1) Dal libro "Guarire con la vitamina C" leggo che:
"
nel 1592 un ammiraglio inglese comunicò ai suoi superiori di aver fatto consumare arance e limoni ai suoi marinai durante una traversata transoceanica e di non aver perduto nemmeno un marinaio, mentre ogni anno ne morivano diecimila per scorbuto, senza tale accorgimento.
Dovettero passare altri 202 anni prima che si desse il giusto seguito a tale constatazione poiché la medicina sosteneva che lo scorbuto non era una malattia da carenza di vitamina C, come ha dovuto riconoscere successivamente, ma una malattia epidemica.
Pertanto, per la presunzione della medicina (e della pappagallaggine dei signori delle istituzioni) morirono due milioni di marinai.
L’ebola può essere vinta con forti dosi di vitamina C (magari somministrate per endovena, visto che attraverso le pareti addominali il nostro corpo ne assorbe una percentuale sempre più bassa man mano che aumenta la dose ingerita) ma la medicina preferisce fabbricare vaccini, poiché essa guadagna poco o nulla dall’utilizzo della vitamina C.
Anche l’intossicazione da monossido di carbonio può essere superato con forti dosi di vitamina C che ossida il CO in CO2, ma la medicina se ne serve per salvare vite umane?
Si dice che bastano 20 grammi di amanita falloide per uccidere un uomo. Un tale però ne ha mangiato 70 grammi e molta vitamina C ed è sopravvissuto. Stessa domanda.
2) IL LIBRO COMPLETO DELLE VITAMINE afferma che un certo primario giapponese utilizzando la vitamina C alla dose di qualche grammo il giorno riusciva a prevenire l’epatite che normalmente seguiva le trasfusioni. Ma appena lui è andato in pensione si è abbandonato tale uso.
3) Nel 1833 lo scienziato William Beaumont pubblicò un libro in cui riportava le sue scoperte tra cui quella derivata dall’osservazione di un paziente che aveva lo stomaco aperto: durante la febbre non venivano secreti i succhi gastrici.
A distanza di 187 anni la medicina ufficiale ancora non lo sa e continua a nutrire quasi tutti i malati acuti, col risultato di aggravare le loro condizioni e, nei casi critici, anche di farli morire. Al contrario, gli igienisti lo avevano capito già prima di Beaumont, e tenevano tali malati a digiuno.
Se i malati affetti da coronavirus fossero tenuti a digiuno e senza antivirali, forse ne morirebbero molti di meno.
B) INETTITUDINE E OSCURANTISMO DELLA MEDICINA
4) Dal libretto L’ARTE DI NUTRIRSI PER FORTIFICARSI di Albert Mosséri leggo:
LA MORTE DI QUATTROMILA MINATORI
Nel 1914 quattromila uomini morirono uccisi dall’acidosi, dal beri-beri e dalla tubercolosi. Dovevano costruire una linea ferroviaria tra Medina e Marmora nell’America del Sud. I minatori erano nutriti con carne, farina bianca, pappe di grano privo di germe, riso brillato, tapioca, pasta, marmellate, glucosio, zucchero, sciroppi, strutto, conserve. Questi alimenti causarono le malattie suddette e il progetto fu abbandonato.
Per loro fortuna i superstiti notarono che nelle foreste circostanti le scimmie vivevano con frutti e noci e che nessuna era colpita da quelle malattie. Pertanto, le imitarono e si salvarono.
Mosséri aggiungeva che se non si muore altrettanto rapidamente nei Paesi civili è perché tutti mangiano un po’ di ortaggi crudi e di frutta fresca.
L’ENIGMA DELLA CORAZZATA TEDESCA
Durante la prima guerra mondiale una corazzata tedesca che aveva affondato 14 navi nemiche dovette fare scalo a New York perché parecchi marinai si erano ammalati e accusavano sintomi di beri-beri: debolezza, irritabilità, atrofia muscolare, paralisi, dilatazione cardiaca e dolore al tatto. Si erano appropriati delle scorte di cibo delle navi nemiche prima che affondassero e banchettavano ogni giorno con carne, farina bianca, legumi in scatola, patate, biscotti, formaggio, margarina, tè, caffè, champagne, ecc.
