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3.8.18

     Cap.44: DIFENDI LA TUA PELLE CONTRO LA MEDICINA



     UN NONSENSO UNIVERSALE

      Uscita dalla stregoneria dei maghi, la medicina crede ancora che si possa guarire qualcuno, cioè annullare le leggi della natura.
      Nella religione, assolvere qualcuno è perdonare tutti i suoi peccati e annullare tutte le loro conseguenze, logicamente inevitabili. E chi non vede lì la perpetuazione del vizio, del peccato, del male?
      Nessuno guarisce il suo prossimo, nessuno assolve. L’idea di guarire qualcuno è un nonsenso.
      È piuttosto la malattia che guarisce l’uomo dai suoi errori, e la sofferenza dai suoi peccati, dai suoi vizi.

     AMICUS PASTEUR, SED MAGIS AMICA VERITAS
      Si ammette generalmente che qualsiasi nuova idea, invenzione o scoperta, è immediatamente adottata dalla società e che il progresso si costituisce con l’accumulazione del sapere umano, man mano che esso vede la luce. Ora, niente di più falso, diciamo perfino: niente di più arcifalso.
      La scienza serve troppo spesso il denaro, aveva scritto un professore francese, invece di essere il contrario, e ciò è probabilmente vero nel campo medico.
      Quando un uomo, fuori del cerchio della medicina, scopre il mezzo di sconfiggere una malattia, il raffreddore, l’AIDS, la sua scoperta non è presa in considerazione, perché egli non è un "medico".
      Ciò si applica anche agli omeopatici che sono dei medici a pieno titolo, ai radioestesisti, ai chiropratici, agli erboristi, ai naturopati, agli igienisti, come pure a tutti i pratici al di fuori del circolo chiuso della medicina. E peggio ancora, medici bardati di diplomi si sono visti radiare e gettati in prigione per aver curato tale o tal’altra malattia alla loro maniera. Perché?
      Perché l’idea, l’invenzione e la scoperta devono procurare profitto a qualcuno, - e precisamente al fabbricante di specialità farmaceutiche!
      Un solo esempio edificherà il lettore sbigottito: Pasteur, il grande Pasteur, Pasteur che si credeva grande, non era diplomato in medicina. Non era che un volgare chimico che non aveva fatto studi medici. Le sue cosiddette scoperte cionondimeno sono state adottate dalla medicina a mani levate. La ragione è che i fabbricanti di vaccini hanno trovato il mezzo di fare fortuna monetizzando le sue teorie fumose. Ora, ecco che sul letto di morte, egli confessò che "E’ Claude Bernard che aveva ragione. Il microbo non è niente. Il terreno è tutto".!
      La scienza serve troppo spesso il denaro, ma quando il denaro serve dei disegni inconfessabili e orribili, nessuno può essere salvato dall’orribile massacro degli innocenti.
      L’ultimo esempio in data è quello dell’Aids. Si sa che la droga e gli antibiotici ne sono la causa, ma per non dover lottare contro questa causa reale, si parla di virus come se esso fosse una causa, è uno sgombratore di terreno.

     I VENDUTI DELLA MEDICINA
      Non è solo a Pigalle che si trovano le prostitute. Anche la medicina ha le sue.
      Siete ingenui al punto di credere che un medicamento è gettato nel fiume dal produttore, unicamente perché si è scoperto nocivo ai malati? Ora, tutte le industrie di questo genere ammettono che dopo un certo tempo, una parte dei loro prodotti diviene nefasta per la salute, altrimenti inefficace.
      Ecco come il pubblico, il povero pubblico è imbrogliato. La parte di mosca cieca che si gioca alle sue spalle è durata troppo. Ecco perché esso vuole sapere ciò che gli viene nascosto al riguardo dell’igienismo. è ugualmente per questo che esso vuol essere il proprio medico.
      Notare infine che tutti i medici e i ricercatori che lavorano per i laboratori e le fabbriche farmaceutiche sono pagati per dire che i loro veleni sono buoni, che essi hanno dato prova della loro efficacia. Un medicinale efficace che cosa è precisamente? è quello che sopprime i sintomi rapidamente. Quanto alla sua tossicità nessuno ne parla, anche se ciò è scritto nei modi di impiego di ciascun medicinale.
      Nessuno vi dirà che tale medicamento è tossico, sicuramente non i ricercatori che sono pagati per dire il contrario e che non sputeranno nel loro piatto. Poiché altrimenti, essi sono facilmente rimpiazzati.
      E poi i fabbricanti si adoperano affinché la stampa venga ad intervistare questi medici al soldo del fabbricante farmaceutico. Li si qualifica, "ricercatori", "scienziati." Perfino i giornalisti ignoranti sono ingannati e preferiscono stare al gioco, poiché altrimenti si ritroverebbero disoccupati.
      I veri scienziati e i veri ricercatori, le cui scoperte non procurano profitto ai fabbricanti farmaceutici, sono ignorati dalla stampa e da tutti.

