omeoprofilassi

Sintesi del libro

Manuale di OMEOPROFILASSI

l’alternativa omeopatica alle vaccinazioni

di Isaac Golden

INDICE

CAPITOLO 1 - CHE COS’E’ L’OMEOPROFILASSI?

CAPITOLO 2 – L’OMEOPROFILASSI È VERAMENTE NECESSARIA?

CAPITOLO 3 – OMEOPROFILASSI A BREVE TERMINE NELLA PRATICA CLINICA

CAPITOLO 4 – OMEOPROFILASSI A LUNGO TERMINE NELLA PRATICA CLINICA

CAPITOLO 5 – EFFICACIA DELL’OMEOPROFILASSI

CAPITOLO 6 – SICUREZZA DELL’OMEOPROFILASSI

CAPITOLO 7 – RIFLESSIONI TEORICHE E PRATICHE SULL’OMEOPROFILASSI

CAPITOLO 8 – UNA SPIEGAZIONE DEL MECCANISMO D’AZIONE DELL’OMEOPROFILASSI

APPENDICE 1 - UN BREVE CONFRONTO FRA OMEOPROFILASSI E VACCINAZIONI

APPENDICE 2 - ISTRUZIONI ALLEGATE AL KIT 2012

APPENDICE 3 - ALCUNE CARATTERISTICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE OGGETTO DI OMEOPROFILASSI

APPENDICE 4 - REAZIONI AI RIMEDI OMEOPROFILATTICI

APPENDICE 5 - COMMENTI GENERALI DEI GENITORI CHE HANNO RISPOSTO AL QUESTIONARIO



SEZIONE I

PROGRAMMI PREVENTIVI IN PRATICA


PREFAZIONE

Questo libro è utile anche a chi non è medico e se ne sentiva un estremo bisogno.

La ricerca ha sottolineato l’efficacia dell’omeoprofilassi (OP) nel contrastare le epidemie.

Nel 2007 a Cuba l’OP ha avuto pieno successo somministrando un rimedio omeopatico a 2,3 milioni di persone contro la leptospirosi, malattia potenzialmente mortale.

Vi sono però diversi livelli di competenza omeopatica nei vari paesi del mondo. L’unico modo per andare avanti è il dialogo, la ricerca, l’osservazione distaccata delle evidenze.

Questo libro va in quella direzione.

Alastair Gray, Sidney 2012.



PREFAZIONE DELL’AUTORE

Con questo libro egli si ritiene in dovere di trasmettere le sue esperienze di trent’anni per far conoscere ciò che può offrire l’OP e cosa non può offrire, poiché perfino da alcuni membri della Comunità omeopatica internazionale l’OP è evitata.



INTRODUZIONE

Isaac Golden ha iniziato a lavorare come medico nel 1984 ed era già consapevole dei danni che si potevano causare con le vaccinazioni per l’esperienza che ne aveva avuto con uno dei suoi figli.

Allora non sapeva, però, che la medicina omeopatica è in grado:

  • di curare i danni da vaccini
  • e di eliminare la necessità di vaccinare fornendo un metodo di prevenzione delle malattie infettive sperimentato storicamente.

L’autore ha raccolto le dichiarazioni dei genitori dopo l’omeoprofilassi e auspica la possibilità di scelta da parte dei genitori tra vaccinazione e OP.



Egli vuole trasmettere la sua esperienza nella progettazione di un programma di OP per la prevenzione a breve e a lungo termine di particolari malattie infettive precisando che:

1) sulla Terra non esiste nulla che possa garantire la protezione assoluta dalle malattie. Non lo fa la vaccinazione né l’OP e nemmeno la stessa patologia infettiva (che la persona non si infetti di nuovo).

2) La vaccinazione omeopatica non esiste. L’OP non imita la vaccinazione. Essa cerca di ridurre la possibilità di sviluppare i sintomi della patologia infettiva.

L’omeoprofilassi è stata sperimentata dallo stesso fondatore dell’omeopatia – Samuel Hahnemann – nel 1798, due anni dopo la prima vaccinazione di Jenner.

Se si fanno molte più vaccinazioni che l’OP è perché le vaccinazioni rendono molto di più all’industria farmaceutica e ai medici.



CAPITOLO 1 - CHE COS’E’ L’OMEOPROFILASSI?

L’OP è l’uso metodico di sostanze dinamizzate per prevenire lo sviluppo dei sintomi caratteristici di una malattia infettiva.

L’uso metodico significa:

che il rimedio da usare va scelto secondo la legge dei simili, ossia in base alla similitudine dei sintomi che la sostanza è capace:

  • di produrre nelle persone sane;
  • o di eliminare in individui malati.

il numero delle dosi da somministrare di ogni rimedio deve essere il minimo possibile in grado di produrre un effetto protettivo.

Si usa una potenza più alta (N.d.R.: sostanza medicinale più diluita) con meno dosi o viceversa.

La potenza più alta ha un effetto più duraturo.

Quanto ai sintomi caratteristici, come insegnò l’omeopatico Kent, per la prevenzione con l’OP è sufficiente una similitudine inferiore a quella che è necessaria per la cura della patologia.



CAPITOLO 2 – L’OMEOPROFILASSI È VERAMENTE NECESSARIA?

Quando era ancora un bambino australiano, prese il morbillo, la parotite, la varicella e la rosolia come tanti altri suoi coetanei e chi non si ammalava si considerava sfortunato perché non si era preso un po’ di “vacanze" scolastiche.

Oggi non si fanno campagne allarmistiche FINO alla produzione e distribuzione di massa del vaccino.

Da allora la malattia diventa letale con conseguenze terribili.

Al contrario la malattia può essere un pericolo per i bambini malnutriti, il cui sistema immunitario non riesce a far fronte alla minima emergenza, non per quelli sani.

La Medicina Tradizionale Cinese considera il morbillo una tappa importante per la maturazione del sistema immunitario di un bambino.

Degli studi epidemiologici, secondo Morgan, dimostrano che la tipica patologia morbillosa riduce la mortalità infantile, altri dicono che malattie infettive proteggono dall’asma, in seguito.

Tuttavia c’è diversità di opinioni e alcuni soggetti - tra quelli spesso incontrati dagli omeopatici - testimoniano di non essersi più sentiti bene dopo essere stati colpiti da una malattia infettiva.

Si potrebbe sostenere che se lo stimolo prodotto da una malattia infettiva produce dei benefici, allora lo stesso stimolo fornito dai rimedi dell’OP sarebbe anch’esso vantaggioso, ma senza i rischi associati alla malattia naturale o al vaccino.

Ciò, tuttavia, non implica che le malattie debbano essere prevenute, salvo qualcuna più pericolosa come la meningite meningococcica che secondo l’Autore può uccidere in 24-48 ore se non è trattata rapidamente con una terapia adeguata.



CAPITOLO 3 – OMEOPROFILASSI A BREVE TERMINE NELLA PRATICA CLINICA

Si tratta di:

  • di un aumento stagionale di una malattia (come l’influenza),
  • di un’epidemia che ritorna periodicamente (pertosse)
  • o di viaggi in zone in cui sono presenti malattie infettive sconosciute.

  • Si cercherà di realizzare con l’OP una prevenzione relativamente a breve termine.

    In alcuni casi ci si è serviti dei rimedi del Genio Epidemico, cioè scelti analizzando con attenzione i primi 6-10 casi di un focolaio epidemico e poi selezionando il rimedio che si adattava meglio alla maggior parte di tali casi.

    Altri all’inizio dell’epidemia usano l nosode principale, che è l’antigene corrispondente diluito e dinamizzato.

    L’OP ha dei rimedi che hanno dato buoni risultati per le epidemie comuni oppure con i rimedi della materia medica omeopatica (ad esempio la belladonna, con cui Hahnemann prevenne la scarlattina).


    3.1 - Storia dell’uso dell’Omeoprofilassi a breve termine

    L’autore riferisce casi presi dalla letteratura i quali mostrano che l’OP ottiene risultati migliori della vaccinazione e praticamente senza i rischi che questa comporta

    Nel 1801 Hahnemann stesso ha utilizzato la belladonna prevenendo efficacemente la scarlattina, contro il colera asiatico ha ottenuto successo con Camphora, Cuprum metallicum e Veratrum album.

    Nel 1853 altri medici usarono la Belladonna per prevenire la scarlattina su 1.646 bambini, se ne infettarono 123, cioè il 7,4%.

    Nel 1884 il vaccino preparato da pus – lesioni vescicolose o siero - dinamizzato in maniera omeopatica e dato come profilattico contro il vaiolo ha dato buoni risultati.

    Lo stesso si dice per il medicinale Thuya occidentalis.

    Burnett negli ultimi 9 anni ha usato solo materiale per vaccini alla 30ch ad ogni sospetto di vaiolo e nessuno ha contratto la malattia.

    Nel 1907 C.W. Eaton riferisce i casi di altri medici, con

    • Variolinum 30ch somministrato a 2806 persone.
    • Esposizioni sicure 547.
    • Casi di vaiolo 14
    • Efficacia 97.4%.

    Nel 1920 S. Close afferma che l’omeopatia si oppone all’utilizzo dei vaccini e sieri perché fautori di gravi lesioni all’organismo vivente e che i medesimi risultati di protezione si possono ottenere in modo più sicuro, rapido e completo somministrando rimedi appropriati in dosi sub-ponderali attraverso i canali naturali anziché in modo forzato mediante aghi ipodermici o altri modi.

    Nel 1967 la dr.ssa Shepherd ha constatato che l’OP ha ridotto gli attacchi di malattie infettive nei collegi di studenti.

    Nel 1968 Krishnamurty riferì che in India il 20% dei pazienti trattati con i medicinali convenzionali contrasse l’influenza, mentre si infettò solo il 6,5% di quelli trattati omeopaticamente con Influenzinum.

    Nel 1974 durante un’epidemia di meningite, due dottori in Brasile somministrarono Meningococcinum10ch a 18.000 bambini sotto i 15 anni.

    Questi ebbero 6 casi di meningite, mentre nei 6.340 non protetti si ebbero 10 casi di meningite.

    Efficacia dell’OP 78,9%.

    Per di più, i 18.000 protetti appartenevano alle classi povere e conseguentemente più a rischio.

    Nel 1976 M. Blackie afferma che, quantunque non si possa dimostrarlo con le prove sperimentali, l’omeopatia, come medicina preventiva, funziona e basta.

    A sua volta, il dottor S. N. Mathur riferisce un discorso di Pierre Schmidt: l’omeopatia è superiore agli altri metodi esistenti riuscendo a prevenire la malattia senza mettere in pericolo l’organismo e senza le delusioni della Medicina convenzionale.


    Nel 1982 L. J. Speigt afferma che nessuna patologia nasce senza predisposizione ed è l’omeopatia che è in grado di eliminare la predisposizione.


    Nel 1991 B. Sethi riferisce che Tyler ha somministrato Diphterinum a infermiere e pazienti esposti all’infezione della difterite con ottimi risultati.

    Lathyrus Sativa: i medici sono soddisfatti di avere un vero e proprio profilattico contro la poliomielite.

    Pertussinum: secondo la Dr.ssa Shepherd i bambini a cui era tato somministrato erano riusciti a evitare la pertosse.


    Nel 1993: C. B. Lessel afferma che i nosodi se dati in maniera corretta sono estremamente sicuri e possono essere somministrati anche durante la gravidanza e l’allattamento.


    Nel 1998 contro un’epidemia meningococcica è stato somministrato il nosode omeopatico a 65.826 bambini, mentre altri 23.532 erano rimasti non protetti. Il nosode ha avuto un’efficacia del 95% all’inizio dell’epidemia, scesa al 91% dopo un anno alla seconda ondata.


    3.2 - Rimedi usati per l’Omeoprofilassi a breve termine

    In Australia i rimedi per l’OP sono divisi in due gruppi:

    1. rimedi per patologie che si presentano regolarmente
    2. rimedi per i viaggi all’estero.

    Sarebbe opportuno che anche gli omeopati di altri paesi stilassero elenchi di rimedi appropriati per la loro situazione.



    3.3 - Rimedi Omeoprofilattici a breve termine per patologie acute comuni

    La tabella 3.1 riporta l’elenco dei rimedi come nosodi e del Genio Epidemico che si usano più frequentemente nelle malattie infettive comuni.

    Pulsatilla va bene nel 70-80% dei casi, ma si parla di prevenzione, non della cura.

    È importante mettere in rilievo che si sta parlando dei rimedi che si usano per la prevenzione, non per la cura.


