi, commettono qui un errore madornale.

     E' vero che il regime dell’uomo della caverne comportava carne cruda, frollata e imputridita. Ma è questo il menù di tutta l’umanità preistorica?

      Mentre la maggioranza della specie umana viveva sotto il clima dolce dei tropici, con un regime di frutta e di verdure che crescevano spontaneamente, un’infima parte vagante in Europa e intrappolata dal freddo, fu costretta, per sopravvivere, a mangiare carne cruda. Era l’uomo delle caverne, malato, degenerato che scomparve fatalmente.

      Un’altra parte, anch’essa infima, persa nel polo Nord, nel ghiaccio e nel freddo, fu costretta per sopravvivere a mangiare pesce crudo. Sono gli eschimesi che vivono in media 27 anni miserevolmente.

      Non sono questi gli esempi degni di essere seguiti, come è il caso negli istinctos, ma delle eccezioni in via di estinzione o estinte.

      I bambini che non hanno il gusto pervertito non amano la carne. Ma chi la mangerebbe, allo stato naturale, senza condimenti, senza cottura, senza sale, senza salse?

      Chi tra noi ucciderebbe un montone o una gallina per soddisfare la propria fame? La vista di un mattatoio è ripugnante.

      L’uomo mangia carne da poco nella storia dell’umanità la quale ha almeno 5 milioni di anni. All’inizio dei tempi, egli fu sempre vegetariano e cercatore di alimenti, come il gorilla, piuttosto che un coltivatore o un cacciatore.

      Le leggende del paradiso descrivono tutte un paradiso terrestre in cui l’uomo viveva in un frutteto mangiando i frutti succulenti del giardino dell’Eden. Ora tutte queste leggende si rassomigliano. Non è strano ? Ma queste leggende non descrivevano il paradiso terrestre che avesse scene d’orrore, come macellerie di animali.

      Sembra che queste leggende non siano dei miti, nati dall’immaginazione delle antiche popolazioni, ma proprio dei ricordi antichi, trasmessi di generazione in generazione, presso gran parte dei popoli della terra, quantunque essi fossero isolati, gli uni dagli altri da distanze insuperabili, a quei tempi là.

      L’uomo, dunque, non era un mangiatore di carne all’origine. Ma non era neanche un mangiatore di pane! Adamo ed Eva non mangiavano pane né riso.

      D’altra parte prima della scoperta satanica del fuoco, molto recentemente nella storia, cioè circa 20.000 anni fa, l’uomo mangiava tutto crudo e stava bene. Non soffriva di 33.000 malattie, come è il caso ai nostri giorni. Non moriva per il 33% di cancro e il 33% di malattie cardiache, come avviene ai nostri giorni.



      MALATTIE PROVOCATE DALLA CARNE

      L’infezione

      Gli ascessi

      Le carie dentarie

      L’insonnia

      Le malattie cardiache

      Il cancro

      L’ipertensione arteriosa

      Le malattie della pelle


      MALATTIE PROVOCATE DAL PANE E DAI CEREALI

      Il raffreddore

      La sinusite

      La bronchite

      I catarri dovunque nel corpo

      La colite

      L’enterite

      Il reumatismo

      La gotta

      L’artritismo

      La sciatica

      La poliartrite

      La lombaggine

      I calcoli epatici e renali

      La costipazione


      Senza pane non ci si raffredda mai! Fatene l’esperimento.

      Quando dico pane, voglio includere i cereali, le paste e tutto ciò che proviene dalla farina, anche i biscotti, le fette biscottate, le gallette, le torte, le pizze, ecc.


      *******************


      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      La vaccinazione è la più grande truffa di tutti i tempi. - Professor TISSOT.


      La pienezza seppellisce l’intelletto. - PROVERBIO ARABO


      I medici affermano che laddove non ci sono i microbi, essi sfuggono all’osservazione poiché una malattia non può "esistere" senza microbi. - GEORGE BERNARD SHAW.


      I medici chiamano soccorso ciò che il più delle volte è un impedimento. -MONTAIGNE.


      Mostruosità come la vaccinazione sono fondate non sulla scienza, ma sul denaro. - GEORGE BERNARD SHAW.


      Carne, ghiottoneria, alcol, tabacco, gozzoviglia, lussuria sfrenata, ecco l’ideale confessato del proletariato che intende sottoporsi - per goderne senza dubbio alle medesime malattie dei ricchi - quali l’obesità, il diabete, la gotta, gli esaurimenti nervosi.


      Due giorni dopo, Zedig fu guarito perfettamente. Hermès, il grande medico, scrisse un libro in cui egli provava che non sarebbe dovuto guarire. - VOLTAIRE.



CAPITOLO 20: GLI ORTAGGI E LE RADICI SEMI - COTTE

"Sii tu stesso il tuo medico.



      LISTA DEGLI ORTAGGI . . . . . . . . .LISTA DELLE RADICI

      Zucchine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patate

      Fagioli verdi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Carote

      Carciofi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Navoni

      Fave verdi coi loro baccelli . . . . . . . . Salsefrica

      Sedano coste . . . . . . . . . . . . . . . . . Sedano rapa (palla)

      Endivie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Rutabaga

      Cavolfiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Topinambur

      Cavolo verde, rosso, bianco . . . . . . Patate dolci

      Cavolo di Bruxelles . . . . . . . . . . . . . . . Igname

      Melanzane . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . Tapioca

      Peperoni verdi, rossi

      Broccoli

      Gombi

      Zucche vuotate

      Zucca


      Attenzione: bisogna distinguere gli ortaggi dalle leguminose. Non sono affatto uguali. Le leguminose sono dei grani ad alto tenore azotato, come le lenticchie, la soia, i pisellini secchi, i fagioli bianchi, i ceci e le fave secche.

      Le leguminose sono destinate tutte dalla natura alla riproduzione e non al consumo. Esse sono molto difficili da digerire. Provocano gonfiori e gas orribili.

      Gli ortaggi e le radici nominati qui sopra si digeriscono nell’intestino tenue. Ora la loro digestione è avviata nella bocca, dalla secrezione dell’enzima chiamato ptialina che li trasforma in zucchero.

      Tuttavia, la minima traccia di acidità nella bocca inibisce e distrugge questa ptialina. È per questo che nessun frutto deve essere mangiato con, né prima né dopo, gli ortaggi. Infatti, tutti i frutti contengono acidi, eccetto le banane, il melone e il cocomero, che saranno trattati in un paragrafo separato.

      In sintesi: tutto ciò che contiene un poco di amidi deve essere separato dagli acidi.

      Neanche la Natura ha mescolato insieme gli acidi e i farinacei nei suoi alimenti.

      Le madri che schiacciano una banana (amido) nel succo d’arancia fanno molto male ai loro poveri piccoli, per ignoranza. Se esse potessero sentire, più tardi, le feci della loro progenie e facessero l’accostamento, esse comprenderebbero subito il loro errore. Ahimè, quanto poche sono capaci di riflettere? Di osservare? Di trarre una conclusione? Tutto ciò che le preoccupa, è quando il bambino non mangia molto, senza nemmeno preoccuparsi di cercarne la causa. Il rimpinzamento dei piccoli è una regola generale, e i genitori non sospettano il male che essi infliggono a questi giovani innocenti.

      Vi sono inoltre quelli che raccomandano di mangiare i frutti prima del pasto. Ma l’acidità dei frutti si protrae ancora nel tubo digerente a meno di mettere un intervallo abbastanza lungo, affinché il corpo possa disporre di questa acidità.

      Così se si è mangiata una mela, in capo a 20 minuti si può prendere un pasto di farinacei, a condizione che la digestione della mela sia terminata. Certuni possiedono una digestione talmente lenta, che bisogna attendere un’ora.

      Al contrario, se si mangiano diversi frutti, allora bisogna attendere un’ora o due, prima di mangiare degli ortaggi cotti. E per le digestioni lente bisogna attendere diverse ore.

      Infine, l’abitudine generale di consumare i frutti alla fine del pasto, come dessert, è lamentevole. Infatti, l’acidità della frutta interrompe la digestione dei farinacei, come abbiamo appena spiegato.

      Le torte alle mele, le torte alle mirabelle, le torte alle prugne secche, le torte alle ciliegie sono tutte indigeste, poiché i frutti incorporati non sono compatibili con l’amido. Esse passano l’indomani nelle feci, senza essere state digerite o assai poco, ciò comporta in più la perdita dei succhi digestivi preziosi e una fermentazione che si traduce in un avvelenamento al livello degli intestini.

      Solo le torte alle cipolle, al formaggio, alle bietole, agli spinaci sono accettabili, di quando in quando, come deviazione, la domenica.

      I pomodori sono, botanicamente parlando, un frutto acido. Non vanno mangiati con gli ortaggi cotti, né con le patate. Del resto, essi non devono essere cotti, in alcun modo.

      Lo yogurt e il latte cagliato contengono l’acido lattico e non devono essere consumati con gli ortaggi cotti, per le ragioni che abbiamo appena spiegato.

      Gli ortaggi sono tutti compatibili tra loro. Si possono metterne parecchi alla volta nella pentola.

      Gli ortaggi cotti sono compatibili con le verdure e le crudezze, senza pomodori né limone.

      Se si vuole consumare un dessert, allora bisogna attendere un’ora dopo il pasto. Lo zucchero inibisce l’azione della ptialina e potrebbe disturbare la digestione dei farinacei.

      Si può tuttavia prendere il dessert (banane cotte, datteri, ecc.) subito dopo la frutta.



      GLI ORTAGGI COTTI E LE PATATE


      COMPATIBILI CON: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INCOMPATIBILI CON

      Tutti gli altri ortaggi tra loro e tutte le radici . . . . . . . . La frutta

      Le crudezze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . I pomodori

      Le verdure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . Il limone

      Gli avocado . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . Lo yogurt

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il latte cagliato

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il formaggio fresco


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      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI


      In Paradiso, niente più servizio militare, né di armi.. Niente guerre, né rivoluzioni, né scioperi. Una primavera perpetua. Il polo Nord e il polo Sud erano diventati delle terre fertili in cui cresceva la frutta. Il ghiaccio e gli iceberg si erano sciolti. Gli eschimesi avevano una statura di 1,80m e vivevano, non più 27 anni, ma 150 anni come tutti. - L’UOMO, LA SCIMMIA E IL PARADISO.


      Difendi la tua pelle contro il tuo medico. - AUTORE SCONOSCIUTO.


      Gli insetti ricercano la farina integrale che è provvista di vitamine e di sali minerali, Essi evitano la farina bianca devitaminizzata e demineralizzata. Essi sono più intelligenti dell’uomo. - WESTON PRICE D.D.S. (Dottore in chirurgia dentaria).



CAPITOLO 21: METODO DI COTTURA

"Qualsiasi cosa, qualsiasi rimedio utilizzato, con l’idea di guarire, di palliare denota una mancanza di chiarezza nella comprensione della causa. I termini "curativo, "medici, "malattia" e "rimedio" sono divenuti concreti nel nostro pensiero. Essi danno forma alle nostre idee e alle nostre credenze. Ora queste sono talmente arbitrarie che i medici naturali sono forzati a conformarsi alle concezioni correnti. E' così che esse attribuiscono lo stato patologico, per esempio, a una pressione su un nervo, senza preoccuparsi di cercare di sapere perché un nervo compresso crei uno stato patologico, mentre un altro, altrettanto pressato, non crei nulla. La psicologia non si dà pena, allo stesso modo, di spiegare perché le preoccupazioni facciano ammalare un soggetto e non un altro; perché la speranza guarisce un soggetto e non un altro; perché la negazione non guarisca sempre; perché la fede non guarisca tutti i casi. Alla domanda posta essi rispondono evasivamente che la fede non è abbastanza forte e altre cose del medesimo genere. Ora non c’è nulla di più insensato di chi inganna se stesso! - Dottor J. H. TILDEN.



      C’è cottura e cottura. Bisogna sapere come cuocere gli alimenti il meno possibile e senza trasformarli in veleno, come succede talvolta nella cottura tradizionale.


      LE FRITTURE


      Così, le fritture sono da condannare rigorosamente, sono i più nocivi tra tutti i modi di cottura.

      Infatti i grassi, l’olio, il burro o margarina, quando sono cotti a delle temperature elevate liberano degli acidi grassi molto tossici, cancerogeni.

      Inoltre, le materie grasse cotte rivestono le molecole alimentari, in modo tale che i succhi gastrici non possono più raggiungerle per digerirle. L’indigestione è garantita. L’indomani tutto il bolo alimentare passa nelle feci diventate abbondanti, nauseabonde, maleodoranti, accompagnate da gas che è inutile descrivere senza cadere nel volgare.

      Le feci normali dovrebbero essere ben formate, senza odore, poco abbondanti e che non richiedano l’uso di carta detta igienica, ma che denota a colpo sicuro la mancanza di igiene alimentare.

      Confessiamo che le fritture hanno un odore accattivante, che esaltano il gusto al più alto punto. Chi ha la volontà di astenersene ? È il diavolo in persona, che ci tenta.

      In realtà il gusto risiede, per la maggior parte, nel nostro odorato. La frittura fa partire nell’aria tutti gli elementi nutritivi dell’alimento, e non ne resta più granché nel piatto.

      Allora per soddisfare la nostra voglia, si potrebbero utilizzare delle patate, piccole e rotonde, invece di tagliare le patate in bastoncini. Far friggere normalmente queste palle, senza tagliarle, poi mangiarne solamente l’interno, che non è stato toccato dall’olio. Nel frattempo si sarà sentito l’odore della frittura, senza subire i suoi misfatti. Infine la buccia di queste palle sarà gettata nella pattumiera, al cane, al gatto, non in bocca!

      Per convincersi del male che le fritture causano all’organismo non basta osservare soltanto lo stato delle feci, l’indomani, ma la sete che esse provocano diverse ore dopo il pasto.

      Questa sete non proviene da un bisogno di acqua, ma da un’irritazione della gola e dello stomaco. La bevanda non potrebbe mai dissetarvi. Non occorre bere, lasciate che il corpo tenti di digerire questo bolo impossibile, altrimenti l’acqua lo trascinerà lontano, diluirà i succhi digestivi e qualunque tentativo di digestione sarà interrotto.

      La sete è quasi sempre un cattivo segno. Un alimento sano non procurerà mai sete, poiché conterrà sempre abbastanza acqua naturale, carica di vitamine viventi.

      Dunque i grassi, non devono mai essere scaldati. Si può, al contrario, aggiungerli dopo la cottura, a freddo, per così dire.

      Una cottura sana si fa all’acqua, l’acqua del rubinetto. Se si sospetta che essa contenga cloro, allora bisogna lasciarla all’aria diverse ore, in un recipiente, il tempo che il cloro evapori. Altrimenti, acquistate acqua in bottiglia.

      C’è anche la cottura al vino, ma è inutile aggiungere che noi la condanniamo, lo si sarà indovinato!

      Non dimentichiamo che tutti gli ortaggi che si possono mangiare crudi, con piacere, non dovrebbero essere cotti, sarebbe un peccato. Dunque, riservare la cottura agli ortaggi che non possono essere mangiati crudi, come i porri, le bietole, le patate, i cavoli, i cavolfiori, i carciofi, ecc.

      Quelli che si vantano di poter mangiare tutto crudo, e con piacere, non hanno bisogno di alcuna casseruola, di alcuna cuoca. La vita si trova così semplificata. Essi evitano la distruzione delle vitamine, degli enzimi e dei sali minerali biologici, che la cottura comporta, come quel cancro provvisorio, chiamato leucocitosi digestiva, durante la digestione degli alimenti cotti.

      Al contrario quando si mangiano crudezze, il numero dei globuli bianchi resta stabile, e non sale a livelli allarmanti, apparentati alle aggressioni, alle ferite e altre situazioni straordinarie e pericolose, nelle quali il corpo mobilita tutti i suoi globuli bianchi, dopo averne scatenato una sovrapproduzione istantanea.

      L’idea che desidero proporre, è che bisogna cuocere il meno possibile. Sarà una mezza cottura.

