viver2017-31-36



TRASMISSIONI DE IL CERCA SALUTE 2017


PAGINA WEB CON LE TRASMISSIONI DAL 31 AL 36

TRASM. 31: LA SALUTE PASSA DALLA BOCCA. I METALLI PESANTI 

 È stato scoperto che c’è una stretta correlazione tra la glicemia e la quantità di zuccheri presente nella saliva. Conseguentemente quando, tre o quattro ore dopo un pasto c’è un picco nella glicemia, c’è anche nella saliva e i batteri della bocca possono fare un lauto pasto e produrre la placca e il tartaro e non è sufficiente lavarsi i denti dopo i pasti: la medicina ufficiale perciò consiglia di mangiare proteine la sera, piuttosto che i carboidrati.
Penso però che lo stesso vale anche il giorno (però in questo caso c’è maggiore salivazione e lo zucchero viene diluito un po’, almeno così ha detto Panzironi).
Il 50% degli Italiani ha delle carie. L’incremento negli ultimi 8 anni è dovuto al peggioramento dell’alimentazione, a causa della crisi economica, e al minor ricorso al dentista. Anche cani e gatti domestici sono soggetti a tartaro, placca e carie poiché le crocchette date loro di padroni contengono fino all’80% di zuccheri. Perfino le mummie egiziane hanno delle carie, a causa dei carboidrati complessi: non c’erano le caramelle, la cioccolata ecc. a quei tempi.
Gli zuccheri:
A1) alimentano i batteri della bocca che generano placca e tartaro i quali impediscono al sistema immunitario di attaccare i batteri anaerobi (essendo essi protetti dalla placca);
A2) questi batteri producono acidi che demineralizzano i tessuti dei denti;
A3) anche il cortisolo agisce negativamente aumentando la glicemia?

Il fluoro: può essere nocivo alle ossa e al sistema nervoso. Inoltre, se da un lato rende lo smalto più resistente ai pH bassi sostituendosi al calcio formando la fluoroapatite, poi è più soggetto a danneggiarsi con la masticazione.



Carie: dalla video intervista sugli amalgami al mercurio.
C’è pericolo di intossicazione a sostituire gli amalgami, se non è fatto in centri specializzati. Occorre una “diga” per impedire che il mercurio sia inghiottito e che sia aspirato affinché non sia respirato dal paziente.
In Italia c’è solo un regolamento che si preoccupa che il mercurio non finisca nelle acque reflue, ma non che resti nella bocca della gente.
Da un amalgama ogni giorno escono 15 mg di mercurio per effetto della masticazione, di cibi acidi o caldi, della spazzolatura. Dal pesce se ne può assorbire 2,3 mg in un giorno.
Un dentista testimonia che per un amalgama al mercurio, ha sofferto 10 anni di malessere, irritabilità, dermatite, perdita di memoria, ha dovuto interrompere la sua attività.
L’amalgama è costituito per il 50% da mercurio e il resto da altre sostanze: argento, rame, zinco, stagno.
Panzironi afferma che ogni metallo si può legare a enzimi, impedendone la funzione, produrre radicali liberi, trasformare le cellule sane in tumorali.
METALLI PESANTI (come disintossicarsene; la SCLEROSI MULTIPLA)
Secondo Panzironi i metalli pesanti causano serie conseguenze agli organi, al funzionamento dei sistemi enzimatici e al sistema immunitario.
Il mercurio causa disfunzioni renali, motorie, perdita di memoria, di coordinazione, demenza.
Il cadmio causa disturbi cardiovascolari, diabete, impotenza, iperplasia prostatica, osteoporosi e fragilità dentaria.
Il piombo produce danni renali, mal di testa, anemia, debolezza, muscolare, convulsioni, disturbi del sonno, crampi e dolori addominali.
L’alluminio produce paralisi muscolari, vertigini, coliche, problemi epatici, perdita di memoria, demenza senile, Alzheimer, invecchiamento precoce, psoriasi.
Per conoscere lo stato di intossicazione da minerali bisogna fare il mineralogramma per il quale si utilizza una ciocca di capelli, visto che in essi si raccoglie una quantità di metalli 100 volte superiore a quella delle altre parti del corpo.
In una trasmissione delle iene si dice che alcuni medici avrebbero scoperto una dieta del tipo mediterraneo con la quale i metalli eliminati si raccolgono nei capelli e in effetti dopo tre mesi di quella dieta si moltiplicano per quattro o addirittura 7 volte le quantità di metalli pesanti presenti nei capelli.
Panzironi invece afferma che ciò dimostra che con la dieta mediterranea si accumulano molti metalli pesanti e che bisognerebbe cercare nelle urine e nelle feci i metalli pesanti eliminati, non nei capelli.
Spiega poi che l’aumento di metalli pesanti con la dieta mediterranea dipende da queste due ragioni:
da un lato i cereali ricevono i metalli che si staccano dalle pareti dei silos in cui sono conservati.
Dall’altro lato li ricevono nel momento della macinazione, sotto forma di frammenti delle macine.
I metalli provengono anche dall’aria che respiriamo. Stanno soprattutto nel pesce (almeno il mercurio):
Comunque, sia gli altri animali che l’uomo hanno dei meccanismi con cui liberarsi dai metalli pesanti. Essi sono però disattivati proprio dall’uso abbondante di carboidrati, che attraverso l’insulina da un lato aumentano la produzione dei radicali liberi, rischiando che il glutatione non sia sufficiente ad eliminarli tutti e dall’altro lato ostacolano la produzione del NADPH, capace di rigenerare il glutatione, ossidato durante la neutralizzazione dei radicali liberi.
Il glutatione s transferasi ha la funzione di chelare i metalli pesanti e di eliminarli attraverso le urine e le feci. Un attacco eccessivo di radicali liberi trasforma il glutatione in glutatione GSSC e se questo è quasi pari al glutatione, la cellula lo elimina e ne resta priva. Oppure impedisce la riattivazione del glutatione ossidato.
Così la dieta mediterranea è la vera causa di tanti problemi, come il morbo di Alzheimer, l’autismo, la sclerosi multipla.
L’insulina impedisce la produzione di AMPK, capace di riconoscere i mitocondri efficienti da quelli inefficienti, per eliminare questi ultimi.
Pertanto, mangiare carne, pesce, verdura e poca frutta.
L’integrazione aiuta ad eliminare i metalli pesanti, in particolare la vitamina C, alle dosi di 8-9 grammi il giorno, l’acido alfalipoico e la curcuma, ossia gli integratori Vitalife C, l’epigallocatechina gallato, Aminoday life, Orac spice.
Testimonianza del dottor Francesco Cornelio della Calabria: è in pensione, era chimico, biologo, medico di base.
Si è accorto fin da alcuni decenni fa che le diete di carboidrati non gli davano la possibilità di superare ragazzi più grandi di lui nello sport. E che ha consigliato di eliminarli perché causano malattie degenerative e d molti anni consiglia gli omega 3, la melatonina, lo zenzero, la curcuma, la cannella, le carote per il betacarotene, l’epigallocatechina gallato, i mirtilli (in un caso di edema negli occhi e di emorragia multipla nella macula ha ottenuto molto progresso, sia pure in combinazione con il laser tanto da ottenere i complimenti dell’ottico.

Testimonianza di Marco Del Treo (un cantante che ha collaborato con Pippo Baudo e che ora insegna canto). Afferma che aveva visto peggiorare la sua salute, mangiando soprattutto panini nei suoi spostamenti. Aveva il colesterolo a 300, o trigliceridi a 380-540, colite, sonno cattivo. Scoperto il life120 ha constatato che esso aiuta a mantenere in salute anche la voce. In un mese ha perso 10 kg. Il colesterolo è sceso molto, quello hdl è fortemente aumentato. I trigliceridi a 60. Ora ha la glicemia a digiuno a volte a 60 invece che a 100. Non ha più la pancia gonfia e la colite.
Erborista: un collutorio naturale da prendere al posto di quelli commerciali che sono dannosi per la presenza di alcol etilico che danneggia le gengive, l’SLS, i coloranti e il fluoro. Farlo con un cucchiaino di origano, una stecca di cannella e 3 chiodi di garofano, lasciati in infusione l’intera notte in un bicchiere di acqua. Si può bere anche per tre (?) giorni. Si può ingerire senza pericolo. È utile per gengive gonfie, magari con foglie di malva, l’origano è antinfiammatorio.


