vivere2017-25-30



IL CERCA SALUTE 2017:

    IN QUESTA PAGINA WEB LE TRASMISSIONI DA 7 A 12


    TRASM. 25:

VEGANI CONTRO CARNIVORI.



    https://www.youtube.com/watch?v=mdkClNDI7LE&t=37s

    Si è scoperto sull’omocisteina che ce n’è di più dei vegani e si sa che essa causa problemi cardiocircolatori e renali, è coinvolta anche nell’Alzheimer, Parkinson e fratture ossee, nell’ossidazione delle LDL (ciò favorisce la formazione di ateromi), si combina con l’ossido nitrico e così favorisce l’ipertensione, a causa della carenza di vitamina B12, che è presente quasi solamente negli alimenti animali, particolarmente nella carne. Nei vegetali è scarsa la prolina e la lisina, necessarie per formare la matrice extracellulare.

    Nel metabolismo della metionina si ottiene l’omocisteina. La vitamina B12 è necessaria per ritrasformarla in metionina.

    Il ferro eme secondo Manco non ci è necessario. Panzironi risponde che nonostante il consumo di carne parecchi italiani sono anemici. Il ferro eme è assorbito al 40%, il ferro non eme è assorbito al 5% e per di più esso non avviene ben assimilato perché i carboidrati con cui viene mangiato non permettono ai succhi gastrici di raggiungere la necessaria acidità.


    Panzironi contesta l’affermazione dei vegani che l’uomo non è carnivoro.

    Afferma che l’australopitecus 3,5 mln di anni fa aveva una capacità cranica di 500 cc

    E si è suddiviso in due rami:

    l’australopitecus robustus, da cui deriva l’australopitecus boisei, cap. cranica 530 cc, vegetariano, che si è estinto 1 mln di anni fa perché è venuto a mancare il cibo per lui (forse dopo aver generato le scimmie).

    e l’australopitecus gracilis da cui deriva l’homo habilis con 700 cc di capacità cranica, poi l’homo erectus (cc 1250) e infine l’homo sapiens che ha una capacità cranica di 1500 cc.

    In lui si è verificata una riduzione dello stomaco e un aumento dell’intestino tenue per la necessità di assorbire una maggiore quantità di nutrienti. Non abbiamo le caratteristiche orali dei carnivori (Manco parla della lingua rasposa per leccare il sangue, i denti per strappare la carne, l’intestino abbastanza corto per espellere rapidamente i rifiuti e l’uricasi e di altre caratteristiche perché noi proveniamo dai frugivori (vedere verso i 49’ della registrazione eseguita il 23/12).

    Noi abbiamo un intestino tenue più lungo per assorbire più nutrienti e abbiamo reni più potenti che se non funzionano più ad età avanzata, ciò è per colpa dei carboidrati che li rovinano.


    Panzironi consiglia ai vegetariani e ai vegani di assumere vitamina B12, ferro, omega3 e carnitina per rimediare alle carenze che facilmente si verificano con la loro dieta.


    Testimonianza: Il dottor Belardino Tassi, urologo e andrologo, cura l’ipertrofia prostatica. Afferma che l’adenoma prostatico causa danni forse irreversibili al meccanismo di urinazione e non, per l’eccessivo uso dei carboidrati. Lui stesso ha cominciato ad escludere i carboidrati dalla sua alimentazione ed ha ottenuto presto buoni risultati liberandosi dei gonfiori addominali e del colon irritabile.





    TRASM. 26:

VITA DA STRESS



    https://www.youtube.com/watch?v=FTqA3Ba_CGY&t=5505s

    8 Italiani su 10 soffrono di stress. Ciò il sonno che diventa cattivo e le prestazioni giornaliere (ci si sente stanchi fin dal mattino).

    Panzironi afferma che l’alimentazione e lo stile di vita contribuiscono alla situazione di stress <- alimentazione.="" cortisolo="" p="">

    Lo stress ha un’importanza marginale.

    Il dottor Massimo Biondi afferma che attualmente è lo stress psicologico il più importante.

    Panzironi non è d’accordo. Ritiene che ci sia anzitutto una perturbazione ormonale e quindi bisognerebbe andare dall’endocrinologo.

    Cortisolo <- crh="" cth="" ipofisi="" ipotalamo.="" p="">

    Dal cortisolo deriva il Gh? il testosterone? gli ormoni tiroidei.

    Il cortisolo deve essere a circa 50 la mattina, e quasi a zero la notte.

    Filippo Ongaro si è occupato di astronauti che perdono in pochi giorni la muscolatura che gli uomini sulla terra perdono in 30 anni. egli afferma che per interrompere lo stress è bene stendersi sul divano, rilassarsi, inspirare lentamente ed espirare più velocemente per 5 - 10’ e che questo riduce lo stress.

    Consiglia di non saltare i pasti, altrimenti stimolazione del cortisolo demolizione della massa muscolare. Raccomanda i cibi a basso impatto sulla glicemia, ma in pratica parla dei cibi integrali della dieta mediterranea.

    Se il cortisolo perde il suo ritmo circadiano non riusciamo a riposarci la notte e ad avere il picco la mattina, disturbi (psico?) dello stress.