      In una pentola munita di un coperchio pesante, disporre sul fondo gli ortaggi coriacei e duri da cuocere: porri, carciofi, ecc. (vedere la lista qui sotto). Fuoco pieno. Aggiungere due bicchieri di acqua. Dall’ebollizione, abbassare il fuoco, e attendere 15 minuti. Utilizzare un contaminuti venduto ovunque. In seguito aggiungere un bicchiere di acqua e gli altri ortaggi. Coprire sempre. Dall’ebollizione abbassare la fiamma e regolare il contaminuti a 10 minuti.

      A cottura terminata, versare l’acqua di cottura che si servirà prima del pasto. Non occorre che ne resti, di quest’acqua di cottura, che pochissima.


      ORTAGGI CORIACEI . . . . . . . . . . ORTAGGI TENERI


      (20-25 minuti) . . . . . . . . . . . . . . . (10-12-minuti)


      Carciofi (porli all’inverso) . . . . .. . Zucchine

      Porri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. Bietole

      Foglie esterne del cavolo . .. .. . . .Sedano rapa

      Foglie esterne del cavolfiore . . . . Fagioli verdi

      Foglie del sedano coste . . . . . . . . Fave verdi con i loro

      Foglie del sedano rapa . . . . . . . . . Baccelli

      Bucce del sedano rapa . . . . . . . . . Cavolo.

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salsefrica

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sedano coste

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Peperone verde

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Navoni

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cipolle

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Rutabaga

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Patate

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Topinambur

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Cavoli di Bruxelles

      . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Endivie


      In generale non bisogna pelare gli ortaggi, ma cuocerli con le loro bucce. Se si temono dei trattamenti chimici, allora bisogna sbucciarli. Il sedano rapa, mangiato crudo, deve essere sbucciato poiché la buccia non è mangiabile cruda. Questa buccia può essere cotta.



CAPITOLO 22: QUALE PENTOLA USARE

"Un ricco americano fu condannato dalla medicina come incurabile e votato alla morte, nell’agonia. Liquidò i suoi affari terrestri con grande perdita, scrisse il suo testamento e attese la morte. Ciò nondimeno, su consiglio di un amico, abbandonò la medicina, gettò i medicinali e andò a vedere dal lato delle medicine dolci. In alcuni mesi fu totalmente ristabilito. Ma non dimenticò quello che l’aveva condannato a morire e a liquidare i suoi affari, trascinò il suo medico davanti ai tribunali e gli chiese parecchie migliaia di dollari come danni e interessi. Ma siccome egli aveva avuto il torto di guarire e di smentire la prognosi medica, perse il processo.


      Quale pentola utilizzare? Le pentole di allumino sono nocive a causa dei sali di alluminio che esse generano, il che annerisce la pentola soprattutto se vi si fanno cuocere degli alimenti acidi, come le mele, i pomodori.

      Il tefal e l’acciaio inossidabile contengono dei metalli nocivi. Le pentole di vetro sono eccellenti e io non ho conoscenza di alcun inconveniente. Le pentole in terracotta, all’antica, sono molto raccomandabili, ma il minimo shock le rompe.

      Personalmente utilizzo una pentola in ghisa nera, non smaltata, che mi dà piena soddisfazione da più di venti anni.

      Attenzione: le pentole il cui interno è smaltato non sono raccomandabili poiché lo smalto, quantunque sia molto gradevole da vedere, è incollato con l’aiuto di sali di piombo che si distaccano alla lunga e intossicano gli alimenti a poco a poco.

      Le pentole a pressione, se permettono una cottura molto rapida, sono difficili da regolare, vicino al secondo, per ottenere una cottura che non riduce gli alimenti in purea troppo cotta.

      I forni a micro-onde emettono raggi dannosi, non solo per le vitamine, ma per l’utilizzatore. Questi raggi escono dalla cornice della porta dell’apparecchio e, alla lunga, causano malattie gravi degli occhi, del sangue.

      Infine, se gli alimenti congelati sono talvolta accettabili, non è lo stesso per gli alimenti surgelati. Queste specialità e preparazioni industriali sono ripiene di prodotti chimici di conservazione, spezie, aromi, sale, olio scaldato, glutammato di sodio, detto agente di sapidità, ma il piacere che ne ho tratto non era pari alla crisi di fegato, l’indomani: mal di testa, testa pesante, mancanza di concentrazione, mente confusa, mancanza di appetito.


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      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI


      Quando un’auto ha un buon motore essa consuma poca benzina e poco olio, e fornisce il massimo di potenza. È lo stesso per il corpo sano, esso ha bisogno di pochissimi alimenti per fornire il massimo della sua potenza.


      C’è un ordine superbo e impietoso: la nostra paura, la nostra disperazione lo disgusta e lo ritarda nel nostro aiuto invece di invitarlo. - MONTAIGNE.



CAPITOLO 23: LE NOCI VARIE

"Gli annunci farmaceutici garantiscono sempre che i loro ultimi medicinali sono esenti dagli effetti disastrosi di quelli che li avevano preceduti, i quali, come per caso, avevano goduto della medesima garanzia! - GEORGE BERNARD SHAW.


      Le noci varie comprendono le noci del noce, la mandorla, la nocciola, l’acagiù, il pecan, la noce di cocco, l’avocado, i semi di zucca, di girasole, il pistacchio, i pinoli, il sesamo.

      I primi igienisti, all’inizio del secolo (ventesimo), come Shelton e molti altri, dopo aver soppresso la carne, il pesce, i formaggi, i legumi si erano rivolti alle noci varie, come fonte di proteine, di origine vegetale.

      Essi credevano di fare bene, ma era peggio della carne. Infatti, queste noci contengono due volte più proteine della carne, e anche di più, se si considera che esse sono mangiate crude, mentre la carne è cotta, ciò che distrugge una parte del suo valore azotato.

      Le noci diverse sono dei semi, destinati dalla Natura alla riproduzione vegetale e non al consumo.

      Ad ogni modo, i gorilla non ne mangiano, secondo il dottor George Schaller, nel suo libro UN ANNO COI GORILLA (da Stock) esaurito.

      Ora, noi siamo imparentati ai gorilla, piuttosto che alle scimmie, più in basso nella scala.

      E si conosce la forza dei gorilla. Essi possono uccidere un leone.

      Le noci diverse sono sostanze afrodisiache, visto che esse sono destinate dalla Natura alla riproduzione.

      Erano gli alimenti proibiti da Dio, che Adamo ed Eva avevano mangiato infrangendo così l’ordine divino? Erano essi che avevano provocato il corruccio di Dio, la caduta di Adamo e di Eva, poi la loro espulsione dal Paradiso?

      Comunque stiano le cose, questi alimenti provocano problemi di salute considerevoli:

      feci maleodoranti e gas

      infezione

      carie e ascessi dentari

      insonnie

      malattie della pelle

      cancro e tumori

      indebolimento del potere digestivo

      ecc.

      Con le noci varie il potere digestivo è talmente indebolito, che non si digeriscono più i frutti, il cui minimo eccesso provoca una leggera diarrea.

      Shelton consigliava 130 grammi il giorno, ma ne è morto come molti altri di gravi malattie: paralisi, cancro.

      Ma si dirà che questi alimenti soddisfano le tre condizioni che qualificano queste sostanze come alimenti:


      - sono gradevoli all’odorato

      - sono gradevoli al gusto

      - sono gradevoli alla vista.


      Infatti, quando mangio degli acagiù, non posso più fermarmi. Ma, presto, sento una sete intensa che dura delle ore.

      Ora, la sete è un segno di irritazione e di infiammazione delle mucose, causa delle secrezioni stomacali acide. Un alimento sano non dovrebbe provocare alcuna sete.

      Ma chi afferma che i nostri istinti sono in perfetto stato di funzionamento? Non sono essi pervertiti e depravati? I nostri istinti non sono più degli indici affidabili, che possano guidarci a scegliere alimenti sani.

      Gli istinti del gorilla che, lui, rifiuta le noci, sono certamente più affidabili.

      Il nostro istinto dell’odorato ci porta a mangiare le prugne e le prugne secche, e nondimeno questi alimenti sono espulsi, nelle feci, senza digestione. Le prugne secche sono considerate, in effetti, come lassative. Il nostro odorato non lo ha scoperto e noi le abbiamo mangiate.

      Gli adepti dell’istintoterapia vogliono che noi contiamo sul nostro odorato, per scegliere gli alimenti crudi. Ma il nostro odorato è depravato, pervertito, dal tabacco, dal caffè, e da tutti gli alimenti artificiali. Noi non possiamo più distinguere i buoni dai cattivi alimenti.

      Certuni hanno perfino perso il loro odorato! Come devono fare per scegliere gli alimenti?

      Noi abbiamo dunque condannato tutte le specie di noci. Tuttavia, una quantità minima di noci di cocco o di avocado non può essere nociva, poiché queste due specie contengono un debole tenore di proteina. Personalmente, un mezzo avocado è sufficiente a provocare in me una sete. Allora non li mangio più. Un cucchiaino da caffè di purea di mandorle o di sesamo è accettabile.

      Il tempo di digestione delle noci è di quattro ore, se mai le si digerisce. E' troppo per i nostri intestini troppo lunghi. Esse finiscono per putrefarsi e avvelenano il corpo, prima di essere espulse, molto tempo dopo, in feci nauseabonde, maleodoranti e malsane.



      NOIE PROVOCATE DALLE NOCI VARIE


      Il consumo assoluto e generoso di noci varie provoca i seguenti disturbi dopo qualche tempo, nelle persone sensibili e poco intossicate.

      - Mal di testa

      - Cattivo sapore in bocca al risveglio

      - Mancanza di appetito

      - Mente depressa, mancanza di concentrazione

      - Orina frequente (per eliminare i prodotti tossici), la notte soprattutto

      - Sensibilità verso gli alimenti acidi

      - Tensione permanente che impedisce di rilassarsi, perfino la notte, né su una sedia allungata, né a letto

      - Depressione nervosa, pessimismo, angoscia

      - Cistite

      - Costipazione (il colon cerca di sbarazzarsi parecchie volte il giorno poiché non sopporta le minime feci troppo acide)

      - Flatulenza, gonfiori

      - Fame provocata dalla denutrizione

      - Stimolazione seguita da stanchezza

      - Voglia di dormire più a lungo

      - Perdita di peso

      - Crisi di fegato, che può arrivare fino all’itterizia.

      Prese in piccole quantità, da persone che mangiano un poco di tutto questi sintomi non saranno evidenti.

      Le noci varie sono sostanze incompatibili con quasi qualsiasi alimento.

      In Egitto, si serve nei caffè una consumazione chiamata "khouchaffe". Consiste in uno sciroppo di rose, nel quale si ammollano delle uve secche, datteri, fichi secchi e prugne secche, mandorle pelate, - il tutto tagliato in piccoli pezzi - delle nocciole spezzate e noci di noce. Questo consumo è sicuramente meno nocivo del caffè turco tradizionale o del vino, che sono molto nocivi.

      Nei caffè orientali, si serve dello yogurt, chiamato latto cagliato, naturale, più sano della birra e degli aperitivi. Ma anche in Francia si può trovare talvolta dello yogurt naturale nei caffè.



CAPITOLO 24: I FORMAGGI

"I medicinali, che intossicano e corrodono l’organismo, sono le reliquie di un’era di barbarie, ancora recentissima, indegna del secolo in cui viviamo. - Dr. E. H. Dewey.



      Shelton un giorno scrisse: "In Francia si mangia il formaggio" come chi dicesse: "In Gabon, la mattina si mangia il pesce." O, ancora: "In Giappone si mangia il pesce crudo!".

      Gli sembrava dunque strano che si mangiasse il formaggio. E dire che si contano parecchie centinaia di specie di formaggio. Davanti a una simile esposizione chi non perderebbe la testa. Ecco ciò che porta all’abuso. In Egitto si contano 4 o 5 varietà in tutto.

      Quando una persona abbandona la carne, cerca subito un altro alimento azotato, come sostituto: formaggi, noci varie, legumi. È un errore, poiché la grande maggioranza dei primati che ci sono apparentati, come il gorilla, non mangia alcun alimento azotato concentrato. E il gorilla ha una forza gigantesca. Lui può uccidere un leone, secondo quanto si dice. Alcuni indigeni avevano bloccato un gorilla in una caverna con l’aiuto di una pietra molto pesante. La spostò col solo movimento di una mano, poi batté una mano contro l’altra come per scuotere la polvere, prima di battere sul suo petto in segno di vittoria!

      Il latte è un alimento perfetto per i neonati. Ma verso l’età di 7 anni, i bambini non secernono più l’enzima necessario, la renina, per digerire il latte e cagliarlo. Ecco perché il latte e i latticini non sono digeriti dagli adulti.

      Infatti, i formaggi contengono il 15% di proteine necessarie al bambino per la sua crescita. Ma l’adulto, che ha terminato la sua crescita, dovrebbe accontentarsi, come suo cugino il gorilla, dell’1% di proteine.

      Personalmente, ero caduto anch’io in questo medesimo difetto con un consumo abusivo di latticini. Ne ho risentito digestioni difficili, gonfiori, cattive feci, stato febbrile ma senza febbre, tensione permanente, bocca cattiva al risveglio, mal di testa, ecc. Io li avevo raccomandati nei miei scritti, perché non avevo il coraggio di sfrondare un regime già molto austero.

      Per ora, ho relegato i formaggi freschi al rango di scarti occasionali, non come un alimento quotidiano, destinato a nutrire i corpi. Non li accetto che nell’insalata sbriciolati, senza sale o poco salati.


     FORMAGGI


      FERMENTATI……………...A PASTA COTTA…………………BIANCO FRESCO

      Camenbert………………….Groviera…………………………...Pochissimo salato

      Roquefort…………………..Cantal giovane…………………..come:

      Brie……………………………..Hollande……………………………Époisse

      Munster……………………...Mimolette………………………..St-Florentin

      Capra, stagionato……….Gouda……………………………….Ricotta

      Tutti i formaggi…………..Comté…..……….…………………Formaggino

      Stagionati……………………Tiome……………………………….Ecc.

      anche cotti o bianchi ...Babybel……………………………Senza sale:

      Il parmigiano………………Saint-Paulin……………………….natura

      Bleu (tipo gorgonzola).Formaggio di montagna .….. Kiri

      Il Saint Néctaire ……….. Ecc……………………………….....Samos


      Il formaggio proviene dal latte. Ora siccome non si ritiene che gli adulti debbano bere il latte, idealmente, il formaggio dovrebbe essere abbandonato.

      Secondo l’igienista americano T.C. Fry, la cagliatura del latte, per fabbricare tutti i formaggi, produce una fermentazione che fa putrefare la caseina. Il prodotto diventa quasi totalmente indigesto.

      Ho notato, gustando tutti questi formaggi, che è unicamente il primo boccone che io assaporavo, poi più niente. Al contrario, quando mangio i frutti o le crudezze o gli ortaggi cotti io assoparavo fino all’ultimo boccone del pasto. Provate con un pezzetto di groviera, preso da solo. Il secondo boccone vi sembrerà insipido e il terzo putrido.

      Il sapore degli alimenti specifici, naturali, è sempre uguale a se stesso, per il nostro gusto che lo apprezza.

      I formaggi fermentati sono catastrofici per la salute. Essi favoriscono la fermentazione di tutto il bolo alimentare e avvelenano il corpo.

      I formaggi cotti sono meno nocivi quando sono freschi, si può grattugiarli sulle crudezze.

      I formaggi bianchi senza sale, o appena salati, sono i meno nocivi, in piccole quantità, lontano dai pasti o sbriciolati sull’insalata. Una o due cucchiaiate sono accettabili.

      Subito dopo la frutta, i formaggi complicano la digestione. Lo stesso dopo i farinacei. Bisogna attendere un certo tempo prima di consumarne una piccolissima porzione, come deviazione occasionale.

      I formaggi non sono compatibili che con le verdure e le crudezze. Altrimenti bisogna mangiarli da soli, lontano dai pasti saltuariamente, non tutti i giorni. Senza zucchero né miele, che è più nocivo dello zucchero.