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TRASM. 32: IPERPLASIA PROSTATICA / IMPOTENZA
L’ipertrofia prostatica è causata da dieta, latte e latticini freschi poiché essi contengono l’igf1, il quale negli adulti favorisce anche la calvizie, l’irsutismo. Attiva (?) il 5alfareduttasi.
Insulina  > sbbc?
Cortisolo < catabolizzazione > Gh > Igf1

Testimonianza su disturbi tipo fibromialgia, artrosi

Impotenza: non so se ho ascoltata tutta la parte relativa ad essa.
Medicinali(?) efficaci nel 75% dei casi. L’impotenza può derivare da molti fattori, tra essi c’è la carenza di testosterone libero (per minore produzione a causa di un’eccessiva produzione del cortisolo, antagonista del testosterone o per trasformazione del testosterone in estradiolo a causa dell’obesità oppure in Dht (diidrotestosterone) a causa dell’Igf1 promosso dal Gh e questo dall’acidosi oppure dall’Igf.1 presente nel latte e nei latticini.
L’impotenza può essere causata da qualsiasi malattia che causa l’afflusso di sangue, dalla pressione alta, arteriosclerosi. Secondo Panzironi non basta guarire tali malattie, ma correggere anche le carenze ormonali.
Le cause sono lo stile di vita e l’alimentazione (che causa l’infiammazione dei tessu tie, a causa di questa, l’aumento di cortisolo), l’eccesso di cortisolo che porta alla carenza di testosterone, la trasformazione del testosterone in estradiolo (impotenza e ginecomastia), l’obesità (da carboidrati),
Il cortisolo deriva dallo stress, o dalla carenza di glucosio in seguito all’entrata in azione dell’insulina oppure ancora dall’infiammazione. Tutto ciò può derivare dagli alimenti ricchi di carboidrati. Il cortisolo produce la noradrenalina e questa inibisce l’acetilcolina.
Un’altra causa dell’impotenza risiede nella carenza dell’ossido nitrico (NO) per carenza di acetilcolina (vedere ancora). guanidil ciclasi: forse deriva dall’ossido nitrico, che consente la vasodilatazione
Cmp ciclico permette il mantenimento dell’erezione.
Sembra essere coinvolta l’Igf1 che nei bambini serve a promuovere la crescita degli organi sessuali. Nell’adulto invece promuove l’ipertrofia prostatica. Forse aumenta la produzione di alfa5reduttasi.
Inoltre fa crescere il bulbo dei capelli e causa la calvizie e contemporaneamente favorisce la crescita dei peli.
(Forse) l’insulina inibisce la produzione di?
Fa aumentare il testosterone libero.

L’impotenza deriva:
dal cortisolo in eccesso che fa produrre la noradrenalina che produce minore acetilcolina.
Dal calo glicemico
Dall’infiammazione
Integratori Stress killer, Melatonina

Testimonianza 1: Partecipa il dottor Belardino Tassi urologo e andrologo e cura l’ipertrofia prostatica. Afferma che l’adenoma prostatico causa danni forse irreversibili al meccanismo di urinazione e non, per l’eccessivo uso dei carboidrati.
Da Milano il dottor Flavio Dainesi, omeopatico e altro, ha ottenuto perdita di peso, meno dolori di schiena e miglioramenti maggiori che con i farmaci.
Usa con i suoi pazienti la frutta all’inizio del latte e suggerisce i carboidrati alla fine di essi affinché non abbiano più fame in quel momento e rinuncino spontaneamente a consumarli.
I suoi pazienti gli riferiscono di aver realizzato perdite di 34 chili in due mesi, senza soffrire di giramenti di testa e di avere più energia, diminuzione di altri disturbi derivanti dall’infiammazione (rossori, pruriti, irritazioni).
Testimonianza 2: (Dopo 1 h e 14’ di registrazione) da Velletri arriva la testimone da Rieti? Mirella Guidi di 55 anni. I suoi disturbi sono cominciati all’epoca della menopausa: dolori muscolari continui e crampi che non poteva muovere le braccia, dolori anche alle ginocchia e caviglie.
Le è stata diagnosticata la fibromialgia, ma i farmaci peggioravano la situazione, cartilagini consumate. Diagnosi anche di artrosi con deformazione delle articolazioni delle mani e dei piedi e dolori. Cervicale e mal di testa tutti i giorni. Il medico li attribuisce alla cervicale per aver preso freddo. Reflusso e gastrite, acidità, coliti continue, gonfiori addominali, sospetti diverticoli, secrezioni dolorose alla testa, vene varicose con asportazione delle safene, la sera gambe gonfie che non riusciva neanche a camminare. Stentava a dormire, per di più con interruzioni la notte e poi addormentamenti il giorno appena si metteva seduta, perdita di capelli, rughe. Le dicevano che i suoi disturbi erano ereditari. Ne derivavano anche ansia e depressione.
Dopo 20 giorni di dieta paleolitica e due integratori si era sentita rinascere. Ha perso 5 chili di peso. Cessati i dolori a braccia e gambe. Dolori alla schiena molto ridotti e nessuna difficoltà a calzare le scarpe, guariti da quattro mesi i mal di testa e nessun più problema intestinale pur mangiando moltissime verdure, niente reflusso, sparite le secrezioni alla testa, molto attenuate le vene varicose. Dorme benissimo anche 8 ore di seguito e non dorme più il giorno. Ha tante energie la mattina. Sparite depressione e ansia.

L’erborista Davide Cortese suggerisce una tisana di ortica e semi di zucca. Loda la vitamina A o betacarotene utile nell’iperplasia prostatica benigna che inibisce l’alfa5reduttasi.
Panzironi afferma che il betacarotene favorisce la produzione (o fissazione?) di vitamina D prima di prendere il sole.
TRASM. 33: PSORIASI (E SCLEROSI MULTIPLA)

Si manifesta con macchie squamose e desquamanti sull’epidermide
Sono 2.500.000 gli Italiani che soffrono di psoriasi nelle varie forme: leggera, moderata e severa.
Al Nord ne soffre il 6%, al Sud e nelle isole l’1,8%. Secondo Panzironi ciò si spiega col maggior stress al Nord e con la minore carenza di vitamina D al Sud.
Secondo la medicina le cause sono la predisposizione genetica, i traumatismi meccanici, chimici, allergici, i farmaci, i fattori ambientali, i disordini metabolici, le abitudini di vita e stress.
Uno studio di Copenhagen ha rilevato una correlazione tra
psoriasi lieve e:  +32%    infarto, +42% diabete, +52% di ?