La frutta e la verdura erano scarse e riservate ai soli ufficiali e, guarda caso, nessuno di loro si era ammalato. I medici di bordo non erano riusciti a fermare il contagio e neanche i migliori medici di New York seppero fare nulla. Alla fine fu chiamato un igienista, il dottor Alfred W. Mc Cann che prescrisse ai marinai frutta cruda, foglie verdi fresche e pochissima carne, tanto per accontentare la psicologia dei marinai convinti che fosse la carne a dare forza.
Proibì loro ogni altro cibo azotato, amidaceo, grassi, zuccheri, farina bianca. In due settimane tutti gli uomini si ristabilirono, quantunque non fosse stata somministrata loro alcuna medicina.
IL dottor Mc Cann scrisse poi un libro in cui raccontava tali episodi e altri ancora, ma il Corpo medico americano acquistò i diritti d’autore e distrusse il libro affinché il popolo restasse ignorante e poter così continuare a truffarlo con le sue terapie-bidone.
Ma la medicina ufficiale non era inetta solo nel passato. Lo è ancora oggi. Lo dimostrano le guarigioni a migliaia conseguite con l’alimentazione life120 da Adriano Panzironi e testimoniate da oltre trecento suoi seguaci nelle ottantatré trasmissioni della serie televisiva IL CERCA SALUTE andate in onda dal 2017 al 2019 mentre i medici avevano fallito.
Tante testimonianze sarebbero sufficienti per mandare in galera intere cosche mafiose, ma evidentemente non bastano neanche per smascherare la lobby medico farmaceutica aiutata da un mondo dell’informazione che nel campo della medicina sa farsi portavoce solo delle balle che escono dalla bocca dei cosiddetti luminari.
Dal libro ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA di Albert Mosséri,
(capitolo 44 in nota) leggo che nel 1925 nell’esercito tedesco fu eseguito un esperimento di vaccinazione contro la difterite su 305 militari, mentre gli altri quasi 700 non furono vaccinati.
Nell’intervallo tra una vaccinazione e l’altra si ammalarono di difterite undici militari tra quelli già vaccinati e uno solo tra quelli del gruppo di controllo.
Tuttavia, poi gli undici furono considerati non completamente vaccinati e attribuiti tutti al gruppo di controllo. Sulla base di questa falsità, l’Accademia di Medicina affermò che la vaccinazione si era dimostrata innocua e ne auspicò l’obbligatorietà.
E’ impossibile pubblicare articoli sulle lesioni derivanti dalle vaccinazioni sulle riviste di pediatria. Le redazioni non li accettano (dal libro ALLA RICERCA…in nota al capitolo 32).
Dal libro LA TOSSIEMIA CAUSA PRIMARIA DI MALATTIA di John Tilden, p74)
Stando alle statistiche, negli Stati Uniti d’America dal 1847 al 1851 su ogni milione di bambini nati, ne erano morti 6.600 bambini a causa del vaiolo e 20.500 a causa delle otto malattie infantili più comuni.
Invece dal 1874 al 1878, in seguito a vaccinazione antivaiolosa, i bambini morti per le otto malattie più comuni erano saliti a quasi 41.500 per ogni milione.
Il dottor John Tilden, medico ufficiale passato all’igienismo dopo 25 anni, ne traeva la conclusione che, quand’anche tutti i bambini fossero stati salvati dal vaiolo, per ogni bambino salvato, ne erano morti tre in più per le otto malattie infantili più comuni. A sua volta l’editore di tale libro affermò di avere sofferto di vaiolo due volte, - al pari di altri due componenti della sua famiglia - e sempre dopo essere stato vaccinato.