CAPITOLO 25: LA SEPARAZIONE DEGLI ALIMENTI NELLO STOMACO

"Troppo pochi si rendono conto delle possibilità dell’organismo quando gli ostacoli sono rimossi, i quali rappresentano degli handicap come le vecchie credenze e gli istinti del gregge. Ora, l’igienismo è basato su quella verità fondamentale che non esistono rimedi. In questo esso differisce dalle medicine naturali o dolci. Ma qualsiasi affermazione o promessa di guarire è una frode, qualunque sia la terapeutica utilizzata. Ciò non può essere afferrato da tutte le menti che se il tempo permette all’idea di essere assorbita. Le convenzioni e le superstizioni sono solidamente ancorate e non si vuole ascoltare altro suono di campana. Parecchi imparano lentamente, altri mai e, infine, una terza categoria è mentalmente addormentata di fronte a una verità evidente. - Dr .J. H. TILDEN



      Quando si mangiano vari alimenti, essi sono mescolati nello stomaco, mentre sono trattati o impastati da esso?

      Lo stomaco è un muscolo che impasta gli alimenti, mentre i succhi digestivi (forse voleva scrivere "le ghiandole digestive"?) vi versano le loro secrezioni, destinate a digerirli.

      Un’osservazione incredibile me lo ha fatto sospettare. Non sembra che lo stomaco mescoli tutti gli alimenti, ma fa uno sforzo, anzitutto, per separarli secondo la loro categoria.

      Un giorno ho avuto il privilegio di assistere a una tale separazione degli alimenti, nello stomaco, con mia grande meraviglia, con mio stupore. E dopo di allora non ho mai cessato di osservare e interrogare i pazienti, ciò che mi condusse di meraviglia in meraviglia.

      Come è ben fatta la Natura! Come è perfetta la Natura!

      Una donna incinta digiunava presso di me. Durante la ripresa alimentare, lei consumò il mattino un brodo caldo di ortaggi nel quale io avevo messo come per caso alcune foglie di spinaci, questione di dargli un sapore.

      A mezzogiorno le fu servito un succo d’arancia.

      Un’ora più tardi lei vomitava - non l’ultimo pasto che era il succo d’arancia, ma il brodo di spinaci!

      Lei, dunque, non aveva vomitato l’ultimo pasto come ci si poteva attendere, ma il penultimo pasto!

      Dopo quel giorno io ho avuto conoscenza di un decina di casi simili. Infatti, ogni volta che io ne parlo nelle mie chiacchiere quotidiane con i pazienti, uno di essi mi segnala di aver notato, su lui stesso, il medesimo fenomeno.

      Parecchi anni erano passati da allora, quando un giorno io scrissi a Shelton, per fargli parte delle mie osservazioni originali. Ne fu molto meravigliato e mi confessò di non aver incontrato tali casi. Ciò non poteva fargli piacere, lui che aveva spinto lo studio delle combinazioni fino agli estremi limiti.

      Infatti, le mie osservazioni mostrano che lo stomaco ha la capacità di fare la segregazione degli alimenti, secondo la loro categoria, di lasciar passare gli uni, di trattenere gli altri.

      Lo stomaco è come un calzino: può prendere tutte le forme, secondo i bisogni del momento e secondo che esso voglia isolare un alimento da un altro incompatibile.

      Ciò distrugge una buona parte delle regole studiate da Shelton sulle combinazioni, poiché il corpo separa, naturalmente, nello stomaco, le varie specie alimentari.

      Ma, attenzione, il corpo non può fare questa separazione se si mangia un boccone di una specie e un boccone di un’altra specie, a più riprese, andando da uno all’altro, da una specie all’altra in un andirivieni.

      In conclusione, bisogna finirla con un alimento, prima di passare all’altro, e non tornare all’alimento precedente.


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      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

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      In paradiso, le centrali nucleari, le fabbriche di vino, di caffè, di tè, di cioccolato, di medicinali, di conserve, di tabacco e di armi erano state tutte trasformate in antichi musei di oggetti di tortura, utilizzati da una razza di uomini estinta e malefica. Anche i mattatoi erano stati chiusi.

      All’inizio fu il panico generale alla Borsa dei Valori. Peggio ancora del crack del 1929. Tutti i corsi erano crollati ancora più in basso. Tutte queste industrie criminali, e in altri tempi prospere, erano state smantellate, liquidate e gettate nei rifiuti (forse Mosséri si è sbagliato a scrivere rebus, anziché rebuts), nei rottami, i monopoli rotti e sciolti. L’UOMO, LA SCIMMIA E IL PARADISO.


      Il malato che si accanisce a ottenere delle feci lodevoli, quotidiane, violentando il suo intestino, è simile a un bambino malaccorto che avendo la promessa di una partita di piacere l’indomani, immaginasse di alzare l’indice del barometro al fine di fargli annunciare il bel tempo. - DOCTEUR BURLUREUX.


      Nella cerimonia di ammissione del nuovo dottore, si chiede al candidato:

      Giura

      Di non servirti mai

      Di alcun rimedio

      Con l’eccezione solo di quelli

      Della Dotta Facoltà,

      Dovesse il malato crepare! - MOLIE’RE





CAPITOLO 26: LA FRUTTA SECCA DOLCE

"Come ultima conseguenza dell’uccisione degli animali, il sangue umano abbrutito non poteva più elevarsi alle cose intellettuali . - BOSSUET.


      LISTA DELLA FRUTTA SECCA DOLCE


      I datteri

      I fichi secchi

      L’uva secca

      Le mele secche, a fette

      Le pere secche, a fette

      Le pesche secche

      Le banane secche

      Le prugne secche

      Le ciliegie secche


      Tutti questi frutti secchi sono eccellenti per la salute, salvo le prugne secche. Infatti esse hanno la reputazione di essere lassative, cioè sono espulse dagli intestini, poiché contengono un acido che il fegato non riesce a ossidare.


      I DATTERI


      I datteri si presentano in due specie: naturali con i rami o glucosati.

      Questi ultimi sono ammollati nel glucosio, senza dubbio per impedire all’umidità di penetrarvi e permettere una migliore conservazione. Quest’operazione non mi sembra troppo nociva, visto che la pellicola di glucosio, che circonda questo dattero, è molto sottile. Solamente, i datteri naturali sono di migliore qualità, hanno un sapore migliore e costano più cari.

      Per i bambini che li apprezzano, si possono usare dei datteri schiacciati nel latte.


      L’UVA SECCA


      L’uva secca, invece, è inzuppata nella paraffina, per impedire all’umidità di penetrarvi. Bisogna badare a lavarla, prima di mangiarla, strofinandola con le dita. Un semplice lavaggio con molta acqua non basta.

      L’uva secca può essere aggiunta col suo succo sull’insalata e sulle crudezze.

      Rimpiazza vantaggiosamente lo zucchero sullo yogurt.


      LE BANANE ESSICCATE


      Le banane essiccate che si vendono sono eccellenti, ma hanno perso il loro profumo naturale, poiché esse di solito sono vecchie di parecchi mesi. Ma se si può farle seccare da sé, allora esse emanano quel sapore meraviglioso della banana.

      Per far seccare le banane, bisogna procedere così:

      Acquistare banane arcimature, con la pelle nerastra. Si vendono a metà prezzo, dovunque.

      Pelarle e disporle su un vassoio che si metterà al sole. La notte bisogna riportarle dentro. In capo ad alcuni giorni, saranno secche a puntino. Non si può farlo, evidentemente, che se il sole è forte, in estate. D’inverno, si possono mettere davanti a una sorgente di calore, come un radiatore, un camino.


      I FICHI SECCHI E LE ALBICOCCHE SECCHE


      Si possono inzuppare i fichi secchi e le albicocche secche in poca acqua, che si berrà successivamente. Esse si gonfiano e diventano succulente. Con un poco di crema, possono rivaleggiare con la migliore torta!

      Io ho trovato che le albicocche sono migliori secche che inzuppate.


      QUANDO MANGIARE I FICHI SECCHI DOLCI


      Questi non sono compatibili che con pochi alimenti. Shelton raccomanda di mangiarne con la frutta semi-acida (mele, pere), altrimenti soli.

      Tuttavia, io trovo che se si mangiano soli si ha tendenza ad abusarne e a farsi del male. Ho trovato, infatti, degli adepti che ne avevano mangiato delle quantità enormi, senza potersi trattenere. Esempio: 20/30 datteri o 10/15 fichi.

      Ecco perché io proibisco di mangiarli soli. Raccomando di prenderli, come dessert, un’ora dopo i pasti.

      Con i frutti freschi, la frutta secca può essere consumata subito, moderatamente, per non avere sovraccarico di zucchero. Personalmente, preferisco fare il mio pieno di frutta e sopprimere la frutta secca dolce. Ma ciascuno seguirà il suo istinto.

      L’abuso di zucchero provocherà una mente depressa, pesantezza, tedio, mancanza di brio, torpore.

      Si può assumere la frutta secca dolce, con lo yogurt? Certamente. Quelli che sono abituati a prendere lo yogurt con lo zucchero, troveranno qui un’occasione per sopprimere lo yogurt con lo zucchero, fosse quello rosso, e il miele. Questi ultimi sono nocivi alla salute. Potranno così tagliare la frutta secca in piccoli pezzi e coprirli di yogurt o viceversa, cioè sparpagliare i pezzetti di frutta secca sullo yogurt.


      IL PIATTO DI CRUDEZZE DISSEMINATO DI FRUTTA SECCA


      Si possono mangiare i datteri con le crudezze? Sembra che si possa farlo senza problemi. Di fatto, è il piatto preferito di Hovanessian, autore igienista, iraniano. Eccone gli ingredienti.

      - Lattuga

      - Cetriolo

      - Carote

      - Pomodori

      - Finocchio

      - Sedano coste o rapa

      - Prezzemolo.


      Tagliare il tutto in piccoli pezzi, e disseminare di frutta secca dolce, tagliata pure in piccoli pezzi: datteri, fichi, ecc.

      Hovanessian tollerava il miele su questa insalatiera, ma io non posso accettare il miele, ancor più nocivo dello zucchero bianco! Noi lo rubiamo alle api, non è sorprendente che sia così nefasto.


      DESSERT, MA DOPO UN INTERVALLO


      Si può prendere la frutta secca dolce dopo il pasto di ortaggi cotti, dopo le patate? Sì, a condizione di aspettare per un intervallo di 30/60 minuti, secondo la digestione.


      PER I BAMBINI


      Si possono prendere i datteri o altri frutti secchi col latte? Non per gli adulti. Per i bambini è perfetto, si possono schiacciare i datteri nel latte tiepido.


      I FRUTTI SECCHI DOLCI


      COMPATIBILI CON:…… INCOMPATIBILI CON:

      I frutti freschi …………….Tutti gli altri alimenti

      Lo yogurt

      Le crudezze

      Come dessert, ma presi

      un’ora dopo un pasto di

      ortaggi, di patate

      L’avocado

      Il formaggio bianco


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      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

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      Fate prescrivere un purga al vostro cervello: essa vi sarà meglio impiegata che nel vostro stomaco. - MONTAIGNE.


      In Paradiso la carestia era sparita in tutto il mondo, poiché non si vendevano loro più armi per prendere le materie prime come è detto in "L’isola dei pinguini" di Anatole France. L’UOMO, LA SCIMMIA E IL PARADISO.





CAPITOLO 27: IL LATTE

"La medicina prescrive dei medicinali di cui sa assai poco, per curare malattie di cui non sa nulla.


      Noi riceviamo parecchie persone, dalla campagna soprattutto, che vengono a fare una cura per ristabilire un fegato malandato. L’analisi dettagliata del loro menù rivela presto un errore grossolano: il consumo di latte in quantità apprezzabile. Alcuni ne prendono una grande scodella il giorno, altri di più. Ora, questo basta per rovinare il loro fegato e procurare loro quella tinta epatica, mal di testa, macchie epatiche sul viso, sulle mani e altrove sulla pelle, feci molli, giallastre, maleodoranti, gas. Anche il potere digestivo è danneggiato. Al risveglio la bocca è pastosa o amara.

      Infatti, l’adulto non può digerire il latte, né alcun prodotto che lo utilizza: i budini, le creme zuccherate, le creme gelate, i pudding, il caffè al latte, il riso al latte, il cioccolato al latte, ecc.

      Non solamente il latte gli è indigesto, ma lo zucchero che gli si aggiunge complica di più l’elaborazione degli alimenti.

      Per contro, il bambino lo digerisce perfettamente, poiché il suo stomaco secerne un fermento - la rennina - che caglia il latte. È l’equivalente del presame del vitello. La vacca adulta non ha il presame.

      Certamente, la minestra di zucca, alla quale si aggiunge un poco di latte non può fare del male, né il budino senza zucchero (con delle uve secche al posto dello zucchero, niente zuccheri artificiali molto tossici), che i bambini possono mangiare come dessert, ogni tanto.

      Ma nessuna deroga alla regola sarà permessa per il caffè, il tè e il cacao aggiunti al latte. Queste bevande sono da evitare.

      Dunque, il latte sarà riservato ai neonati e ai bambini fino all’età di 7 o 8 anni più per il neonato che per il bambino. Infatti, dall’età di 5 anni, le quantità di latte e di latticini devono essere diminuite fino a sopprimerle totalmente verso i 7/8 anni, come abbiamo appena precisato.

      Tutte le specie che allattano i loro piccoli li svezzano a un certo momento del loro sviluppo. Non c’è che l’uomo che non è mai svezzato, fosse pure un vecchio! Non potendo restare attaccato al seno della madre, scomparsa da molto tempo, resta attaccato alla mammella della vacca, della capra o della pecora.

      I bambini saranno dunque nutriti dal latte della loro madre fino all’età di tre anni circa. Ma se la madre commette il grave errore di non allattare il suo piccolo, si dovrà dargli al suo posto il latte di una nutrice, altrimenti quello della vacca.

      Quest’ultimo latte sarà intiepidito, scremato e diluito prima di darlo al piccolo. Non si dovrà mai bollirlo. Il latte crudo è perfettamente sano. Se ne vende talvolta nelle drogherie. I microbi, dite voi? è il terreno che conta e non i microbi, che d’altronde si incontrano dovunque, perfino nell’aria che respiriamo.

      I microbi sono utili al corpo, come pure alla flora intestinale, fiorente per l’effetto dei batteri utili, e che permette la digestione della cellulosa, la sintesi delle proteine e l’elaborazione di certe vitamine rare, come la vitamina B1 e B12.

      Il latte è compatibile con i frutti e le crudezze, per i bambini, come con gli ortaggi, le patate, i frutti secchi.

      I bambini apprezzano il latte intiepidito nel quale siano stati schiacciati due datteri o un fico, ammorbiditi da un inzuppamento la vigilia. Apprezzano anche il budino preparato a partire dal latte crudo, amido e uva secca, sparsa sopra. E' la famosa sahlab orientale, che è profumata di cannella e acqua di rose.

      Il riso al latte sarà accettato, per i bambini, come deviazione occasionale, se si sostituisce lo zucchero con uva secca inzuppata e l’acqua molto zuccherata di ammollo.

      Il cioccolato bianco è fatto soprattutto di latte in polvere. Sostituirà il cioccolato nero ordinario, che rende i bambini molto agitati e nervosi, a causa della teobromina che contiene in abbondanza.

      Il latte non si accorda con il melone, né con il cocomero. Sono due alimenti molto liquidi che richiedono delle digestioni troppo differenti.


      IL LATTE


      COMPATIBILE CON:……INCOMPATIBILE CON:

      I frutti freschi……………..L’avocado

      I frutti secchi…………….. Il melone e il cocomero

      Le crudezze

      Gli ortaggi cotti

      Le patate

      Lo yogurt



CAPITOLO 28: IL MELONE E IL COCOMERO

"I medicinali hanno ucciso più persone della tavola e la tavola più della guerra!



      Questi due alimenti, il melone e il cocomero, non sono acidi, ma neutri.

      Essi sono molto acquosi, cioè contengono molta acqua, accompagnata da uno zucchero speciale, molto facile da digerire, ma che può fermentare rapidamente quando subisce il minimo ritardo nel suo transito, verso l’intestino tenue, dove avviene la sua elaborazione.

      Quando si acquistano questi frutti non si è mai sicuri in anticipo, se saranno troppo dolci o insipidi e scialbi. Si sarebbe allora tentati di aggiungervi dello zucchero bianco o rosso.