    Tabella 3.1a PATOLOGIE ACUTE CHE SI CURANO FACILMENTE
    PatologiaNosodeRimedio comune di Genio Epidemico
    VaricellaVaricellinumRhus toxicondendron
    InfluenzaInfluenzinumEupatorium perfoliatum
    MorbilloMorbillinumPulsatilla nigricans
    ParotiteParotidinumPolicarpus jaborandi
    RosoliaRubeolaPulsatilla nigricans
    RotavirusRotavirusArsenicum album




    Tabella 3.1b PATOLOGIE ACUTE POTENZIALMENTE GRAVI
    PatologiaNosodeRimedio comune di Genio Epidemico
    TetanoTetanotoxicumLedum (dopo una ferita)
    DifteriteDiphterinumApis mellifica,/Mercurius Cyanatus
    Haemophilus influentiae
    di tipo B
    HibBelladonna
    EpatiteHepatitis (A, B. C, ecc.)Phosphorus/China officinalis
    Meningite meningococcicaMeningococcinumBelladonna
    PertossePertussinumDrosera, Coccus Cacti
    Malattia pneumococcicaPneumococcinumBelladonna


    3.4 - Rimedi Omeoprofilattici per viaggi all’estero


    Tabella 3.2 - Rimedi per viaggi all'estero
    PatologieRimedi e dosi
    ColeraCuprum metallicum 200ch ogni due settimane
    Camphora 200ch, è utile anche per i primi stadi della malattia però è un antidoto di altri rimedi omeopatici, perciò non usarla quando si debbano curare altre patologie.
    DissenteriaArsenicum album 30ch per la dissenteria amebica,
    Mercurius corrosivus 30ch per la dissenteria bacillare (una dose a settimana),
    o i nosodi Bacillus dysenteriae MK e Giardia MK come rimedi profilattici.
    Quest’ultimo, localmente, sembra avere un'azione protettiva molto ampia.
    MalariaNatrum muriaticum 200ch o China officinalis 200ch ogni 2 settimane a cominciare da almeno 2 settimane prima di partire o il nosode Malaria, ma sembra essere troppo specifico per alcuni ceppi.
    RabbiaHydrophobinum MK, detto anche Lyssinum.
    VaioloMalandrinum MK 3 dosi in 24 ore ogni mese per tre mesi oppure Variolinum e nell’omeopatia classica Thuya.
    Attualmente non è più richiesta la vaccinazione antivaiolosa.
    TubercolosiTuberculinum bovinum MK: una dose al mese.
    Febbre tifoide/TifoBaptisia tinctoria 200ch ogni 2 settimane.
    Febbre giallaNosode della febbre gialla MK, Arsenicum album 30ch, Crotalus horridus 30ch o Phosphorus 30ch ogni settimana.
    Epatite A, B o CNosode del tipo di epatite ogni 2-4 settimane quando c’è rischio di esposizione
    MeningiteMeningococcinum MK ogni 1-4 settimane secondo l'intensità dell’esposizione.
    Encefalite giapponese BIl nosode dell'encefalite giapponese B corrispondente MK ogni mese o, in mancanza, Belladonna 200ch ogni settimana.
    DengueIl nosode è la cosa migliore, preferibilmente un mix di vari ceppi poiché si presenta con modalità molto diverse, cosa che riduce l’utilità del rimedio di Genio epidemico.

    3.5 – Istruzioni per l’uso dell’Omeoprofilassi a breve termine e rimedi di protezione per i viaggi a rischio di infezione.

    L’autore consiglia di chiedere all’agenzia dei viaggi quali sono le malattie che si potranno trovare nel paese che si vuole raggiungere.


    Tabella 3.3 – Istruzioni per l’uso dei rimedi omeoprofilattici per protezione a breve termine o per viaggi all’estero in zone a rischio.


    • Assumere ogni dose almeno mezz'ora lontano dai pasti.
    • Se possibile, non bere caffè durante la terapia.
    • Conservare i rimedi lontano da luce violenta, calore, odori e forti campi elettromagnetici.
    • Mettere uno o due granuli sul coperchio e da lì direttamente in bocca, dove lasciarli sciogliere. Se si usano rimedi liquidi, metterne in bocca 3-5 gocce.

    Il protocollo generale del trattamento preventivo a breve termine adatto a gran parte dei viaggi all’estero è il seguente:

    1. Prendere un’unica dose (1-2 granuli/5 gocce) di ogni rimedio ogni due settimane circa.
    2. Distanziare il più possibile dosi di rimedi diversi.
    3. Se il contatto è molto ravvicinato e prolungato, prendere altre dosi del rimedio adatto, fino a due a settimana.
    4. Se possibile, iniziare a prendere i rimedi un mese prima del viaggio e continuare durante.

    Per esempio, se si prendono tre rimedi per prevenire tre malattie, assumere una dose del primo rimedio, dopo 5 giorni una dose del secondo e dopo altri 5 giorni una dose del terzo rimedio, dopo altri 5 giorni ricominciare con una dose del primo.

    Non essendoci una garanzia di protezione al 100%, sono importanti le norme di igiene personale e di cura consapevole del proprio corpo.>/p>

    Poi c’è la tabella 3.4 che riporta la lettera di accompagnamento A CHI DI COMPETENZA, del medico in cui si riportano le generalità del viaggiatore, l’elenco delle malattie per le quali ha prescritto i rimedi in diluizione superiore alla 12ch, che essi non contengono molecole della sostanza originale, né materiale tossico, né antigenico e che le prove cliniche mostrano un’efficacia di circa il 90%, paragonabile a quella dei vaccini, senza i rischi di effetti indesiderati nocivi.

    La maggior parte dei Governi hanno un sito che dà consigli sui viaggi e l’OMS ha un sito con mappe delle epidemie presenti in tutto il mondo.

    Tali siti spesso raccomandano vaccinazioni contro molte malattie, ma l’Autore consiglia di contattare persone del luogo per sapere quali patologie sono attive e pensare a prevenire solo esse, anzi solo quelle più pericolose e gli omeopati devono prendersi la responsabilità di fornire rimedi adatti e istruzioni precise.


    3.6 - Prevenzione a breve termine: è più efficace il nosode o il rimedio di Genio Epidemico?

    Durante un’epidemia, il rimedio di Genio Epidemico assicura una profilassi efficace nella maggior parte dei casi purché sia ben scelto, ma se esso non è chiaro, sarà consigliabile il nosode.

    Sia il rimedio di GE che il nosode si scelgono in base alla Legge dei Simili.

    Magari usare il nosode prima del rimedio GE, poiché potrebbe succedere di ammalarsi prima di aver individuato il secondo.


    3.7 - Potenza e frequenza di somministrazione della prevenzione a breve termine

    La posologia – cioè la potenza e la frequenza di somministrazione – per la prevenzione a breve termine, l’Autore usa una dose ogni 15 giorni di una potenza 200ch del rimedio GE oppure MK del nosode.

    Se la probabilità di esposizione o la virulenza sono alte utilizza una dose per settimana per 2-3 settimane, poi ogni 15 giorni.

    Durante l’attacco epidemico egli somministra le dosi secondo le condizioni individuali, la possibilità di contatto, la sua possibile durata e intensità e la gravità della patologia.

    Più sono presenti questi fattori e più ravvicina le dosi.

    Per quanto riguarda i viaggi all’estero, consiglia le medesime dosi con frequenza quindicinale a partire da un mese prima della partenza, fino al ritorno-

    Se il viaggio dura da 3 a 24 mesi consiglia la potenza MK, due dosi prima dell’esposizione, altre due ogni quindici giorni e poi una dose ogni tre mesi fino alla fine del viaggio.

    Anche qui se l’esposizione è alta, si può aumentare la frequenza fino a una dose la settimana.


    3.8 - Problemi pratici della prevenzione a breve termine

    Il programma di prevenzione a breve termine va bene quando si inizia un mese prima e si vuole una prevenzione solo per poche malattie.


    IL PAZIENTE INIZIA TARDI LA PROTEZIONE

    La prevenzione come è stata già descritta (una dose ogni quindici giorni) va bene quando si comincia un mese prima.

    Spesso si inizia 6 giorni prima. Se si vuole una protezione da tre malattie, si può assumere:

    il giorno 1 il rimedio 1

    il giorno 2 il rimedio 2

    il giorno 3 il rimedio 3

    il giorno 4 il rimedio 1

    il giorno 5 il rimedio 2

    il giorno 6 il rimedio 3

    il giorno 9 il rimedio 1 (e poi ogni 15 giorni)

    il giorno 12 il rimedio 2 (e poi ogni 15 giorni)

    il giorno 15 il rimedio 3 (e poi ogni 15 giorni)

    e continuare così fino al ritorno.


    IL PAZIENTE VUOLE ESSERE PROTETTO DA MOLTE MALATTIE

    È meglio domandare a qualcuno del luogo quali sono le malattie più preoccupanti e cominciare con esse.

    Portare con sé i rimedi per le altre che si potranno assumere in maniera intensiva se necessario o non assumerle per niente.


    IL PAZIENTE VIAGGIA IN VARIE ZONE A RISCHIO

    Prenda prima i rimedi per le malattie che vengono prima e in seguito quelle che incontrerà dopo.


    IL PAZIENTE VIAGGIA PER MOLTI MESI

    Se il paziente vuole proteggersi contro una malattia per lungo tempo gli è consigliato di prendere una dose ogni quindici giorni da un mese prima della partenza, per due mesi.

    Nei seguenti tre mesi una dose al mese.

    Successivamente una dose ogni tre mesi.

    Se si sposta in zone più a rischio, aumenti la frequenza delle dosi.

    Per una prevenzione a più lungo termine può assumere una potenza MK anziché 200 ch.


    IL PAZIENTE VUOLE COMBINARE OMEOPROFILASSI E VACCINAZIONI

    L’Autore lascia la scelta al paziente ma sconsiglia di usare entrambe per la medesima malattia.


    IL PAZIENTE È ATTUALMENTE SOTTO TRATTAMENTO OMEOPATICO COSTITUZIONALE

    Se il trattamento costituzionale è fondamentale, dovrebbe essere continuato, altrimenti si dovrebbe sospenderlo finché si ricorre all’OP.

    Se c’è bisogno di farli entrambi, non farli il medesimo giorno, ma c’è il rischio che se sono fatti troppo ravvicinati perdano di efficacia.


    IL PAZIENTE STA USANDO L’OMEOPROFILASSI A LUNGO TERMINE

    Vale quanto detto il trattamento costituzionale. Si consiglia di rimandare il trattamento a lungo termine o di usare dosi 200 ch ogni quindici giorni.


    COMBINAZIONI DI RIMEDI

    Alcuni medici combinano più rimedi in una sola volta per ridurre il numero delle somministrazioni e affermano di ottenere buoni risultati.

    L’Autore preferisce somministrare un rimedio alla volta per avere un maggior impatto sul fisico e sull’energia del paziente con la minima interferenza energetica.


    PIU DOSI DEL NECESSARIO

    Si è constatato che anche meno dosi assicurino una buona protezione, ma l’Autore preferisce esagerare per assicurare una maggiore protezione.


    3.9 - Vantaggio dell’omeoprofilassi rispetto alla vaccinazione in condizioni epidemiche soggette a cambiamenti.

    Quando il ceppo di un dato microrganismo cambia rispetto agli anni precedenti o nel corso della medesima epidemia, occorre un nuovo vaccino o altrimenti l’efficacia della vaccinazione si riduce moltissimo e per preparare un nuovo vaccino occorrono 6-12 mesi, se non più.


    • L’OP non richiede un abbinamento perfetto tra il ceppo usato per preparare il vaccino e il ceppo che circola nell’ambiente.

      È sufficiente una similitudine accettabile tra i sintomi del vecchio e del nuovo microrganismo.

    • Per preparare un nuovo vaccino occorrono 6-12 mesi di costosa sperimentazione. Invece, per creare un nuovo rimedio per l’omeoprofilassi sono sufficienti poche settimane.

    Sarebbe, dunque, possibile aumentare l’efficacia della prevenzione e contemporaneamente ridurne i costi. Gli unici che ci perderebbero sarebbero i produttori di vaccini (N. d. R.: …e i medici che li somministrano).




    CAPITOLO 4 – OMEOPROFILASSI A LUNGO TERMINE NELLA PRATICA CLINICA

    Mentre l’OP a breve termine è accettata da molti medici, quella a lungo termine è guardata come una cosa nuova.

    L’Autore, invece, la vede come un’estensione della OP a breve termine.

    Anch’essa applica la Legge dei Simili e la Legge della Dose Minima.