DA VARIE ALTRE FONTI:
Secondo gli igienisti, a seguito di vaccinazioni sono stati rilevati numerosi casi di malattie deturpanti o invalidanti e anche la morte in bambini che stavano benissimo (DCDVES=Danni Causati Da Vaccini E Sieri p71-89).
In Inghilterra dal 1872-1881 al 1932-1941 a un calo della percentuale dei bambini vaccinati corrispose un calo del numero dei morti per vaiolo (DCDVES p48).
Nel 1924 in seguito a vaccinazione generalizzata vi fu il triplo di casi di encefalite letargica e di altre malattie rispetto alla media dei nove anni precedenti (DCDVES p33).
Anche ai sieri immunizzanti sono attribuiti molti casi di malattie (febbre, orticaria, eritema, linfadenoma, artralgia, anche infiammazione cardiaca, paralisi e morte (DCDVES p59).
Le autorità mediche preferiscono rinviare all’ultimo momento la vaccinazione di parenti e amici, riconoscendone così la pericolosità (DCDVES p54).
Gli igienisti affermano che è pericoloso anche l’uso dei sieri contro la rabbia (DCDVES p61): farebbe rischiare la malattia del sonno e la paralisi (LBG27p15=Le Bon Guide De L’Hygiénisme, n.27).
Esaminando i dati della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi in cui si facevano le vaccinazioni contro il vaiolo si rilevava una maggiore diffusione dell’AIDS (ANMDI=Aids Non Moriamo D’Ignoranza, p156).
Si riferisce anche un caso di pazzia. Un giovane andando a fare il militare fu sottoposto alla vaccinazione. Fu allora colpito da pazzia furiosa per 15 giorni. Nonostante la somministrazione di un calmante ebbe allucinazioni, disturbi oculari, gesti anormali di cui era pienamente cosciente ma che non riusciva a impedire. Si disperava e piangeva. Sottoposto a un digiuno per tre giorni, ma senza mettersi a letto, non ne ebbe alcun beneficio. Ripetuto il digiuno a letto, di nuovo per tre giorni, invece recuperò il controllo di sé. (Ciò mostrerebbe l’importanza del riposo insieme al digiuno per guarire). Mosséri avvertiva che in altri casi occorreranno parecchie settimane e che alcuni non guariranno mai perché la tossiemia ha danneggiato irreparabilmente il loro sistema nervoso (LA=L’Antimédecine 1° p195).
Altre malattie che si sono riscontrate in seguito a vaccinazione sono: emiplegia, ascessi, desquamazioni, cellulite, erisipela, infezioni settiche generali, eruzioni orticarie, sifilide, lebbra, tubercolosi, malattie mentali, tetano, paralisi, meningite, encefalomielite, ecc. (AIAB=Assistenza Igienica Ai Bambini p371-391).
E’ stato scritto che nei Paesi in cui non si pratica la vaccinazione su tutta la popolazione, la paralisi generale è rara (AIAB p379).
Infine il vaiolo non era poi così temibile. Si potrebbe guarirlo senza bisogno di medicine aggiungendo qualche accorgimento in più al solito trattamento igienista delle malattie acute (da AIAB, vaiolo vaccino).
All’efficacia più che incerta, questo vaccino, come ogni altro, comporterà un edema cerebrale più o meno transitorio, così come una diminuzione più o meno importante dei linfociti T4 e T8 (LBG=Le Bon Guide De L’Hygienisme n.53p5).
Sono occorsi degli anni durante i quali delle false epidemie spaventose furono annunciate per preparare il terreno per far accettare il vaccino SALK. Si sa il modo fraudolento col quale i test erano stati condotti, i risultati riferiti, la manipolazione delle statistiche e il cambiamento del criterio per cui migliaia di casi prima diagnosticati come poliomielite, furono esclusi da questa categoria dopo l’adozione del vaccino Salk (LBG52p16).