      Ma attenzione! Questo miscuglio, zucchero/melone e zucchero/cocomero, è indigesto. Infatti, anche se il frutto è scialbo, contiene sempre un poco di zucchero naturale, ma tale zucchero non è della medesima varietà dello zucchero industriale che gli si aggiunge. La digestione del primo zucchero disturba quella del secondo a causa della differenza tra la loro assimilazione. Risultato: la fermentazione.

      Facciamo notare di passaggio che la fermentazione è garantita anche quando si aggiunge lo zucchero a qualsiasi altro frutto, come si fa frequentemente con le fragole, il pompelmo, l’ananas, il succo di limone consumato nei caffè, ecc.

      Io ho notato che questo succo di limone, addizionato di zucchero, provoca una certa pesantezza, dei rutti.

      È sufficiente farne l’esperimento una sola volta per convincersene. Lo stato delle feci, l’indomani, lo testimonierà.

      In breve, visto che non si può mai essere sicuri che il melone o il cocomero saranno dolci, ho trovato che se si acquista il melone molto maturo si sarà meno delusi, fosse pure poco zuccheroso. Non è lo stesso per il cocomero. Troppo maturo, esso non è più mangiabile.

      Ecco perché il melone e il cocomero non sono compatibili con gli altri frutti. Ad ogni modo, siccome essi sono molto acquosi, l’eccesso di acqua disturba qualsiasi digestione.

      Il melone e il cocomero non sono compatibili nemmeno col latte, lo yogurt, gli ortaggi, le patate, la frutta fresca, la frutta secca, i formaggi.

      Quando si consumano questi due frutti con il latte, si fanno troppi liquidi in una sola volta. lo stomaco separa più facilmente i solidi che i liquidi. Dunque, nessuna segregazione è possibile. I due alimenti si contrariano nella digestione. L’uno desidera passare subito negli intestini per esservi assorbito rapidamente, mentre l’altro, cagliato, preferisce restare più a lungo nello stomaco per esservi elaborato. Ma siccome il piloro non si apre che alla fine della digestione del cagliato, lo zucchero comincia a fermentare.

      In conclusione: si può mangiare il melone e il cocomero prima di qualsiasi altro alimento, a condizione di lasciar passare un intervallo di tempo, secondo la quantità di frutta. Per esempio, se si mangia una sola fetta di melone, si possono mangiare altri alimenti dopo dieci minuti. Ma se si consuma un melone intero, allora è meglio attendere un’ora prima di mangiare un’altra cosa.



CAPITOLO 29: LE SCAPPATELLE FATIDICHE E INCOMPATIBILI

"Bisognerebbe radiare dall’albo medico i medici che si ammalano e non possono guarirsi.



      Quando un nuovo adepto comincia a sopprimere i vari veleni, - caffè, vino, tabacco, spezie e comincia a cambiare il suo menù per adottare un regime sano, lo fa valentemente, coraggiosamente, a dispetto dell’opposizione del suo ambiente ostile, specialmente se vi è una ragione importante che lo inciti.

      Infatti, lo stato della sua salute, talvolta è un incitamento a cambiare rotta e ad attenervisi.

      Quando si è giovani, si fa la svolta senza troppe difficoltà, poiché il corpo si adatta più agevolmente e la mente non ha ancora preso la piega delle cattive abitudini. Non ha ancorato nella memoria il ricordo gustativo dei pasti che si erano mangiati e apprezzati precedentemente; non si è ossessionati dal passato, fosse esso stato felice o sventurato.

      Disgraziatamente, non è altrettanto per gli adulti. Dopo uno o due anni di regime igienista stretto, e sapendo ad ogni modo come palliare i misfatti degli alimenti nocivi, perdendo infine la paura della malattia, per questo stesso fatto, ci si lascia tentare dalle voglie diverse che ci assalgono.

     E' sufficiente guardare la televisione, una vetrina di negozio, di accettare un invito a cena, di sedere semplicemente in un caffè, è sufficiente leggere un settimanale o semplicemente di parlare al proprio vicino perché si sia assaliti da ogni parte, da suggestioni negative che ci incitano, direttamente o indirettamente, a consumare degli alimenti malsani.

      Come resistere a questa offensiva scatenata da tutte le parti, quando, in aggiunta, si è tentati da se stessi di gustare il frutto proibito?

      Non si può vivere isolati, lontano dalla società.

      È così che succede che si facciano delle scappatelle. Tutti gli adepti lo fanno di quando in quando, per ritornare al menù stretto. Alcuni saltano il pasto successivo alla deviazione, altri digiunano 24 ore, ma pochissimi riescono a non fare delle scappatelle.

      Ora bisogna sapere che, per regola generale, tutte le scappatelle sono incompatibili, salvo rare eccezioni. Cioè la cosa proibita, nociva, non è compatibie con nient’altro, che sia sano.



      IL VINO, LA BIRRA, ecc.


      Molti adepti smettono di bere il vino, la birra, gli aperitivi, ma gradirebbero toccarli, ogni tanto, soprattutto quando sono invitati. Altri vogliono diminuire le dosi e la frequenza, ma non sopprimere totalmente il vino, tradizione obbliga.

      Ora bisogna sapere a questo scopo che il vino, la birra e tutti gli altri alcoli non sono compatibili con i pasti, fossero essi sani o malsani. Quando si beve vino con un pasto, qualunque sia, tutto il bolo alimentare fermenta. Allora, il corpo lo espelle l’indomani in feci voluminose, nauseabonde, non formate, con dei gas nauseabondi. Non si trae beneficio da ciò che si è mangiato.

      Se bisogna assolutamente bere del vino, il minimo possibile, ciascuno secondo la propria volontà, allora bisogna berlo a stomaco vuoto. Lo stesso per la birra, lo stesso per qualsiasi bevanda alcolica.

      Avendo dato questo consiglio a un adepto, lui obiettò:

      - A queste condizioni preferisco non berne!

      - È meglio, pensai io, conservando un silenzio psicologico.



      IL CAFFÈ, IL TÈ, IL CACAO


      La maggior parte degli adepti hanno difficoltà considerevoli a sopprimere il caffè, il tè e il cacao. Ne ho parlato altrove nei miei numerosi scritti.

      Il caffè preso al risveglio, è consumato come uno stimolante, per svegliarsi, per arrestare l’eliminazione notturna non completata, per avere la mente chiara la mattina, e per essere in forma per il lavoro. Ma queste bevande non sono compatibili col pasto, quali che siano. I veleni che esse contengono, ritardano o impediscono la digestione. Inoltre, lo zucchero che si aggiunge mette un freno alla produzione della ptialina, necessaria alla digestione orale, dei farinacei. Allora come fare?

      Bisogna provare a farne a meno, altrimenti, e attendendo il potere di farlo, bisogna prendere queste bevande a stomaco vuoto, al di fuori dei pasti.

      È preferibile che il corpo debba eliminare la bevanda tutta sola, che debba, in più, eliminare tutto il bolo alimentare parzialmente digerito a causa di essa.

      Beninteso è anche preferibile prendere il caffè decaffeinato, il tè deteinato. Esistono anche delle bevande fatte di cereali torrefatti che hanno il medesimo gusto del caffè. Li si trova in tutti i negozi di regime (Pionnier, Caro, o …).



      LE TORTE, IL CIOCCOLATO, I DOLCIUMI


      Vi sono di quelli che si lasciano tentare dai dolciumi, dal cioccolato e dalle torte.

      Bisogna tuttavia sapere che lo zucchero inibisce la secrezione della ptialina nella bocca, il che arresta la digestione orale dei farinacei.

      D’altra parte, lo zucchero bianco utilizzato in tutte queste sostanze è differente da quello, naturale, dei frutti, chiamato fruttosio. Tale zucchero non è compatibile con l’altro. I tempi di digestione, nelle loro fasi digestive, sono diversi. In tal modo lo zucchero bianco provoca l’indigestione dello zucchero naturale.

      Ne deriva che non bisogna mangiare questi dolciumi con i farinacei, né con i frutti. Non sono alimenti compatibili.

      Se non ci si può impedire di mangiarne, il meglio, ad ogni modo, sarebbe di consumarli a stomaco vuoto, non dopo, né prima di un pasto, fosse pure composto di alimenti sani. L’abitudine del dessert è malsana. Bisognerebbe rimandarla a un’ora dopo il pasto.

      Certe persone pensano di fare bene a confezionare i dolci, i cakes, le torte a casa, a partire dalle farine integrali, zucchero integrale, olio vergine e altri elementi scelti tra quelli che sono biologici. Disgraziatamente, ciò mette a posto la coscienza a posto e si sarebbe tentati di credere che il dolce casereccio è sano, buono per la salute, il che non è vero e si sarebbe anche tentati di prenderne di più.

      Io preferisco in queste condizioni che si acquisti il dolce in pasticceria, la più vicina. Almeno si saprà che è un alimento malsano.



      LE VIVANDE CONSERVATE SOTTO SALE, LE SOSTANZE SPEZIATE


      Tutte le vivande conservate sotto sale e le sostanze speziate inibiscono le secrezioni digestive. Inoltre, esse provocano un peristaltismo più rapido il cui scopo è di sbarazzarsi il più rapidamente possibile di ciò che è nocivo al corpo.

      Ne deriva che se si consumano queste sostanze forti con gli alimenti sani, questi ultimi non saranno digeriti totalmente. Tutto il bolo alimentare passa l’indomani nelle feci. Si sa che il sale è leggermente lassativo, ma le spezie sono ben peggiori ancora.

      Se ci si lascia tentare, raramente, da qualche sostanza conservata sotto sale o da qualche preparazione speziata, allora bisognerebbe badare a prenderne il meno possibile, a stomaco vuoto, lontano dai pasti.

      Tutte queste sostanze non sono compatibili con alcunché.



      I FORMAGGI, LA CARNE, IL PESCE, LE UOVA, I LEGUMI


      Quando si sono soppressi questi alimenti, e li si era amati precedentemente, si risente di tanto in tanto la voglia di mangiarne. Allora, se non si arriva a dimenticarli e a sormontare le proprie tentazioni, in questo caso bisogna prenderne il meno possibile, ma badando a non mescolarli con alimenti incompatibili, come i farinacei, gli alimenti azotati tra loro. per esempio non mescolare la carne con i formaggi.

      I formaggi fermentati sono assolutamente da sopprimere, come tutti i formaggi stagionati o speziati.

      Al contrario il formaggio fresco, senza sale o a mala pena salato, potrebbe in quantità minime essere mescolato o sbriciolato sull’insalata di crudezze.

      Si possono accompagnare gli alimenti azotati citati, quando se ne mangeranno raramente, con delle verdure crude o degli ortaggi crudi o cotti.



      IL PANE, IL RISO, LE PASTE


      In un menù igienista questi alimenti cerealicoli sono evitati. Ma certe persone mi dicono che a volte ne provano la tentazione.

      Per quelli che non riescono a resistere a queste tentazioni, bisogn badare a cedere raramente, e quando si cede, a consumarne il meno possibile.

      In queste condizioni, si possono prendere degli alimenti cerealicoli con delle insalate verdi, delle crudezze e degli ortaggi cotti.

      Questi alimenti cerealicoli, d’altra parte, non sono compatibili con alcun frutto, alcun alimento azotato.



      TABELLA DELLE SCAPPATELLE INCOMPATIBILI


      …………………………………….FRUTTA .. FRUTTA … YOGURT … VERDURE … PATATE… ORTAGGI


      …………………………………….FRESCA … SECCA ……………………….CRUDE………………………COTTI


      VINO, BIRRA, ECC. ……….. no……….. no……….. no………... no………….. no….……..… no


      CAFFÈ, TÈ, CACAO …...… no……….. no……….. no………... no………….. no….……..… no


      DOLCI……..……..……..……… no……….. no……….. sì .……..…... sì …….……... no………...... no


      ALIMENTI CONSER -


      VATI SOTTO SALE..…..…... NO ……….. NO ……….. SÌ ..………... NO ………….. NO ….……..… NO


      I CEREALI………..…..….…… NO ……….. NO ……….. NO ……….... SÌ ………….... NO ….……..… SÌ


      CARNE, PESCE,


      FORMAGGI, UOVA ……..… NO ……….. NO ……….. NO ……….... SÌ …..……….. NO ….……..… SÌ


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      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

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      Gli specialisti sono quelli che studiano sempre più un argomento, fino a sapere tutto di nulla. - JAMES C. THOMSON.


      Le mode, non sono, dopo tutto, che delle epidemie, che si sono fatte nascere, ciò che prova che le epidemie possono essere provocate dai commercianti, dunque dai medici. GEORGE BERNARD SHAW.


      Un medico vale più di due, due valgono più di tre, ecc. con l’aumento del numero dei medici diminuisce sempre l’eventualità della guarigione. - CICERONE.




CAPITOLO 30: L'IMPORTANTE E L'ACCESSORIO

"Se si gettassero tutti i medicinali nel mare, sarebbe una fortuna per gli uomini e… una sventura per i pesci!



      Bisogna sapere distinguere ciò che è importante, da ciò che è secondario.

      In generale, le persone attribuiscono più importanza a un fattore insignificante e trascurano quello che è fondamentale.

      Si legge un libro sui regimi, si modificano parecchi dettagli nel proprio menù, ma si trascura di cambiare l’essenziale.

      Ecco perché io ho tenuto in questo libro a fare parecchie ripetizioni nei campi più importanti.

      Per esempio, si insiste ad avere alimenti biologici, mentre si prendono medicinali! Si vuole modificare il menù per renderlo più sano, ma si continua sempre a inghiottire dei cachet chimici acquistati in farmacia!

      Io mi rifiuto sempre di dare dei consigli alimentari a chi che non ha soppresso i medicinali. Non ha senso emendare un menù se ci si intossica con prodotti chimici concentrati come i medicinali.

      Così nella nostra scala dei valori, bisogna badare per ordine di importanza e in precedenza ai fattori seguenti:

      - Sopprimere tutti i veleni chimici, i medicinali, le droghe.

      - Scegliere gli alimenti specifici alla nostra specie e abbandonare gli altri, per quanto possibile progressivamente.

      - Attendere la fame acuta, prima di mangiare, che si calmerà con alcuni frutti, a più riprese.

      - Scegliere gli alimenti compatibili.

      - Prenderli nello stato in cui la Natura ce li offre, crudi, senza condimenti.

      - Mangiare quando si è ben disposti, mentalmente e fisicamente, di buon umore, calmi, in uno stato di benessere, senza dolore, né febbre, né agitazione mentale, né stati d’animo negativi.


      James Thomson, naturopata scozzese, quasi igienista, dava la priorità alla frugalità, in un regime composto di alimenti convenzionali, mai biologici. Si era senza dubbio ispirato a Cornaro, quell’aristocratico italiano che visse 104 anni, limitando la sua alimentazione a 700 grammi il giorno, mangiando di tutto.

      Ma io ho tendenza a considerare la frugalità come una rinuncia, un’attitudine negativa. Non è naturale ricercare la sazietà? O se si soddisfacesse tale istinto, con degli alimenti correnti, ci si farebbe molto male. Infatti, gli alimenti correnti sono piuttosto concentrati, e se bisognasse rimpinzarsi di pane, di carne e di uova, ci si renderebbe presto malati.

      Perché non ricercare piuttosto gli alimenti che sono specifici alla nostra specie, invece di mangiare gli alimenti correnti, poi di limitarne gli inconvenienti limitandone le razioni?


      Quando si aspetta la fame, acuta soprattutto, lo stomaco si restringe e si raggiunge la sazietà rapidamente. Si è così soddisfatti con poco.

      L’uomo primitivo non aveva cucina, né cuoca, né forno a microonde, né fornello, né sala da pranzo, né orologio, né libro di ricette.

      Quando si aveva fame, si coglieva un frutto o due e li si mangiava sotto l’albero, seduta stante.

      Era il giardino dell’Eden, era il Paradiso.




CAPITOLO 31: GLI ALIMENTI CHIMICI

"Un giorno, Mokaoukès, re d’Egitto, inviò al profeta Maometto tre regali: denaro, una negretta e un medico. Il profeta accettò i primi due, ma rifiutò il medico dicendo: "Noi siamo un popolo che non mangia che con la fame, e quando abbiamo fame, non mangiamo fino alla sazietà". - IL PROFETA MAOMETTO.