    Panzironi afferma invece che sono proprio i cibi della dieta mediterranea come i cereali e i legumi a causare il picco di glicemia insulina e poi il cortisolo -> < melatonina -> + insonnia

    Testimone: dottor Francesco Battaglia.

    Afferma che i diabetologi continuano a raccomandare 70 grammi di pasta e 30 di pane; che gli ECM (corsi di aggiornamenti per i medici?) insegnano ai medici i nuovi farmaci anche se si limitano a parlare delle molecole contenute in essi e a prescriverli per combattere i sintomi e non a prevenire le malattie.

    Battaglia ammette che la medicina non fa nulla per prevenire le malattie. D’altra parte i medici non hanno il tempo né la preparazione per farlo.

    Con l’alimentazione life120 si riduce subito lo stress.


    Gastrointestinali 31%, cefalee 22, respiratori, cardiaci

    Il cortisolo è un ormone prioritario, (cioè sospende ogni altro ormone). Impedisce la secrezione del Gh, il GABA, il testosterone, la serotonina, la dopamina, distrugge i linfociti Th1, procura più noradrenalina che porta allo stress cronico, al diabete, ictus, mal di testa, catabolizzazione proteica, osteoporosi, sarcopenia, artrosi, aumenta la miostatina-> taglia le fibre di collageno.


    Panzironi afferma che gli alimenti ricchi di carboidrati portano all’insulina -> calo glicemico -> cortisolo che aumenta la noradrenalina e inibisce la secrezione di dopamina e serotonina, melatonina.

    Inoltre quei cibi alterano il microbiota intestinale -> attivazione del sistema immunitario.

    Peggio ancora se si usano i carboidrati la sera, poiché ciò impedirà la produzione di melatonina.

    Alle 12.55 (la trasmissione è cominciata alle 12?) si accenna alla illuminazione come causa di stress e si dice che le lampade a luce bianca (led? tubi fluorescenti?) interrompono la produzione di melatonina e ciò è nocivo anche alle piante e non dobbiamo lamentarci se oggi i cibi non hanno più il sapore di una volta.

    Integratori: Melatonina e Stress killer.


    Testimonianza di Giulia D’Angella, 24 anni. Essa soffriva di numerose patologie da circa 11 anni. Erano cominciati con alterazioni intestinali. Forse questa testimonianza sta nella trasm. 27

    In particolare soffriva di linfocitopenia CD4, che presenta delle somiglianze con l’AIDS, alterazione del sistema immunitario che porta a infezioni batteriche diffuse, bronchiti ricorrenti, virus al collo dell’utero, febbri snervanti, stanchezza continua, psoriasi, formazione di molluschi (?) sul viso e sul corpo che ha dovuto far asportare.

    Le cure mediche davano risultato pressoché nullo, e col tempo la situazione si è aggravata. A 18 anni ha cominciato a fare ricerche sull’alimentazione, così ha adottato l’alimentazione paleo, la quale esclude il grano, ma non i tuberi e il riso. Ha ottenuto un miglioramento, poi ha adottato l’alimentazione life 120 perché si accorgeva che anche il riso e i tuberi le facevano male.

    Allora la psoriasi è regredita, ha perso 22 chili, i linfociti CD4 sono risaliti, ora a 398 (Panzironi afferma che il livello normale è 500).

    Panzironi afferma che la prima alterazione è stata nell’intestino, la mancanza di un enzima ha portato a un’eccessiva produzione di purine. Consumando la carne si è avuta meno infiammazione, meno psoriasi e la regressione della linfocitopenia che ora è risalita a 398 (il valore normale è 500).





    https://www.youtube.com/watch?v=1rv8zLCrTeQ&t=4482s

    In Italia nel 1985 c’era un bambino autistico ogni 2000, nel 2015 uno su 50, e si teme che tra altri 30 anni ci sarà un bambino autistico su 2,5.

    Un centro di ricerca ha constatato che la carenza di vitamina D al di sotto dei 25 ng nelle ultime 20 settimane di gravidanza comporta un rischio molto alto di avere un bambino autistico.

    E anche i bambini autistici sono carenti di vitamina D.

    Essa aumenta la serotonina che mantiene in pace le cellule neuronali, anziché molto eccitate come si verifica nei bambini autistici. Con la vitamina D migliora anche il rapporto tra i linfociti Th1 e Th2.

    C’è anche la candida molto spesso nei bambini autistici.

    I malati di autismo hanno difficoltà nell’apprendimento e vivono in un mondo tutto loro, isolati dagli altri. Magari ripetono all’infinito le medesime azioni e stanno ore a guardare il cestello della lavatrice che gira.

    Sono state distinte tre forme di autismo (autismo / pdd - nos / sindrome di Asperger). In esse c’è un mancato sviluppo neuronale (almeno nella prima). Mentre la medicina ufficiale pensa sempre ai geni alterati, secondo Panzironi c’è sicuramente infiammazione nel tessuto cerebrale. Montanari afferma che nei vaccini sono presenti puntualmente delle polveri inorganiche, non biodegradabili e non biocompatibili con piccole quantità di metalli pesanti. Panzironi ribatte che piuttosto è la carenza di glutatione a impedire l’eliminazione dei metalli pesanti nell’autistico.