Psoriasi grave e: +75% infarto, + 72% diabete + 52% tumore
Spesso hanno un fegato grasso

La psoriasi è una malattia infiammatoria.
2.500.000 casi di psoriasi in Italia. Vedo grosse macchie rosse nella figura. Il fattore scatenante è il cortisolo, ossia lo stress, che è maggiormente presente al Nord. Inoltre al Sud c’è più vitamina D.
Psoriasi: arrossamento e squame, malattia cronica, colpisce le articolazioni, sensazione di calore, col tempo si producono deformità.
C’è una causa nel sistema immunitario, prodotta dai carboidrati.
Th1 e Th2 l’eventuale alterazione di tale equilibrio è regolato da T reg che eliminano i linfociti sovraespressi.
E da Th17, efficaci maggiormente contro funghi e batteri. L’alterazione dei Th1 può essere contrastato anche dai Th17 attraverso le fasi infiammatorie.
La patogenesi della psoriasi è causata dall’alterazione dei Th17 prodotta dall’alterazione dei Th1 e poi dalla presenza eccessiva di interleuchine 6 (stimolata dal tessuto adiposo) e 17 e del fattore di crescita Tgf beta 1 che esprime l’interleuchina 23R e si generano le manifestazioni del.
L’alimentazione mediterranea provoca l’obesità e negli adipociti si sviluppano le interleuchine e inoltre sono stimolati i Th1. L’attivazione del cortisolo favorisce la sovraespressione del Th17.
Sistema immunitario eccitato porta a una diminuzione del Th1 e a un conseguente aumento dei Th17 che aumentano l’Igf1 che porta alla psoriasi.
Anche l’obesità o il sovrappeso sono interruttori dell’interleuchina 6 (e dei Th1?).
La medicina le cura con farmaci locali, attualmente del tipo biologico, simili a quelli prodotti dal nostro sistema immunitario, ma anch’essi capaci di provocare pesanti effetti collaterali, oltre a essere molto costosi.
Il cortisolo è il principale fattore scatenante. Esso elimina fisicamente il Th1, così il Th17 aumenta e permette la migrazione del Th17 dai tessuti interni a quelli esterni. Anche l’alimentazione con amidi c’è l’attivazione della flora intestinale e ciò porta all’infiammazione.
Lo stile di vita e l’alimentazione della dieta mediterranea sono le vere cause della psoriasi.
Il sistema immunitario è di solito in equilibrio tra i linfociti Th1 e Th2. All’occorrenza intervengono i linfociti T reg che distruggono quelli tra questi due tipi di linfociti che si manifestano in eccesso (sovra espressi, dice Panzironi).
L’eccesso di Th1 è contrastato anche dai linfociti Th17, i quali sono attivati prima dai Th1 e poi dalle interleuchine 6 e 17.
Troppi Th17 mantengono l’infiammazione la quale produce i TGF beta1 (rivedere a circa 21’ dall’inizio della registrazione)
In parole più semplici di Panzironi in caso di funghi o di virus si attivano i Th1. In caso di batteri i Th2. I Th17 ci aiutano nelle infiammazioni che non terminano. Inoltre il picco glicemico porta al cortisolo e (magari i carboidrati, o. p.) all’alterazione della flora batterica.
La dieta mediterranea influisce anche o soprattutto(?) attraverso l’obesità che fa apparire più infiammazione. Inoltre il picco insulinico porta al cortisolo. Esso distrugge i Th1 e ciò fa crescere i Th17 che a loro volta aumentano l’Igf1 che favorisce la psoriasi, (ma forse ci sono altri passaggi).
Anche il sovrappeso e l’obesità attivano l’interleuchina 6.

SCLEROSI MULTIPLA:
Si stimano in 114.000 i malati in Italia. Sui 3.400 nuovi casi ogni anno. Nel 15% dei casi la malattia è progressiva.
Secondo un esperto si creano dei foruncoli col pus nel cervello. Essi ostacolano il passaggio del segnale nervoso. Si hanno disturbi sensitivi, cognitivi, dell’equilibrio, del controllo degli sfinteri, e altri.  Inizialmente possono essere transitori.
La causa dell’alterazione del sistema immunitario, secondo Panzironi (?) sono gli alimenti ricchi di carboidrati dell’alimentazione della dieta mediterranea e lo stile di vita – non la carne rossa e i grassi   che produce troppi Th17 e anche la candida produce troppo Th17.
Gli zuccheri aumentano la flora batterica intestinale e il sale che comincia a creare un’infiammazione dell’intestino e altera il sistema immunitario (+ Th1). Insulina e sale sono i due promotori della sclerosi multipla (sodio >SGK1 > IL23> Th17) ma, secondo me, il sale influisce perché è trattenuto dall’aldosterone, prodotto quando bisogna comunque smaltire i carboidrati).
Ciò predispone alla sclerosi multipla.

LA SCLEROSI MULTIPLA ha una patogenesi simile a quella della psoriasi e ne soffre un numero crescente di Italiani, attualmente si stimano a 114.000 – un caso ogni 530 abitanti - e si hanno 3.400 nuovi casi l’anno. Il costo delle cure può arrivare fino a 84.000 euro in un anno con un costo complessivo di 5 miliardi di euro l’anno, a partire d 14000 o 18000? (quindi di quasi 30 - 50 euro il giorno. Il 15% dei malati ha una forma progressiva per la quale non esiste cura.
Il dottor Deriva (?) posturologo, osteopata forse ha curato – col life120? –
artrosi con miglioramenti a vista d’occhio;
cefalea con la sola alimentazione ed è guarito;
allergia: miglioramento incredibile;
melanoma: (non dichiara i risultati)
autismo: (non dichiara i risultati)
diabete: regressione, miglioramento;
autistico: (non dichiara i risultati)


(Sarebbe più economico dare loro un contributo di 10 euro per acquistare carne, pesce, uova).
Un tizio della medicina afferma che si formano dei foruncoli nel cervello, dove passano i nervi e si ha un deficit di passaggio dei segnali nervosi.
I sintomi della sclerosi multipla sono i più svariati: sensitivi, di forza, di equilibrio, vista, controllo sfinteri, cognitivi. Inizialmente possono essere temporanei e ciò induce a sottovalutarli.
La medicina ufficiale usa la terapia immunodepressiva e quella immunomodulante.
Panzironi afferma che tali farmaci sono molto costosi, hanno effetti collaterali gravi e inoltre dopo un certo tempo non sono più efficaci.
Le cause sono dovute allo stile di vita e all’alimentazione mediterranea. La psoriasi e la sclerosi multipla hanno in comune la presenza del Th17 che succede al Th1, indotti dall’insulina. Il sale è un altro responsabile della sclerosi multipla. La ritenzione idrica nella matrice extracellulare porta a un aumento dell’attività della pompa sodio – potassio, fa differenziare le Th17 che differenziano le cellule e portano a un aumento delle IL23R.
Un aumento dell’enzima SGK1 - stimolato anche dal cortisolo - aumenta l’efficienza delle pompe sodio potassio.
La sclerosi multipla è collegata con lo stress. La depressione è un’altra figlia del medesimo padre, non la causa della sclerosi multipla: si riduce la serotonina e ciò produce più Th17.
Il T reg durante l’infiammazione aumenta i Th17, finita l’infiammazione li riporta alla normalità.
Anche il grasso (quello del corpo?) e l’infiammazione attivano il Th17.
Consiglia di usare la vitamina D a dosi alte: almeno 20000 UI il giorno, Stress killer e Melatonin, oltre al cambio di dieta e a uno stile di vita meno stressante.
Il sistema immunitario in equilibrio ha un giusto rapporto tra Th1 e Th2.
Il T reg sopprime i Th1 o Th2 che sono sovraespressi, finito il motivo del loro aumento. Anche i Th17 diminuiscono i Th1,
I virus, ecc. spingono l’organismo all’aumento dei Th1.
I batteri favoriscono l’aumento dei Th2.
I Th17 crescono insieme ai Th1, ma crescono anche sotto l’azione delle catechine, delle interleuchine e (vedere?).
C’è sinergia tra insulina e cloruro di sodio.

Integratori: Vitalife D (almeno 20.000 UI il giorno), Melatonin complex, Stress killer.