In un ospedale un medico e due infermiere, nonostante fossero stati vaccinati e rivaccinati con successo, si ammalarono di vaiolo dopo aver trattato i loro primi due pazienti (LBG51p13).
Inoltre nella Patologia medica si può leggere che esiste anche il crup virale, una malattia che può portare ugualmente alla morte per soffocamento a causa di una membrana che si forma nella gola, come avviene nella difterite (Patologia Medica E Chirurgica 1° p9). Ciò si presta a diagnosticare come crup virale i casi di difterite in persone vaccinate contro la difterite e nascondere così l’inutilità della vaccinazione.
Posso testimoniare personalmente un caso di morte di una bambina in seguito a una vaccinazione in un comune limitrofo una decina di anni fa, almeno così lessi sulla locandina passando in automobile davanti a un’edicola.
Stupidamente non mi fermai a comprare il giornale, altrimenti ora potrei smascherare la medicina ufficiale accusandola di aver fatto ristampare la pagina locale per far attribuire quella morte a una malattia cardiaca di cui la ragazzina sarebbe stata in cura, quantunque la sua fosse una morte inattesa. In aprile del 2019 ho tentato di contattare telefonicamente l’unica famiglia presente sulle pagine bianche col medesimo cognome - e sulla medesima strada, partendo dall’articolo archiviato nell’emeroteca comunale. Le telefonai, ma quando cominciai a fare domande sulla vicenda della bambina, l’inquilino si dimostrò diffidente e io lasciai perdere. Arrivato il nuovo elenco telefonico ho scoperto che quel nominativo era scomparso, ma io avevo conservato il numero e Il 12 marzo l’ho chiamato chiedendo se abitava lì il signor x y. Una donna mi ha risposto di sì e me l’ha passato. Mi ha detto che lui si chiamava y e non z e che aveva figli di 30 anni.
Magari sarà un fratello. Ritengo ben più che una coincidenza che si sia fatto cancellare dall’elenco telefonico, per non rischiare altre noie. Scommetterei che i signori della medicina abbiano minacciato il supposto fratello per farlo tacere.
Se su una popolazione di questa provincia di 150.000 abitanti (quindi, pari a circa un quattrocentesimo della popolazione italiana) si verificasse un evento del genere ogni 50 anni saremmo a 8 (400/50) morti l’anno a livello nazionale, ma una superficiale "grande scienziata" intervistata da Marco Frittella a Unomattina del 15 maggio 2017 prima delle 7.30 affermerebbe che tali morti "sono casi." …Da non prendere in considerazione, suppongo.
Invece se muoiono 4-5 per morbillo o altre malattie in un anno a livello nazionale, allora tali scienziati si sentono in diritto di far imporre le vaccinazioni a tutta la popolazione. Per di più tali morti sono spesso causate dalle terapie della medicina ufficiale, anziché dalle malattie. Così probabilmente succede adesso: delle 10.779 morti fino al 29.3.20, 2.779 saranno state causate dal coronavirus e altre malattie pregresse e 8.000 dagli antivirali somministrati ai malati per uccidere il virus. Il dottor Shelton diceva che la medicina ammazza i malati per salvarli.
Dal libro LA VERITA’ SUL CANCRO di Ty Bollinger
:
Sottoporre i figli ai vaccini non mette al riparo dai guai: essi sono soggetti al rischio di SIDS (sindrome della morte infantile improvvisa) e di SBS (sindrome del bambino scosso) che le autorità mediche considerano due quadri clinici misteriosi, ma che la ricerca ritiene probabilmente collegate con i vaccini.
Nel 2014 alcuni ricercatori hanno pubblicato un articolo che chiama in causa la vaccinazione esavalente come possibile responsabile della SIDS e della SBS cioè la sindrome del bambino scosso così chiamata perché i signori della medicina l’attribuiscono a maltrattamenti dei bambini per discolparsi loro stessi.