    Secondo Panzironi i vaccini sono interessanti e possono riequilibrare il sistema immunitario, ma occorrerebbe sapere se un bambino ha il sistema immunitario sbilanciato verso il Th1 o il Th2, per somministrare prima quei vaccini che possono riequilibrarlo e dopo gli altri. In caso opposto, possono aggravare la patologia da cui il bambino è già affetto o farla manifestare se è allo stato latente. Ha detto che non esistono analisi per sapere se il sistema immunitario è squilibrato verso il Th1 o Th2, ma forse ha detto che ci si può riuscire esaminando le citochine.

    In molti il sistema immunitario è squilibrato: nelle autoimmuni lo è verso il Th1, nell’asma verso il Th2.

    Nei tumori c’è carenza di Th1.

    Inoltre i bambini autistici sono molto agitati e hanno difficoltà a dormire la notte.

    In America per i bambini autistici è usata la camera iperbarica che ha efficacia antinfiammatoria e affermano che il bambino autistico tende ad accumulare i metalli pesanti (tra cui il mercurio).

    Un medico italiano afferma di aver ottenuto un miglioramento dopo un mese abbandonando il glutine e la caseina.

    Panzironi afferma che solo abbandonando l’alimentazione scorretta togliendo gli zuccheri per far regredire la candida, potremo venire a capo dell’autismo. Bisogna anche ridurre il cortisolo affinché non distrugga il Th1.

    Testimonianza della psicologa dott.ssa Giulia Dangella, che si occupa da anni dei bambini autistici, afferma che glutine, caseina e lattosio procurano problemi, che nelle famiglie che accettano l’alimentazione life-120 si ottengono risultati in pochi giorni e che altri danno i dolci in premio ai bambini autistici che si comportano nel modo auspicato, mentre lei dà noci, anacardi, ecc. Afferma che le è stato consigliato dai signori della struttura per la quale lavora di non parlare alle mamme della dieta (penso perché non vogliono perdere lavoro). Afferma pure che le vaccinazioni danno spesso dei problemi causando la scomparsa del linguaggio, crisi epilettiche e comportamentali e che il nesso con i vaccini è evidente. Lei usa parecchie metodologie per curare i bambini autistici, anziché una sola come fanno invece i centri che si occupano di tali bambini.

    Panzironi commenta dicendo che con gli zuccheri si stimola la candida albicans che si nutre quasi esclusivamente di zucchero. Essa è naturalmente presente nell’intestino, ma l’alimentazione ricca di carboidrati, gli antibiotici, lo stress che produce il cortisolo e la conseguente diminuzione dei Th1 fa sviluppare la candida albicans in tutto il corpo, compreso il cervello, portandovi infiammazione. La candida impedisce la maturazione della microglia (cellule che fanno parte del sistema immunitario e proteggono il cervello dalle infezioni e distruggono le cellule morte in seguito a una lesione e la loro attività).

    (Le IFE sono prolungamenti i quali rilasciano le spore che portano alla candida vaginalis, al mughetto dei bambini e al piede dell’atleta).

    Panzironi afferma che anche l’epilessia ha un basso livello di serotonina come l’autismo.

    Quanto agli effetti dei vaccini afferma che si dovrebbe prevedere un protocollo diverso secondo ciascun bambino.

    Riguardo al cancro Panzironi dice che invece di ricercare farmaci si dovrebbero usare le vitamine C (che aumenta l’attività dei linfociti di 10 volte) e la vitamina D che attiva le cellule dendritiche.

    Una testimone afferma che una bambina ha ottenuto grossi risultati con la dieta paleolitica. Qualcuna riferisce che il chimico Mainardi insieme a un neuropsichiatra ha restituito interesse alla vita a una bambina con l’alfa lattoalbumina e con una dieta volta a ripristinare la salute dell’intestino.

    Integratori opportuni in aggiunta alla dieta paleolitica: Omega 3 life, Orac spice, Stress killer, Melatonin complex., Vitalife D


    (La vitamina D disattiva, disarma i neuroni. La curcuma e altre cose entrano anche attraverso la barriera ematoencefalica e forse per questo non suggerisce Aminoday.)

    Testimonianza di Camilla Ripani di Milano.

    Tale signora di 41 anni afferma che fin da bambina era affetta da stanchezza cronica (che veniva attribuita alla pigrizia). Tanto che nell’ora di ginnastica, dopo 10-15 minuti non ce la faceva più ed era costretta ad attendere la fine della lezione coricandosi per terra, poi soffriva sempre più di problemi digestivi, acne pronunciata.

    La sua alimentazione era costituita da merendine, latte e molto zucchero, anche con lo zabaione che era solita consumare nel pomeriggio.

    A 23 anni cominciò a diventare vegetariana e poi vegana. Si sentì molto meglio ma dopo 4-5 anni erano tornati i problemi e in forma più grave con l’aggiunta di gonfiori alle gambe, alle caviglie e ai piedi, neuropatie, pruriti, vulvodinia, adenomiosi, sentiva più fame e doveva mangiare spesso per non finire in ipoglicemia. Il colesterolo era sceso a 85.

    Poi provò il crudismo (germogli, verdura e frutta), per quanto le riusciva ma ciò aumentava i dolori.