      Ai nostri giorni, i prodotti chimici sono usati sui nostri alimenti che diventano nefasti per la nostra salute.

      È così che noi mettiamo prodotti chimici sui prodotti seguenti:

      1) Gli alimenti in scatola;

      2) Gli alimenti surgelati;

      3) Gli alimenti in polvere;

      4) I vegetali sono carichi di insetticidi;

      5) La terra è trattata con concimi chimici in quantità.


      Ma il nostro organismo non è stato concepito per eliminare i prodotti chimici. Essi spossano il nostro fegato, mettono in disordine tutti i nostri organi e guastano la salute.

      Dobbiamo dunque evitare di consumare alimenti che sanno di farmacia, sbucciare la frutta e gli ortaggi, cercare alimenti coltivati senza veleni chimici.

      Questi alimenti sono stati qualificati "biologici" in Francia, "organici" in Inghilterra e in America.

      Il termine "biologico" non è adeguato, poiché si potrebbe ugualmente applicare agli alimenti chimici, che sono cresciuti con l’aiuto di processi biologici della natura, per quanto siano inoltre addizionati di prodotti chimici.

      Il termine "organico" si apparenta con "organismo" e gli si possono fare le medesime critiche. Gli alimenti inorganici, non possono esistere, poiché non sono alimenti, ma dei prodotti chimici puri.

      I termini "alimenti senza prodotti chimici" qualificano perfettamente quello che vogliano dire, e gettano in più il discredito sui medicinali, ciò che le altre parole non fanno, disgraziatamente.

      Si deve dunque badare a mangiare alimenti senza prodotti chimici, dopo aver soppresso questi ultimi sotto forma di pillole, cachet, punture, fiale, ecc. Infatti, non ha senso mangiare alimenti naturali, esenti da prodotti chimici, se si va, dall’altro lato, a ingerire questi prodotti chimici sotto una forma molto concentrata!

      Infatti, se i prodotti chimici sono da evitare negli alimenti, sono molto più nocivi nei medicinali.

      Sfortunatamente, il 99% degli adepti dell’alimentazione biologica prendono dei medicinali in caso di bisogno, ciò che annulla completamente tutti gli sforzi per evitare i veleni chimici alimentari.

      Infatti, quando si prende una sola aspirina, una sola dose di lassativo o di antibiotico, si introducono nel corpo dei prodotti chimici, come se si fossero mangiati alimenti chimici per sei mesi.

      Siamo seri! Prima di cercare alimenti naturali, senza prodotti chimici, bisogna badare a non assumere mai alcun medicinale, di alcuna specie, altrimenti è una buffonata!

      Bisogna avere una visione d’insieme equilibrata. Non far passare i dettagli prima dell’essenziale!

      Nella rivista americana Healthful Living, diretta dall’igienista americano T.C. Fry, uno dei lettori domanda:

      Dove ci si può procurare dei frutti e degli ortaggi non trattati, per seguire il regime igienista? Forse nella vostra zona, nel Texas, è possibile, ma per la maggioranza di noi, non ci sono che i supermercati in cui si possano acquistare degli alimenti. Ora, noi non abbiamo la scelta, né la garanzia, che questi alimenti siano coltivati senza prodotti chimici: concimi e pesticidi. Cerco a volte di procurarmi certi frutti dai coltivatori, in California, che garantiscono prodotti non trattati." - Wm Schmidt.


      ANZITUTTO, VERIFICATE SE L’ALIMENTO È SPECIFICO

"
      Anzitutto, risponde Fry, la maggior parte dei frutti che noi mangiamo sono, come da voi, coltivati in maniera convenzionale. Qui, noi abbiamo assai pochi alimenti non trattati, e il poco che abbiamo proviene dai nostri frutteti. I negozi di regime e i supermercati non ne vendono. Detto ciò, i frutti che voi mangiate, che sono coltivati alla maniera corrente, e trattati, sono, ad ogni modo, più sani di altri alimenti, venduti nei medesimi luoghi e che non sono specifici alla specie umana. I prodotti animali, i cereali, i legumi e la maggior parte dei vegetali, non sono buoni per noi, qualunque sia il loro modo di coltivazione, biologico o non biologico. Tutto quello che non potete mangiare crudo, non mangiatelo!
"

      Personalmente, i frutti che io mangio provengono, in gran parte dal mio futteto non trattato. Ciò mi impedisce di acquistare delle arance, dei manghi o dei cachi dal supermercato. Che essi siano trattati o no, io non mangio le bucce. Ora queste trattengono tutti i prodotti chimici (eccetto i mandarini la cui pelle è porosa).

      Quanto agli ortaggi, è sufficiente sbucciare le carote, le mele, per scartare i prodotti chimici possibili, esistenti sulla loro buccia.

      Quanto ai prodotti chimici che penetrano nella terra, con i concimi chimici, essi impoveriscono l’alimento e finiscono col distruggere tutta il raccolto, se ce n’è troppa. Altrimenti, la loro influenza tossica non è apprezzabile.

      Quanto alle lattughe, scarole, romane, bisogna gettare le prime due o tre file, rovinate ad ogni modo. Per il resto, Fry, preconizza di lavare in acqua saponosa, poi una seconda volta in un’acqua acetata, poi infine nell’acqua pura. L’interno non ha bisogno di essere lavato.

      Ad ogni modo, perfino per i frutti non trattati, bisogna sbucciarli, poiché le bucce sono indigeste. Le si ritrova nelle feci, come avviene con le bucce dei pomodori, ben visibili queste.

      Per convincersene, basta cercare di ridurre, con la masticazione, la buccia di una mela o quella dell’uva. Non potremo mai ridurla in purea. E dopo, i nostri intestini, che non hanno denti, non potranno mai disintegrare queste bucce e trarre profitto dalle numerose vitamine che vi si trovano. Ma fortunatamente all’interno del frutto vi sono molte vitamine, più facili da assorbire.




CAPITOLO 32: L'INTERPRETAZIONE DEI SINTOMI QUANDO SI CAMBIA REGIME

Una questione da professionista.

"Fortunato chi conosce i suoi limiti e li rispetta. Si può dire di tale persona che è ponderata. DR. J. TILDEN



      Quando si cambia regime, si possono sentire parecchi sintomi, che il cambiamento sia per il meglio o per il peggio.

      Ma se il nuovo regime equivale al precedente, altrettanto buono o altrettanto cattivo, allora non si risentirà alcun sintomo.

      Ora, il profano non può interpretare questi sintomi, né qualificarli, come di essere nella direzione buona o in quella cattiva.

      Quando dei sintomi sorgono durante il digiuno, è ancora più difficile al profano di interpretarli. Bisogna inquietarsene e interrompere? O ignorarli e continuare? Talvolta, è pericoloso perseverare, e talvolta è un peccato interrompere. Il profano non può sapere, e non c’è che un igienista esperto che possa sentenziare, col minimo di errore, poiché vi è sempre una possibilità di sbagliarsi.

      D’altra parte, se il nuovo regime è peggiore del precedente, si avranno dei disturbi, facili da imputare, facili da qualificare buoni o cattivi.

      Se, peraltro, il nuovo regime è migliore del precedente, si sarà messi fuori strada dai disturbi che possono insorgere, si farà fatica a interpretarli, a imputarli e a qualificarli buoni o cattivi.

      Detto ciò, certi dietologi tra i clinici dei metodi naturali sono ancora peggiori del profano, cioè professano opinioni totalmente folli, insensate e stravaganti.

      È il caso dell’ispiratore del sistema delingué=nd su Boch, l’istintoterapia. Quelli che seguono questo sistema insensato, finiscono con l’avere una caduta dei capelli abbastanza forte, proveniente, evidentemente, dalla denutrizione, ma che Burger attribuisce a un’eliminazione!

      La caduta dei capelli è un’eliminazione!!! Che dire di fronte a una simile stupidaggine. Se non che il suo autore non ha i piedi sulla terra, né la testa a posto.

      Questo sintomo è definitivamente cattivo e prova che il regime seguito ha provocato una denutrizione. La caduta dei capelli è generata anche quando il digiuno è spinto al di là delle riserve disponibili. E' un sintomo negativo. Non bisogna qualificarlo benefico.

      Quelli che seguono il sistema dell’istinto-terapia, prendono la cassia, un lassativo vegetale, a ciascun pasto, essi mangiano noci varie in quantità, ora questi sono due errori che diminuiscono il potere digestivo e provocano la denutrizione. Da ciò la caduta dei capelli.

      Prendiamo, al contrario, un esempio positivo. Un adepto adotta un regime sano, senza alcuno stimolante, né caffè, né alcol, né spezie, né alimenti azotati concentrati. Subito dopo risente una fatica estrema, che lo inquieta.

      Ora questa stanchezza è un sintomo benefico, positivo e utile.

      Il significato dei sintomi è molto importante: esso può incoraggiare o scoraggiare il nuovo adepto.

      In più, esso rivela se si è sulla strada buona o su una brutta china, se si devono fare delle modifiche nella linea di condotta o se si deve perseverare.

      La perdita di peso quando si cambia regime, è positiva o negativa? Una cosa buona o una cosa cattiva?

      La stimolazione e l’euforia che si sente quando si sono mangiate certe sostanze, sono buone o cattive?

      Solo un igienista consumato è capace di dare un consiglio qualificato. Infatti, egli sa se, a lungo andare, la salute ne trarrà beneficio o se sarà lesa, sminuita, indebolita.

      È proprio l’esempio sollevato da uno dei lettori della rivista Health Living, negli USA.


      Uno dei vostri articoli, scrive un corrispondente, parlava di un giovanotto che mangiava tutto crudo a casa propria.

      Partì per fare il servizio militare e mangiò come tutti gli altri arruolati, alla tavola comune.

      Allora, soffrì di una serie di disturbi, malesseri e noie di salute.

      Infine, dopo che tornò a casa propria, riprese il suo regime crudivoro e ritrovò la salute che aveva.

      Voi avete utilizzato questa storia, scrive questo lettore scettico, per illustrare e fare l’elogio di questo modo di vita strampalato, questa ubbia, il regime crudivoro.

      Ma se il corpo è stato allevato con un simile regime, differente, è normale che i veleni del menù corrente gli siano nefasti.

      Per contro, quelli che adottano bruscamente il vostro regime troveranno anche le medesime noie di salute e i medesimi malesseri, forse, tuttavia non altrettanto marcati.

      Ciò che io voglio sottolineare con questa, è che il cambiamento, qualsiasi sia, quando è brusco, provoca la malattia.

      Non bisogna dunque concludere che il suo ritorno al regime crudivoro sia una prova che il crudivorismo è una cosa buona.


      L’igienista Fry risponde così:


      Allora, voi dite che i cambiamenti drammatici nel corpo sono patogeni. Ma questo non è vero che a metà.

      Infatti, se il cibo è tossico, come lo sono gli alimenti cotti, allora voi avete ragione. Ma se ci si sostenta di alimenti crudi, allora no, - anche se dei sintomi patologici ne risultano.

      Nel prima caso, il corpo scatena dei sintomi perché possiede abbastanza vitalità per rigettare le tossine, provenienti dalla cottura come per esempio le proteine coagulate e deaminate, gli amidacei caramellizzati, i grassi bruciacchiati, e i sali minerali guastati, ritornati al loro stato inerte iniziale.

      Nel secondo caso, cioè se si cambia regime, per mangiare alimenti interamente crudi, allora il corpo aumenta la sua vitalità e la utilizza per rigettare le sostanze tossiche, non eliminate fino ad allora. E' per tutte queste ragioni che io me la prendo con voi.


      BUONO O CATTIVO?

      Per maggiore chiarezza, noi abbiamo visto che la malattia può voler dire due cose:

      1)    Che si è sulla buona strada

      2)    o che si è sulla strada cattiva.

      È così che tocca all’igienista professionista di sentenziare. Il profano sarà incapace di giudicare. Prendiamo un esempio:

      Una persona interrompe il caffè: ha dei mal di testa.

      Un’altra che non beve mai caffè, prende una o due tazze di caffè e ha lo stesso dei mal di testa.

      Entrambi hanno dei mal di testa, ma la prima va nella buona direzione, si disintossica, mentre la seconda s’intossica.

      Apriamo una piccola parentesi: Fry considera gli alimenti cotti come tossici. Ora questo dipende dl modo di cottura. Infatti, una cottura prolungata, nell’olio o nel burro, ai quali si aggiunge del pepe, degli aromi, fossero dolci, del vino, delle salse, questo modo di cottura è certamente molto nocivo.

      Attenzione, i medicinali, il caffè, il tabacco, i formaggi fermentati (li si riconosce da una sottile crosta biancastra, che li ricopre, insaporita di muffe, il vino, sono ancora più tossici degli alimenti cotti in tal modo.

      Vi sono certamente modi di cottura accettabili, quasi per nulla nocivi, una cottura rapida, a bassa temperatura, senza grassi, ma all’acqua, una sorta di semi-cottura. Non dimentichiamo che quella popolazione della Nuova Guinea, che lavora vigorosamente, dispiegando sforzi fisici ardui, che vive a lungo, non mangiando che patate dolci, cotte su pietre calde, al 90% del suo menù.

      Al contrario, le fritture sono le peggiori che possano esistere, ma gli antibiotici sono ancora peggiori!

      In breve, i fattori di malattia non sono tutti di uguale importanza. Se le fritture vi causano indigestione, feci nauseabonde, gli antibiotici sono più sornioni. La loro dannosità non si rivela che dopo anni di impiego, con delle malattie talvolta irreversibili, come la paralisi, le malattie del sangue, l’AIDS.


      **********************************


      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      Se domani mattina, all’alba, tutti ritrovassero la salute e la conservassero, sei mesi basterebbero perché non restasse un solo medico, psichiatra o dentista nella città. Ciascuno di loro andrebbe alla ricerca di una prateria più verdeggiante.

      Ecco la ragione fondamentale che impedisce alla classe medica di interessarsi alla salute. - Dr. H. M. Shelton.


      A cosa attribuite la vostra età avanzata? fu domandato a Giovanni che festeggiava i suoi 92 anni.

      Ai medici, ai medici, ripeté il vecchio. Sì, ai medici, non li vedo mai!


      Per ritrovare la salute, diceva l’altro al ristorante, io nuoterei attraverso l’oceano, resisterei al freddo artico, attraverserei le sabbie brucianti del Sahara e dell’Arabia, scalerei l’Everest e il Monte Bianco.

      -

      La cucina è forse una grande invenzione, ma nelle mani di certe donne, è un’arma mortale.


      Le mode dell’Anno comprendono trattamenti, operazioni e rimedi speciali, come pure cappelli, partite, poemi e giochi. - GIORGES BERNARD SHAW.




CAPITOLO 33: IL SISTEMA IGIENISTA

Alcune nozioni generali.

"Una buona salute nei vecchi denota la moderazione in tutte le cose e la ponderazione. DR. J. TILDEN



      Proseguiamo con quel corrispondente che criticava il signor Fry, direttore della rivista americana, già citata:


      Scusate la mia lettera troppo violenta e le mie condanne senza prove, ma i vostri scritti mi fanno bollire il sangue nella testa.

      In conclusione, permettetemi di cambiare il mio quadernario. Continuate a inviarmi la vostra rivista. Che differenza con le altre riviste di salute. Voi potreste perfino fare del bene.

      Gradirei suggerirvi di scrivere articoli più corti, di tagliare ciò che è inutile, di utilizzare delle tabelle, di pubblicare delle biografie dei vostri collaboratori, di fornire le fonti sugli argomenti controversi (cioè praticamente tutto ciò che scrivete!), di non condannare con un solo colpo di penna le altre manie; esponete il vostro messaggio in termini brevi, concisi e chiari, e sforzatevi di variare i caratteri e il formato.

      Infine, potreste scegliere un tema per ciascun numero e attenervi ad esso." - Paul J. Kleber, Hilton Head Island, SO, USA.