    4.1 - Omeoprofilassi a lungo termine nella pratica clinica

    L’Autore sta parlando del suo programma attuale (2012) e distingue:

    il Programma Principale in cui sono incluse 5 malattie potenzialmente più gravi (Pertosse, Malattia pneumococcica, Haemophilus influenzae B, Meningite pneumococcica, Tetano)

    (ma contemporaneamente sono forniti altri sei rimedi: polio, morbillo, epatite B, influenza, rotavirus, ferite con tetano);


    Tabella 4.1 il Programma Principale di Omeoprofilassi del 2012 di Golden.
    Programma Principale
    CodiceRimedioPatologiaMesi
    A1Pertussinum 200chPertosse1, 2*
    A3Pertussinum XMK 12*, 26*, (52)
    G1Pneumococcinum 200ch Malattia pneumococcica3, 4*
    G3Pneumococcinum XMK 15*, 30*, (58°)
    H1Haemophilus 200chHaemophilus influenzae tipo B 5, 6*
    H3Haemophilus XMK 18*, 36*, (64*)
    I1Meningococcinum 200chMeningite meningococcica7, 8*
    I3Meningococcinum XMK 21*, 40*. (70*)
    B1Tetanotoxinum 200chTetano9, 10*
    B3Tetanotoxinum XMK 24*, 44*, (76*)
    Altri rimedi forniti
    C1Latyrus sativus 200chPolioSe necessario, usare quando si vuole
    E2Morbillinum MKMorbilloSe necessario, usare quando si vuole
    J2Hepatitis B MKEpatite BSe necessario, usare quando si vuole
    OOscillococcinum 200k
    o Influenzinum8
    InfluenzaUna volta il mese nella stagione dell'influenza o come terapia
    RRota virus MKRotavirusSe necessario, dove si vuole.
    MLedum palustre 30chFerite con tetanoIn caso di ferita, tre volte al giorno per tre giorni


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8Golden preferisce usare Oscillococcinum nella prevenzione di breve durata oppure nella terapia di un'influenza in atto, mentre usa Influenzinum nella prevenzione di lunga durata. (N.d.T.)

Note: * indica l'uso della dose tripla, cioè tre dosi in 24 ore.

() indica una dose finale opzionale se necessaria.

Come nei programmi precedenti, si possono usare rimedi per proteggersi ulteriormente in caso di esposizione durante un'epidemia localizzata. Si usano i seguenti rimedi: A1, G1, C1, H1, I1, E2, J2, O, R, M. Se l'esposizione è già avvenuta, usare i rimedi tipici del trattamento (per esempio Pulsatilla 200ch due volte a settimana, dopo l'esposizione al morbillo).


Tabella 4.2 - Libretto dell'Omeoprofilassi (2012)
Età consigliataEtà correnteRimedio e potenzaDoseSiglaData di
somm.
Somm.
da
1 mese Pertussinum 200chSingolaA1
2 mesi Pertussinum 200chTriplaA1
3 mesi Pneumococcinum 200chSingolaG1
4 mesi Pneumococcinum 200chTriplaG1
5 mesi Haemophilus 200chSingolaH1
6 mesi- Haemophilus 200chTriplaH1
7 mesi Meningococcinum 200chSingolaI1
8 mei Meningococcinum 200chTriplaI1
9 mesi Tetanotoxinum 200chSingolaB1
10 mesi Tetanotoxinum 200chTriplaB1
12 mesi Pertussinum XMKTriplaA3
15 mesi Pneumococcinum XMKTriplaG3
18 mesi Haemophilus XMKTriplaH3
21 mesi Meningococcinum XMKTriplaI3
24 mesi Tetanotoxinum XMKTriplaB3
26 mesi Pertussinum XMKTriplaA3
30 mesi Pneumococcinum XMKTriplaG3
36 mesi Haemophilus XMKTriplaH3
40 mesi Meningococcinum XMKTriplaI3
44 mesi Tetanotoxinum XMKTriplaB3
52 mesi Pertussinum XMKTriplaA3
58 mesi Peumococcinum XMKTriplaG3
64 mesi Haemophilus XMKTriplaH3
70 mesi Meningococcinum XMKTriplaI3
76 mesi Tetanotoxinum XMKTriplaB3


I medici che lo desiderano possono copiare i programmi e anche le istruzioni per i genitori le quali stanno nelle appendici. In questo caso si tratta dell’appendice 2.

Per valutare se un bambino è sensibile al rimedio, dal 1986 Golden ha previsto una prima dose da 200ch, in seguito una MK e infine una XMK, ma attualmente utilizza tre volte la stessa potenza 200ch, magari facendo una preparazione liquida e scuotendola prima della seconda somministrazione e prima della terza, come suggeriva Hahnemann,

E se il paziente è molto sensibile, somministrare una dose singola invece della tripla.

Quando si parla di dose tripla si intende una dose la mattina, una la sera e la terza la mattina dopo.

Quando si dà una dose si deve scrivere sul piano accanto al rimedio somministrato l’età in mesi, il giorno, mese e anno di somministrazione e la firma del genitore che la somministra. In fondo è riportata la firma del medico che ha fornito il piano che vale solo come attestazione che l’ha fornito lui.

Nel corso del tempo il dottor Golden ha spostato certi rimedi dal Programma Principale a quello Integrativo perché è cambiato in Australia il vaccino antipolio dal tipo orale a endovenoso, che ha reso molto improbabile la trasmissione attraverso le feci nei neonati, sia alla scomparsa di casi di poliomielite naturale dalla comunità.

Invece altri rimedi sono stati aggiunti al Programma Principale riguardo alla malattia meningococcica e alla malattia pneumococcica perché sono attive e potenzialmente molto gravi.


NOTA IMPORTANTE SUI RIMEDI

C’è differenza fra un nosode e la potenza di un vaccino.

I medici dovrebbero controllare che le farmacie consegnino loro il rimedio ordinato.

Il programma del dottor Golden utilizza i nosodi.

Al contrario usa le potenze del vaccino contro i danni causati dai vaccini, anziché come profilattici.


4.2 – Non tutti i programmi di omeoprofilassi sono uguali

Da una ricerca di Golden è risultato che non tutti usano il programma suo, magari prescritto da altri medici, o che usano programmi diversi di OP, da soli o insieme ai vaccini della medicina occidentale.

I disturbi che ne sono derivati sono stati asma, eczema, malattie dell’orecchio o dell’udito, allergie, disturbi comportamentali.

Le malattie avute nonostante l’OP sono state: morbillo, pertosse, parotite, ma nessuno dei pazienti di Golden.

Tranne per quanto riguarda le allergie, i disturbi avuti dai pazienti di Golden sono stati meno frequenti e nessuno ha avuto le patologie dette sopra nei casi in cui hanno usato solo l’OP anziché l’OP combinata con la vaccinazione o la protezione costituzionale.


4.3 – Domande frequenti sull’omeoprofilassi a lungo termine

A) Somministrazione

  1. C’è pericolo che i granuli soffochino i bambini di età inferiore a 5 mesi?

    No, poiché sono piccoli e comunque si possono sciogliere in acqua come è detto nelle istruzioni.

  2. Che fare se il bambino li sputa?

    Buttarli e dargli un’altra dose e se essa gli resta sulle labbra, infilargliela in bocca con un dito o dargli un’altra dose.

  3. Quanto tempo devono restare in bocca?

    Di solito bastano 30-60 secondi.

  4. Qual è il metodo migliore di somministrazione: diretta o in acqua?

    Somministrare i granuli in bocca al bambino o usare un vetro e un cucchiaino direttamente in bocca.

  5. Cosa fare se il bambino prende altri rimedi omeopatici per altri disturbi?

    È bene prendere un solo farmaco omeopatico alla volta, perciò prendere il rimedio per il disturbo acuto fino a quando ce n’è bisogno e rinviare la profilassi.

    E in caso di disturbi cronici lasciare ai genitori la scelta.

  6. Con che criterio si stabilisce che un bambino è troppo malato per prendere i rimedi omeoprofilattici?

    Se il bambino sta abbastanza male sospendere le cure di omeoprofilassi.

  7. Dobbiamo smettere se il bambino ha il raffreddore?

    Dipende da quanto è grave il disturbo. Nel dubbio è meglio sospendere il programma di OP e in seguito riprenderlo da dove è stato interrotto.

  8. Dobbiamo smettere se il bambino ha un po’ di tosse?

    Vale la risposta alle domande 6 e 7. Se si è in dubbio aspettare qualche settimana finché la tosse è passata.

  9. Dobbiamo smettere durante la dentizione?

    Se non dà fastidio e il bambino non sta male in generale, si può continuare la terapia OP, altrimenti sospendere la OP.

    Se la dentizione non sembra finire mai rivolgersi a un omeopata

  10. Qual è il periodo più breve che si deve lasciar passare dopo aver mangiato e bevuto?

    30 minuti prima e dopo la OP.

  11. Si possono prendere i rimedi con il latte materno?

    Alcuni madri allattano subito dopo aver dato il rimedio ma in questo modo rischiano di antidotarlo.

  12. I rimedi possono essere diluiti in acqua?

    Sì, ma poi bisogna prendere tutta la soluzione e attendere almeno 20 minuti prima di bere di nuovo.

  13. Si può usare durante la gravidanza?

    Sì.

  14. Esistono altre medicine o farmaci (convenzionali o naturali) che nuocciono ai rimedi omeoprofilattici?

    In generale Golden ritiene che i rimedi erboristici occidentali e gli integratori (vitamine e sali minerali) non interferiscano col rimedio OP, al contrario dei rimedi erboristici cinesi o dei farmaci allopatici, specialmente quelli che agiscono sullo stato mentale o soppressivi come il cortisone.

    Per eventuali particolari esigenze discuterne col medico per intercalare l’OP con le medicine.

    Anche le droghe allucinogene (marijuana e eroina) potrebbero antidotare l’OP.

  15. Come faccio a sapere che mio figlio è protetto?

    L’OP non genera anticorpi, pertanto si scoprirà solo col senno di poi.

    Bisogna fidarsi delle prove del passato e pensare a conservare bene e a somministrare bene i rimedi.

  16. Che fare se mio figlio inghiotte tutti i granuli del tubetto in una sola volta?

    È uguale a prenderne uno solo, salvo che si potrebbe avere un picco di insulina.

  17. Che fare se mio figlio vomita 5-10 minuti dopo aver preso il rimedio?

    Se il rimedio è stato inghiottito almeno 20 minuti prima ha già prodotto il suo effetto.

    Altrimenti prendere di nuovo il rimedio mezz’ora dopo. Se però si manifesta una malattia grave dopo l’assunzione del rimedio OP, la dose va ripetuta una o due settimane dopo che il disturbo si è risolto.

  18. Se i granuli cadono a terra posso raccoglierli e riusarli?

    No, gettarli via.

  19. Se io allatto e prendo il rimedio, mio figlio si immunizza col mio latte?

    Altri omeopatici hanno opinione differente, ma Golden crede che sia quanto meno più efficace dare il rimedio al bambino.

  20. Quando mi curavo con l’omeopatia mi davano i rimedi in gocce.

    I rimedi hanno lo stesso effetto anche in granuli, col vantaggio che costano di meno e piacciono di più ai bambini.

  21. La dose è 1 o 2 granuli?

    Sono efficaci entrambi.

    Il fattore essenziale è il numero di volte che il rimedio è dato, salvo il caso dei bambini ipersensibili.


B) Conservazione

  1. Qual è il modo migliore di conservare i rimedi?

    Tenere i rimedi lontano da intense fonti di calore, luce, profumi forti, campi elettrici forti, quadro elettrico di casa, naftalina o altri odori penetranti. In questo modo si conserveranno per molti anni.

  2. Posso metterli in frigo?

    Sì, ma nello scomparto della verdura. L’importante è che non siano esposti a temperature altissime o bassissime.

  3. Se sono stati appoggiati vicino a un forno a microonde, televisione o computer, hanno subìto danni?

    Se vi sono esposti per giorni o settimane la possibilità è alta. Tenerli in una borsa diversa da quella in cui si tiene il cellulare.

  4. Cosa fare durante un’ondata di caldo>?

    Vedere la risposta alla domanda B2

  5. Quanti anni durano?

    Sei o sette, ma bisogna maneggiarli con cura, altrimenti perdono efficacia rapidamente.

  6. Posso portare con me i rimedi quando vado in vacanza?

    Portarsi solo i rimedi necessari, ma se ci si vuole proteggere anche dal tetano e dall’influenza portarsi anche il Programma Integrativo.

  7. Qual è il modo migliore di conservare i rimedi quando si viaggia in aereo?

    Se sono pochi possono essere tenuti nel bagaglio a mano. Gli aerei generano campi elettrici ma pare che non siano abbastanza forti per antidotare i rimedi.


C) Reazioni

Nota: Le reazioni sono trattate nell’Appendice 4 del libro per chi le volesse studiare.

  1. Come si. fa a sapere se i sintomi sono reazioni ai rimedi o semplici coincidenze?

    A volte è molto difficile rispondere, ma se il bambino produce nuovi sintomi e tuttavia sta bene come umore ed energia è molto probabile che sia una reazione al rimedio OP.

    Se, invece, produce nuovi sintomi, ma la sua vitalità è scarsa, è probabile che sia una malattia nuova, solo col tempo si capirà di cosa si tratta.