    Alta 1,75, pesava 49 chili. (Secondo Panzironi il suo peso ideale era di 60 chili, ciò significa che il suo corpo si era mangiata la matrice extracellulare).

    I medici a curavano con ormoni e antidolorifici.

    Provò la paleodieta che consente il riso e le patate dolci, ottenendo una diminuzione dei dolori e della fibromialgia. Invece la colite si era trasformata in violenta gastroenterite e procurava dolori fortissimi che a volte la facevano svenire.

    Infine provò la paleodieta e dopo una settimana le sue coliche erano sparite, quantunque avesse ancora mal di pancia. Ora i gonfiori alle gambe si sono risolti e i dolori e la fibromialgia sono migliorati. Il colesterolo è risalito a 190. Dorme parecchie ore di sonno profondo (a volte anche sette), mentre una volta dormiva al massimo un’ora.

    Come integratori ha usato Vitalife C, Orac spice e Stress killer.

    Il 13.12 sul canale 61 ho sentito nominare l’epilessia che punti di contatto con l’autismo per cui il chimico Mainardi ritenne che ciò che si era rivelato utile per l’epilessia potesse essere utile per l’autismo e in effetti ottenne la guarigione della bambina autistica somministrandole l’alfa lattoalbumina una sostanza presente nel latte materno che favorisce la produzione della giusta quantità di albumina, altrimenti scarsa, come avviene nell’epilessia e al tempo stesso sfiamma anche l’intestino.

    Devo sentire la trasmissione 27 verso 50’ per risentire questo punto.





    TRASM. 28:

LE VERE CAUSE DELL’ANEMIA



    https://www.youtube.com/watch?v=vn49xtOIFKA&t=43s

    Inizia parlando della vitamina D: se è minore di 30 ng il rischio di anemia si raddoppia. Essi hanno più probabilità di ammalarsi di anemia dopo un’operazione. La vitamina D aumenta la produzione di eritropoietina e diminuisce la produzione di citochine infiammatorie.

    Nel mondo oltre un miliardo di persone hanno sintomi di anemia, mentre sono 700.000 quelli che hanno l’anemia conclamata.

    In Italia:

    Il 23% ne è affetto

    il 28% delle donne è anemica

    il 26% dei bambini


    Medicina:

    I sintomi sono stanchezza, sonnolenza, fiato corto, tachicardia, difficoltà di concentrazione, malessere generale, crampi, parestesie, formicolii, desensibilizzazione degli arti, pallore, iride (cornea?) diversa dal bianco, le urine appaiono più concentrate, aumentata caduta dei capelli, fragilità delle unghie.

    Si distinguono le anemie con carenza di emoglobina.

    Per ridotta produzione di globuli rossi;

    per distruzione di globuli rossi

    per fattori nutrizionali: carenza di ferro, B12

    per maggiore fabbisogno (crescita, gravidanza)

    per perdita da sanguinamenti, spesso dal tubo gastrointestinale, epistassi

    Ne deriva una peggiore qualità della vita e una maggiore ospedalizzazione.

    Le cellule hanno bisogno di ossigeno e pertanto lavorano male senza ossigeno.

    In caso di carenza di ferro si hanno meno globuli rossi o più piccoli. Ma se si mangia bene bisogna domandarsi se il ferro viene assimilato. Somministrare il ferro per via orale

    Per Panzironi il problema deriva più dall’alimentazione e dallo stile di vita che riducono la produzione dei globuli rossi o li distruggono troppo presto. C’è un’eccessiva demolizione dei globuli rossi in presenza di radicali liberi (i globuli rossi sono i più esposti alla loro azione) o in caso di acidosi, di infiammazione.

    La epcidina è una proteina prodotta dl fegato che inibisce l’assorbimento di ferro dall’intestino e il suo rilascio da parte dei mastociti (che lo assorbono quando sono distrutti i globuli. La sua produzione diminuisce se c’è ipossiemia e aumenta in presenza di citochine infiammatorie (interleuchina 1 e 6), nell’obesità o in un’alterazione del sistema immunitario con maggiore Th2. Dalla tr. 28 di life-120.it ho capito che ci sono interleuchine 1 se prevale il Th1, e interleuchine 6 se prevale il Th2.

    I macrofagi si caricano di ferro quando distruggono i globuli rossi e lo rilasciano quando ce n’è bisogno per creare dei globuli rossi.

    L’anemia può derivare da sostanze che favoriscono l’emolisi o da carenze che ostacolano la produzione. (glicotossine, Ages, Ales: l’emoglobina glicata ne è un segnale).

    L’acidosi danneggia l’eritrocita e può portarlo all’apoptosi (?)

    Il glucosio alto (iperglicemia) ossida l’emoglobina.

    I radicali liberi ossidano l’emoglobina e causano l’emolisi.

    Il glucosio quando incontra le proteine genera le glicotossine Ages e Ales.

    I radicali liberi ossidano l’emoglobina e impediscono di trasportare l’ossigeno e causano (?) i corpi di Heinz.

    I radicali liberi sono prodotti dall’endotelio arterioso e dalle disfunzioni mitocondriali e anche da alimenti fortemente ossidanti come i piselli e le fave con i loro anti-nutrienti (vicina e convicina che generano H2O2?).