      LA NOSTRA APPARTENENZA BIOLOGICA


      Ecco la risposta dettagliata del direttore della Rivista, T.O. Fry:
"
      Nel campo della nutrizione, l’approccio scientifico consiste nel determinare anzitutto la nostra appartenenza biologica, poi in conseguenza le nostre caratteristiche dietetiche. Il resto rientra in dettagli subordinati. Per esempio, un cavallo può vivere vigorosamente, e godere di un’eccellente salute, dalla nascita alla sua morte naturale, con un regime di erba, dopo il latte di sua madre, la cavalla. Sarà bello, vivace e rapido, fino al giorno della sua morte. Lo stesso è per le gazzelle e le altre creature nella natura. Infatti, il cavallo è un erbivoro e nient’altro. Ora, secondo la nutrizione moderna, noi saremmo onnivori, come i maiali. Secondo essa, noi saremmo a turno carnivori, granivori, erbivori, frugivori, saprofiti e perfino degli insettivori! Tuttavia, l’antropologia, la biologia e la fisiologia hanno proclamato che gli esseri umani sono dei frugivori. Esse lo hanno proclamato da più di cento anni, ormai, e i testi classici, nello stesso tempo della letteratura, l’hanno insegnato, fino all’inizio di questo secolo. Ma la prostituzione delle nostre istituzioni scientifiche, ad opera degli interessi commerciali, soprattutto l’industria della carne e quella dei latticini, ha portato i dietologi a pervertire le conoscenze. Infatti, io mi sono battuto più di una volta con quelli che accordano fiducia cieca agli errori convenzionali, piuttosto che accettare la verità quando vi si sono confrontati. Quanto ai lettori che ci scrivono per descrivere le loro esperienze, essi non sono sempre precisi, ma riflettono in generale i benefici che hanno tratto dai nostri consigli, messi in pratica. In breve, quando qualificate il regime crudivoro una mania, voi vedete le cose di traverso. Infatti, è la cottura che è una mania! Tutti o quasi sono vittime di questa pratica patogena. Infatti, nella natura, gli esseri umani non mangiano che frutti crudi e nient’altro. Nessuno aveva cuochi, né fornelli. In altri tempi si mangiava solamente ciò che attirava lo sguardo, l’odorato dal profumo soave, o per il piacere di mangiare. Allora, per contraddirmi, mi si tirano fuori delle citazioni della Bibbia, a proposito della carne come alimento. Ma io avevo capito dalla Bibbia che gli esseri umani erano stati collocati in un orto, un frutteto, e non in un serraglio! Inoltre, nessun apparecchio di cottura era fornito con quest’orto!! Perfino se questa storia sembrasse una leggenda, una favola irreale, essa resta tuttavia un ritratto piuttosto previso della condizione umana sotto i climi favorevoli, fino a questi tempi recenti. Direi piuttosto che l’uomo era stato messo in un frutteto, e non in un mattatoio. LE MALATTIE ACUTE D’altra parte, le malattie acute sono scatenate dal corpo, che le conduce, a tamburo battente, a fine di disintossicazione e di riparazione. I problemi in questione sono i veleni ingeriti e i rifiuti non eliminati, e non la sintomatologia della crisi stessa. Le malattie non devono essere guarite, poiché esse stesse sono la cura. Un regime non inquinante e pratiche di vita sana, come quelli che noi raccomandiamo nell’articolo che voi criticate, non causano tossiemia. Ora, è proprio la tossiemia che è la base della malattia. Allora, quando voi migliorate le condizioni del vostro corpo, esso approfitta della vitalità accresciuta per scatenare una pulizia generale. E' ciò che si chiama: malattia. è vero che i sintomi di pulizia sono sgradevoli e possono prendere la forma del raffreddore, influenza, asma, sinusite, foruncoli, ulcere sulla pelle, herpes, ecc. LA SCIENZA IGIENISTA Ecco alcuni punti salienti, intorno ai quali si evolve la nostra scienza igienista: 1) La salute è normale e naturale. Le malattie sono anormali e innaturali, dunque non necessarie. 2) Non si può avere la salute con i medicinali, poiché sono dei veleni e delle droghe. 3) Le malattie non devono essere prevenute, e non possono esserlo, poiché esse non sopraggiungono se non le si causa. 4) Le malattie sono dei processi organici curativi. 5) La salute non può provenire che da pratiche di vita sana. 6) è l’organismo affetto che è capace di restaurarsi. Il ristabilimento è un processo biologico, esclusivamente. La forza che ha creato un essere superbo, a partire da un uovo fecondato, microscopico, continua la sua azione fino alla morte. Questa forza basta per restaurare la salute di un organismo che essa stessa ha costruito in prima
"
      Questi chiarimenti sono necessari per comprendere meglio le sei nozioni, enumerate da Fry.

      Quando Fry afferma che la salute è normale e naturale, sembra dire una banalità, una normalità, un luogo comune. Ahimè, la medicina insegna che lo stato normale dell’essere umano è la malattia. Infatti essa parla dottamente delle malattie dell’infanzia, quelle della menopausa, della pubertà, della vecchiaia. Come se tutte queste tappe della vita dovessero necessariamente comportare delle malattie. No, la malattia non è ineluttabile. Essa non cade dal cielo, senza ragione.

      Quando Fry afferma che non si possono prevenire le malattie, fa allusione alle vaccinazioni.

      Quando Fry afferma che la salute non può provenire che da pratiche di vita sana, neanch’essa è una banalità. Non potete avere la salute, se continuate a bere vino, caffè, a usare spezie, aromi, fritture, nemmeno se siete vaccinati e rivaccinati.



      CAPITOLO 34: I VELENI NEGLI ALIMENTI NATURALI

"I pazienti nei quali la tossiemia è sviluppata più velocemente di quanto sia eliminata non possono rimettersi mai. - Dott. J. H. Tilden.



      Proseguiamo con questo lettore che scrive a Fry:

"
      In secondo luogo, io me la prendo con voi, a proposito delle vostre referenze sui vegetali. Ma dove avete preso dunque i vostri insegnamenti secondo i quali i vegetali e le verdure sono nocivi? Ma sono degli alimenti! (Si sa che questa rivista americana è contraria al consumo delle verdure e degli ortaggi, considerato che l’uomo è frugivoro. - A. M.) Infatti, una buona selezione, un uso appropriato e una comprensione corretta dei vegetali, può procurare un sostegno catalitico immenso alla nutrizione. Essi possono essere efficaci contro lo stress, il cattivo umore e procurare un benessere generale. Vediamo la risposta interessante di Fry: Visto che gli esseri umani sono dei frugivori, essi non hanno sviluppato gli enzimi necessari per disintegrare i numerosi composti, esistenti nelle piante e nei semi.
"
      Ora qualsiasi composto, che noi non possiamo metabolizzare, è un veleno nel nostro corpo. Per esempio, la belladonna è consumata con delizia dai conigli, che sono erbivori. Ma ne basta assai poco, molto poco, per spedire un uomo…

      E praticamente, tutte le piante e i semi sono tossici in un modo o nell’altro.

      Ora, io ho fatto una vera sfacchinata per stanarvi dalla vostra nicchia in una maniera o nell’altra.

      Nel numero del 23 settembre 1983, della rivista Science, organo dell’Associazione Americana per il progresso della Scienza, si può leggere uno studio eseguito dal dottor Bruce N. Ames, direttore di Biochimica all’Università di California, Berkeley.

      Nella sua esposizione, egli accusa come velenosi, e dunque cancerogeni, - tutti i veleni lo sono - praticamente tutti i vegetali correnti:

      i funghi

      il prezzemolo

      il rabarbaro

      gli spinaci

      le cipolle e l’aglio

      il ravanello

      l’okra

      la patata

      tutte le verdure


      I vegetali non sono dunque alimenti naturali per l’uomo. Essi sono nocivi, crudi o cotti, quantunque la cottura disintegri i veleni altrettanto bene che le sostanze nutritive della pianta.

      Le piante non procurano un supporto catalitico per l’alimentazione, semplicemente perché i loro componenti utili (vitamine, minerali, grassi, proteine e idrati di carbonio) sono digeriti e assorbiti, perdendo così la loro identità.

      Nella misura in cui essi non sono digeriti, - e la maggior parte delle piante racchiudono dei composti indigesti, - la pianta è tossica se i suoi componenti sono assorbiti.

      Per esempio, il mutageno e l’allile dell’aglio, come l’olio di mostarda, sono indigesti. Essi sono altamente tossici per le cellule e penetrano agevolmente nei tessuti, nella pelle e nei reni, ecc. come aglio e olio di mostarda.

      Queste sostanze si ritrovano anche nelle cipolle, la cipollina, lo scalogno, le foglie verdi del navone, della mostarda, dei semi, ecc.

      I fusti e le verdure non forniscono la nostra principale sostanza nutritiva: i glucidi, detti idrati di carbonio.

      Il supporto catalitico di cui voi parlate è un effetto medicamentario, non un effetto sano. I composti velenosi delle piante che ci esaltano, non sono differenti, essenzialmente, dalla marijuana, dall’oppio, dalla caffeina, ecc. - T. C. Fry.


      Bisognerebbe tuttavia fare differenza tra l’aglio, la cipolla, lo scalogno, la mostarda, le foglie verdi dei navoni, poi dall’altro lato: le patate, le lattughe, e tutte le altre piante commestibili, non pungenti, né acri.

      Le prime contengono delle quantità apprezzabili di veleni, mentre nelle seconde, i veleni sono minimi e non possono essere considerati dannosi.

      Non dimentichiamo che esiste una popolazione che vive sulle montagne, a 2000 metri di altitudine, in Nuova Guinea, che si nutre per il 90% di patate dolci, cotte su delle pietre scaldate, e per il 10% di frutta, verdure, ecc. Ora questa popolazione è vigorosa, svolge dei lavori fisici molto duri, non conosce la malattia e vive molto a lungo. Leggerlo nel mio libro IL CIBO IDEALE E LE COMBINAZIONI SEMPLIFICATE.

      D’altra parte, tutti gli acidi contenuti nella frutta possono essere considerati dei veleni. Il corpo deve neutralizzarli ed eliminarli, prima di poter trarre beneficio dalle sostanze nutritive del frutto.

      Il dottor Carton sembrava sostenere un’idea simile a quella di Fry. Egli consigliava di bollire gli ortaggi, tre volte di seguito, per svuotarli dei loro sali minerali.

      Forse gli ortaggi e le verdure sarebbero tossiche per l’essere umano? Io non lo penso.

      Fry afferma che non si può prendere ad esempio il gorilla, che mangia, come si sa il 90% di verdure, poiché si dice, non trova niente altro nel suo habitat. Un esperimento fu tentato, nel giardino zoologico di San Diego, in U.S.A. che durò tutta la stagione estiva. Si mise a disposizione dei gorilla frutta e verdura, a volontà. Essi non mangiarono che frutta, durante i tre mesi dell’esperimento.

      Tuttavia, mi è stato riferito da fonte sicura e degna di fede, che uno zoologo giapponese afferma che in Giappone, esiste una riserva di gorilla, nel Nord. Ora, durante l’inverno rigido, nevica, fa molto freddo, e i gorilla rifiutano di mangiare i frutti, attenendosi alle verdure e agli ortaggi.

      Siccome noi siamo imparentati ai gorilla, piuttosto che alle altre varietà di scimmie, più in basso nella scala delle specie, allora noi possiamo prendere esempio da loro.


      ***************


      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI


      Si sacrificano tonsille, appendiciti, ugole e perfino ovaie, perché la moda esige che esse siano tolte, e perché le operazioni sono molto redditizie. - GEORGES BERNARD SHAW.


      Signori, il 99% dei fatti medici sono menzogne mediche, e le dottrine mediche sono per la maggior parte un’assurdità del tutto evidente. - PROFESSOR GREGORY.


      Quantunque avessero delle loro facoltà e della loro intelligenza una disistima reciproca, i due medici non temevano di scambiarsi opinioni, sapendo che essi non rischiavano niente, poiché esse erano opinioni mediche. - ANATOLE FRANCE.


CAPITOLO 35: LE NOCI VARIE

"Le tossine sono sottoprodotti così costanti e necessari quanto la vita stessa. Quando l’organismo è normale, esse sono eliminate altrettanto rapidamente come sono prodotte. Dall’inizio della loro produzione, e fino alla fine della loro eliminazione, esse sono trasportate nel sangue. In quantità normale, esse sono leggermente stimolanti. Ma quando l’organismo è snervato, l’eliminazione è ritardata. Allora la quantità trattenuta è troppo stimolante, perfino tossica, andando da un leggero eccesso a una proporzione tale, che essa accascia la vita." - DOTT. J. H. TILDEN.



      Le noci varie sono raccomandate dal dottor SHELTON, mentre io le condanno, senza alcuna eccezione. Che bisogna pensarne?

      T.O. Fry pure le condanna, nei suoi articoli. In una lettera, egli dice che ciascuna volta che ne mangia, giura di non mangiarle più in seguito.

      Tuttavia, in certe risposte ai lettori, Fry continua a menzionarle nei menù. È così che le raccomandava a una signora malandata, con delle insalate che non di meno egli rigetta.

      Decisamente, nel suo pensiero c’è l’indecisione totale.

      Un lettore della sua rivista l’ha rimarcato e gli inviò la lettera seguente:

      Se le noci varie non convengono ai sani, come possono convenire ai malati? Ma i malati le digeriranno meno bene delle persone sane, visto che questi alimenti sono indigesti. Io adoro le noci varie, e soprattutto l’acagiù. Quando si comincia a mangiare gli acagiù, non ci si può fermare, né limitarsi!

      A questo, Fry risponde candidamente e fingendo di nulla:

      Confesso che c’è di che essere perduti. Parla del lettore o di sé stesso?

     E' chiaro che Fry non sa dove battere la testa; che non ha le idee chiare su questo argomento - sane o malsane? - e che dovrebbe, di conseguenza, astenersi dal dare dei consigli, in attesa di decidersi. Ahimè, egli dice una cosa e il suo contrario.

"
      Noi non siamo mangiatori di grasso, afferma, né mangiatori di amido, né mangiatori di proteine. Noi siamo fruttariani, e abbiamo bisogno al 90% di sostanze nutritive sotto forma di zucchero (glucosio/fruttosio), 5% di aminoacidi, circa 3% di sali minerali e circa l’1% di acidi grassi, il resto in vitamine, ormoni, enzimi, ecc. Ne segue che in verità, le noci varie non hanno alcuno spazio nel nostro regime. Ma per quelli che sono degenerati, che non possono fiorire con gli alimenti specifici all’uomo, bisogna lentamente svezzarli, passando con degli alimenti meno sani, certamente, ma meno nocivi, di quelli che essi sono assuefatti a consumare, cioè le proteine cotte. Le noci di acagiù sono utili a questo fine, quantunque se ne abusi facilmente. Io le acquisto nel nostro stabilimento, poiché molti hanno tendenza a mangiarne a sazietà, poi a rendersi malati. Le noci possono aiutare a prendere peso, quando non si arriva a prenderlo in maniera più sana.
"
      Non sapendo se occorra abolirli o permetterli, Fry ha finito con l’adottare una via di mezzo, quella di mangiarli quando non si può sbocciare con gli alimenti specifici".

      Ma se bisogna cercare gli alimenti che aiutano, provvisoriamente, i malati, è meglio raccomandare il formaggio fresco, senza sale, o assai poco salato, più facile da digerire delle noci, che sono impossibili da digerire.

      D’altra parte, nessuno è abituato a mangiare le noci dopo l’infanzia e la loro digestione presenta, sempre, una difficoltà considerevole: basta sorvegliare le feci l’indomani per sapere che cosa pensare.

      Infine, le proteine non fanno acquistare peso. Lo fanno perdere. Il corpo avvelenato da questi alimenti, vede il suo potere digestivo diminuito, e si dimagrisce. Non è la base dei regimi medici dimagranti? Infatti, la medicina prescrive per dimagrire un menù di carne e di ortaggi.

      In conclusione, il consiglio dato da Fry, a proposito delle noci di acagiù e di altre noci, è nefasto e perfino pericoloso. E' nello spirito di Fry che si colloca l’indecisione. Sa che le noci sono nocive, non ne mangia, a causa degli inconvenienti che ha notato ogni volta che le consuma.

      Me l’aveva detto chiaramente in una lettera. Ma non osa ancora sconsigliarle agli altri.