    Nel primo caso, Golden consiglia di dare una dose singola la volta successiva, anziché una dose tripla o di consultarlo e magari addirittura di far solo annusare il rimedio.

    A volte fa rinviare la somministrazione di quel particolare rimedio dopo 6-12 mesi.

    Se il bambino ha una reazione a tutti i rimedi lo considera un segno di instabilità della salute e procede a un buon trattamento costituzionale antimiasmatico per risolvere il problema dell’ipersensibilità.

  2. Cosa può succedere quando avviene una reazione?

    Sono state notate reazioni in meno del 2% delle dosi, le più frequenti sono febbre bassa, rinorrea, lievi eruzioni cutanee.

    Generalmente la reazione è molto breve e leggera. Tutte le reazioni sono elencate nell’Appendice 4.

  3. Può avvenire una reazione 2-3 giorni dopo la somministrazione?

    Sì ma generalmente la reazione avviene o inizia entro le 24 ore.

  4. Posso antidotare i rimedi se la reazione è forte?

    Golden consiglia se possibile di non antidotare. Se i genitori sono preoccupati, allora facciano antidotare il rimedio di OP con il caffè o con .Camphora officinalis 200 ch.

    Ripetere poi la dose di OP dopo almeno due settimane o quando il bambino è completamente guarito.

    Nel ripetere il rimedio di OP utilizzare il metodo olfattivo per ridurre la possibilità di una nuova reazione.


D) Programma Principale

  1. Perché nel Programma ci sono dei vuoti?

    Per i primi 10 mesi si è prevista una dose al mese, poi una dose ogni due mesi nell’anno successivo, poi ogni 4 mesi.

    Così se un bambino ha perso le prime somministrazioni si può rimettere in pari prendendo una dose al mese.

    Se il bambino non sta bene, i genitori ritardino il programma senza preoccuparsi se così il bambino rimane lo stesso indietro.

  2. Come posso recuperare se mio figlio inizia a un’età successiva a quella prevista di un mese di vita?

    I genitori daranno la dose singola di A1 prevista dal Programma seguita da una dose tripla di A1 dopo un mese e così via.

    Dall’11° mese in poi daranno una dose il mese finché non si rimettono in pari.

    L’unico inconveniente è che finché il bambino non avrà preso i rimedi contro una particolare malattia, non sarà coperto contro di essa.

  3. Esiste un modo di accelerare il Programma per ottenere una protezione da tutte le malattie in un tempo più breve?

    Si potrebbero eliminare le dosi singole previste per il primo anno, almeno per bambini di almeno un anno.

    Invece per i neonati c’è il rischio di una reazione alle medicine, che comunque non arrecheranno alcun danno. Oppure si potrebbero intervallare le dosi di tre settimane, ma l’intervallo di quattro è preferibile.

  4. Devo cominciare dall’inizio del libretto dell’Omeoprofilassi o dall’età di mio figlio come indicato nel Programma?

    È preferibile iniziare con la pertosse, che è più pericolosa per i bambini, senza considerare l’età reale del bambino, ma i genitori sono autorizzati a modificare l’ordine di inizio, scrivendo l’età reale del bambino nel Programma.

  5. Posso aggiungere la protezione verso altre malattie?

    Sì, preferibilmente dopo i primi 10 mesi nei periodi vuoti presenti nel Programma, ma se i genitori sono preoccupati del morbillo possono cominciare da esso (una dose singola e dopo un mese una dose tripla) e ritardare le altre malattie.

    Poi possono ripetere la dose tripla dopo ogni anno.

  6. Quando nel programma si aggiungono altri rimedi va usata la stessa dose e potenza?

    Non è indispensabile usare le stesse potenze o. frequenze: le 200ch e le XMK o in alternativa la MK sia il primo mese come dose singola che come dose tripla

  7. Cosa succede se salto la 3a dose della dose tripla?

    Si ottiene un buon livello di protezione anche una dose sola, ma è preferibile che sia tripla.

  8. Se somministro la dose tripla in due giorni è ancora efficace?

    Sì, però ciò potrebbe comportare più reazioni senza migliorare il livello di immunità.

  9. Cosa succede se invece di due granuli ne do uno? È ancora efficace?

    Sì, in omeopatia non influisce la quantità, ma il numero delle volte che si dànno i rimedi, salvo casi di particolare sensibilità del soggetto.


  10. Posso cambiare l’ordine di somministrazione dei rimedi?
  11. Sì.


  12. Devo interrompere il Programma se mio figlio contrae la malattia?

    Sì, vedere le risposte nella parte A di questo paragrafo.


  13. Devo continuare con le ultime dosi se mio figlio ha già contratto la malattia prima?

    Riguardo alle malattie virali non occorre ripetere il rimedio corrispondente, poiché la malattia conferisce un’immunità superiore a quella ottenibile col rimedio.

Invece per le infezioni batteriche come il tetano la protezione da infezioni precedenti è meno sicura ed è utile il rimedio previsto nel Programma Integrativo.

  • Quanto tempo dopo l’inizio del Programma la protezione è efficace?

    L’OP fornisce un certo grado di protezione da una malattia immediatamente, appena si dà la prima dose alla 200ch.

    La protezione aumenta con la dose tripla e protegge per 12 mesi.

    Con la dose XMK si prolunga ulteriormente la protezione.

  • Quanto dura la protezione?
  • Golden è convinto che l’intero programma conferisca una protezione decennale, purché il soggetto non abbia subìto gravi traumi mentali, emotivi o fisici.

    Pure se l’esposizione a una qualunque delle malattie è molto intensa, il Programma a lungo termine potrebbe non avere efficacia.

    In tal caso, il Programma Integrativo va utilizzato ogni volta che l’esposizione si presenta elevata e intensa:


    E) Programma Integrativo

    1. Si può acquistare il Programma Integrativo?

      Tutti i rimedi del Programma si possono acquistare separatamente, ma si possono utilizzare finché il tubetto non è vuoto.

    2. Dopo quanto tempo dalla fine del Programma Integrativo a breve termine si ricomincia a usare quello principale?

      L’ideale sarebbe di due settimane.

    3. I genitori possono prendere i rimedi in caso di focolaio epidemico?

      Certamente, se temono di poter trasmettere la malattia ai figli e ai nipoti.

    4. Quante volte devo dare Oscillococcinum (rimedio O) a mio figlio se prende l’influenza?

      Basta dargli due o tre dosi il giorno finché i sintomi non diminuiscono, però conviene contattare un omeopatico poiché potrebbero esserci rimedi omeopatici più appropriati.

    5. Se mio figlio si ferisce gravemente devo fargli l’antitetanica?

      È una scelta che spetta ai genitori.

      Se una persona si ferisce e soprattutto se la ferita non ha sanguinato apertamente, consiglio sempre il rimedio M del Programma Integrativo Ledum palustre 30ch che per esperienza pluricentenaria fornisce un alto livello di protezione dal tetano.

    6. Devo usare Ledum 30ch (rimedio M) anche se mio figlio ha fatto l’antitetanica o il rimedio Omeoprofilattico a lungo termine contro il tetano?

      Sì consiglia sempre di usare Ledum 30ch in caso di ferita da punta.

    7. Devo usare il Programma Integrativo anche se ho appena preso una dose tripla dello stesso rimedio dell’epidemia?

      La dose tripla del Programma Principale dà sicuramente un alto livello di protezione immediata, rendendo inutile l’uso del Programma Integrativo per un mese dopo la dose tripla.

      Però in caso di esposizione continua a familiari, compagni di scuola o di gioco è consigliabile usare il Programma Integrativo.

    8. Devo continuare a usare il Programma Integrativo se ho appena preso una dose tripla di un rimedio diverso dalla malattia epidemica in atto?

      Per essere protetti dall’epidemia in atto bisogna ricorrere al Programma Integrativo e ripetere la dose tripla quando l’epidemia sarà passata, aspettando almeno due settimane prima di tornare al Programma principale.

    9. Posso usare i rimedi come richiami per i figli più grandi?

      I rimedi possono essere usti a qualsiasi età anche come richiami.

    10. Per quanto tempo devo andare avanti col Programma Integrativo se l’esposizione continua per più di 2-3 settimane?

      È una situazione insolita, ma l’esperienza clinica ci dice che in questo caso sia le vaccinazioni che l’OP non riescono a proteggere.

      Pertanto Golden di solito consiglia di ripetere dopo 2-3 settimane di dosi settimanali di passare a una dose quindicinale per due mesi, poi a dosi mensili per tre mesi, poi a dosi ogni tre mesi.


    F) Omeoprofilassi e vaccinazione

    1. Devo seguire lo stesso schema anche se nostro figlio è stato vaccinato fino a quando aveva 12 mesi?

      Potrebbe essere necessario correggere il Programma di OP secondo il numero di vaccini fatti e l’età.

      Se è stato vaccinato fino a 12 mesi è consigliabile di cominciare dall’inizio l’OP sfruttando i mesi vuoti per recuperare il ritardo e, magari interrompere se non si è sicuri di cosa sia meglio fare.

      Per i bambini più grandi vedere il punto seguente.

    2. Devo seguire lo stesso schema se mio figlio è stato vaccinato fino ai richiami dei 4 anni?

      Se il bambino è più grande, io consiglio di dare una dose tripla del rimedio alla 200ch per ciascuna malattia, cioè eliminare le dosi singole e passare direttamente alle triple. Poi consiglio almeno due cicli completi con rimedi alla XMK lasciando un intervallo completo di due mesi fra un rimedio e l’altro nel secondo di tali due cicli.

    3. Posso usare insieme la vaccinazione e l’omeoprofilassi per proteggere mio figlio?

      Si può fare ma le dosi di OP siano lontane, preferibilmente almeno un mese dalla vaccinazione.

    4. Posso usare sia la vaccinazione sia l’OP per la medesima malattia?

      È meglio usare solo un metodo e tocca al genitore sceglierlo. L’OP non garantisce nulla contro i danni da vaccini, ma ritiene che essi derivino da sostanze diverse da quelli antigenici.

    5. Si può usare prima l’OP e poi vaccinarsi?

      Ci sono prove scientifiche che se il primo vaccino viene dato 12-14 mesi c’è meno rischio di danni da vaccini.

      Pochissimi (N. d. R.: quindi potrebbe essere un caso) i genitori che avevano rimandato il vaccino a un’età maggiore, poi hanno preferito non vaccinarli perché vedevano che i loro figli stavano meglio di quelli vaccinati.


    G) – Omeoprofilassi e frequenza scolastica

    1. Posso ancora avere i contributi statali per le vaccinazioni?

      Sì, a patto di riempire un modulo di obiezione di coscienza scaricabile dal sito Medicare (assistenza sanitaria), compilato e riempito da chi fornisce il vaccino - solitamente il medico di base – e presentarlo a Centrelink che eroga il finanziamento per i genitori?

      (In Australia, ma solo fino al 2016 secondo la nota del traduttore)

    2. Mio figlio può andare all’asilo nido/scuola materna?

      In generale sì, purché abbiano avuto l’OP se non sono stati vaccinati.

    3. La vaccinazione è obbligatoria per le scuole primarie e superiori?

      No, a patto di avere un certificato dell’azienda sanitaria locale che il figlio NON è vaccinato.

    4. Devo portar via i figli da scuola se c’è un’epidemia?

      Sono i genitori a dover fare questa scelta.

      I figli sono protetti dai rimedi OP, specialmente se si usa bene il Programma Integrativo.

      Sono protetti loro stessi e non mettono a rischio i loro compagni.


    H) – Altro

    1. Cosa succede se inizio tardi?

      Si può cominciare a qualsiasi età, ma non si è protetti dalla malattia.

    2. Se faccio le analisi del sangue, si vede un aumento di titolo anticorpale?

      No, quasi sicuramente. L’OP non funziona come i vaccini.

    3. Che cosa contengono i granuli?

      I rimedi omeopatici sono preparati di solito in forma liquida con un procedimento di diluizione e succussione (si sbatte il recipiente contro una superficie dura da 2 a 100 volte).

      Sono neutri farmacologicamente e sono costituiti da amido di mais o da cristalli di lattosio e sono fatti impregnare da una goccia del liquido finché non ne sono saturi.

    4.4 La visita omeoprofilattica: istruzioni da fornire al paziente

    Ogni medico omeopatico può sviluppare un proprio approccio, ma vi sono alcuni punti fondamentali.

    1) Chiarire che la protezione non è garantita al 100% né dall’OP né dalla vaccinazione e si può prendere la malattia anche due volte.

    2) Per aumentare il livello di protezione è bene ottimizzare il livello della salute con l’attività fisica regolare, una buona alimentazione che comprenda acqua pura e niente “cibi spazzatura" e una tranquilla vita domestica.