(ho dovuto vedere la trasmissione su Internet poiché quella televisiva è monca e fa solo un accenno alla sclerosi multipla, dura meno di un’ora mentre su internet è di 1h.48’)

Testimonianza: Francesca Mina da Torino? Aveva violenti mal di testa ad ogni ciclo mestruale, durante i quali doveva rinunciare al lavoro ed era costretta a letto ed era ipersensibile a tutto.  Afferma che i medici legavano i suoi acuti mal di testa a problemi ormonali e la trattavano quasi da pazza. Aveva troppa istamina che combatteva con il cortisone  e la psoriasi. In seguito ha cominciato a essere depressa.
Scoperto il life120 ha cominciato presto a sentirsi meglio, più carica di energia e non era più costretta a interrompere l’attività fisica per dolore al fegato.
Ora non si alza più molto stanca, dorme come un ghiro.
Ha impiegato tutti gli integratori ma soprattutto lo Stress killer e ha tratto beneficio anche dagli Orac spice.
Anche il marito ha tratto notevole beneficio dal life120, ha perso due chili in 4 mesi, si trova meglio nell’attività fisica.
Perfino la cagnolina aveva occhi pieni di muco, sembrava vecchia, ma col life120 anch’essa è tornata piena di brio. Gioca tutto il giorno.
Altra testimonianza: da Torino, Francesca Minà di 44 anni. soffriva di cicli mestruali dolorosi (?) accompagnati da dolori di testa fortissimi, che la costringevano a letto per 34 giorni. Era ipersensibile ai rumori e alla luce. Aveva anche problemi di stomaco, gonfiori, difficoltà a digerire, bruciori agli occhi e sangue dal naso. Seguiva più o meno la dieta mediterranea con molte verdure e legumi.
I medici le avevano detto che doveva attendere la menopausa e nell’attesa le davano forti dosi di psicofarmaci.
Adottata la dieta life120 si è sentita più energie, meno gonfiori. Alla fine dei primi due mesi non aveva più bisogno di mettersi a letto durante il ciclo. Dopo 4 mesi le era passato tutto: emorroidi, problemi agli occhi, sinusiti, pieghe sotto il seno, il dolore della endometriosi, la depressione, la pancetta, la glicemia è diminuita da 120 a 85, i trigliceridi da 180 a 90.
Anche il cagnolino che mangiava carne, pesce (o crocchette?) ma anche riso e legumi soffriva di dermatite con funghi, occhi con muco e non riusciva a tenerli aperti. Ora sta bene e gioca tutto il giorno.

Testimonianza: da Afragola il dottor Francesco De Riva, medico di continuità assistenziale (ex guardia medica) è l’unico medico di medicina alternativa (omeopatia) di Afragola. Soffriva di prostatite ricorrente, dolori di pancia, infezione (?).PSA: 34, ora inferiore a 1, sono spariti con life120, ha perso 12 chili e si sente pieno di energia. Il figlio soffriva di colon irritabile, stanchezza e mal di testa ed è guarito anche lui con life120. Il dottore ha cominciato a usare la vitamina D coi suoi pazienti dopo averne fatto analizzare la disponibilità ed ha constatato che tutti sono carenti di vitamina D, specialmente i bambini. Cura artrosi e discopatie con la life120 ottenendo risultati eccezionali, le cefalee risolte con l’alimentazione, lo stesso con le allergie con l’abbandono anche dei latticini. E notevoli miglioramenti col diabete.
Invita perciò i medici ad aprirsi ai nuovi input tipo quello di Panzironi, che ha scritto un libro eccezionale.
TRASM. 34: ALLERGIE
All’università dell Virginia è stato scoperto che un’eccessiva produzione di istamina favorisce il melanoma e che con gli antistaminici si riesce a farlo regredire.
Panzironi commenta affermando che per combattere il tumore – piuttosto che illudersi di aver scoperto una via - bisogna conoscere lo stato del nostro sistema immunitario, cioè il Th2 in sovraespressione che favorisce il tumore.
In Italia ci sono 18 mln di allergici. 12 di rinite allergica, 3 di allergie alimentari.
Nel 1950 erano il 10% della popolazione, nel 2017 sono il 30%. Nel 2020 un bambino su 2 avrà la rinite allergica.
I bambini, minori di 14 anni, per il 10% soffrono di asma, il 20% di rinite allergica e il 10% di dermatite atopica.
Si prevede che nel 2020 un bambino su due si ammalerà di rinite allergica.
L’allergia si manifesta con sintomi tipo naso che cola, starnuti, prurigine agli occhi o anche diarrea, manifestazione cutanee (petecchie, ecc.), oral-allergiche (pizzicore in bocca, bruciore alle labbra), nei casi più gravi: asma, rinite allergica, senso soffocamento, artrite. Nelle fasi acute può portare alo shock anafilattico.
Test sul sangue: sensibilità a una o più molecole. È uno spreco di denaro. Non ci danno soluzioni. Le reazioni allergiche, il batterio o una sostanza attiva il macrofago o il mastocita chiama il 112. Portano il batterio nel linfonodo che emette una sentenza e un anticorpo.
Se entra un bipeptide attraverso il nostro intestino si attiva il nostro sistema immunitario. È inutile individuare a cosa siamo allergici poiché quando smetteremo quel cibo diventeremo allergici a un altro. È la cattiva digestione o la permeabilità intestinale la vera causa.

Il sistema Th2 se sovraespresso favorisce le allergie (interleuchina 5, il 23.2.18 ho capito IL4, 3,13 che porterebbe all’alterazione dei linfociti b (o h?), invece se è sovraespresso il Th1 favorisce le malattie autoimmuni.
In un’altra occasione ho capito IL4, 10, 5.
Sintomi cutanei di allergia sono l’orticaria, la formazione di petecchie, e altre cose; sindrome oral-allergica (pizzicore in bocca, bruciore, gonfiore delle labbra, manifestazioni nell’apparato gastroenterico: diarrea o stitichezza, asma allergico, rinite allergica, naso chiuso, congiuntivite, psoriasi, ecc. fino ad arrivare allo shock anafilattico, che deve essere curato con il cortisone per salvare la vita. Altrimenti, per le allergie respiratorie si usano gli antistaminici e i cortisonici. Per l’asma allergico si usano altri farmaci più impegnativi, per le allergie da contatto nella pelle si usano i cortisonici e la prevenzione è fatta insegnando cosa utilizzare o no. L’allergia ai pollini e alle punture di insetti se danno reazioni anafilattiche occorre fare il trattamento desensibilizzante.
Gli antistaminici si legano ai recettori dell’istamina impedendo la loro lettura da parte del sistema immunitario. Ma ci sono effetti collaterali. Quando si verifica una crisi acuta con chiusura delle vie respiratorie, sono necessarie flebo di cortisonici.