      In seguito, dire che le noci sono meno nocive della carne cotta, è contestabile. Infatti, le noci crude sono 20 volte più concentrate della carne cotta, a causa della cottura che distrugge la maggior parte delle sostanze alimentari, a causa dei grassi che si trovano in tutte le noci e che le rendono indigeste.

      La cottura attenua la nocività delle proteine. La carne è facile da digerire, mentre le noci sono dannose quanto la dinamite nell’organismo.

      E gli acagiù in particolare contengono un veleno. Queste noci non sono crude quando vengono vendute. Esse sono dovute passare in un forno, per volatilizzare questo veleno e per spezzare il loro guscio troppo duro.

      In conclusione, se occorre un alimento proteico transitorio, (1) né le noci, né la carne sono valide. Solo lo yogurt senza zucchero e il formaggio bianco, fresco, senza zucchero né sale, a rigore leggermente salato, (2) sono accettabili, in piccole quantità, sul piatto dell’insalata e di crudità.

     E' vero che le scimmie mangiano le noci, ma il gorilla non ne mangia. Ora il gorilla è apparentato all’uomo, più delle scimmie. Il libro del dottor Schaller UN ANNO CON I GORILLA, (stock, esaurito) non menziona le noci come parte del menu dei gorilla.



      ***************


      CITAZIONI DI SCRITTORI CELEBRI

      Se una malattia attacca normalmente il 15% della popolazione, e se l’effetto di un rimedio profilattico è in realtà di aumentare la proporzione fino al 20%, la pubblicazione di quest’ultima cifra del 20% convincerà il pubblico che il rimedio in questione ha ridotto la percentuale dell’80% mentre esso l’ha aumentata in verità del 5%. - BERNARD SHAW.


      Più uomini sono stati vittime dei medicinali che della guerra, della fame e della peste messe insieme. - Dr. MAGONSOD.


      Ciò che il pubblico reclama, è un incantesimo per tenere a bada tutte le malattie. - GEORGES BERNARD SHAW.


      Il corpo è forte o debole secondo il caso, ciò dipende interamente dall’energia nervosa se essa è forte o debole. E ci si ricorderà che le funzioni del corpo sono compiute bene o male secondo la quantità d’energia prodotta. - DR. J. R. TILDEN.


      Di tutti gli interessi antisociali, il peggiore di tutti è l’interesse calcolato sulla cattiva salute. - GEORGES BERNARD SHAW.


      A un’età in cui le persone contano gli anni che restano loro da vivere, poi il numero di malattie che essi hanno, io comincio la seconda metà della mia vita, allegramente, senza alcuna malattia.

      A 65 anni, io non ho né diabete, né reumatismi, né insonnia, né prostata, né epatite, né malattie dei reni, né ipertensione, né malattia cardiaca, né asma, né sinusite, né niente di niente.

      La vita comincia a 60 anni, per colui che obbedisce alle leggi della natura. - MEMORIE DI UN IGIENISTA ORIENTALE.


      La lista delle malattie che la vivisezione afferma di aver guarito è lunga, ma i rapporti dello stato civile mostrano che le persone si ostinano a morire delle medesime malattie, come se la vivisezione non fosse mai esistita. - GEORGES BERNARD SHAW.


      PROPOSTA DI LEGGE DA SOTTOPORRE AL PARLAMENTO:

      Bisogna chiudere tutti gli ospedali che hanno più dell’1 per mille di mortalità. - IL LEGISLATORE DI DOMANI.

      Le grandi scimmie sono piuttosto nell’assolutismo, se si può dire, dal punto di vista del regime. Provate a dar loro la carne e vedrete la loro reazione. E dire che gli scimpanzè sono quattro volte più forti sul dinamometro del giovanotto più solido. - HENRY BAILEY STEVENS.

      Le grandi scimmie sono piuttosto nell’assolutismo, se si può dire, dal punto di vista del regime. Provate a dar loro la carne e vedrete la loro reazione. E dire che gli scimpanzè sono quattro volte più forti sul dinamometro del giovanotto più solido. - HENRY BAILEY STEVENS.


      Secondo le statistiche stabilite dovunque nei Paesi civili, la mortalità diminuiva ogni volta che i medici facevano sciopero.

      Allora per mascherare questo fallimento della medicina, i degni professori dichiararono che essi rimpiazzavano i subalterni scioperanti, per non lasciare i malati senza cure, e che la mortalità si riduceva, poiché essi sono più competenti dei loro assistenti.

      La grossa menzogna fu ritrasmessa dai media, senza che alcuno sospettasse la frode.

      Infatti, il numero dei professori non uguaglia quello dei subalterni, dieci volte più numerosi, come il numero dei direttori di officina non eguaglia quello degli operai. - Immaginate un direttore di fabbrica che fa il lavoro di tutti i suoi operai.

      Questa è un’altra menzogna, da aggiungere a tutte quelle che il dottor DALET ha menzionato nel suo libro celebre. - "LE MENZOGNE DELLA MEDICINA."


      Nessun caso di cancro, pazzia o polio, si è trovato nelle grandi scimmie. - HENRY BAILEY STEVENS.


      (1) durante un anno.

      (2) o i formaggi cotti non fermentati.



CAPITOLO 36: QUALI ALIMENTI PER I MUSCOLI

"Tenete il pubblico ben al corrente, per mezzo di statistiche e di annunci, di casi individuali, e di tutte le malattie dei medici e delle loro famiglie. - - GEORGES BERNARD SHAW.



      Si consiglia, negli ambienti dell’atletica e della pesistica, di nutrirsi abbastanza di alimenti azotati, proteici, concentrati, per formare dei muscoli.

"
      Io ho 17 anni, scrive, un giovanotto, e sto considerando l’adozione di uno stile di vita igienista. Tuttavia, pur sapendo che l’alimentazione è un fattore determinante dell’armonia fisiologica, ho ancora dei dubbi in ciò che concerne i muscoli. Infatti, sono un culturista, ho anche vinto in alcune competizioni amatoriali. Secondo parecchi allenatori, ho un eccellente potenziale. Ora il mio sogno è di vincere in una competizione nazionale. Allora, siccome desidero adottare un regime igienista, temo di non avere abbastanza proteine, per fronteggiare il gran numero di cellule distrutte, quando mi esercito con pesi molto gravosi. Io non conosco atleti latto-ovo-vegetariani, che soddisfino, col loro regine, tutti i loro bisogni azotati. Ma come posso diventare un fruttariano e mantenere la mia massa muscolare? Quali sono i frutti e i vegetali che possono rendere possibili dei guadagni di peso? - Tony Baruzza, Hollywood, California, U.S.A. Prima di dare il nostro parere, vediamo la risposta di T. O. Fry, igienista recente, lui stesso atleta, e che sembra aver preso il posto di Shelton, sulla scena dell’igienismo, in America: Io vedo che potete diventare un esempio superbo di atleta igienista, poiché voi ne avete la stoffa e le qualità richieste.
"
      Se voi adottate, bruscamente, il regime igienista, che è soprattutto fruttariano e quasi crudivoro, voi perderete, all’inizio, parecchi chili.

      Infatti, il vostro corpo subirà una fase catabolica pronunciata, prima di rigettare i vostri tessuti scadenti, e terminare l’eliminazione e purificazione organica. È in seguito che comincerà la fase anabolica di ricostruzione.

      Ma voi potete eliminare, in certa misura, questo fenomeno brutale, con una transizione graduale, e con una scelta prudente degli alimenti, nel quadro degli alimenti specifici all’uomo.

      Il nostro consumo dietetico, al di fuori del suo contenuto liquido, dovrebbe comprendere approssimativamente ciò che segue:

      - glucidi per l’energia: 90%

      - aminoacidi per il metabolismo di ricostruzione: 5%

      - minerali per il metabolismo e la ricostruzione: dall’1% all’1,5%

      - grassi per l’energia e la ricostruzione: da 1 a 1 ½%

      - vitamine, ecc. per i bisogni critici del corpo: meno dell’1%

      Ciò rappresenta la relazione dei bisogni di un uomo normalmente attivo, che pesi 67 chili e che usi 1.800 calorie al giorno. È tutto ciò di cui ha bisogno una persona vigorosa, attiva e sana.

      Ma per un uomo, che pesa 67 chili, che lavora duramente, e che brucia 3.000 calorie al giorno, la sola cosa di cui avrebbe bisogno in più, sono solo dei glucidi per l’energia.

      Quanto alle proteine, bisogna mantenere a mente i fatti salienti seguenti:


      1) Gli aminoacidi sono utili soprattutto ad uno scopo strutturale. Una volta che la struttura è costruita, essa non ha bisogno che di una piccola razione di mantenimento. Ora questa razione comprende gli aminoacidi, in quantità molto deboli: niente che dal 4% al 5% del cibo solido.

      D’altra parte le perdite azotate (sotto forma di cellule), sono riciclate, nella proporzione di due terzi, attraverso la pinocitosi e la fagocitosi. Ne deriva che si ha bisogno di 15/25 grammi il giorno di aminoacidi freschi, negli alimenti consumati. Così, per un crudivoro che pesa 90 chili, 25 grammi bastano ampiamente.

      2) Gli aminoacidi, o le proteine, si trovano in ciascuna cellula vivente. La vita non è possibile senza proteine. Ora, tutti gli alimenti contengono aminoacidi a sufficienza, salvo forse le mele.

      3) Il corpo non assorbe che gli aminoacidi, non le proteine. Così, se si mangiano alimenti proteici, il corpo deve, con difficoltà, disintegrarli in aminoacidi.

      4) Gli alimenti specifici all’uomo, cioè gli alimenti che gli sono biologicamente adatti (i frutti), contengono dal 5 al 7% di aminoacidi, che è ampiamente sufficiente, per i nostri bisogni, dopo che noi abbiamo preso le quantità sufficienti, per i nostri bisogni energetici.

      Per esempio, la parte solida delle banane contiene il 5% di aminoacidi, del melone il 7% e conformemente degli altri frutti.

      Se voi mangiate abbastanza banane per avere 2.125 calorie, al giorno, voi avrete preso circa 28 grammi di aminoacidi, ciò che supera i bisogni del più grande atleta.

      5) Quando gli alimenti sono completamente cotti, poco importa il loro tenore azotato (proteico). Infatti, le proteine sono state coagulate dalla cottura, e deaminate, rese inutilizzabili. È quello che succede per tutte le proteine degli altri alimenti cotti.

      Così, per esempio, quando si mangiano 125 grammi di proteine cotte, il giorno, non se ne traggono che 25 grammi, o anche meno, di proteine digeribili e assimilabili.


      LA DISTRUZIONE CELLULARE NEGLI ATLETI


      Si dice che la distruzione cellulare, negli atleti, è considerevole. Non è vero. Infatti, le cellule delle persone sane vivono due volte più a lungo di quelle delle persone che stanno male.

      Negli atleti, le cellule crescono considerevolmente, con l’accrescimento della richiesta energetica, con l’esercizio duro. I muscoli e le cellule apparentate reagiscono aumentando la loro popolazione mitocondriale (organelli che producono l’energia nelle cellule). Ora queste cellule possono aumentare i loro organelli da alcune migliaia a 20.000 o più.

      Ecco ciò che spiega lo sviluppo muscolare considerevole che si può raggiungere con l’esercizio violento e vigoroso.

      Certamente questa crescita necessita di proteine, ma non delle quantità straordinarie che superano le razioni sane.


      0


      È un’illusione credere che gli alimenti tratti dai sottoprodotti animali, detti latto-ovo, possano procurare delle proteine.

      Anzitutto, le proteine del latte sono racchiuse nella caseina. Ora questo composto ha bisogno di un enzima chiamato rennina per disintegrarlo, e gli umani cessano di produrre tale enzima, verso l’età di 3 anni.

      Inoltre, quando il latte è fermentato (si tratta della cagliatura) la caseina si putrefà totalmente o quasi, il che la rende inutilizzabile.

      Infine, la cottura delle uova le rende inutilizzabili per la coagulazione delle loro proteine.

      I migliori aminoacidi provengono dalla frutta. Infatti, quando il frutto matura i suoi glucidi sono forniti al corpo sotto forma di fruttosio e di glucosio, facili da assorbire. I loro composti azotati sono disintegrati in aminoacidi, anch’essi facili da assorbire. Inoltre, le altre sostanze, vitamine e minerali, sono associate ad altri elementi primari.

      Se vivete sanamente, i vostri bisogni azotati, in aminoacidi saranno la metà, poiché il vostro organismo non sarà carico di materie tossiche che invecchiano e distruggono le cellule, prima della realizzazione del loro ciclo vitale completo.

      Sì, voi potete diventare un fruttariano e mantenere la vostra densità muscolare.

      Ciò che determinerà la vostra densità muscolare, cioè cellule che comprendono una forte popolazione mitocondriale, è la capacità di far fronte efficacemente ad attività vigorose e ardue.

      Ora, il corpo a questo scopo, per soddisfare i suoi bisogni di aminoacidi, ricicla una percentuale più grande dei suoi rifiuti azotati (riciclaggio che si fa, senza dubbio, con la trasmutazione biologica a livello della flora intestinale. - A. M.)


      GLI ALIMENTI AZOTATI UTILI


      Voi potete accrescere la vostra dose di aminoacidi dalle seguenti fonti:

      1) I fagioli verdi, freschi, crudi. Le proteine non vi sono ancora formate, e gli aminoacidi sono sotto una forma facile da assorbire.

      2) Il broccolo, prima che i suoi semi siano solidificati, i fiorellini sono carichi di aminoacidi, facili da assorbire.

      3) Le foglie verdi del cavolo e del ravizzone, quando esse sono giovani e tenere. Il loro tenore azotato è del 36% nella parte secca.

      Da consumare crudi, ovviamente.


      4) I semi di girasole inzuppati e germinati a 8/10 cm. da consumare crudi. Si può mescolarli con le insalate verdi. Essi gli doneranno un sapore ricco e consistente. Il processo di germinazione converte la maggior parte delle proteine dei semi in aminoacidi.


      5) I fagioli germogliati: i germogli non devono essere troppo lunghi poiché voi volete i semi prima che gli aminoacidi, appena formati, siano formati di nuovo in proteine, nella loro nuova struttura.


      6) La maggior parte delle noci: le noci di pino (pinoli) contengono un terzo di proteine e quasi due terzi di grasso. Tuttavia, io sono convinto che anche queste noci crude siano delle sorgenti secondarie di aminoacidi. Infatti, le noci varie reclamano processi digestivi prolungati, ciò che non è il caso degli alimenti precedentemente menzionati.

      7) I cavolfiori. sono dei rivali dei fiorellini del broccolo, per il loro tenore di aminoacidi. Questa faccenda delle proteine è stata esagerata, oltre misura. Io suggerisco che vi costruiate il corpo secondo le linee igieniste, e che proviate al mondo che gli aminoacidi, provenienti dai vegetali crudi e dai frutti, sono superiori a tutto. Dopo tutto, i nostri cavalli, belli, vigorosi e molto forti, traggono tutte le loro proteine da una sola fonte: l’erba.


      LA FORZA DELL’ORANGO

      C’è un animale completamente fruttariano: è l’orango.

      Ora esso è dodici (N. d. T. quattro) volte più forte dell’uomo, a parità di condizioni, cioè tenendo conto della differenza di peso che esiste tra questo primate e l’uomo.

      Ecco cosa ne dice il libro di Ripley, Believe it or not (Incredibile):

      L’orango del Borneo può misurarsi, con successo, con qualsiasi predatore abbastanza folle da attaccarlo… e nondimeno esso è vegetariano. Trae la sua forza solo dai frutti.

      Questa frase di Ripley illustrava un disegno che mostrava un orango che allargava le mascelle di un coccodrillo.

      Spero, conclude Fry, di essere riuscito a persuadervi che potete diventare un superbo esempio, che mostra così le possibilità umane vivendo con un regime esclusivamente di frutta.

      Con alcuni supplementi vegetali che io ho enumerato, potrete così essere sicuro di avere il pieno di quelle sostanze nutritive che vi preoccupano, mentre i complementi azotati, i latticini, le uova e la carne, sono alimenti patogeni che sabotano la salute." - T. C. Fry.