    Utile un trattamento omeopatico costituzionale, cure chiropratiche od osteopatiche adeguate ed eventualmente integratori alimentari.

    È suggerito il libro Well advanced Babies di Jennifer Barham-Floreani su come allevare un figlio sano.

    3) A volte bisogna sospendere il Programma di OP (durante la dentizione, infezioni acute con tosse e raffreddore, ecc.) e poi riprenderlo. È facile dimenticarsi di dare le dosi, perciò utilizzare anche un’agenda o il calendario.

    4) Tranquillizzare i genitori riguardo alle reazioni, che avvengono solo nel 2% di ogni dose, dicano di contattare il medico, che la reazione NON è tossicologica e che il bambino NON può prendere la malattia dal rimedio OP.

    La reazione si risolve da sola e indica che il bambino ha risposto al rimedio e probabilmente otterrà un alto livello di protezione.

    5) In Australia l’Albo degli omeopati ha fornito una dichiarazione che i genitori devono firmare quando utilizzano un programma di OP.

    inoltre ha fornito una guida all’uso dell’OP, disponibile presso www.sroh.com.au.

    6) Scelta del momento: non è essenziale che un particolare rimedio sia assunto a una certa età.

    Il Programma è flessibile e costituisce una guida per genitori e medici senza obblighi di sorta.

    L’ordine di somministrazione dei vari rimedi può essere cambiato.

    Golden ritiene importante che le dosi siano distanziate di un mese affinché abbiano la massima efficacia.

    7) Metodi per antidotare: ci sono tanti punti di vista nella comunità omeopatica.

    - Fattori esterni come l’esposizione a forti radiazioni o campi elettrici, forte calore, luce e odori, unguenti e oli essenziali.

    - Fattori interni: come mangiare poco prima o poco dopo aver assunto la dose, bere caffè o usare il dentifricio.

    Golden afferma che solo col senno di poi si può capire se un rimedio è stato antidotato, se il soggetto prende ugualmente la malattia o, invece, se non la prende pur essendo stato esposto alla malattia .

    8) Costo: Golden utilizzava un prezzo di 120 dollari per il Programma di 6 anni e 50 per ogni visita di 30 minuti. Alcuni si lamentano se prende troppo poco, ma lui ritiene giusto che tutti possano usufruire dell’OP.


    4.5 – La scelta dei rimedi in un programma di omeoprofilassi a lungo termine.

    Golden ha scelto i farmaci da includere mel Programma Principale e in quello Integrativo tenendo conto della probabilità che, in Australia, un bambino sia esposto a un determinato microrganismo, sia della gravità delle malattie che ne potrebbero derivare.

    I medici di altri Paesi dovranno scegliere i rimedi per il loro paese, dialogando anche con i genitori, per giovare ai bambini che a evitare ansie alle loro famiglie.


    4.6 – Anticorpi e Omeoprofilassi

    Golden riferisce che decine di genitori avevano fatto l’analisi anticorpale ai figli sottoposti all’OP e che solo in due di essi erano stati trovati gli anticorpi,

    Inoltre ipotizza che avessero avuto l’infezione asintomatica. Pertanto invita alla prudenza nell’affermare che anche l’OP produce anticorpi, almeno finché non se ne avranno prove schiaccianti.

    Ripete che il meccanismo di azione dell’OP è diverso da quello dei vaccini, come spiegherà nel capitolo 8.



    SEZIONE II

    LE PROVE BASILARI DELL’OMEOPROFILASSI

    CAPITOLO 5 – EFFICACIA DELL’OMEOPROFILASSI

    5.1 - Quattro tipi di prove a sostegno dell’omeoprofilassi.

    Abbiamo quattro tipi di prove a sostegno dell’OP:

    • più di 200 anni di prove cliniche;

    • Prove di efficacia in situazioni epidemiche;

    • Prove di efficacia nell’uso a L.T.

    • Prove di efficacia in programmi nazionali e internazionali.



    5.2 – Efficacia dell’OP nella storia.

    L’OP a breve termine è stata usata da Hahnemann su sua raccolta dati in forma di cartelle cliniche.



    5.3 – Efficacia dell’omeoprofilassi epidemica o a breve termine

    Il libro elenca 23 casi (riferendo solo quelli scritti in lingua inglese).

    Riporto solo quei due casi per i quali sono forniti dei dettagli.

    In una regione del Brasile si affrontò un’epidemia di meningite meningococcica.

    La disponibilità di vaccini era pressoché nulla, pertanto i medici accettarono l’OP.

    Furono trattati 65.626 bambini, mentre 23.539 restarono non protetti.

    L’efficacia dell’OP a 6 mesi è stata dell’95% (92,4% a 6 mesi secondo Goodman perché per errore 2 bambini erano stati messi erroneamente nel gruppo degli immunizzati) e del 91%, a 12 mesi, ma anche così il risultato è stato paragonabile a quello dei vaccini).



    5.4 – Efficacia del programma di OP a lungo termine di Golden.

    L’autore riferisce le sue ricerche riguardanti 15 anni, nel capitolo 6 parla della sua sicurezza. L’efficacia media nel periodo dell’indagine è stata del 90,4% e l’intervallo di confidenza è compreso tra 87,7% e il 93,2%.

    Esso indica l’affidabilità del risultato mentre il vaccino contro l’influenza spesso mostra un’efficacia inferiore al 50%.

    L’efficacia sperimentale di un vaccino è definita di solito così:

    EV=(MNV - MV)/MNV*100


    in cui MNV è la percentuale degli infettati tra i non vaccinati e MV è la percentuale degli infettati tra i vaccinati



    5.5 – Efficacia di interventi estesi di Omeoprofilassi regionale e nazionale


    A - L'intervento cubano

    Nel 2007 a Cuba, in tre regioni orientali, fu eseguita un'immunizzazione omeopatica di massa soprattutto nella settimana numero 45 dell'anno.

    L'epidemia crollò da 37-38 casi a meno di 5 nella 47a settimana, mentre nel resto del paese continuò a oscillare tra 15 e 26 casi alla settimana.

    Tuttavia, due critici - avanzarono delle critiche all'affermazione del successo dell'OP, nascondendosi dietro uno pseudonimo e sul proprio sito, non su riviste scientifiche,

    Secondo Golden,

    - il primo dei due non aveva nemmeno interpretato correttamente i numeri pubblicati.

    - Il secondo non ha capito che si trattava di una procedura salvavita e non di sperimentazioni cliniche accademiche.

    Comunque, vi erano due aspetti che andavano chiariti.

    Oltre all'OP:

    1. era stato somministrato il vaccino inattivato trivalente VaxSpiral, il quale in un trial clinico aveva dimostrato un'efficacia sperimentale del 78,1% e un buon profilo di sicurezza.
    2. In realtà nel 2007, in tutte le RI (regioni dell'intervento) erano state somministrate solo 111.889 dosi di vaccino e si dovevano fare due iniezioni a distanza di 6-8 settimane una dall'altra per avere efficacia.

      Al contrario, molti si erano assoggettati a una sola iniezione, per cui si poteva ritenere che meno di 50.000 persone su 2,2 milioni di persone fossero efficacemente protette.

      Pertanto non ci sono prove che la vaccinazione abbia il merito del crollo del numero dei casi di infezione.

      Nel 2008 sono stati vaccinati 100.000 (4%) individui nelle RI, ma neanche qui ci sono indicazioni di differenze sostanziali rispetto ai casi totali, mentre nelle RP (erano 8,2 milioni di persone in esse) sono state somministrate 250.000 dosi di vaccino, eppure l'incidenza della malattia è aumentata notevolmente negli ultimi mesi del 2008.

    3. Nella 47a settimana del 2007 era stata somministrata una dose di 100 mg del chemioterapico doxiciclina, usato di solito per la leptospirosi, in una delle tre regioni RI a 330.980 persone e avrebbe dovuto essere ripetuta ogni settimana ma non è stato fatto.
    4. E' stata osservata una diminuzione dei casi confermati, mentre nella 48a il numero è leggermente aumentato e si sono verificati tre decessi. Nelle altre due RI l'incidenza della malattia si è ridotta e gli interventi della CP (chemioprofilassi) era stata solo saltuaria.

      I dati mostrano che l'uso della CP è diminuito dal 2007 al 2008 nelle RI e accresciuto nelle RP, mentre le denunce di malattia sono aumentate nelle RP e diminuite nelle RI.



    ALTRI FATTORI CONFONDENTI

    Si è sostenuto che durante il 2008 le precipitazioni nelle RI siano diminuite e i casi di leptospirosi sono ritornati a quelli del 2004.

    In realtà, nel 2008 le precipitazioni sono aumentate del 54% rispetto a quelle del 2004, Inoltre nel 2008 ci sono stati tre uragani devastanti sia nelle RI che nel RP, mentre nel 2004 ce n'era stato uno solo.



    NOTA SUL RIMEDIO USATO A CUBA

    Contrariamente alla pratica del dottor Golden di usare un solo rimedio alla volta, i cubani mettono nella medesima boccetta vari rimedi ed essi funzionano, ma va detto che le combinazioni sono studiate attentamente e contengono di solito sia i nosodi sia i rimedi di Genio Epidemico.



    COMMENTI CONCLUSIVI SULL'INTERVENTO CONTRO LA LEPTOSPIROSI

    Gli interventi del 2007 e 2008 contro la leptospirosi sono stati un successo assoluto e sono stati riferiti al parlamento.

    L'iniziativa cubana dimostra che è possibile un'immunizzazione omeopatica sicura, efficace e a basso costo.

    Golden ne ha riferito alla TV australiana, ma i giornalisti sono stati attaccati da giovani medici scettici che volevano sopprimere qualsiasi discussione aperta sui fatti dell'informazione scientifica diversi dalla loro ristretta visione "farmaceutica" del mondo, tanto che il canale televisivo ha rimosso dal proprio sito il filmato dell'intervento.



    B - Un intervento indiano

    Un altro caso a cui Golden ha potuto accedere dal momento della sua pubblicazione in inglese nel 2005 ad opera del dottor Gadugu Srinivasulu è quello di un esteso intervento di OP avvenuto nello stato indiano dell'Andhra Pradesh per prevenire e curare l'encefalite giapponese di cui si era avuto il primo caso nel 1979. Dal 1993 al 1998 si sono verificati 5.308 casi e sono morti 1.511 bambini.

    Nel 1999 si decise di utilizzare l’omeoprofilassi e si ebbe un ultimo picco con 1.036 casi e 203 morti, ma nel 2002 si ebbero solo 18 casi e nessun decesso. Nel 2003 e 2004 nessun caso e naturalmente nessun decesso.

    Si sono usati i seguenti farmaci omeopatici:

    Giorni 1, 2, 3: Belladonna 200ch;

    Giorno 10; Calcarea carbonica 200 ch;

    Giorno 25: Tuberculinum MK.

    In tale stato, nel 1999 si cominciò a utilizzare l'OP e si ebbe un ultimo picco di casi e di decessi ma negli anni dal 2002 al 2004 si azzerò il numero dei decessi e nel 2003 e 2004 si azzerarono anche i casi di encefalite giapponese.

    5.6 - Riassunto dell'efficacia dell'omeoprofilassi

    Per valutare adeguatamente l'efficacia di qualsiasi metodo, bisognerebbe raccogliere e analizzare i dati da varie fonti e trarne conclusioni ragionate.

    Esiste una raccolta ampia e significativa di dati a disposizione che mettono in evidenza l’alto livello di efficacia dell’OP per usi a breve e a lungo termine.

    5.7 – Sperimentazioni controllate e randomizzate (RCT) e analisi complete dei dati

    È veramente necessario fare tali sperimentazioni controllate e randomizzate? Le prove presentate in questo capitolo non si hanno su RCT ma non per questo non sono valide.

    Piuttosto molti farmaci convalidati col RCT in seguito sono stati riconosciuti pericolosi.

    La FDA americana nel solo 2009 ha ricevuto 19.551 denunce di decessi di pazienti associati a farmaci che avevano superato RCT.

    sono stati identificati cinque difetti fondamentali della metodologia usti nelle sperimentazioni controllate e randomizzate e della loro reale congruenza:

    1. CONVENIENZA:Le medicine alternative di solito non sono tossiche e hanno una lunga storia di uso tradizionale sicuro.

    2. CONGRUENZA: Affinché i dati siano considerati tecnicamente validi sono richieste molte restrizioni della pratica clinica.

    3. AUTENTICITÀ: Ioannidis ha pubblicato analisi rigorose le quali dimostrano che nella ricerca moderna le conclusioni false sono la maggioranza o la grande maggioranza delle affermazioni pubblicate.

    4. INTEGRITÀ MORALE: Il progetto di RCT è soggetto ad abusi da parte di ricercatori disonesti, discutibili controlli, creazione e falsificazione dei dati, ecc.