    I globuli rossi ossidati perdono la capacità di incunearsi nei capillari (e di caricarsi di ossigeno?)

    Più perossinitriti,

    i corpi di Heinz.

    Per i globuli rossi l’unica difesa sta nel glutatione, quindi è necessario il suo attivatore, il NADPH.

    Panzironi: è importante fare le analisi del sangue per sapere se si è anemici. Quanti globuli rossi e l’emoglobina che deve essere 11 nelle donne e 23 nell’uomo. I globuli più di 4 mln nelle donne e più di 5 negli uomini. A fare la differenza però è l’emoglobina (MCV) che deve essere tra 80 e 100

    Le fave e i piselli contengono anti-nutrienti (vicina e convicina) fortemente ossidanti, dannosi ai globuli rossi. Anche i cereali e altri alimenti ricchi di amidi producono tali conseguenze poiché procurano per otto ore al giorno una glicemia pari a 140 come i diabetici a digiuno.

    Se c’è poco glucosio-6 fosfato, (G5PD) si ha minore produzione di NADPH.

    Bisogna stare attenti ai radicali liberi ma anche agli alimenti della dieta mediterranea. Poiché aumentano la produzione delle interleuchine 1 e 6, scorie acide e all’eccessiva presenza di glucosio nel sangue. C’è l’influenza dei carboidrati sull’adipe e quindi nella produzione delle interleuchine.

    Il Th1 aumenta le interleuchine 1

    Il Th2 aumenta le interleuchine 6.

    Che inibiscono la produzione dell’eritropoietina necessaria alla produzione dei globuli rossi.

    I diabetici hanno maggiore rischio di anemia.

    L’anemia aggrava le malattie degenerative e può anche esserne la causa.

    Un nutrizionista raccomanda di non assumere il ferro insieme al calcio e suggerisce di assumere spinaci con la pasta, ecc. oppure carne di bresaola, magari di cavallo che contiene molto ferro.

    Secondo Panzironi gli alimenti vegetali con antinutrienti (acido fitico) impediscono l’assorbimento della quasi totalità del ferro. Almeno integrarli con la vitamina C.

    Al contrario gli alimenti animai ci consentono di assumere il ferro già pronto nell’emoglobina o nell’appropriata forma bivalente (Fe2)

    Integratori contro l’anemia: Vitalife D (regola il sistema immunitario e fa produrre l’eritropoietina), Vitalife C (antiossidante), Radical Killer, Aminoday life (per costruire il glutatione)

    L’urina gialla significa che c’è alquanta distruzione di emoglobina (la bilirubina è il suo pigmento), di globuli rossi. Chi fa la dieta ancestrale ha l’urina chiara. Ci sarebbero stati vari testimoni guariti e c’è stato anche chi è guarito dall’anemia mediterranea.

    Anemia mediterranea: o microcitemia o talassemia.

    Colpisce il 13% dei Siciliani e l’8% in Sardegna. E’ considerata una malattia genetica e si può guarire mediante trapianto di midollo osseo, ma i donatori sono pochi e allora si spera di riuscire a ricorrere all’autotrapianto dopo aver sostituito il gene guasto con uno sano. L’anemia mediterranea è costituita da un difetto di sintesi della catena Beta per cui ci sono solo le catene alfa che si combinano tra loro e ciò causa la precipitazione dei globuli rossi. L’anemia mediterranea non si presenta nelle località montane.

    Panzironi afferma che l’anemia mediterranea rappresenta una mutazione difensiva dell’organismo per resistere alla malaria: fa morire i globuli infetti e insieme con essi i protozoi affinché non si diffondano.


    La signora Poletti proveniente da vicino Comacchio partecipa a Life120 Stories di Deneb Antuoni, trasmessa il 7.4.18, quale testimone dell’anemia mediterranea. Afferma che si prendeva tutte le malattie, la difterite, la bronchite, era soggetta a debolezza autunnale e primaverile, aveva difficoltà digestive e problemi intestinali, sveniva spesso, non poteva più lavorare come insegnante. Aveva mal di schiena e alle anche che le rendevano difficile camminare e si era dovuta operare.

    Fu mandata a fare le analisi al Policlinico di Roma e le fu restituito un referto che non riportava la sideremia. Il medico le spiegò che la talassemia non veniva da carenza di ferro. Invece un ricercatore le ha fatto sapere che probabilmente aveva pochissimo ferro e che ciò che aggravava ulteriormente la sintomatologia già pesante della microcitemia, capace di farle rischiare più volte la vita. In realtà, aveva meno di 30 mg, invece di 60 come minimo.

    Aveva dolori alla schiena e soprattutto alle anche per le quali si è dovuta operare, poiché non poteva più camminare. Dopo aver scoperto il life120 si è resa conto di aver bisogno di proteine e si è meravigliata di essersi fatta abbindolare dal vegetarianesimo.

    Gradualmente ha visto migliorare le sue condizioni di salute e ha potuto abbandonare l’acido folico, il farmaco per la bronchite, la pressione alta, la cardioaspirina. Ora sta benissimo, prendendo tutti gli integratori della life120 e la sua emoglobina è salita a 11,9 che è quasi pari al minimo, mai avuta prima.