Invece un medico diplomatico del Consiglio americano di medicina ambientale, dopo l’osservazione di numerosi casi, li ritiene probabilmente dovuti alla somministrazione simultanea di vaccini molto potenti (epatite B, Haemophilis influenzae, tetano e pertosse).
E dopo che devono assistere alla sofferenza del proprio figlio alcuni genitori si sono dovuti difendere in tribunale dall’accusa di maltrattamenti e qualcuno è finito anche in galera, perché i medici avevano trascurato di esaminare le cartelle cliniche ignorando l’evidente collegamento tra i gravi problemi del bambino e i vaccini che gli erano stati somministrati.
D) VACCINI CONTRO IL CORONAVIRUS ENTRO UN ANNO?
Così promette l’OMS, probabilmente contando sulla cattiva memoria dell’umanità, anche di coloro che ci dovrebbero informare correttamente. Ho letto su internet che l’anno scorso è stato avviato un esperimento di vaccinazione contro l’AIDS e quest’anno è stato conseguito l’ennesimo fiasco da un altro vaccino. Sono più di trenta anni che cercano di realizzare dei vaccini e non ci riescono. Al contrario gli igienisti riuscivano a guarire i malati di AIDS senza bisogno di medicine e di vaccini già trentacinque anni fa ma sono tenuti sempre nell’angolo, al pari delle scuole alternative come l’omeopatia, il life120, la macrobiotica.
Ecco i link di un comunicato dell’ANSA e di un articolo di Repubblica:
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/07/16/aids-al-via-test-fase-3-per-vaccino-che-previene-infezione_636902fc-1e80-4221-b184-289652c56030.html
https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/02/04/news/aids_fallito_test_vaccino_in_sudafrica_non_protegge-247584242/
Un igienista ha scritto che un tale della medicina ufficiale consigliava che all’insuccesso di una cosa si doveva provarne un’altra. (N. d. R.: Disgraziatamente l’unica cosa che la medicina ufficiale non proverà mai è quella di fornire all’organismo umano ciò di cui ha bisogno per funzionare bene, anziché di inventare veleni chiamati medicine, tanto il pubblico nella sua ignoranza di ciò che riguarda la salute si accontenterà sempre di comprare il fumo della scienza medica al prezzo dell’arrosto).
E) I FARMACI HANNO DATO PROVA DELLA LORO EFFICACIA?
Così si dice nell’ambiente medico. Ma efficaci a fare che? domandava un igienista.
Certamente sono sempre efficaci a riempire il portafoglio agli industriali farmaceutici, agli scienziati che inventano medicine e alla classe medica e spesso efficaci a tenere sotto controllo i sintomi, ad esempio ad abbassare la pressione, temporaneamente, ma non a guarirla, poiché i medicinali generalmente non toccano la vera causa della malattia, ma intervengono a valle della causa.
Ad esempio, secondo gli igienisti, la vera causa dell’ipertensione essenziale è la tossiemia e solo disintossicando l’organismo si riesce a indurlo a cessare la sovrapproduzione di renina e, conseguentemente, a riportare fisiologicamente la pressione alla normalità in modo durevole.
La medicina ufficiale invece pensa a impedire che la renina produca una quantità più elevata di angiotensina I o di angiotensina II o di impedire che i nervi reagiscano all’aumento di queste sostanze. Ottiene spesso di impedire l’aumento della pressione, ma non essendo stata eliminata la causa, il paziente dovrà continuare a prendere medicine, magari col tempo in dosi crescenti e intanto la tossiemia aumenta e causa altre patologie.
L’igienismo, invece, disintossicando il malato, guarisce non solo l’ipertensione ma anche le altre patologie derivanti dall’intossicazione o le previene.
F) IL CONTAGIO
Oltre un secolo fa il dottor Hay scriveva su un suo libro che i medici se la ridevano del contagio, ma solo con altri medici, per non perdere clientela. Anche oggi i medici parlano solo del contagio. Essi non si sono mai curati di rendere più forte il sistema immunitario delle persone, poiché hanno interesse che la gente si ammali e corra da loro.