La dottoressa Anna Lisa Subacchi afferma che non si dovrebbero mangiare verdure fuori stagione, non mangiare sempre lo stesso cibo (Panzironi obietta che se non si altera la parete intestinale…), e che bisogna stare attenti allo scatolame poiché contiene il nichel che causa allergie, che magari si manifestano in forma di diarrea, poi attribuite all’alimento contenuto nelle scatole.
Sostiene pure che quando si è allergici a un frutto bisogna evitare anche tutti gli altri del medesimo gruppo per un periodo massimo di sei mesi (dieta di esclusione), altrimenti poi si diventa allergici ad esso. È la dieta di esclusione.
rosacee: albicocca, mela, pera, ciliegia, cotogna, fragola, lampone, prugna, susina
cucurbitacee: zucchina, cocomero, melone, cetriolo.
solanacee: patata, peperone, pepe, pomodoro.
rutacee: arancia, limone, mandarino.
Secondo Panzironi bisogna piuttosto rendere più resistente l’organismo alle allergie, prevenendo o riparando i guasti alla barriera intestinale, stando lontani da cereali, legumi e patate che alterano anzitutto la flora intestinale, con conseguente cattiva digestione e infiammazione dell’intestino che poi diventa permeabile e lascia assorbire alimenti non ben scomposti e anche i batteri. Per di più il cortisolo diminuisce i Th1 e quindi aumenta i Th2, ciò porta alla carenza della IL10 e dei T r1
Panzironi afferma che l’eccesso di Th1 porta alle malattie autoimmuni,
l’eccesso di Th2 alle allergie.
La diminuzione dei Th1  favorisce anche i tumori.
Cause delle allergie:
c1) è la permeabilità intestinale che permette ai batteri e alle molecole mal digerite di entrare in contatto col sistema immunitario e di provocare la formazione di anticorpi che poi entrano in azione ogni volta che vengono in contatto con molecole o batteri del medesimo genere provocando le reazioni allergiche;
c2) un’altra causa è il cortisolo che attraverso la noradrenalina causa una minore produzione o inibizione della secrezione di serotonina > la carenza dell’interleuchina 10, ciò porta alla mancata produzione di Th1, il che porta alla sovraespressione dei Th2, origine delle allergie.
Panzironi afferma che la scienza medica si preoccupa sempre di scoprire medicinali. In realtà bisogna scoprire lo stato del nostro sistema immunitario. Se è in sovraespressione il sistema Th2, si è più soggetti alle allergie e anche ai tumori che sono combattuti dal sistema Th1, che in questa situazione è in sottoespressione.
Non serve a niente sapere a cosa si è allergici, oltre a spendere molto per fare i test, anche perché se si allontana un alimento, si userà un altro alimento in misura maggiore e si diventerà allergici a esso. Inoltre l’istamina è anche un importante neurotrasmettitore, perciò gli antistaminici hanno notevoli effetti collaterali.
Bisogna invece sapere quale è la causa delle allergie: è la permeabilità intestinale (o cutanea) che permette al sistema immunitario di entrare in contatto con i batteri o con particelle alimentari non ben digerite o col nichel e altre sostanze. Non è esatto dire che una volta diventati allergici lo si sarà sempre. Se si mette in stasi il sistema immunitario, esso non darà più la risposta allergica.
La medicina cura la rinite allergica con gli antistaminici, per l’asma allergico usa farmaci più impegnativi (cortisone?), per le allergie della pelle i cortisonici topici.
Per le situazioni che possono provocare gravi conseguenze, sostiene che quando l’allergia arriva a causare reazioni anafilattiche o l’orticaria bisogna fare il vaccino per non rischiare la vita in successivi contatti con l’allergene, magari per la puntura di un insetto.
Panzironi afferma che il vaccino opera desensibilizzando il sistema immunitario ma rappresenta una prevenzione di tipo secondario, magari necessaria in tale caso. Comunque, bisogna capire che abbiamo reso molto delicato il nostro corpo con la nostra alimentazione e il nostro stile di vita: piuttosto che aumentare la tolleranza del corpo alle sostanze nocive per mezzo dei vaccini, bisogna renderlo più resistente.
Il problema sta nell’alterazione della flora batterica intestinale, che porta all’infiammazione e all’alterazione della nostra barriera intestinale, cioè alla Leaky Gut Syndrome.
Se ho capito bene allergie e intolleranze hanno in comune la Leak gut syndrome. Nell’allergia ci sono le IGE e anticorpi: al contrario nelle intolleranze ci sono le alterazioni del sistema immunitario: Th1, Th2, senza IGE e anticorpi.
Bisogna togliere dalla nostra tavola gli alimenti ricchi di carboidrati, ma poi ci sono altri fattori, l’eccesso di cortisolo – responsabile della carenza dell’interleuchina 10 (poiché impedisce la produzione della melatonina che fa produrre l’interleuchina 10) la quale stimola i linfociti Tr1 attivati da tali alimenti e dall’infiammazione (?). Il cortisolo fa secernere la noradrenalina e inibisce la produzione di serotonina.
L’immunologo Aiuti afferma che nel 50% dei casi c’è uno stress nella vita precedente di coloro che hanno iniziato a soffrire di allergia, ad esempio una morte o separazione, o un trasloco. Panzironi risponde che il cortisolo è spesso dovuto a un’alterazione ormonale, che non ha necessariamente a che fare con problemi psichici, e causa una riduzione del Th1 che comporta un aumento del Th2, inoltre riduce la serotonina (forse perché aumenta la noradrenalina) > riduzione di IL10 e di Tr1 > + Th1 (forse dovevo scrivere più Th2 e più istamina. Quindi, oltre all’abbandono dei carboidrati insulinici, ricorrere agli integratori: calcio, Vitalife C, Vitalife D, Radical killer, Stress killer, Multi vitamineral, Orac spice, Melatonin complex, Aminoday life (o solo glutammina e N-acetil cisteina). Inoltre, OKG di Vitamin Center.
La SNAS à la sindrome dell’allergia sistemica al nichel.
Ne soffrono 18 mln (di Italiani?), soprattutto le donne.
La medicina accusa i pomodori (in scatola?), gli insaccati che sono ricchi di nichel, specialmente fuori stagione. Possono derivarne dermatite, diarrea.
Panzironi afferma che il nichel è così diffuso da far credere che si sia allergici agli alimenti anziché al nichel. Si può assumerlo con il contatto attraverso la pelle per carenza di filaggrina (proteina mancante per carenza di vitamina D nella pelle e arrivare alle cellule Langherans e poi ai linfociti attivando il sistema Th1) oppure per assorbimento attraverso gli intestini in seguito alla Leaky gut syndrome che poi attiva il sistema Th1. Con un maggiore assunzione di vitamina D si ha un miglioramento. Anche nella psoriasi avviene qualcosa di analogo.
Integrazione: vitamina D, Stress killer, Melatonina, sia per la SNAS che per le allergie in genere. Nel libro sono indicati anche Vitamina C, calcio, Rdical killer, Ora spice, Multivitamineral, OKG.
È dovuta anch’essa
da un lato all’assorbimento del nichel attraverso la pelle per la carenza di filaggrina, una proteina che dovrebbe essere presente nella pelle per renderla impermeabile a sostanze estranee, a sua volta dovuta a carenza di vitamina D,
o attraverso l’intestino grazie alla permeabilità intestinale.
Poi il nichel arriva alle cellule di Langerhans e queste trasmigrano nei linfonodi e attivano la risposta immunitaria.
Integratori utili anche per la SNAS sono la vitamina D, Stress killer e la melatonina.
Testimonianza di Michela Siani, 69 anni che afferma di aver sofferto di dolori tremendi e che le avevano detto che si doveva operare. Broncopolmonite ricorrente, curata con penicillina. Problemi ginocchia e rimaneva bloccata, tanto che aveva dovuto essere portata al bagno dal marito.
Aveva la “boccarola” (sempre la bocca infiammata. Secondo lo Zingarelli è la fastidiosa lesione cutanea agli angoli della bocca), non poteva uscire (per mancanza di forze?), pressione alta 170 e 110-120, glicemia alta, idem per colesterolo e trigliceridi, stipsi, insonnia e si alzava stanca.
Questa testimonianza è riportata, non so se erroneamente, anche nella trasmissione 21.

Ricetta: Polpo cotto a temperatura elevata per poco tempo con crema di peperoni e cipolla rossa di Tropea.
I peperoni piccanti contengono troppa capsaicina.
È meglio scegliere i peperoni rossi o gialli che non arrivano a infiammare. Non consumare i peperoni verdi perché contengono ancora la solanina. I rossi contengono più betacarotene e sono preferibili.
Telefonate:
da un ascoltatore preoccupato per il suo rene superstite al dover mangiare tante proteine. Panzironi gli risponde che proprio le proteine possono permettere al rene di recuperare i danni causati dagli aminoacidi (O piuttosto dai carboidrati?)
Punture di insetti: l’esperienza mostra che il life120 causa minori effetti delle punture di insetti.
SNAS: bisogna eliminare i cibi ricchi di amidi, piuttosto che gli alimenti che contengono il nichel.
Molti disturbi all’intestino: non giova la colon-terapia. L’unica soluzione è cambiare l’alimentazione.
Ambiente acido a causa delle proteine? Bisogna mangiare la giusta quantità di carne. È la dieta mediterranea che causa l’acidosi.