    Sindrome di Gilbert: è considerata una malattia genetica (sarebbe dovuta alla carenza dell’enzima uridin-difosfoglucoronil) dalla medicina ufficiale ed è caratterizzata da bilirubina nel sangue che il corpo non riesce a eliminare. Ha come sintomi la febbre, perdita di appetito, nausea e forse la cornea gialla. Può verificarsi anche dopo un digiuno, durante la gravidanza o lo stress. Panzironi dice che è meglio pensare a non far distruggere i globuli rossi.


    Testimonianza del medico Daniele Serravalli dentista e gastroenterologo. Afferma che il medico deve seguire le indicazioni della Comunità scientifica. Può imparare solo con l’esperienza. Cercava di evitare gli alimenti grassi, di togliere il grasso dalla carne e dai salumi ed esagerava con i carboidrati. Soffriva di reflusso e gastrite, disturbi intestinali, extrasistole molto fastidiosa, rizoartrosi (?) a una mano. Aveva un sonno leggero e si svegliava stanco, trigliceridi molto alti che non rientravano nella norma neanche con gli omega 3. Bilirubina a 5 - 6, ora a 2. Soffriva della sindrome di Gilbert. Prendeva antiacidi ed altri. Tre mesi fa ha iniziato la life-120 ed ha perso 5 - 6 chili, quantunque non fosse grasso.

    Con la dieta ancestrale le extrasistoli sono sparite, il sonno va benissimo. Per la gastrite forse è sparita. I trigliceridi sono scesi a 103 (il massimo è a 170).

    Era 6 ora a 2 (l’emoglobina glicata?)


    Erborista: ortica dioica: ricca di ferro e minerali. Usata come remineralizzante e contro l’ipertrofia prostatica, rinforza i capelli e agisce contro la forfora e i capelli grassi. Una volta era usata come drenante e diuretica.

    Ferro: Panzironi afferma che in Multivitamineral c’è il 15% della RDA. Lui non è favorevole agli integratori molto forti poiché possono causare tumore al colon. Comunque consiglia di integrare il ferro con la vitamina C.

    Ricetta del risotto fatto col risino shirataki con barbabietola rossa frullata con uno spicchio d’aglio (cotto alcuni minuti per gettarne l’acqua con l’amido, prima di farci il risotto) e crema di formaggio (pecorino ultrastagionato) con una piccola quantità di panna per poter fare la crema col formaggio. Pancetta in padella a fiamma molto bassa da fare a pezzettini.

    Il riso va sparso sul fondo del piatto, sopra ad esso la crema di formaggio a mucchietti e al centro la granella della pancetta.

    Barbabietola rossa: ricca di antiossidanti. Ha solo il 5% di carboidrati e il 2-3% di fibre. non si deve trasformarla in succhi, Però presenta un’eccessiva presenza di nitrati che si possono trasformare in nitriti e nitrosammine cancerogene.

    Il digiuno intermittente (di Berlotti) può essere da 12 a 20 ore. Si fa un giorno sì e uno no.

    Secondo Panzironi è molto meglio un digiuno prolungato e serio. Di 5 giorni. Quello intermittente produce maggiore cortisolo e non arriva al terzo giorno in cui cominciano a essere prodotti a partire dal grasso i corpi chetonici che nutrono previa trasformazione in glucosio (?) riducono l’infiammazione e poi fanno il reset dei recettori ormonali che torneranno a funzionare bene.

    E’ sbagliato fare attività durante il digiuno, poiché esso consuma glucosio e attiva il cortisolo.

    Sembra che Panzironi abbia poi consigliato di consumare proteine prima di fare sport, affinché il corpo usi o grassi come fonte di energia.

    1a Telefonata: una donna afferma che i suoi trigliceridi sono diminuiti da 107 a 52 e domanda cosa può mangiare come carboidrati e al posto delle uova alle quali è allergica. Panzironi risponde che può mangiare la verdura e un po di frutta e che tra cinque o sei mesi l’intestino sarà tornato a posto e allora potrà mangiare di nuovo le uova.

    2° telefonata: anemia, sangue dal naso. Cambiare alimentazione e integrare con vitamina C.




    TRASM. 29:

QUALE ALIMENTAZIONE PER VIVERE 120 ANNI



    https://www.youtube.com/watch?v=MUe1DpCsq1Q&t=7s

    Un medico afferma che è bene ingerire vitamina C cioè succo d’arancia o pompelmo o limone insieme alle proteine della carne per evitare la formazione delle nitrosammine dalle ammine biogene.

    Panzironi afferma però che ciò si può verificare anche con le proteine vegetali e che se la carne fosse così pericolosa l’umanità si sarebbe già estinta da milioni di anni.

    Quanto ai bambini si dovrebbe fare quello che ha insegnato la natura: allattare i bambini almeno due anni - anziché ricorrere alle pappe - e poi dare loro gli stessi alimenti degli adulti. Come sostituto del latte si potrà usare al più un prodotto costituito da un 35% di grassi, 50% di carboidrati a basso indice glicemico e il resto proteine, ecc. anziché niente grassi o quasi.