    5. ONESTÀ: Le maggiori aziende farmaceutiche multinazionali - che finanziano più del 60% della ricerca medica - hanno un passato di condanne civili e penali per attività disoneste.

    Il poxil aumentava il rischio di suicidio più di otto volte rispetto al placebo.

    La Pfizer è stata accusata di pagare tangenti ai medici che prescrivevano i suoi farmaci.

    L'analisi di Ioannidis dimostra che anche i risultati di molte sperimentazioni di Medicina Complementare e Alternativa (CAM) sono inaffidabili.

    Occorrono metodi di valutazione efficaci per tutte le modalità CAM non focalizzate su un effetto specifico, ma con effetti specifici pertinenti e spesso validi per il paziente.

    Golden suggerisce altri criteri di valutazione che non sono riferiti in questa sintesi.


    CAPITOLO 6 – SICUREZZA DELL’OMEOPROFILASSI

    6.1 Sicurezza dei rimedi omeopatici in generale

    “I rimedi omeopatici sono preparati secondo un procedimento che si chiama dinamizzazione, che comporta una serie di diluizioni e succussioni della soluzione medicinale ad ogni stadio di diluizione. “

    “È importante notare che con la semplice diluizione senza succussione il rimedio risulta inefficace. “

    “La succussione consiste nello sbattere il contenitore della soluzione medicinale contro una superficie solida, con un forte movimento verso il basso."

    “Spesso sono usati 30 colpi per ogni stadio successivo di dinamizzazione, anche se questo passaggio, da produttore a produttore, varia da 2 a 100 colpi."

    “I rimedi usati per il programma di OP sono di solito preparati secondo la scala centesimale di dinamizzazione, che comporta un rapporto 1:100 per ogni passaggio."

    “Secondo la legge fisica del numero di Avogadro arrivati alla 12a potenza non dovrebbero esserci più molecole della sostanza medicinale."

    Per tale motivo gli oppositori dell’omeopatia affermano che i rimedi non possono funzionare e non sono tossici.

    Tuttavia ciò non significa che non possano avvenire reazioni. Infatti, a volte i pazienti producono sintomi nuovi sia nell’omeopatia che nell’omeoprofilassi.


    6.2 – Sicurezza del programma di omeoprofilassi a lungo termine di Golden

    I medicamenti omeopatici usati nel programma di omeoprofilassi di Golden non sono tossici perché non ci sono molecole in essi e nemmeno sostanze chimiche (conservanti o adiuvanti) e o altro materiale biologico.

    Ad esempio Pertussinum è prodotto con l’escreato di persone con pertosse. Esso è usato alla potenza 200ch e XMK.

    I medici tradizionali dicono che i rimedi omeopatici non sono tossici per non contraddire l’affermazione che non c’è niente in essi.

    Tuttavia questi possono a volte provocare delle reazioni indesiderate.

    Esistono quattro prove della sicurezza del programma di omeoprofilassi di Golden:

    • la prova fisica, perché non sono tossici.

    • Le reazioni a breve termine sono molto rare e di solito sono brevi e lievi.

    • L’uso a lungo termine del suo programma di OP di solito è associato a un benessere generale.

    • Il suo uso a lungo termine è statisticamente associato a livelli di malattie croniche inferiori a quelli di altri metodi di immunizzazione

    6.3 - Reazioni a breve termine al programma di Omeoprofilassi di Golden

    A) In uno studio del dottor Isaac Golden le reazioni a ogni dose sono inferiori ogni dose.

    B) Secondo le valutazioni dei genitori interessati sono state leggere nel 64% dei casi e brevi nell’85% dei casi, di intensità moderata nel 32% e di durata moderata nel 13% dei casi, di intensità forte nell’1% e di durata lunga nel 2% dei casi.

    C) Alcuni esempi di reazioni: sudore freddo quasi immediatamente, poi febbre, naso che cola, congestione cefalica e toracica che dura per settimane, eruzione cutanee, irritabilità, raffreddori prolungati, tosse, rinorrea, congiuntivite.

    D) La reazione alle varie dosi è maggiore nei primi anni e poi va a diminuire. Ciò significa che le dosi non sono eccessive.

    Nel caso delle dosi triple, invece, l’autore ha sostituito la dose tripla con tre dosi di potenza più bassa.

    Alcuni intervistati hanno risposto di aver avuto reazioni per più di un anno.

    6.4 – Sicurezza a lungo termine del programma di Omeoprofilassi di Golden

    Nel lungo termine il benessere generale di bambini che usano l’OP è migliore di quello degli altri tre gruppi (vaccinazioni, solo terapia omeopatica costituzionale, nessuna terapia).

    Secondo Golden l’OP stimola una risposta immunologica in modo analogo a quella dell’infezione di malattie semplici e procura un miglioramento della salute generale.



    6.5 – Conclusioni sull’efficacia e la sicurezza del programma di omeoprofilassi a lungo termine di Golden

    Nel suo programma di OP si presentano poche reazioni a breve termine (meno del 2% per dose).

    Su 12.000 dosi solo 34 sono state meno che leggere e di queste 21 brevi.

    L’efficacia del suo programma a lungo termine è pari al 90,4 + /- 2,8%.

    Ciò è in accordo sia con le prove cliniche di efficacia riferite fin dal 1798, sia con altri studi statistici sull’uso dell’OP.

    Pertanto, dimostra l’efficacia dell’OP come valida alternativa alla vaccinazione.





    SEZIONE III

    LE BASI TEORICHE DELL’OMEOPROFILASSI



    CAPITOLO 7 – RIFLESSIONI TEORICHE E PRATICHE SULL’OMEOPROFILASSI.

    Non tutti gli omeopati sono d’accordo sull’uso di sostanze dinamizzate per prevenire le malattie infettive.


    7.1 – Trattamento, non prevenzione

    Tali omeopati affermano che si dovrebbe rinforzare la costituzione dei pazienti per prenderli più resistenti alle infezioni. E qualora si ammalassero ugualmente, dovrebbero essere curati con la legge dei simili.

    Tutti concordano sul fatto che le malattie infettive fa bene alla maturazione del sistema immunitario dei bambini e l’ipotesi igienista sostiene che una minore esposizione ai batteri e a meno malattie infettive infantili aumenta l’asma, gli eczemi e le malattie allergiche negli anni successivi.

    Ciò, malgrado qualche critica, trova supporto nella medicina farmacologica convenzionale.

    È poi stato dimostrato che le malattie infettive lasciano poi uno strato di sofferenza che non fa stare più bene.

    Si potrebbe, perciò, sostenere che uno stimolo simile a livello energetico avrebbe anch’esso dei benefici, senza i rischi associati talvolta alla malattia naturale.

    La vaccinazione è stata creata per stimolare la produzione di anticorpi senza il rischio di contrarre la malattia naturale.

    L’OP, invece, non lavora a livello di anticorpi. Ha lo scopo di prevenire la sofferenza causata dalle malattie.

    Non ci sono prove che l’omeopatia abbia effetti negativi sulla salute del paziente, anzi nel capitolo 6 si è dimostrato che essa migliora la salute generale.

    Disgraziatamente non tutti riescono a trovare un omeopata esperto, pertanto non è pratica la posizione “curare, non prevenire"

    E, secondo Golden, spetta ai genitori la decisione se praticare la prevenzione o aspettare la malattia.


    7.2 – Solo epidemie

    Alcuni omeopati sostengono che l’OP si debba utilizzare solo in caso di epidemie e approvano solo il rimedio di Genio Epidemico.

    In realtà, in alcune comunità il morbillo e la pertosse sono sempre presenti e l’Hib è sempre più comune. A sua volta il virus della polio è espulso dai vaccinati e quindi c’è esposizione degli altri all’infezione. La meningite meningococcica e le malattie pneumococciche sono attive in molte comunità.

    È quindi opportuna la prevenzione con l’OP a lungo termine.


    7.3 – Solo il Genio Epidemico

    Alcuni ritengono che solo i rimedi di Genio Epidemico rispettino la legge dei Simili. In realtà anche il nosode della malattia e altri rimedi simili rispettano la legge dei Simili e hanno il vantaggio di non dover aspettare che l’epidemia abbia fatto molte vittime.

    Inoltre, è stato dimostrato che essi sono sicuri ed efficaci a lungo termine.

    Si potrebbe usare anche un rimedio di Genio Epidemico di una precedente epidemia, purché i sintomi caratteristici dell’epidemia siano simili a quelli della precedente epidemia.

    Per esempio, il Lathyrus sativus è stato utilizzato negli anni ’50 con buoni risultati sia per la prevenzione che per la cura della polio.



    7.4 – Nosodi e Isodi

    Alcuni autori scorrettamente definiscono l’OP col nome di isoterapia.

    /Ciò sarebbe esatto se si utilizzasse l’escreato del paziente stesso come rimedio. Allora andrebbe chiamato isode. Invece i nosodi sono preparati con l’escreato di altri malati.

    Alcuni medici hanno paura di usare i nosodi perché derivano da materiale patologico, ma in realtà in essi non è presente neanche una molecola del materiale patologico iniziale poiché si utilizzano potenze superiori alla 12ch.

    D’altra parte è sufficiente usare qualunque materiale che rispetti la legge dei simili.



    7.5 – Rischi dell’omeoprofilassi: potenza e frequenza dei medicamenti.

    Alcuni omeopati ritengono pericoloso l’uso a lungo termine, non epidemico dell’OP, quando non è presente la malattia epidemica.

    In realtà esiste un’altra situazione in cui si danno rimedi omeopatici a persone sane negli esperimenti; e Hahnemann affermava che un modo di migliorare la salute era sottoporsi ai proving (sperimentazione degli effetti delle sostanze).

    I genitori sono addestrati a sospendere la somministrazione a scopo profilattico se vi sono reazioni.

    Quegli omeopati ritengono pericolose tutte le potenze superiori alla 30ch

    Golden usa la 200ch avvertendo i genitori di contattare l’omeopata in caso di reazioni.

    Comunque, le alte potenze sono state già usate per oltre due secoli senza problemi.

    Naturalmente, un rimedio di qualsiasi potenza se prescritto erroneamente può causare problemi al paziente, ma un programma di OP ben organizzato non è rischioso.

    È più probabile che dia problemi e non fornisca protezione un programma di OP che prevede dosi a basse potenze ripetute spesso.

    Le prove oggettive di un danno a lungo termine devono essere ancora presentate. Anzi, le prove pratiche mostrano che i bambini che usano l’OP sono più sani di quelli che non la usano.



    7.6 – Prevenzione e trattamento

    L’autore afferma che i risultati di molte ricerche sostengono l’uso dell’OP anche quando non erano in corso delle epidemie.

    Ritiene pure che l’OP corregga una debolezza nel sistema energetico del paziente che impedisce alla forza vitale di intervenire a proteggerlo nel momento in cui è esposto a una malattia infettiva, ossia la prevenzione si ottiene per mezzo di una cura e la protezione può durare per anni.

    Il paziente rimane immune fino a quando un nuovo stress lo rende di nuovo suscettibile all’agente infettivo.



    7.7 – Prevenzione e palliazione

    Alcuni omeopati sostengono che l’OP non previene le malattie infettive ma ne riduce la gravità al punto che spesso non ne sono visibili i sintomi clinici o al più sono visibili i sintomi comuni ad altre malattie.

    L’autore invece ripete quanto detto in paragrafi precedenti, cioè che quando la forza vitale è libera di agire senza ostacoli è capace di affrontare l’antigene nocivo in modo così efficace che non si producono sintomi di sofferenza.

    A quelli che affermano che l’OP interrompe la normale maturazione del sistema immunitario, risponde che le risposte deboli del sistema immunitario si verificano di solito nelle persone che hanno subìto trattamenti farmacologici logoranti o che sono profondamente malati.

    In realtà, con i dati sperimentali, si dimostra che l’OP migliora la salute anziché peggiorarla.



    7.8 – Durata della prevenzione

    Una critica rivolta all’OP e a questo sistema di immunoprofilassi è che il livello e la durata della protezione non sono noti con certezza.

    Golden obietta che nemmeno i rimedi omeopatici costituzionali e l’acquisizione della malattia stessa garantiscono una protezione al 100%.

    Infatti, si può avere più volte il morbillo o la pertosse.

    La soluzione perfetta per un neonato è di contrarre la malattia in forma subclinica, come nel paragrafo 7.6.e 7.7.

    Ciò gli fa produrre anticorpi che gli forniscono un'ulteriore protezione a lungo termine e fare un richiamo ogni 10 anni.



    7.9 - Conclusioni sugli aspetti teorici dell’omeoprofilassi

    Sappiamo dalle prove sperimentali che un programma di OP fornisce un alto, seppure incompleto, livello di protezione dai sintomi comuni di una malattia infettiva di circa il 90%, paragonabile a quello della vaccinazione.