Al contrario, essi contribuiscono con le loro medicine a distruggerlo con gli antibiotici, gli antivirali e le altre medicine.
Oltre un secolo fa sono stati fatti degli esperimenti su dei volontari sani somministrando milioni di germi, nel naso, nella gola, nel cibo e nelle bevande senza che alcuno di loro si ammalasse. Il grande igienista Shelton ha scritto che se un bambino si nutre (e vive) sanamente (ossia mangiando frutta fresca, verdura cruda, patate, e fa a meno di cereali e dei loro derivati, dei legumi, le spezie forti), non si ammala nemmeno se dorme con un fratello colpito da una malattia infettiva.
Pertanto, almeno oggi che abbiamo tanta paura del coronavirus faremmo bene a seguire anche i consigli degli igienisti.
Certamente i germi si possono trasmettere da una persona all’altra, ma si moltiplicano a dismisura solo se trovano il terreno favorevole al loro sviluppo. Secondo gli igienisti il terreno favorevole è costituito dalle tossine accumulate nel corpo.
Per avere pochi germi, quindi è necessario mantenere il terreno pulito e ciò si ottiene dormendo abbastanza, evitando lo stress e gli stimolanti come l’alcol, il caffè, il tè, la cioccolata, ecc. e, per quanto possibile, i medicinali. E’ anche utile digiunare a letto bevendo solo acqua nel frattempo.
G) DUE MODI CONTRAPPOSTI PER PREVENIRE E AFFRONTARE LE MALATTIE
Tutti hanno sentito parlare di Louis Pasteur, il preteso salvatore dell’umanità dai malvagi germi che la minacciano. Pochissimi, invece, sanno di Claude Bernard, Béchamp, Virchow che sostenevano una tesi ben diversa, cioè che è più importante il terreno: se alcuni si ammalano e altri no è perché:
questi ultimi hanno un terreno più resistente ai germi, in quanto non hanno l’organismo sovraccarico di sostanze nocive all’organismo,
e forniscono al loro corpo le sostanze di cui ha bisogno per funzionare bene - vitamine, sali minerali, antiossidanti, aria pura, attività fisica, sole, riposo adeguato, vita regolata, ecc. per mantenere il sistema immunitario in condizioni di efficienza affinché l’organismo possa difendersi da sé, anziché inerzia, cibi spazzatura, fumo, alcol, caffè, tè, coca cola, bagordi, droga, medicinali, ecc.
La conseguenza è che i seguaci di Pasteur - cioè quasi tutti - pensano solo a evitare il contagio e a uccidere ii germi col risultato di distruggere gradualmente il sistema immunitario delle persone poiché vogliono sostituirsi alla natura, la quale, però, è più abile di loro.
Basterebbe vedere - su youtube.com digitando CERCA SALUTE 1/2019 nella casella di ricerca - la testimonianza della signora Carmela Nangano di Palermo guarita in un solo colpo dalla fibromialgia e dall’epatite B con una spesa probabilmente inferiore ai diecimila euro mentre ne sarebbero occorsi trenta-quarantamila solo per eradicare il virus dell’epatite B"" - secondo le parole della ministra Lorenzin - con la terapia inventata dal GRANDE SCIENZIATO.
La medicina ufficiale è affiliata a Pasteur e all’industria farmaceutica. Altre scuole mediche invece seguono gli insegnamenti di Bernard (e si legge che sul letto di morte lo stesso Pasteur ammise che era Claude (Bernard) ad avere ragione: "il terreno è tutto e il microbo è nulla".
Tra queste ultime è l’igienismo, scuola medica americana fondata nel 1822 dal medico Isaac Jennings che una volta aveva dimenticato la borsa dei medicinali. Allora si fermò al capezzale del malato, il quale la mattina dopo stava molto meglio, quantunque non avesse ingurgitato alcuna medicina.