    Oppure si può sostituire il latte col latte di cocco o mandorle (preferibilmente deoleata) o soia (che però è ricca di fitoestrogeni e quindi va usata con moderazione). Accertare che i carboidrati non superino il 5%.

    Una dottoressa afferma che il latte contiene la lattasi per digerire il lattosio, ma occorre la rennina per digerire la caseina, la cui secrezione cessa dopo i tre anni.

    Secondo Panzironi il pericolo è costituito dall’Igf1, per cui tra i derivati del latte consiglia solo il burro, la panna senza esagerare e i formaggi stagionati almeno 20 mesi, in cui la caseina è ormai scissa in aminoacidi e l’Igf1 è anch’esso decomposto.

    Il fruttosio, secondo Panzironi, è preferibile agli altri zuccheri, ma non va usato con grandi quantità di altri zuccheri altrimenti produce il fegato grasso.

    Birra: (da Quale alimentazione per vivere 120 anni?)

    Un medico afferma che la birra contiene meno col del vino e come tale se ne può bere di più. Contiene vitamine del gruppo B, flavonoidi con effetti antitumorali. Panzironi risponde che, oltre all’alcol, la birra contiene funghi e zuccheri (e forse che con essa si esagera facilmente perché non dà sazietà?). Il vino va usato con parsimonia (un bicchiere, rosso per il resveratrolo, a pasto) e non contiene zuccheri.

    Niente superalcolici.

    Quanto al tè e al caffè sconsiglia di usarli, soprattutto la notte. Essi stimolano la produzione di cortisolo, specialmente per chi ha già problemi con esso. Al più usarli la mattina quando il cortisolo ha perso il suo ciclo circadiano.

    Il cortisolo secondo la Medicina dovrebbe essere tra 7 e 25 la mattina e tra 2 e 14 il pomeriggio, ma a Panzironi dovrebbe essere meno di 25. L’esame andrebbe fatto parecchie volte il giorno per verificarne la circadianità.

    Il cortisolo aumenta la gittata cardiaca, la glicemia, esegue la catabolizzazione delle proteine, riduce il Th1 e la formazione di collagene, la melatonina, altera la produzione dei neurotrasmettitori (per esempio della serotonina e ne deriva la depressione).


    Come acqua Panzironi consiglia quelle ad alto residuo fisso e effervescenti naturali o l’acqua del rubinetto purché non contenga arsenico.

    La medicina tratta come equivalenti la frutta e la verdura. In realtà la sostituzione della frutta alla verdura comporta un aumento dello zucchero ingerito poiché la prima contiene il 15-18% di zuccheri (fruttosio e saccarosio) e la seconda il 3% (solo di fruttosio). Vanno sconsigliati i succhi di frutta anche perché le fibre sono importanti.

    La frutta essiccata contiene molti zuccheri, quindi può essere usata con molta moderazione, la frutta secca (noci, nocciole, pistacchi, ecc.) va usata solo saltuariamente anche perché è piuttosto ricca di omega 6. Al più usare spesso le noci di macadamia che contengono solo l’1,3% di omega 6.

    La farina integrale contiene solo il 5-8% in meno di carboidrati rispetto alla farina bianca e contiene gli antinutrienti.

    La colazione non va fatta con i carboidrati, che dopo due ore causano nuovamente fame, ma con salumi o uova seguite magari da un frutto. A pranzo e a cena 250 grammi di cibo proteico e ortaggi a volontà ben conditi, escludendo patate e legumi.

    Il caffè e il tè, tramite la caffeina e la teina aumentano il cortisolo. Si possono usare la mattina e dopo pranzo al più. Quanto al ginseng usarlo al più con poco zucchero.

    Il caffè d’orzo contiene solo 1,5% di carboidrati perciò è accettabile.

    Quanto al latte, non ha tutti quegli effetti positivi che si immaginano: ci mancano la lattasi per digerire il lattosio e la rennina per digerire la caseina, per cui si va incontro alla colite.

    Il latte non va bene per l’adulto anche per la presenza di igf1 trasportato dalla caseina: si lega alle cellule tumorali e le spinge alla replicazione, favorisce la calvizie, l’irsutismo e l’iperplasia prostatica.

    Ottime alternative vegetali sono il cocco, mandorle, la soia che però è ricca di estrogeni.

    Burro e panna si possono mangiare perché non contengono molte proteine. I formaggi devono essere stagionati oltre 20 mesi affinché caseina e igf1 siano degradati.

    I cereali integrali si differenziano di poco per quanto riguarda gli zuccheri. Inoltre contengono degli antinutrienti.

    Agli sportivi è sbagliato consigliare una forte quota di carboidrati poiché solo la fibra muscolare bianca ha bisogno dei carboidrati. Quella rossa e quella rosa che rappresenta la maggioranza delle fibre muscolari hanno bisogno dei trigliceridi. Per l’80% l’energia dovrebbe essere fornita dai grassi altrimenti si va incontro al calo glicemico e del rendimento. Prendere magari 1 etto di bresaola o di ricotta un’ora prima dell’impegno, per non stare a stomaco vuoto.


    Integratori consigliati come minimo:

    Vitamina C e D, Orac spice, Multivitamineral e, dopo i quarant’anni, la melatonina.