    I rimedi dell’OP non sono tossici e a lungo termine rafforzano la salute rispetto ad altre o nessuna forma di immunoprofilassi, compreso il trattamento costituzionale.



    CAPITOLO 8 – UNA SPIEGAZIONE DEL MECCANISMO D’AZIONE DELL’OMEOPROFILASSI

    Alcuni omeopati contestano l’OP perché il suo meccanismo d’azione non si può interpretare in termini scientifici convenzionali, eppure neanche le cure omeopatiche si possono spiegare e accettare “scientificamente".

    Qui sono descritti due modelli funzionali ipotetici: il modello proving e il modello energetico.


    8.1 - Il modello proving dell’Omeoprofilassi

    Hahnemann ha dimostrato che in un organismo non possono esistere due malattie simili nello stesso momento. La più forte respinge o sostituisce quella più debole.

    Pertanto, se si crea una malattia artificiale simile ma più forte, essa respingerà una malattia simile ma più debole.

    Il professor Vithoulkas ha sostenuto che l’OP non è una cura preventiva ma una cura precoce della malattia, ma Golden risponde che ciò può valere in alcuni casi, non nella maggioranza di essi:

    1- Le affermazioni di Hahnemann non erano ambigue e l’uso che faceva della Belladonna prima dell’esposizione era quella di fornire una protezione;

    2- Esistono molti esempi di successo di rimedi OP dati prima dell’esposizione. Più di 65.000 bambini sono stati protetti prima dell’esposizione a un’epidemia di malattia meningococcica. I nosodi – generalmente - non sono il rimedio adatto in una malattia acuta;

    3- la prevenzione a lungo termine fornita dal programma principale comporta la somministrazione di rimedi molto prima dell’esposizione alla malattia prevista.


    8.2 – Il modello energetico dell’Omeoprofilassi

    Non si può provare scientificamente la legge omeopatica che non possono esistere nello stesso tempo due malattie simili in un corpo, ma si possono osservare nel mondo reale avvenimenti coerenti con essa.

    Adesso il dottor Golden ritiene che il meccanismo che rende immune una persona all’azione di un agente infettivo – o almeno non gli fa manifestare sintomi evidenti – sia l’intervento della nostra Forza Vitale se essa può agire incontrastata.

    Allora il rimedio OP giusto e dinamizzato a sufficienza entra in risonanza energetica con la malattia alla sua lunghezza d’onda ed elimina quella sostanza simile estranea o non propria del sistema energetico individuale.

    A tal punto la Forza Vitale riesce ad agire in piena libertà a quella lunghezza d’onda della persona.

    Nel trattamento omeopatico il rimedio non cura ma elimina i blocchi energetici che impediscono alla Forza Vitale di ristabilire l’omeostasi.

    Lo stesso avviene con l’OP.

    È così che i rimedi OP possono prevenire le malattie anche per oltre un decennio, purché nel frattempo il soggetto non subisca traumi sul piano intellettuale, emotivo o fisico e il farmaco sia stato somministrato a una potenza alta (XMK).

    In caso di trauma è opportuno somministrare di nuovo il rimedio in dose tripla (N.d.R.: cioè tre dosi, una ogni dodici ore) per ciascuna malattia potenzialmente a rischio.

    Così l’immunità viene restituita.

    Sono i miasmi, direttamente o indirettamente, a impedire che la Forza Vitale mantenga l’omeostasi.

    (N.d.R.: miasma è definito come la malsana esalazione di organismi in putrefazione o di acqua stagnante e impaludata che viziano l’aria.

    Gli omeopatici ne distinguono tre tipi: quelli caratterizzati da ipofunzione di un organo, chiamato psora, quello dell’iperfunzione, detto sicosi, e quello di putrefazione, detto sifilide (accento sulla terzultima sillaba)).

    Riassumendo:

    • ci ammaliamo in misura più o meno grave secondo l’attività o la dormienza dei nostri miasmi.

      Sono essi direttamente o indirettamente a impedire che la Forza vitale mantenga l’omeostasi. Essi sono costituiti da materiale energetico non proprio.

  • - Quando siamo esposti a un agente patogeno esterno.

  • I sintomi NON emergono se:

    • se la Forza Vitale è in grado di rispondere pienamente allo stimolo specifico;
    • se la Forza Vitale è troppo debole per rispondere (Vithoulkas ha affermato che le vaccinazioni impediscono le epidemie compromettendo il sistema immunitario).
    • Una OP sblocca (cioè cura) quella parte del nostro complesso che corrisponde energeticamente al potenziale agente patogeno (per es. al virus della polio), prima di qualsiasi cambiamento biochimico;
    • se il paziente si è già liberato della sua debolezza, può andare incontro a un proving convenzionale, allora è sufficiente interrompere il rimedio,
  • il paziente con l'OP sta meno male, mentre i vaccini fanno il contrario.

  • 8.3 – Commenti conclusivi sul meccanismo d’azione dell’omeoprofilassi

    Può darsi che col passare dei secoli la scienza riesca a spiegare come funziona l’omeopatia e l’OP.

    Va ricordato che il meccanismo dell’aspirina non è ancora completamente spiegato e tuttavia è stata accettata l’efficacia in base a osservazioni cliniche e si continua a usarla e dovrebbero essere coerenti a riguardo dell’omeopatia.

    I sintomi NON emergono:

    se la Forza Vitaleè in grado di rispondere pienamente allo stimolo specifico

    se la Forza Vitale è troppo debole per rispondere

    8.4 – Commenti conclusivi sulle basi teoriche dell’omeoprofilassi

    Secondo la letteratura scientifica e l’esperienza dell’autore, un programma di OP sembra essere coerente dal punto di vista concettuale con le fondamentali leggi dell’omeopatia: la legge dei simili e la legge della dose minima.

    La durata di protezione dalla malattia non è nota e un soggetto potrebbe diventare sensibile a una malattia infettiva da adulto, ma ciò avviene con qualsiasi metodo di prevenzione.

    Sembra che l’OP sia un metodo di prevenzione ragionevolmente efficace e non tossico.




    APPENDICE 1 - Mettendo a confronto vaccinazione e omeoprofilassi

    (riporto solo le conclusioni principali)

    a) Il successo a lungo termine delle vaccinazioni è sopravvalutato, anzi spesso è collegato a malattie croniche.

    b) L’omeoprofilassi è un metodo solitamente efficace nella prevenzione della malattia paragonabile a quella dei vaccini, è sicura e migliora la salute a lungo termine.




    APPENDICE 2 - Istruzioni fornite insieme al Programma Standard di OP

    Esse possono essere copiate dai medici purché ne citino la fonte.

    Possono essere utilizzate anche dai non medici.

    Contiene una lettera ai genitori che hanno deciso di non ricorrere ai vaccini.


    A) Lettera ai genitori


    Dal momento che nessun metodo garantisce la protezione al 100% è consigliabile di usare sia il Programma Principale che il Programma Integrativo.

    In caso di inizio tardivo, dare i rimedi nell’ordine previsto, ma senza le interruzioni, così ci si può rimettere in pari.

    Una buona CONSERVAZIONE E SOMMINISTRAZIONE dei rimedi ne consente l’efficacia per molti anni.

    a) tenerli in luogo fresco e scuro, lontano da fonti di luce, escursioni termiche, odori forti e forti campi elettromagnetici, come Tv, forni a microonde, centraline elettriche.

    b) per non antidotare i rimedi è bene somministrarli ad almeno un’ora di distanza da cibo, bevande e dentifrici, ecc.

    La bocca va pulita.

    c) Possibilmente non toccare i rimedi ma versarli nel coperchio della boccetta e da lì nella bocca, eventualmente scioglierli in acqua tiepida in un bicchiere o cucchiaino perfettamente pulito (lavare le stoviglie in acqua bollita e asciugarle all’aria).

    d) In caso di reazioni parlarne con un medico omeopatico prima di dare altre dosi.



    B) Elenco dei rimedi dei due Programmi

    Qui sono elencati i rimedi del Programma Principale per una protezione a lungo termine e quelli del Programma Integrativo per un richiamo a breve termine.

    Usare una volta il mese una dose di uno o due granuli del rimedio indicato del Programma Principale.

    Per prevenire:

    la pertosse: usare A1=Pertussinum 200 ch e A3= Pertussinum XMK per la dose tripla.

    il tetano: B1=Tetanotoxinum 200 ch e B3=Tetanotoxinum XMK,

    lo pneumococco: G1=Pneumococcinum 200ch e G3=Pneumococcinum XMK

    l’emofilo: H1=Haemophilus 200ch e H3=Haemophilus XMK

    il meningococco: I1=Meningococcinum 200ch e I3=Meningococcinum XMK


    Rimedi integrativi

    C2 = Lathyrus sativus (MK) per la poliomielite

    E2=Morbillinum (MK) per il morbillo

    J2=Hepatitis B (MK) per l’epatite B

    O=Oscillococcinum 200k oppure Influenzinum MK per l’influenza

    R=Rotavirus MK per il rotavirus

    M=Ledum palustre 30ch per ferite infette da tetano.


    Dare solo una dose al mese poiché le potenze elevate proteggono più a lungo.


    Reazioni ai rimedi del kit

    Ogni tanto accade che il bambino abbia una reazione ai rimedi del kit.

    Non si tratta di reazioni tossiche ma di un segno di depurazione.

    Solitamente sono molto lievi e durano poco (tosse, leggero sfogo cutaneo o agitazione).

    Se la reazione capita alla prima dose unica contattare il fornitore del kit prima di dare la dose tripla.


    Programma Integrativo

    Da utilizzare quando c’è una maggiore probabilità di esposizione alla malattia.

    MedicamentoPosologia in caso di esposizione alla malattia
    A1=Pertussinum 200chPertosse: due dosi settimanali per due settimane durante la fase iniziale
    M=Ledum palustre 30chTetano: Tre dosi al giorno per tre giorni dopo la lesione cutanea
    C1=Latyrus sativus 200chPoliomielite: una dose alla settimana durante l'epidemia
    G1=Pneumococcinum 200chMalattia pneumococcica: una dose ogni 2 settimane per 6 settimane durante l'epidemia
    E2=Morbillinum MKMorbillo: una dose ogni settimana per 4 settimane durante l'epidemia
    H1=Haemophilus Influenzae 200chHaemophilus Influenzae /HIB Meningite): una dose per ogni settimana per 4 settimane durante l'epidemia
    O= Oscillococcinum 200kInfluenza: una dose per ogni settimana per 4 settimane durante l'epidemia
    R=Rotavirus MKRotavirus: una dose per ogni settimana durante l'esposizione


    Da ricordare che:

    • I rimedi suddetti generalmente vanno usati solo per prevenire le malattie, salvo il rimedio O che si può usare anche per curare l’influenza e il rimedio M da usare per ferite che potrebbero essere infette dal tetano.

    • Alcuni Paesi usano delle restrizioni nei confronti di certi farmaci.

    Eventualmente sostituirli così:

    Pertussinum -> Cuprum metallicum

    Tetanotoxinum -> Hypericum

    Meningococcinum -> Belladonna

    Pneumococcinum -> Aconitum

    Morbillinum -> Pulsatilla

    Parotidinum -> Rhus toxicodendron

    Diphtherinum -> Gelsemium

    Haemophilus -> Arsenicum album


    • Tenere un diario dei rimedi dati sul Libretto dell’OP.

    Si può anche fotocopiarlo e usare quando il bambino va alla scuola materna per dimostrare che suo figlio ha seguito un iter di protezione alternativo, quantunque esso non sia riconosciuto ufficialmente.

    Ricordare che la migliore protezione generale contro qualunque malattia è una vita sana e felice insieme ai propri figli.


    C) Poi Golden riporta l’elenco dei suoi libri in inglese:

    Vaccination & Homeoprophilaxis? A review of risks and alternatives

    Vaccin Damaged children: Treatement, Prevention, Reasons

    Homeoprophylaxis – A practical and Philosophicl Review

    Homeoprophylaxis – A Fifteen Year Clinical Study.



    D – Programma omeopatico profilattico delle malattie infettive

    (è il libretto che accompagna il kit dei vaccini, cioè la tabella 4.2 riportato nel paragrafo 4.2 del capitolo 4) con l’aggiunta della didascalia seguente:

    Rapporto rimedio-malattia:

    Pertussinum-Pertosse, Tetantoxinum-Tetano, Haemophilus-Malattia da emofilo tipo B, Malattia meningococcica, Pneumococcinum-Malattia pneumococcica.