TRASM. 35: TIROIDE
6 milioni di Italiani hanno problemi di tiroide. Donne 8 volte più degli uomini. 
+ 200% di patologie tiroidee in 20 anni.
Il 30-50% (di quelli che hanno patologie tiroidee?) hanno noduli di cui il 5% tumore maligno.
Si possono passare anni senza rendersi conto di avere una patologia tiroidea, la quale consiste nell’incapacità degli ormoni tiroidei (?) di eseguire i loro compiti.
Contenuto di iodio in mcg su 100 gr di alimenti:
cozze 110
aragoste e vongole 80
merluzzo, sogliola 30
riso, funghi 20

È utile conoscere la misura del rT3 cioè del T3 revers (ormone inattivo) (e forse gli anticorpi anti tiroide).
L’ipotalamo secerne il TRH e in risposta l’ipofisi secerna il TSH che fa produrre all’ipofisi il T4, che le cellule trasformano in T3 con l’aiuto degli enzimi desiodasi 1 e desiodasi 2.
In passato la gente mangiava molti carboidrati i quali richiedono più antiossidanti e quindi più iodio che è assorbito per il 60% dal cuore e dai muscoli e solo per il resto dalla tiroide. Ciò favoriva l’instaurarsi della carenza di iodio. Per questo si raccomandava l’uso del sale iodato. Oggi invece quasi tutti mangiano pesce che ormai arriva anche sulle montagne e quindi le carenze di iodio sono difficili. Una porzione di pesce contiene i 150 mcg di iodio ritenuti ottimali dalla medicina (190 per le donne incinte) mentre sono ritenuti sufficienti 25 mcg il giorno per non andare in carenza, che si manifesta con la formazione del gozzo (ma mi pare che esso si possa avere anche nell’ipertiroidismo).
Secondo Panzironi, d’altra parte, anche un uovo contiene 35 mcg e pure la carne ne contiene. Pertanto, c’è il rischio di andare in eccesso di iodio che non può essere eliminato dall’organismo ed è deleterio per la tiroide: in Cina la somministrazione di sale iodato (in zone rivierasche) ha causato un aumento delle patologie tiroidee.
Nel sale iodato sono presenti 30 mcg di iodio per ogni grammo di sale. Gli Italiani ne consumano 10 grammi il giorno, per cui si consiglia di usarne la metà.

Il cortisolo inibisce la produzione di TRH e TSH e quindi si produce meno T4, annulla l’attività della desiodasi 1, mentre è prodotta la desiodasi 3 che trasforma il T4 in T3 revers che è inattivo.

I carboidrati favoriscono l’insulina che trasforma gli zuccheri in grassi e li deposita negli adipociti che secernono la leptina, la quale (attraverso l’azione sull’asse ipotalamoipofisi, ecc. stimola la produzione di TRH e, quindi, di TSH che stimola la tiroide ad aumentare il metabolismo.
Inoltre i carboidrati favoriscono l’infiammazione che fa produrre l’interleuchina 6 che produce la desiodasi 3.
C’è una maggiore produzione di TGF beta 1 che impedisce l’utilizzo dello iodio.
Invece la restrizione calorica riduce la leptina e ciò riduce il metabolismo.
Nelle persone obese i recettori (della tiroide?) diventano resistenti alla leptina per cui viene aumentata la secrezione di tali ormoni che aumentano l’azione della tiroide, ma alla fine si ottiene l’ipotiroidismo.

Secondo il dottor Pontecorvi la madre ipotirodea che ha una figlia dovrebbe fare le analisi anche a lei.
Ipertiroidismo: irascibilità, dimagrimento rapido, insofferenza al caldo.
Secondo Pontecorvi e anche Panzironi c’è spesso uno stress acuto prima dell’ipertiroidismo, ma il primo pensa allo iodio radioattivo nei casi lievi e all’intervento chirurgico nei casi più gravi, come rimedio, mentre Panzironi pensa a rimettere a posto gli ormoni e la tiroide con l’alimentazione corretta e con integratori come Stress killer e la melatonina.

Ipotiroidismo:
Gli ormoni tiroidei influenzano tante funzioni dell’organismo, pertanto sono svariatissimi i sintomi dell’ipotiroidismo e difficili da attribuire alla tiroide.
Pontecorvi dice che, come quando manca una vitamina o il ferro, si somministra un integratore, così nell’ipotiroidismo si somministra l’ormone mancante, ad esempio la tiroxina.
Panzironi risponde che il sistema tiroideo è troppo complesso per comportarsi così, bisogna piuttosto cercare di recuperare la funzionalità tiroidea. Anche dei medici, come il dottor Luca Speciani, la pensano come lui. Le cause dell’ipotiroidismo stanno nei carboidrati insulinici, anche se la cura può non portare alla guarigione completa.

TRASM. 35: MALATTIE DELLA TIROIDE.
Ipotiroidismo: Ci si può illudere per anni di alimentarsi bene.
L’ipotalamo produce il TRH che stimola l’ipofisi a secernere il TSH e questo fa produrre i T4 contenente 4 atomi di iodio alla tiroide
Le cellule poi tramite l’enzima desiodasi 1 e 2 sottraendo un atomo di iodio trasformano il T4 (inattivo o quasi. Il T4 è 10 volte meno attivo del T3) in T3 che svolge importanti funzioni nel nostro metabolismo:
regola l’attività energetica delle cellule
aumenta l’attività dei mitocondri, e la glicolisi, l’assimilazione del glucosio, la mobilitazione dei grassi, l’attività muscolare, cardiaca e secretoria dell’apparato digerente.
I fattori che influiscono sull’alterazione della funzione tiroidea sono:
la leptina che è secreta dal tessuto adiposo, Essa aumenta la produzione del TRH da parte dell’ipotalamo e stimola la produzione del TSH da parte dell’ipofisi che a sua volta aumenta la produzione dei suoi ormoni. (Al contrario, quando si fa una dieta ipocalorica la tiroide riduce il consumo calorico, cioè il metabolismo basale. Per questo motivo non è efficace consumare meno calorie per ridurre il peso). Però, dopo un certo periodo, si instaura una condizione di leptino – resistenza e la tiroide (?) non riesce più ad aumentare la produzione dei suoi ormoni. (?) e magari finisce in ipotiroidismo (?)
Le persone che con i carboidrati insulinici hanno avuto molta leptina, finiscono con lo sviluppare la leptinoresistenza e dall’ipertiroidismo passano all’ipotiroidismo.

lo iodio; Lo iodio è indispensabile alla funzione tiroidea. a scienza medica ritiene ottimale una dose di 150 mcg di iodio (per le donne incinte 190 mcg) il giorno e che si mostrino sintomi di carenza usandone meno 25 mcg al giorno. Sono soprattutto cozze e vongole a contenerne in abbondanza. Uova, latte e formaggi ne contengono molto meno. È sufficiente una porzione di pesce al giorno, secondo Panzironi. C’è invece il rischio per chi usa il sale iodato nella misura media di 10 grammi il giorno di avere un eccesso di iodio (un grammo di sale iodato contiene 30 mcg di iodio), che è più pericoloso della carenza poiché l’organismo non sa eliminarlo e si rischia la tiroide di Hashimoto.
La carenza causa il gozzo.
Panzironi afferma che la tiroide può immagazzinare lo iodio per cui solo non consumandolo per parecchio tempo si verifica la carenza. In passato si è incoraggiato l’uso del sale iodato, che contiene 30 mcg di iodio ogni grammo, perché in alcune zone, la popolazione non consumava mai il pesce che ne contiene abbastanza in una porzione al giorno, e si verificava la carenza di iodio e il conseguente ipotiroidismo con il sintomo del gozzo. Oggi però non è più così e quelli che continuano tale usanza, ingeriscono 300 mcg di iodio al giorno poiché in media gli Italiani usano 10 grammi di sale il giorno a prescindere dal consumo di pesce o altri alimenti che lo contengono in quantità sufficienti. Si rischia così di ingerire quantità eccessive di iodio, che il nostro organismo non è in grado di eliminare, e di causare danni alla tiroide, come si è verificato in alcune zone della Cina. (Obietto però che una parte dei dieci grammi suddetti è inserito dalle industrie alimentari che magari non è del tipo iodato e forse i 10 grammi riguardano il sale comprato anziché consumato, che rimane in parte nell’acqua con cui si cuoce la pasta).
Lo iodio è necessario agli animali marini come antiossidante ed è usato anche dall’uomo come tale soprattutto dal cuore e dai muscoli che utilizzano, insieme, il 60% dello iodio ingerito.
I soliti carboidrati possono indurre la carenza di iodio essendone privi e producendo più radicali liberi.