    Digiuno terapeutico: Deve durare almeno 5 giorni e magari essere eseguito ogni tre mesi. Durante di esso è sconsigliabile l’attività fisica e anche lo sforzo mentale. Per non avere lo stomaco vuoto, si possono prendere oltre all’acqua anche delle tisane, ma non il tè o il caffè, il tè, ecc.

    Omega 3 (2 a pasto, ma per quanti pasti?) e 3 aminoday a pasto per 3 pasti.

    Testimonianza: Jessica Moschino da San Donà di Piave

    Fin da bambina usava molto dolce.

    Soffriva molto di cervicale - in seguito a un incidente - e mal di testa. Le cadevano molti capelli. Sveniva facilmente durante la gravidanza tanto che la portavano fuori, forti problemi di reflusso. Aveva attacchi di panico, stipsi, vermi intestinali. Coliche renali. Intolleranze agli alimenti. Mente annebbiata. Acufeni a volte fortissimi al punto da non sentire la musica (lei fa la cantante). Tumore benigno all’ipofisi di 5 mm curato con le terapie (ora 3 mm.). Sparite le vene varicose. I medici le dicevano di andare dallo psicologo. Qualcuno le ha suggerito di togliere il glutine, ma lei ha scoperto il life120 e ha tolto i carboidrati e i suoi problemi si sono risolti completamente o quasi. La psoriasi non c’è più.





    TRASM. 30°:

LE VERE CAUSE DELLA DEPRESSIONE (E DEGLI ATTACCHI DI PANICO)



    https://www.youtube.com/watch?v=jJIxkQ5KSZ0&t=350s

    Parla inizialmente della vitamina D riconosciuta capace, nei soggetti con meno di 15 ng/dl di sangue di aumentare del 48% gli infarti,

    del 78% l’ictus

    del 100% le insufficienze cardiache.


    Panzironi suggerisce di assumere 5000 UI per aumentare la vitamina D (fino al ritorno a 80 ng), salvo d’estate se ci si espone al sole.

    La depressione colpisce il 12 % degli Italiani, 2 donne per ogni uomo. Quindi 7,5 mln.

    Il costo sanitario è pari a 40 mld di euro in Europa.

    Le cause principali sono alimentazione e stile di vita.

    Un medico afferma che nella depressione si ha perdita di energia vitale, astenia, abulia, apatia, anedonia, anoressia oppure bulimia (compensatoria).

    La medicina distingue tra depressione maggiore, atipica, distimia, DS e disturbo bipolare (quest’ultima si caratterizza per iperattività, maniacale e irritabilità),

    Afferma che la depressione può essere di origine genetica o dovuta ad eventi esterni e che si manifesta con un’alterata presenza di neurotrasmettitori, tra cui una riduzione della serotonina, la quale produce serenità e benessere). Cerca come al solito di combattere gli effetti, piuttosto che le cause, somministrando medicinali che evitano la ricaptazione della serotonina da parte dei recettori (ossia la sua distruzione).

    Secondo Panzironi bisogna agire sulle cause della ridotta produzione di serotonina e del sistema immunitario: esse sono l’eccesso di cortisolo che attiva i neuroni adrenergici e il conseguente rilascio di noradrenalina, che ostacola il rilascio della serotonina. Anche l’NLRP3 produce maggiormente il CRH che porta a un aumento di cortisolo, mantiene la produzione del cortisolo e impedisce la produzione della serotonina.

    La noradrenalina accelera battito, respirazione e glicemia.

    Le NLRP3 sono enzimi molecole proteiche un’infiammazione. Produce troppa il cervello produce troppe interleuchine

    Più cortisolo.

    La cura si fa abbandonando la dieta mediterranea che stimola il cortisolo. L’insulina induce momentaneamente una produzione di serotonina ma poi si ha un calo di essa che porta alla sovrapproduzione di noradrenalina. Infine il cortisolo resta alto stabilmente e impedisce la produzione di serotonina in modo stabile.


    ATTACCHI DI PANICO

    Quasi 10 mln di Italiani soffrono di attacchi di panico dovuti allo stile di vita e all’alimentazione. Tali malati hanno uno stress cronico e un’alterata produzione dei neurotrasmettitori: più noradrenalina e meno serotonina.

    Tali attacchi sono dovuti a troppo cortisolo e alla NLRP3. Qui c’è una produzione di noradrenalina ancora maggiore di quella presente nella depressione. C’è una maggiore presenza anche di acido lattico nel sangue (o nel cervello). Esso è la scoria della glicolisi. C’è una situazione di acidosi, dovuta ad alimentazione ricca di zuccheri (?)

    L’integrazione: melatonina, inibitori del cortisolo (cioè Stress killer) e Aminoday poiché vari suoi aminoacidi aiutano la produzione di Acetil Coa dall’acido piruvico, che altrimenti è trasformato in acido lattico (?).

    Testimonianza di Aldo ? Siliato, campione mondiale di kickboxing (?) dopo un periodo di alimentazione life-120. Precedentemente in Italia otteneva il 2° - 3° posto. Aveva ogni anno raffreddori e mal di gola. A questo punto io ho interrotto il collegamento con internet.




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