Altri medici seguirono l’esempio di Jennings, tra loro il dottor John Tilden, chirurgo e docente di fisiologia, dopo aver esercitato per venticinque anni secondo i vecchi insegnamenti. Egli scoprì che col digiuno si potevano evitare anche numerosi interventi chirurgici, a cominciare dall’appendicite e lasciò scritto che
la medicina è la più grande truffa di tutti i tempi.
Secondo l’igienismo - e anche secondo il fondatore dell’omeopatia - allontanare le cause di malattie spesso è sufficiente sia per prevenirle che per guarirle - se il danno non è ormai irreversibile - ma occorre la collaborazione dell’individuo, affinché viva e si nutra sanamente.
H) I METODI MAFIOSI DEGLI AMBIENTI MEDICI E UNIVERSITARI CONTRO L’OMEOPATIA
Dottor Coll
Il dottor Coll, chirurgo di grande reputazione a sessant’anni scoprì l’omeopatia e volle sperimentarla creando un reparto di cure omeopatiche nell’ospedale di cui era titolare. Egli accettava soltanto i malati dichiarati incurabili dagli altri medici dell’ospedale. Ne guariva un gran numero, ma li dimetteva soltanto dopo un esame del medico che li aveva avuti precedentemente in cura e su certificato di guarigione del medesimo. Ma i Grandi Maestri della medicina ufficiale soddisfatti della loro sovranità professorale e poco disposti ad abdicare e a ridiventare semplici studenti unirono i loro sforzi per discreditare la fastidiosa innovazione, scagliando fragorosamente, contro l’audace perturbatore il fulmine della propria riprovazione, per scoraggiare la coorte dei timorati e degli ambiziosi.
Dottor Tessier
Dapprima interno negli ospedali di Parigi, poi medico di ospedale, il dottor Jean Paul Tessier si preparava all’insegnamento e pareva avviato alla carriera universitaria. La sua reputazione di clinico e di pedagogo gli aveva guadagnato l’attaccamento di un plotone di internisti di talento e sotto la sua guida tutto il gruppo applicava una medicina di elevata qualità. Ciò nonostante i decessi erano ancora frequenti.
Durante un familiare colloquio col suo maestro, uno degli studenti, figlio di omeopatico, si permise di suggerirgli: "Non converrebbe sperimentare l’omeopatia per i casi più difficili?" Il dottor Tessier si interessò dei fatti che il giovane riferiva sull’attività del padre. Si mise a studiare le opere degli omeopatici, e risolse di mettere alla prova, apertamente il nuovo metodo nel proprio reparto, utilizzando gli elementi che ne aveva appreso. Gli riservò le malattie ad alta mortalità, come la polmonite e il colera. I suoi interni vennero, naturalmente, associati a quegli studi.
Dopo tre anni di questo lavoro all’ospedale Sainte Marguerite, annesso all’ospedale maggiore il dottor Tessier pubblicò le sue Recherches cliniques sur le traitement de la pneumonie et du cholera suivant la méthode de Hahnemann, in cui esponeva ai suoi colleghi le sue stupefacenti osservazioni. Fu un grosso scandalo! I medici degli altri reparti, indignati nel veder applicata l’omeopatia in uno stabilimento di cura ufficiale, denunciarono il fatto e indifferenti ai risultati al Direttore generale dell’assistenza pubblica, il signor Davaine che ordinò un’inchiesta. L’amministrazione consultò i propri registri per un periodo di tre anni in cui il metodo condannato era stato applicato. Osservò che nel reparto erano stati curati molti più malati che negli altri e che i decessi erano stati meno numerosi. Precisò anche che la mortalità era diminuita di anno in anno. In conclusione il Ministero diede a Tessier il nulla osta per "continuare le sue ricerche perché utili all’umanità." Ma i Capi della medicina minacciarono di colpire il colpevole coi fulmini dell’Università. Il dottor Tessier, obbedendo contemporaneamente al suo senso del dovere professionale, che aveva molto spinto, e alla propria coscienza morale, altrettanto acuta, non esitò ad abbandonare la corsa agli onori e a volgersi definitivamente verso l’omeopatia trascinando con sé i migliori interni.