Lo iodio.
Cozze e vongole sono gli alimenti più ricchi di iodio e rappresentano un toccasana per la tiroide.
Si consigliano almeno 150 mcg di iodio il giorno, 190 per la donna in gravidanza. Ce n’è anche nel latte e nei formaggi ma molto di meno.
Troppo iodio può causare la tiroide di Hashimoto.
Il sale iodato contiene 10 mg (?) di iodio per grammo di sale. Col sale iodato si va in eccesso, a meno che ci si astenga dal pesce. Lo iodio per i pesci è un antiossidante. I carboidrati possono causare carenza di iodio in persone che non consumano pesce.
La causa principale dell’ipotiroidismo(?) è l’alimentazione ricca di carboidrati insulinici che causano aumento di radicali liberi e rendono necessario più iodio. Quelli che usano pesce ne hanno meno bisogno.
Buona parte dello iodio (60%) è assimilato dal cuore e dallo stomaco per la lotta contro i radicali liberi e per il resto dalla tiroide.
I carboidrati producono l’esaurimento dello iodio se non si mangia spesso il pesce. Quindi, per loro è utile usare il sale il sale iodato, penso.

il cortisolo.
Il cortisolo è il peggiore nemico della tiroide, diminuisce i suoi ormoni T3 e T4. I carboidrati insulinici causano un aumento della glicemia che poi aumenta il cortisolo. Esso riduce il TSH e il TRH, inoltre aumenta la noradrenalina che fa produrre la desiodasi 3 che induce il fegato (?) a produrre l’rT3 o T3 revers che è inattivo anziché il T3.
Inoltre il cortisolo aumenta la secrezione di noradrenalina> desiodasi 3.
Diminuisce invece il Th1, ciò fa aumentare il Th2 e il rischio di malattie autoimmuni.

Nel blog si dice che il cortisolo stimola la produzione del TRH e TSH, ma quando esso ha perso la sua circadianità diminuisce il T4 e il T3 e la desiodasi 1, mentre fa aumentare la desiodasi 3 la quale produce il T3 revers (o rT3) e riduce il TSH.
Sono i soliti carboidrati insulinici a causare prima l’ipertiroidismo e poi l’ipotiroidismo e a ridurre gli effetti degli ormoni tiroidei.
I carboidrati aumentano l’infiammazione e la leptina, < iodio, + cortisolo e interleuchina 6. il Tgf beta 1 che rimodella il tessuto della tiroide tale da impedirle l’uso dello iodio, attiva la desiodasi 3 che produce il T3 revers e aumenta l’interleuchina 6 produce la tiroide di Hashimoto.


Un medico afferma che all’inizio dell’ipotiroidismo il TSH aumenta, mentre il T4 (tiroxina) e il T3 restano normali, in seguito compare l’anticorpo anti tiroide.
Secondo Luca Speciani è un errore sostituirsi alla natura che magari sta eseguendo un lavoro difensivo.

Secondo un medico per controllare il funzionamento della tiroide basta fare l’esame del TSH. Dosare il T3 e T4 solo all’inizio poi è sufficiente controllare il TSH, n Panzironi afferma che è bene misurare il T3 revers.
Nella trasmissione si dice che nell’ipercortisolemia diminuisce il T4 (ormone inattivo) e di riflesso il T3, mentre è prodotta più noradrenalina che fa aumentare i linfociti Th2 e la desiodasi 3 la quale produce il T3 revers. Inoltre sono prodotti anticorpi specifici contro la tiroide tramite i linfociti B. Ciò favorisce le malattie autoimmuni e la tiroide di Hashimoto
La medicina ritiene sufficiente esaminare il TSH (il quale è alto quando gli ormoni tiroidei sono bassi) per sapere se si ha l’ipotiroidismo. Poi l’esame degli anticorpi MAUT (?) Ciò, secondo Panzironi è sufficiente nella prima fase, poi occorre l’esame dell’rT3.
Secondo Panzironi andrebbe controllato anche il T3 revers.
Terapie mediche delle malattie della tiroide in caso di ipofunzione: somministrazione degli ormoni tiroidei in proporzione al peso corporeo.
Secondo Panzironi vanno eliminate le suddette cause del malfunzionamento tiroideo: evitare i carboidrati insulinici (che causano infiammazione, cortisolo e carenza di iodio), assumere vitamina D e Stress killer.


Ipotiroidismo (tiroide di Hashimoto)
               Non si riesce a dimagrire;
               Depressione, perdita di memoria recente;
               Aumento del colesterolo, soprattutto LDL;
               Stanchezza, sonnolenza
               Fragilità di unghie e capelli;

I fattori più importanti dell’ipotiroidismo sono:
la leptina è un ormone importante nella regolazione del nostro grasso. È generata dal nostro tessuto adiposo, che pertanto si può ritenere un organo endocrino. Ciò produce più TRH, il TSH, ecc.
Quando mangiamo poco tale produzione diminuisce(?).
Nelle persone in sovrappeso o obese c’è la leptino  resistenza e una quantità anche maggiore di ormoni tiroidei. I veri responsabili sono i carboidrati che costringono le cellule ad assimilare il grasso e ad aumentare la produzione di leptina.


Cause dell’ipotiroidismo:
alimenti ricchi di carboidrati, i quali alterano la produzione di leptina, riducono la disponibilità di iodio, aumentano la produzione di cortisolo
attivano il Th1 beta, producono le interleuchine 6. Abbandonando i carboidrati ci sono buone probabilità di guarire.

Ipertiroidismo:
se ho capito bene alcuni sintomi sono: aritmia cardiaca, fibrillazione, dimagrimento in poco tempo, molte sudate, insofferenza al caldo.
Malattia di Basedow: è una patologia autoimmune causata dai linfociti B che si legano ai recettori tiroidei.

Cause dell’ipertiroidismo:
Secondo Panzironi sono: medicine, interventi chirurgici e iodio radioattivo, l’alimentazione ricca di carboidrati che porta al cortisolo e l’alterazione della flora batterica che squilibra il sistema immunitario a favore dei linfociti Th2. Secondo un medico spesso c’è uno stress acuto nel periodo precedente (morti, separazioni, ecc.).
Panzironi: cercare di ripristinare piuttosto la normale funzionalità tiroidea e lasciare certe terapie come estrema risorsa. Si può benissimo ridurre il cortisolo. La causa è nei carboidrati che causano il cortisolo, alterano la flora batterica e il sistema immunitario verso il Th2 che portano ai linfociti B i quali stimolano la secrezione del TSH e producono anticorpi contro la tiroide e portano al morbo di Basedow.
Come integrazione sia per ipo che l’ipertiroidismo ricorrere anzitutto alla vitamina D e a Stress killer
L’ipotalamo secerne l’ormone TRH che stimola la tiroide a produrre il T4, dal quale deriva la tiroxina. Il T4 ha 4 atomi di iodio, esso si trasforma poi in T3 (3 atomi) che stimola l’attività dei mitocondri e la glicolisi, la normale attività delle cellule.

Ipertiroidismo: (morbo di Basedow)
Le cure mediche sono lo iodio radioattivo (nel caso si consiglia di tenersi lontani dai bambini e dalle donne incinte) e nei casi più gravi l’intervento chirurgico. Panzironi si domanda come fanno le persone a dormire tranquille con simili consigli, quando si sa che la radioattività porta ai tumori.
 Il dottor Pontecorvi afferma che indagando nel passato delle persone affette da ipertiroidismo si rileva spesso uno stress acuto, come la perdita di una persona cara, una separazione dal marito o fidanzato. Aggiunge che c’è uno stretto collegamento tra sistema immunitario, endocrino e nervoso.
Panzironi afferma che bisogna eliminare le cause: alimenti insulinici, contrastare il cortisolo e le alterazioni intestinali che attivano i linfociti Th2 e questi i linfociti B il che porta all’alterazione del TSH.
Suggerisce la vitamina D (di cui è stata notata l’azione positiva nel morbo di Basedow) e Stress killer.