      Prima di chiudere questo capitolo, notiamo alcune osservazioni che io ripeto:

      Si è scoperta, sulle montagne della Nuova Guinea, a 2000 metri, una popolazione vigorosa, sana, mai malata, che vive molto a lungo, e che non vive d’altro che di patate dolci al 90%. Così la quantità di proteine, al giorno, non supera i 10 grammi. Si leggerà la storia sorprendente di questa popolazione nel mio libro IL CIBO IDEALE E LE COMBINAZIONI SEMPLIFICATE (presso l’autore).

      Ora, l’analisi delle loro feci ha rivelato 15 volte più proteine di quante essi ne mangiassero. Ciò significa che essi riciclano certe sostanze azotate, con le trasmutazioni biologiche, nella loro flora intestinale in perfetto stato, altrimenti con l’azoto atmosferico.

      Io noto con interesse l’opinione di Fry, secondo la quale la cagliatura del latte, fa putrefare la caseina, rendendo così indigesta la maggior parte delle proteine contenute nello yogurt, nei formaggi. E nello stomaco del neonato e del vitello, che succede? La questione merita di essere studiata più da vicino.


      LA PERCENTUALE DELLE PROTEINE

      Si è presa l’abitudine di calcolare la percentuale delle materie proteiche, negli alimenti azotati, tenendo in conto l’acqua. Io vedo che Fry non tiene conto dell’acqua negli alimenti. Egli menziona la percentuale delle proteine nelle materie secche, ciò che mi pare più corretto, se bisogna confrontare gli alimenti secchi tra loro.

      Infatti, le noci quasi non contengono acqua, e dire che le mandorle contengono il 26% di proteine, mentre il melone non ne contiene che meno dello 0,5% potrebbe indurre in errore. Infatti, nelle materie dure e secche del melone, c’è il 7% di proteine.

      A conti fatti, le mandorle contengono 4 volte più proteine del melone e non 50 volte di più.

      Si vede ancora che le verdure sono più ricche di proteine delle noci diverse: 23% contro il 18% - 22%,

      Il latte di vacca contiene il 27% di proteine, mentre il latte di donna 11,6%%, visto che il vitello cresce di più dei nostri neonati.

      I frutti contengono dal 2% all’8% di proteine, visto che l’adulto ha terminato il suo sviluppo.

      Il pesce contiene il 90% contro la carne 71%: il primo si putrefà più velocemente, a pari freschezza.

      Il bianco d’uovo contiene il 72% contro il 44% per il rosso d’uovo. Questo spiega perché il bianco d’uovo è indigesto.

      Il pane integrale contiene il 18%, contro il 14% per il pane bianco.


      Tra gli alimenti ricchi in aminoacidi, Fry cita le noci diverse, pur precisando che è meglio abbandonarle. Verrà un giorno in cui lui finirà per decidersi se bisogna raccomandarle o no.

      D’altra parte, se l’orango è dodici (N. d. T. quattro) volte più forte di noi, tenendo conto del suo peso, se lo si confronta con noi, semplicemente, senza alcuna rettifica. Infatti, l’uomo pesa, in media, 60 chili e l’orango 3 volte di più.

      Ripley dice che l’orango trae le sue forze esclusivamente dai frutti, io credevo di aver letto che questo primate, vicino all’uomo, mangiasse anche verdure. Ma può essere che questa specie del Borneo differisca dalle altre specie africane, studiate, queste, da Dian Fossey, assassinata, e anche dal dottor Georges Schaller.


      LEGGIAMO TRA LE RIGHE …


      Peraltro, leggiamo un poco tra le righe del testo di Ripley.

      Le parole "e nondimeno", utilizzate da questo ricercatore, quando parla della forza prodigiosa dell’orango, nella sua frase: "e nondimeno è strettamente vegetariano…", - queste parole denotano che il loro autore non è vegetariano, e che egli crede, inoltre, come tutti, che la carne doni le forze.

      È la ragione della sua meraviglia. Altrimenti, avrebbe scritto, a proposito dell’orango: "L’orango del Borneo può misurarsi con successo con qualsiasi predatore abbastanza pazzo da attaccarlo.

      Essendo strettamente vegetariano, egli trae le sue forze dalla frutta.

      Medesima nota in ciò che concerne la parola "solamente", utilizzata alla fine della sua frase: "… trae la sua forza dai frutti solamente". Il termine "solamente" denota la sua sorpresa, poiché egli crede nel suo intimo che non si può trarre la forza che dalla carne! E che la frutta, da sola, non può darne!


TAVOLA DELLA COMPOSIZIONE PROTEICA DEGLI ALIMENTI FRESCHI E SECCHI


      Alimento


     FRUTTI:………..ACQUA…….FRESCO…..SECCO


      Albicocche……………………....84%......1,40%.......8,70%

      Ananas…………………………….89%.......0,40%.......3,60%

      Arance…………………………….87%.......0,80%........6%

      Avocado………………………….70%.......2,10%..…...7%

      Banane mature o cotte…..75%......1,30%........5,20%

      Ciliegie…………………………….80%.......1%............5%

      Cocomero……………………….92%.......0,50………...6,20%

      Datteri……………………………..20%......2,50%........3,10%

      Fichi freschi……………………..79%......1,50%........7,20%

      Fragole…………………………….88%.......1%...........8,20%

      Lamponi………………………….86%.......1%............7%

      Mango…………………………….87%.......0,60%........4,60%

      Mele……………………………….80%.......0,40%........2%

      Melone……………………………92%.......0,50…………6,20%

      More……………………………….86%.......1,30%.......9%

      Noce di cocco………………….14%......6%............7%

      Noce di cocco (latte)………92%.......0,40%........5%

      Olive nere………………………..30%......5%............7%

      Pere…………………………………84%.......0,60%........3,70%

      Pesche……………………………..87%......0,50%........3,80%

      Pompelmo……………………….87%......0,50%.......3,80%

      Prugne……………………………..81%......0,80%........4,20%

      Uva………………………………….78%.......1,30%.......6%




     ORTAGGI, VERDURE E CRUDITÀ


      Aglio…………………………………64%......6,80%........18%

      Asparagi………………………….93%........1,80%.......25%

      Barbabietola….……………….88%.......1,20%........10%

      Carciofi…………………………..79%.......1,80%........8,50%

      Carote……………………………..87%…….1,20%........10%

      Cavolo…………………………….90%.......1,80%........18%

      Cetrioli……….……………………95%.......1,20…………24%

      Cipolla……………………………..87%......1,60%........12%

      Lattuga…………………………….94%......1,40%........23%

      Navone……………………………92%

      Patate……………………………..75%.......2%............8%

      Sedano rami……………………94%.......1,1%.........18%

      Topinambur……………………..80%......1,50%.......7,50%

      Zucca………………………………90%.......1,10%........11%


     VARIE


      Arachidi……………………………7%.........29%.........31%

      Burro……………………………….11%.......1%...........1,1%

      Carne……………………………….11%......20%..........71%

      Champignons………………….89%.......2,60%.......23,60%

      Fagioli bianchi…………………15%........22%.........25,80%

      Formaggio bianco…………..70%........14%.........46%

      Formaggio cotto……………..10………..18%..........20%

      Formaggio fermentato……20%.......25%..........30%

      Latte umano……………………88%.......1,40%.......11,60%

      Latte di vacca…………………87%........3,50%.......27%

      Mandorle………………………..5%.........21%..........22%

      Noci………………………………..2%.........18%..........18,30%

      Ostriche………………………….86%.......6%............43%

      Pane bianco……………………35%........9%...........13,80%%

      Pane integrale…………………35%.......12%..........18,40%

      Pesce……………………………..80%........18%..........90%

      Pollo………………………………..72%......21%...........75%

      Riso bianco……………………..13%.......7,80%........9%

      Soia…………………………………10%.......34%..........37,70%

      Uovo (bianco)…………………73%.......12%..........44%

      Uovo (rosso)…………………..75%.......18%..........72%


     
TABELLA DEGLI ALIMENTI COMPATIBILI SPECIFICI

Frutta fresca salvo banane Yogurt Crudità Ortaggi o Patate cotte Formaggio bianco Datteri o Fichi o Banane cotte Latte Cocomero o Melone
Frutta fresca salvo banane buonobuonobuonobuono
Yogurt buono buono buonobuono
Crudità buono buonobuonobuono buono
Ortaggi o Patate cotte buono
Formaggio bianco buono
Datteri o Fichi o Banane cottebuonobuono buonobuono
Latte - 7 annibuonobuonobuonobuonobuonobuono
Cocomero o Melonebuono


IL REGIME IDEALE CONFORME ALLE LEGGI DELLA NATURA
     IL GIORNO:
      Attendere la fame acuta, poi calmarla con alcuni frutti freschi della medesima specie. Poi attendere di nuovo la fame e soddisfarla con un’altra specie di frutti. Gettare bucce e semi. Si può anche mangiare una varietà di frutti insieme.
      Frutti: mela, pera, uva, arancia, mandarino, pompelmo, datteri, melone, ananas, kiwi, mango.
      Quantità: da 1 a 2 chili in tutto.
      Facoltativo: uno o due yogurt senza zucchero (latte o soia), frutta secca inzuppata (una specie il giorno), o datteri, o banane cotte o marroni in scatola, o pane esseno.
     VERSO LE 18:
      Un avocado o 5 noci del noce o un pezzetto di noce di cocco.
      Insalata: insalata verde, un pomodoro + crudità diverse a scelta: carote, sedano, rapa, peperone rosso, cetriolo, indivia, broccoli, ravanello, ecc. una decina di arachidi crude o nocciole o da 20 a 30 semi di zucca, alcune olive nere.
      Condimenti: Olio d’oliva o di girasole, succo di limone, maionese senza aceto, yogurt, ecc. (vedere pagina seguente).
      Consumare gli avocado e la noce di cocco all’inizio. Si può grattugiare la noce di cocco dentro una centrifuga.
      LA SERA:
      Consumare uno dei due pasti seguenti, alternando o variando le specie degli ortaggi cotti:
     1) Ratatouille igienista:
      Patate e cavoli di Bruxelles o melanzana, peperone verde, cipolla, zucchine con un rosso d’uovo (crudo o cotto).
     2) Piatto di ortaggi cotti vari:
      Cavolo, cavolfiore, carote, finocchio, porro, broccoli, zucche, sedano, fagioli verdi, bietole, ortaggi di giornata, ecc.
     3) Piatto di cereali o leguminose germogliate:
      (Riso, grano, saraceno, soia, lenticchie, ceci, fagioli, girasole, fave).
      Far germogliare per 3 giorni, cuocere a fuoco basso da 5 a 10 minuti, gettare l’acqua di cottura, condire e servire con patate o ortaggi.
      Si può accompagnare questo pasto con una fetta di pane esseno.
      Quantità: da 500 a 1500 gr. a persona.
      Cottura degli ortaggi: da 10 a 15 minuti (con poca acqua).
     RICETTE - CONSIGLI
      Dessert: (dopo i frutti soltanto): yogurt naturale (latte o soia), datteri, fichi inzuppati, albicocche secche, uva secca inzuppata, prugne secche inzuppate, banane cotte o secche, marroni in scatola (un solo frutto secco per giorno).
      Condimenti: Olio vergine (prima pressione a freddo), burro a freddo, crema, yogurt senza zucchero, maionese (senza mostarda né aceto), succo di limone, pomodoro, olive nere, cipolle (tagliate e lasciate all’aria 48 ore, altrimenti sbollentate, schiacciate e utilizzate in seguito), prezzemolo schiacciato.
      PROIBITO: pepe, aceto, spezie, fritture, mostarda, caffè, tè, vino, birra, prugne, prugne secche, spinaci, ostriche, noci o altro, champignons, lievito, formaggi fermentati, medicinali, analisi, pane, cereali, albume d’uovo, sale, bevande. Il miscuglio acido/farinacei.
      LA MEZZA-COTTURA: Ortaggi coriacei + 2 bicchieri di acqua fredda, coprire, all’ebollizione abbassare il fuoco al minimo (15 minuti in tutto). Poi aggiungere ortaggi teneri + un bicchiere d’acqua, fuoco al massimo, all’ebollizione abbassare la fiamma (5/10 minuti ancora. Si può bere l’acqua di cottura.
      ORTAGGI CORIACEI: Porro, sedano in rami, carciofi, foglie esterne del cavolo, quelle del cavolfiore, barbabietole.
      ORTAGGI TENERI: Zucchine, fave verdi con i baccelli, fagioli verdi, cavoli, cavolfiori, torsoli di cavolfiore, cipolle, aglio, bietole, peperoni, carote, sedano rapa, patate, topinambur.
      CASSERUOLA: In ghisa nera, non smaltata. Non sbucciare gli ortaggi biologici. Sbucciare gli altri. Non tagliare a pezzettini, ma in due soltanto. Non riscaldare. Niente forno a microonde.
      FAME: Dai primi segni, attendere una mezz’ora per confermare.
     POST-FAZIONE
      --------
"Imponi la tua opportunità, stringi il tuo benessere e vai verso il tuo rischio. A guardarti, essi si abitueranno. - RENÉ CHAR
      Io vorrei fare di questa postfazione un incoraggiamento a prendervi in mano.
      Voi possedete adesso l’informazione. Fatene uso. Non delegate a nessuno la responsabilità della vostra salute.
      Lasciatevi a poco a poco impregnare da queste nozioni semplici e chiare:
      - Si può vivere senza essere malati.
      - La salute non può provenire che da pratiche sane (non dalle altre… voi vedete quelle che io intendo? - A. M.)
      - Attendete di avere fame prima di mangiare.
      - Non si deve mai mangiare cotto ciò che si può mangiare crudo.
      - Limitarsi agli alimenti specifici alla nostra specie…
      Come vi propone Albert Mosséri cambiate progressivamente. Ciascun progresso sarà per voi fonte di gioia, di benessere, di fierezza.
      Tornate spesso al capitolo 30 per guidarvi.
      Da parte mia, mi sono accordata due anni per abbandonare definitivamente le mie vecchie abitudini, e adottare uno stile di vita igienista. Ora a metà percorso, sono fiera del cammino già compiuto.
      Ad alcuni di voi, starà meglio cambiare da un giorno all’altro, senza transizione. Se ciò vi sta meglio: fatelo. È una questione di carattere. È anche ciò che Shelton consiglia.
      L’igienismo e la ricerca della salute con gli alimenti compatibili, nella loro semplicità, derivano dall’osservazione e dal rispetto della Natura. Osservatevi, rispettatevi, poiché voi fate parte integrante di questa Natura.
      Dopo tutti questi anni di studio, di pratica medica e di abitudini di vita, io mi interrogo ancora. Come ho potuto lasciarmi abusare, per tanti anni, dalla pubblicità, dall’industria agro-alimentare, dalla medicina, dal mio ambiente e infine da me stessa che non volevo ascoltare il mio corpo?
      Non c’è nulla di più insensato di chi inganna sé stesso.
      Dottoressa Catie Banuls.
      FINITO DI STAMPARE
      NEL LUGLIO 2004
      DALLE EDIZIONI AQUARIUS
LA SALUTE CON GLI ALIMENTI COMPATIBILI
      Fu verso l’inizio del XX° secolo che il dottor Hay, medico americano, scoprì l’esistenza delle compatibilità alimentari. Fu il primo a fare delle ricerche, in questo campo fino ad allora sconosciuto.
      Nessuno sospettava l’esistenza di incompatibilità alimentari dovute a certe cattive mescolanze. Egli studiò la concordanza di ciascun alimento con tutti gli altri, ad uno ad uno.
      Così, per esempio, egli cominciò con le mele e cercò di scoprire se erano compatibili, dal punto di vista digestivo, con le pere, le arance, le patate, il pane, la carne, le uova, e così di seguito, con tutti gli alimenti.
      Dopo il dottor Hay, Shelton fece uno sforzo considerevole per mettere a punto delle regole portanti sulle combinazioni, basandosi per quanto possibile, sulla fisiologia della digestione.
      In questo libro, l’autore ha semplificato questo studio, limitandolo ai soli alimenti specifici alla nostra specie. Ha tentato di definire delle regole semplici, poco numerose, alla portata di tutti, essendo il suo scopo la ricerca della salute naturale.

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