Professor D’Amador
La tirannia accademica è stata
particolarmente brutale contro l’omeopatia nei periodi in cui aumentava la
stima per i precetti di Hahnemann, come lo dimostra la disavventura del
professor Risuendo D’Amador.
Questo docente di patologia all’Università di
Montpellier non era rimasto indifferente ai successi spettacolari del metodo di
Hahnemann.
S’informò su questa nuova medicina e, dopo averne riconosciuto
l’autenticità dei risultati, volle istruirne i suoi allievi.
Le autorità della
Facoltà intervennero e gli proibirono formalmente di parlarne. In una lettera a
un collega gli scrisse:” Caro amico, lei si rammarica per il mio silenzio; legato
dal potere, imbavagliato dal Consiglio reale dell’istruzione pubblica, che
vuole che io faccia?” (da Omeopatia, pagina 159)
I) LA FURBIZIA DEI PETROLIERI E L’INGENUITA’ (O CONNIVENZA) DEI POLITICI
Col libro LA VERITA’ SUL CANCRO Ty Bollinger ci informa che negli Stati Uniti all’inizio del secolo scorso i petrolieri Rockfeller e Carnegie pensarono di estendere i loro affari anche al campo della medicina e fingendo di voler dare professionalità e denaro alla medicina fecero approvare leggi con le quali si stabiliva che le facoltà di medicina avessero cliniche universitarie, laboratori e attrezzature tecnologicamente avanzate, un certo livello di spese e di finanziamenti e che si ispirassero al modello della John Hopkins School of Medecine.
In questo modo le fondazioni dei Rockfeller e Carnegie presero il comando della medicina dando i finanziamenti solo alle facoltà che si impegnavano a insegnare soltanto il ricorso alle medicine, escludendo i rimedi naturali.
In questo modo le scuole di omeopatia e le altre furono costrette a chiudere e rimase solo la medicina ufficiale.
Inoltre, cliniche come quelle dello scienziato Rife che curavano efficacemente il cancro e altre malattie furono perseguitate e chiuse con la cooperazione dell’ASSOCIAZIONE MEDICA AMERICANA.
La medicina ufficiale è talmente brava a prevenire le malattie che … un secolo fa si diagnosticava il cancro a un Americano su ottanta, oggi a uno su tre… La sua prevenzione consiste nell’anticipare il momento felice in cui può mettere le mani nelle tasche dei cittadini e dei contribuenti e avviare al macello le pecore di Panurgo, tante più persone ammazza con le sue terapie brutali e più esse corrono a farsi ammazzare.
Infatti, a proposito del cancro, lo statistico medico Hardin Jones avrebbe dichiarato che i malati di tumore curati da altre scuole mediche sopravvivono quattro volte più a lungo di quelle che si rivolgono alla medicina ufficiale che usa metodi distruttivi ed è comandata dall’industria farmaceutica con la collaborazione dell’ordine dei medici che esercita un controllo assoluto tipo Gestapo sulla classe medica (LBG53p27).
Non è la scienza che comanda nel mondo della medicina, ma l’industria farmaceutica che con l’aiuto dei molti miliardi che incassa può sfamare molte bocche, mandare l’acqua all’insù e far passare per scienza le teorie che le fanno comodo e per grandi scienziati quelli che sono allineati coi suoi interessi. Gli altri diventano rapidamente dei GRANDI NESSUNO, come il professor Creighton - epidemiologo di fama mondiale - che parlò male delle vaccinazioni sulla prima edizione dell’Enciclopedia Britannica. Nella seconda edizione il suo contributo scomparve e lui fu dimenticato (LBG68 capitolo sul Diabete 4).
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