    ------------------------------------

    Firma del medico omeopata



    E- Questionario sul programma omeopatico

    (Non sintetizzato)


    APPENDICE 3 - Alcune caratteristiche delle malattie infettive oggetto di omeoprofilassi


    MalattiaPeriodo comune di incubazionePeriodo di infettivitàPeriodo consigliato di isolamentoModalità di diffusione
    Varicella (varicella-zoster) (V)11-20 giorni1-2 giorni prima dell'esantemaFinché non compaiono più nuove eruzioniGoccioline respiratorie infette o contatto diretto
    Colera (B)1-5 giorniMesi, se non trattatoFino a 24 ore dopo l'ultimo episodio di diarreaCibo e acqua contaminati
    Febbre Dengue (V)5-6 giorni o 3-14 giorniNon contagioso tra esseri umaniNon contagioso tra esseri umaniNon contagioso tra esseri umani
    Difterite2-7 giorni2-3 settimane, se non trattataFinché la gola non è negativaContatto con secrezioni infette di naso, gola, occhi o cute
    Haemophilus influenzae di tipo b (Hib (B)Sconosciuto, forse si sviluppa 5 giorni dopo l'esposizioneSconosciuto48 ore dopo la terapiaGoccioline respiratorie o contatto diretto
    Epatite A (V)15-50 giorni (media 28 giorni)1-2 settimane prima/1 settimana dopo l'esordio dei sintomi1 settimana dopo l'esordio dei sintomiIngestione orale di feci, cibo, acqua o sangue infetti
    Epatite B (V)45-180 giorni (media 60-90)4-6 mesi dopo l'esordio, indefinito per i portatoriNessunoSangue infetto, contatto sessuale, attraverso le mucose e la cute, durante il parto
    Epatite C (V)2-20 o più settimane (media 56 giorni)2 settimane prima e durante, indefinito per i portatoriNessunoSangue infetto, contatto sessuale, attraverso la cute, durante il parto
    Papilloma virus umano (V)Vario, mesi/anniSconosciuto, probabilmente anniAnniContatto sessuale infetto
    Influenza1-3 giorniSconosciutoNessunoGoccioline respiratorie infette
    Encefalite giapponeseSconosciutoSconosciuto-Portatori sono i maiali domestici e gli uccelli selvatici; è diffusa poi dalle zanzare
    Leptospirosi4-14 giorniNon contagioso tra esseri umaniNessunoAcqua contaminata da roditori e urine di altri animali infetti
    Morbillo (V)6-19 giorniSconosciuto8 giorni dall'esantema cutaneoGoccioline respiratorie infette
    Infezioni meningococcicheSconosciutoSconosciuto48 ore dall'inizio della terapiaGoccioline respiratorie infette
    Parotite (V)15-24 giorni3-4 giorni prima e 3-9 giorni dopo l'ingrossamento delle ghiandole5 giorni dopo l'esordio dell'infiammazione ghiandolareSaliva, goccioline respiratorie e raramente urina infetta
    Pertosse (B)5-21 giorni (raramente più di 10 giorni)SconosciutoAlmeno 3 giorni se non trattato, 5 giorni dopo antibioticiGoccioline respiratorie infette
    Infezioni pneumococciche (B)1-3 giorniSconosciuto3NessunoGoccioline respiratorie infette o fazzoletti da naso sporchi usati da poco
    Poliomielite (V)3-35 giorniDa pochi giorni prima dell'esordio a molte settimane dopo-Soprattutto feci infette. Saliva infetta e raramente sangue e acqua
    Rotavirus (V)1-3 giorniNormalmente 2 settimaneNessuno, basta l'igieneOro-fecale attraverso cibo e acqua contaminati
    Rosolia (V)15-20 giorniProbabilmente prima del rash35 giorni dall'esantemaGoccioline respiratorie infette
    Influenza suina H1N1 (V)1-3 giorniSconosciutoNessunoGoccioline respiratorie infette
    Tetano (B)Da 1 giorno a mesiSconosciutoNessunoFerita contaminata da spore
    Tubercolosi (B)1-12 mesiFino a 2 settimane2 settimane dopo l'inizio della terapiaGoccioline respiratorie infette
    Tifo (B)5-34 giorni1-3 settimane: indefinito per i portatoriFinché non sono negative le feciCibo e acqua contaminate da feci e urine infette


    Nota bene: Riporto qui solo i farmaci omeopatici.

    A - Varicella

    È meglio avere la varicella da bambini, se si è sani, poiché è più pericolosa da adulti.

    Il rimedio omeopatico è una valida alternativa alla vaccinazione e va scelto in base ai sintomi.

    Il più delle volte è il Rhus toxicodendron.


    B - Colera

    Il colera si trova difficilmente in zone in cui l’igiene pubblica e personale è buona.

    Bisogna rivolgersi al medico omeopatico affinché scelga il farmaco adatto che solitamente è tra questi: Camphora, Veratruma album, Cuprim metallicun e Carbo Vegetabilis.


    C - Febbre Dengue

    La febbre Dengue è dovuta a un virus trasmesso da una zanzara e secondo l’OMS sarà il prossimo flagello dell’umanità.

    I medici a Cuba usano spesso i farmaci omeopatici.


    D - Difterite

    È rara se non ci sono epidemie in atto.

    È necessario prevenirla con la vaccinazione o con l’OP.

    Vedere A


    E – Malattia da Emofilo

    La farmacologia può salvare la vita, purché la cura sia iniziata presto.

    Si usano farmaci acuti come la Belladonna, ma se i sintomi continuano, ricorrere al ricovero.


    F – Epatite A

    Se l’epatite A non è endemica nella zona, non c’è bisogno di prevenzione, altrimenti questa è preferibile alla cura.

    La terapia omeopatica va scelta, come al solito, secondo la Legge dei Simili.


    G – Epatite B

    Si usano le immunoglobuline per la prevenzione in persone esposte al virus insieme alla prima dose anti epatite B.

    La terapia omeopatica va scelta, come al solito, secondo la Legge dei Simili.


    H – Epatite C

    La cura della medicina convenzionale procura spesso effetti indesiderati significativi.

    Con l’omeopatia si può ricorrere al drenaggio epatico, a prescrizioni omeopatiche e al trattamento costituzionale.


    I – Papilloma virus

    La terapia omeopatica si concentra sulla cura anti-miasmatica, che si basa sui sintomi presenti e sull’uso di nosodi appropriati.


    J – Influenza

    Anche qui scegliere il rimedio secondo i sintomi.

    Spesso Eupatorium perfoliatum è il rimedio adatto.


    K - Encefalite giapponese

    La terapia omeopatica comprende rimedi acuti come la Belladonna, Opium e Hyosciamus.


    L – Leptospirosi

    La leptospirosi è una malattia molto grave.

    La terapia omeopatica dipende solo dai sintomi, oltre all’assistenza medica.


    M – Morbillo

    Nei bambini sani è una malattia semplice da curare e non è necessaria la vaccinazione, nemmeno l’OP.

    La terapia omeopatica è semplice ed efficace, spesso è indicato il rimedio Pulsatilla.


    N - Malattia meningococcica

    È una delle malattie più devastanti e può portare alla morte in 48 ore o lasciare terribili menomazioni.

    La terapia omeopatica si può usare solo in associazione al trattamento convenzionale.

    Il paziente va subito ricoverato.


    O – Parotite

    È una malattia di solito leggera nei bambini sani.

    Negli adulti può portare alla sterilità, ma raramente.

    Come in molte malattie virali acute il riposo a letto e l’assistenza medica sono la terapia principale.

    Pilocarpi jaborandi è il rimedio omeopatico usato più spesso.


    P -Pertosse

    Opportuno prevenire la pertosse nei neonati, ma anche il vaccino è pericoloso.

    È meglio ricorrere all’OP.

    L’omeopatia può ridurre molto la gravità della malattia, se si trova il rimedio esatto.

    Esso va scelto da un medico esperto che garantisca l’abbinamento dei sintomi.


    Q – Malattia pneumococcica

    Può essere una malattia gravissima.

    La terapia omeopatica è anche in questo caso sintomatica e, come per la malattia meningococcica, è la seconda scelta dopo il ricovero.


    R – Poliomielite

    Già da molti anni è disponibile una terapia omeopatica per la polio.

    Sono suggeriti molti rimedi ma i più comuni sono Rhus Toxicondendron e Lathyrus sativus.

    Comunque il rimedio va scelto da un omeopata


    S – Rotavirus

    È possibile la terapia omeopatica e nel 1993 è stato condotto un ottimo trial clinico in Nicaragua.


    T – Influenza suina

    Le terapie sono le stesse dell’influenza.

    Fu fatta una campagna allarmistica nel 2009 e l’OMS finì sotto inchiesta.


    U – Rosolia

    È una malattia leggera nei bambini sani.

    Proteggere col nosode le donne in gravidanza.

    I rimedi omeopatici solitamente più indicati sono Pulsatilla e Rhus Tox.


    V – Tetano

    Un’accurata pulizia della ferita è il trattamento preventivo più efficace, salvo il caso di profonde ferite profonde da punta.

    In questo caso occorre fare un richiamo del vaccino.

    F.

    Klenner nel 1954 ha scritto che l’uso di 1 grammo di acido ascorbico e del toserol (miorilassante) ha ridotto di molto la percentuale dei non guariti, azzerandola per quelli che avevano fino a 12 anni e riducendola al 37% oltre i 12 anni.

    È possibile, dopo la pulizia accurata della ferita, proteggere immediatamente col nosode e curare con Ledum palustre 30ch e Hypericum perfoliatum 30ch.


    W – Tubercolosi

    Il trattamento omeopatico è stato usato su vasta scala, ma la scelta dei rimedi va fatta da un omeopata esperto.

    La prevenzione è preferibile alla terapia.


    X - Tifo

    L’antibiotico terapia è di solito usata per infezioni invasive ma cresce la preoccupazione per la crescente antibiotico-resistenza.

    Il trattamento sintomatico con rimedi omeopatici è stato usato sin dal 1800.



    APPENDICE 4 - Reazioni ai rimedi omeoprofilattici

    Riporto solo qualche cenno, mi limito a un solo rimedio, per mostrare che anche l'OP può procurare dei disturbi per qualche tempo, quindi non è "acqua fresca", contrariamente a quanto scrisse un informatore... analfabetico (in materia di altre scuole mediche).

    Dopo aver assunto Pertussinum, alcuni bambini hanno avuto chi qualcuno dei seguenti sintomi, chi altri, tra raffreddore, naso che cola, tosse, irritabilità, muco denso, verde e abbondante, scontrosità, esantema, un po' di febbre.





    APPENDICE 5 - Commenti generali dei genitori che hanno risposto al questionario

    Riporto solo qualche commento a titolo di esempio.

    1. A parte un attacco di diarrea, J. non ha mai avuto altri disturbi. I figli dei vicini, che hanno la stessa età e che sono stati vaccinati, sembra che soffrano sempre di tosse, raffreddore, otite e prendono antibiotici. L'OP accompagnata da una buona dieta è ottima.
    2. Sono molto contenta di S. ora. Non ha avuto effetti indesiderati durante il Programma Principale; sono orgogliosa di lei, non si ammala mai, non come i bambini della sua età.
    3. A nove settimane D. ha contratto la rosolia dopo che era stata vaccinata sua madre. In seguito anche il fratello di D., che allora aveva 2 anni e mezzo, ha avuto la rosolia. D. era allattata al seno. Prima non era mai stata esposta a questa malattia, che io sappia.
    4. A entrambi i bambini è stata diagnosticata la pertosse prima di iniziare il Programma Principale. L'abbiamo trattata con successo con i rimedi omeopatici.
    5. S. è stupendamente sana: non prende mai un raffreddore o gli cola il naso come altri bambini di due anni, o come gli altri miei due figli che sono stati vaccinati. Non ha mai visto il pediatra, grazie al suo kit. Ne sono sicura perché faccio il confronto con gli altri due figli.
    6. Microbi e virus di tutti i giorni sembrerebbero non esistere o essere molto deboli, rispetto a quelli che hano colpito le sorelle maggiori che sono state vaccinate. Il sistema immunitario di K. difende bene il suo organismo ed è solido.
    7. Dato che è stato sempre male non sono riuscita a dargli i rimedi tutti i mesi, quindi siamo in grande ritardo rispetto al Programma, però è molto più sano del fratello che ha fatto tutte le vaccinazioni.
    8. F. si è escoriata una gamba in profondità e ha avuto anche una scheggia profonda. In entrambe le occasioni le ho dato due dosi di Ledum ed è stata bene.
    9. S. è molto più sano del povero J. che è stato vaccinato da piccolo dal pediatra e ora è allergico e ha l’asma.
    10. C'è stata un'ondata di malattie infettive nella nostra zona e sono sorpresa dal fatto che i bambini che hanno fatto i vaccini le abbiano prese mentre i miei figli sono rimasti sani.


    Salus Infirmorum s.a.s.

    diffuso da LIBRISALUS.IT


    Prima edizione del 2012: The Complete Practitioner Manual of Homeoprophylaxis


    Prima edizione italiana del 2016

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