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     Citazioni di scrittori celebri
      Il rifiuto di riconoscere le complicazioni (della vaccinazione) non è il solo procedimento con cui il dogma viene protetto. Si trova alla base della sua edificazione e del suo mantenimento tutta una serie di confusioni volontarie, di ambiguità volute e di scappatoie, contrarie all’onestà scientifica. Uno di questi tipi di andatura intellettuale dubbia ma di alto rendimento psicologico, è l’assimilazione dei malati o dei morti vaccinati a degli individui non vaccinati! Questo trucco è ancora più grave quando permette di stabilire la prova dell’innocuità e dell’efficacia dei vaccini, la cui pratica, da questo fatto, verrà estesa a tutta la popolazione. Tale, per esempio, quello riferito dal prof. Tissot a proposito della vaccinazione antidifterica.
      La vaccinazione antidifterica con l’anatossina è cominciata nel 1923. Fin dai suoi inizi, essa ha provocato numerose complicazioni. Non se ne è tenuto minimamente conto.
      Nel 1925, essendo scoppiata un’epidemia nell’armata del Reno, si decise di praticare le vaccinazioni. Il medico militare Zoeller fece, a Magonza, un primo saggio di controllo. Vaccinò 305 reclute con due iniezioni di anatossina difterica, fatte a tre settimane di intervallo. Altre reclute servivano per confronto.
      Si verificarono undici casi di difterite tra i 305 vaccinati nelle tre settimane seguenti che separavano le due iniezioni; un solo caso sopravvenne sulle circa 700 reclute non vaccinate. La conclusione, dunque, era che la vaccinazione aveva un effetto inatteso, ma irrefutabile, di provocare undici (anzi venticinque, se si fanno le proporzioni, N.d.T.) volte più casi di difterite nei vaccinati che nei non vaccinati. Questo risultato veramente catastrofico dell’anatossina comandava dunque imperativamente di abbandonarne l’uso.
      Ma non fu affatto così, poiché una tale decisione sopprimeva il commercio dei vaccini, inaugurato da due anni. Così si pretese che le difteriti dei vaccinati erano sopraggiunte in uomini incompletamente immunizzati, cioè troppo recentemente vaccinati e che esse dovevano essere sottratte dal numero dei vaccinati per essere aggiunte al numero dei non vaccinati, che ciononostante, lo erano molto meno, poiché non lo erano per niente.
      Non sfuggirà al lettore che questo ragionamento è contrario al buon senso, è falso. Questa distorsione della verità aveva dunque per effetto di cambiare completamente il risultato dell’esperienza di Zoeller, che in conseguenza si trasformava in meno di un caso per i vaccinati contro gli 11 casi per i non vaccinati. Il vaccino si trovava così assolto dal suo forfait e poteva continuare a essere commercializzato, continuando i suoi misfatti nella pratica, come pure il fruttuoso rendimento al suo fabbricante.
      Mai, nel corso dei secoli, si è vista nella scienza, una simile denaturazione di una statistica e una mistificazione così assurda.
      Due anni più tardi, l’Accademia di Medicina, "considerando che la vaccinazione ha dato prova della sua efficacia e della sua innocuità, emise l’auspicio che essa diventasse obbligatoria".! - F. DELARUE, ex presidente della lega per la libertà delle vaccinazioni, 4 Rue Saulnier, 75009, PARIS.


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