Testimonianza di Carmelo Cavallaro di 62 anni dalla Sicilia. Soffriva fin da bambino di mal di pancia continuo, mancata crescita, gastrite, reflusso gastroesofageo, acidità di stomaco, emorroidi sanguinanti, da decenni: pressione fino a 170, sudorazione eccessiva, micosi ai piedi, sfaldamento delle unghie, mal di schiena, molti raffreddori e tossi, annebbiamento della vista, disfunzione erettile. In pochi mesi di regime paleolitico sono spariti tutti i dolori. Anche la pressione è tornata normale (120). In seguito a un digiuno di 5 giorni consigliato da Panzironi si è risolta anche la disfunzione erettile, sono spariti i raffreddori e ora la vista è perfetta. Usa tutti gli integratori della life.
Un suo conoscente è passato dalla taglia 52 alla 48 ed è tornato alla pressione normale con il life120.
La figlia Tania soffriva di dolori mestruali ed era obbligata a stare a letto due giorni a ogni ciclo. Dopo tre mesi i dolori sono diminuiti e ha dimezzato le medicine.
La medicina consiglia interventi chirurgici se i noduli sono grossi.


TRASM. 36: TRADIMENTO DI IPPOCRATE
Panzironi dice che le industrie farmaceutiche fanno il loro lavoro, mentre se la prende con i medici, non pensa però che le azioni di tali industrie non sono nelle mani dei poverelli di Assisi, e che i medici hanno anch’essi bisogno di uno stipendio da portare a casa, dopo aver perso tanti anni a studiare, ciò che è stato loro insegnato nelle facoltà di medicina, cioè a diventare bravi spacciatori di droghe farmaceutiche più che bravi servitori della salute dell’umanità.
Bisogna accusare la popolazione di non curarsi di riflettere e di informarsi sulle altre scuole mediche; coloro che le conoscono di non farle conoscere ad altri, e di non far conoscere queste trasmissioni ai loro amici e conoscenti e anche ai partiti politici, i giornalisti che esaltano la medicina ufficiale e non calcolano quanti morti ci sono ogni anno a causa delle vaccinazioni o non vanno a rivedere quello che era stato scritto all’uscita di un nuovo medicinale quando se ne scoprono gli effetti indesiderati anche gravi, i politici che fanno da nostri tutori imponendoci le vaccinazioni e tenendoci all’oscuro delle altre scuole mediche.
Panzironi afferma che il life120 fa bene anche agli animali domestici, però ci sono alcuni alimenti che sono tossici per loro, ad esempio pomodori e crocifere.
1)           Secondo Panzironi i medici non dovrebbero pensare a sostituirsi alla natura ma a riportare all’equilibrio l’organismo affinché possa guarire da sé.
2)           Il secondo errore della medicina è la specializzazione che fa perdere di vista il malato nel suo insieme. Una donna soffriva di cefalea che non guariva da due anni con i farmaci mentre è guarita in poco tempo col life120.
Emma Moroni, 117 anni, è la donna più anziana vivente al mondo; da quando era una ragazza, in seguito a una malattia il medico le prescrisse di mangiare pochi alimenti, pollo la sera, 3 uova il giorno di cui due crude. Poca verdura. Ha continuato così fino ad oggi.
L’aumento delle spese farmaceutiche dal 1980 al 2003 negli USA è stato di 17 volte. E le industrie farmaceutiche spendono 31 mld nella ricerca e 67 per il marketing. Lipidor è il farmaco attualmente più venduto nel mondo. Le statine causano disturbi cognitivi.
C’è un trend inverso tra tutte le cause di mortalità e il livello del colesterolo nel sangue. Esso è necessario per la produzione di vari ormoni tra cui la vitamina D, le membrane cellulari.
Bisognerebbe piuttosto valutare il numero delle lipoproteine presenti nel sangue.
Le VLDL distribuiscono gli acidi grassi alle cellule che li richiedono. Quando hanno finito si chiamano LDL e continuano a distribuire il colesterolo. Se, però, si ossidano non riescono più a distribuire il colesterolo, né possono essere riassorbite dal fegato e subiscono sempre più ossidazione, diventano più pesanti e piccole e si infiltrano nell’endotelio arterioso.
Si possono contare le apoproteine B se è minore delle LDL (o del colesterolo totale)? Fare ricerche su internet o risentire la 36.
Su internet leggo che i valori ritenuti normali per le apoproteine B sono 35100 mg su 100 ml.
I medici parlano di malattie genetiche invece di preoccuparsi di rimuoverne le cause.
Afferma che vi sono molti studi che confermano che un livello basso di colesterolo aumenta la mortalità per tutte le malattie nel loro complesso. (viverelibero.org). Per quale motivo prendere farmaci anticolesterolo se il rischio relativo ad esso non è valutabile?
I fattori scatenanti della formazione degli ateromi sono costituiti dall’alimentazione piuttosto che dal livello di colesterolo.
               L’alterazione e infiammazione dell’endotelio arterioso > ateromi.
               Il troppo glucosio che porta all’ossidazione delle LDL.
               L’insulina che attiva l’enzima HMG CoA Reduttasi che stimola il fegato a produrre colesterolo LDL non necessario.
               Si dovrebbe invece misurare il numero delle lipoproteine presenti nel sangue. Sono le più piccole a essere pericolose perché possono infiltrarsi nelle lesioni delle pareti arteriose, cioè le apoproteine B. Se le ApoB = LDL c’è pericolo di adesione di esse all’endotelio o parete arteriosa. Se invece sono di meno delle LDL non corriamo pericolo.
C’è invece lo squalene (?) prodotto dalle cellule per indurre il fegato a produrre colesterolo che serve.
(invece l’insulina stimola il fegato a produrre LDL che non serve, semplicemente per togliere il glucosio dal sangue.
Il lipitor è il farmaco più usato per ridurre il livello di colesterolo, sia pure sotto prescrizione medica.
Silvio Garattini afferma che precedentemente si accettava il limite di 220 per il colesterolo, poi è stato abbassato a 200 e ora si vorrebbe ridurlo ancora.
Negli USA i medici sono obbligati a seguire i corsi di formazione, altrimenti viene loro ritirata la licenza.
Le statine hanno molti effetti collaterali.
Testimonianza: dottor Gianfranco Battaglia, neuropsichiatra infantile, medico di base, e scienza dell’alimentazione. Sta applicando il life120 ai suoi clienti.
Afferma che il medico è costretto a compilare molte pratiche, a spiegare perché sceglie un determinato farmaco e che non ha il tempo di andare a fare ricerche.
La gratuità dell’accesso all’ambulatorio fa sì che anche la riduzione del numero dei pazienti a 18001500 comporti troppo lavoro.
Il dottor Francesco De Riva: medico di continuità assistenziale afferma che oggi la medicina sta diventando troppo specialistica e perde di vista il rapporto col paziente e non lo ascolta.
Lui fa il primo incontro gratuito per parlare col paziente e prospettargli il piano terapeutico e lo lascia libero poi di presentarsi o no allo studio e comunque lo fa pagare solo a cure riuscite.
Riferisce che una sua cliente aveva cefalee 25 giorni al mese, le ha fatto intraprendere l’alimentazione life 120 e da 15 giorni non ha più cefalee.
Emma Morano di 117 anni è stata a “Porta a porta” di Bruno Vespa e avrebbe riferito che dall’età di 20 anni il medico – per curare una malattia  le aveva prescritto di mangiare 3 uova al giorno di cui 2 crude, carne fritta, poca verdura e poca frutta. Lei ha continuato così fino a oggi.
Il dottor Rodolfo Pedicini, chirurgo, medico di base, omotossicologo. I suoi pazienti dimagrivano ma poi riprendevano tutto il peso con l’aggiunta di un altro trenta per cento.
Scoperto il life120 è migliorato lui stesso dall’emicrania e guarito da un dolore alla spalla, da una tendinopatia calcifica. Un paziente ha ottenuto un grande calo dei trigliceridi, della lipidemia e del colesterolo, altri sono dimagriti.
A Benedetto, conduttore, Panzironi risponde che adottando lo stile life 120 si potrebbe risparmiare l’80% della spesa sanitaria, invece di andare al collasso della spesa pubblica.

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